mercoledì, dicembre 21, 2011

Natura da Oscar

Su segnalazione di manu...

Veolia 2011: l'Oscar della fotografia
naturalistica mondiale

Si è concluso il Veolia Wildlife Photographer of the Year, uno dei premi più ambiti al mondo per i fotografi di natura. Tra i vincitori il "nostro" Stefano Unterthiner con un servizio su NAT GEO

Parte di una serie di sei immagini sulla marea nera del Golfo del Messico dello scorso anno, questa fotografia mostra un gruppo di pellicani imbrattati di greggio appena messi in salvo in una struttura temporanea predisposta per il loro soccorso a Fort Jackson, in Lousiana.


Tratto dal servizio sui cigni selvatici pubblicato su National Geographic dicembre 2010, questa immagine intitolata Illusion ritrae un raduno invernale di cigni selvatici sul lago Kussharo a Hokkaido, in Giappone.


Scattata in Lombardia, questa splendida immagine di un serpente (una natrice dal collare) nel suo ambiente naturale che attende l'arrivo delle prede accanto a una cascata è valso a Marco Colombo un meritato primo premio. Il fotografo ha anche avuto la freddezza di utilizzare un tempo di esposizione lungo e un cavalletto per creare una composizione a regola d'arte.


Questa suggestiva immagine intitolata La prospettiva del Pellicano è valasa a questo fotografo ungherese un premioi per il miglior reportage meritatissimo. La foto, scattata sul lago Kerkini in Grecia, è stata ottenuta costruendo un catamarano artigianale sul quale il fotografo ha posto il suo apparecchio in una costodia impermeabile e azionato da un telecomando a distanza.


Il figlio del fotografo osserva le falene che svolazzano fuori dalla finestra della casa estiva inm una sera di fine estate nel Montana. Un'immagine che descrive alla perfezione il rapporto tra uomo e natura e la scoperta del mondo naturale da parte dei bambini.


Questo fotografo americano si è immerso tra gli iceberg delle Svalbard, in Norvegia, per ottenere questa immagine splendida di trichechi in movimento che ha voluto intitolare La grazia dei giganti.


Il luogo è Creux du Van, nella Svizzera occidentale; il fotografo ha impiegato due ore di cammino a 15 gradi sotto zero per raggiungerlo e scattare questa immagine della Via Lattea che ha in titolato Arco celestiale

24 ottobre 2011
da nationalgeographic.it

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