venerdì, giugno 05, 2009

Immagini dalla Sicilia


"Diamo un senso a questa vacanza!" (cit.)


Cavallaro:


Savia


La Bamba


"Non ho parole, sono chiarita" (cit.)


All'inizio...
ma poi... ...con qualche conseguenza...

"Domani mi tolgo..." (cit.)

Le pazze risate ed il gelato del presidente

Il tormentone


Alla ricerca della


"Un'applicazione per tutto" (cit.)


L'abusivo


Bar Turrisi, cannoli di varia natura:


Nuove scoperte: dopo il "solitario"... il "fermafede"



Che spettacolo... l'Isola Bella



Alla prossima!

giovedì, giugno 04, 2009

'Sta meretrice...

... non poteva pensarci 2 ore prima e nn entrar neanche in chiesa?

È successo a trieste
La sposa fugge con l'amico del marito
«Il cuore mi porta da un'altra parte»

Un'impiegata si allontana a bordo dell'auto nuziale,
lasciando tutti ad attenderla per il banchetto

TRIESTE - Si sposa e scappa con l'amico che guida l'auto nuziale lasciando sposo e invitati ad attenderla invano al banchetto di nozze. È accaduto a Trieste. Protagonista è Sara, una donna di poco più di 30 anni, impiegata in una finanziaria di Monfalcone (Gorizia). Lo sposo, Andrea, di 34 anni, impiegato di banca, l'aveva conosciuta circa dieci mesi fa e ora vuole rivolgersi a un avvocato per il risarcimento dei danni materiali e morali.

IL RIPENSAMENTO - Il loro matrimonio - riferisce il quotidiano di Trieste 'Il Piccolo' - è stato celebrato sabato 16 maggio in Municipio, nella centralissima piazza Unità. Una trentina di invitati, le foto di rito, il lancio del riso e, al termine della cerimonia civile, la richiesta della sposa di andare a cambiarsi d'abito per il banchetto. Un pretesto. Ad accompagnarla infatti è stato un amico della coppia, che da qualche mese gioca a calcio con lo sposo. Andrea e gli invitati si sono avviati al ristorante ma dopo un po', visto il ritardo della sposa, hanno cominciato a preoccuparsi e chiamare sui cellulari della sposa e dell'amico autista. Dopo un' ora e mezza ha finalmente risposto proprio lui che ha passato la sposa all'interlocutore. «Ho capito solo ora di aver fatto un errore. Mi dispiace, il mio cuore mi porta da un'altra parte», ha detto Sara ad Andrea, secondo quanto si legge su 'Il Piccolo'. La singolare coppia è partita per la Grecia per una viaggio-luna di miele. Allo sposo non è rimasto altro che togliersi l'anello appena infilato e andare da un avvocato matrimonialista.

27 maggio 2009
da corriere.it


Anche lui però, sposarsi con una che conosci da 10mesi...

mercoledì, giugno 03, 2009

W Topolanek...!

Topolanek nudo! Sembra un allarme lanciato da Superpippo, e invece è l'argomento di cui discutiamo in Italia. Oggi è la Festa delle Repubblica: se qualcuno avesse dubbi che la nostra democrazia sta assumendo contorni fumettistici, legga i giornali. Che bisogno abbiamo dei Tremonti Bonds, per aiutare le finanze nazionali? Vendiamo i diritti alla Disney.

La nostra discesa verso gli inferi del ridicolo passa anche da vicende improbabili e nomi impeccabili. Mirek Topolánek, anni 53. Capo del governo a Praga fino al marzo scorso, è separato dalla moglie Pavla Topolánková; ha due figlie, due figli e due nipoti. I suoi idoli sono Churchill, Thatcher e Aznar. Le sue letture Steinbeck, Hemingway e Kundera. I suoi passatempi - informa Wikipedia - includono tennis, golf e guida nei rally. Di naturismo non si parla. Di ragazze neanche.

Villa Certosa sta assumendo, nella fantasie nazionali, tratti leggendari. Gli amici del protagonista, cercando di minimizzare, contribuiscono ad arricchire la sceneggiatura. Marcello Dell’Utri: «C'è la gelateria. Tu vai lì, e ti servono tutto il gelato che vuoi. Gratis. Se ci pensa, è una trovata molto divertente». Flavio Briatore: "C'è il gioco del vulcano. Si chiacchiera del più e del meno e quando il gruppo si avvicina al laghetto, (Berlusconi) finge di preoccuparsi, dicendo che la Sardegna è una zona vulcanica. E a quel punto si sente un'esplosione pazzesca, ci sono effetti tipo fiamme...". Sandro Bondi, cercando di spiegare il Topolanek desnudo: "Mah... D'altra parte consideri che la villa è a pochi metri dal mare. Un mare, come lei saprà, di una bellezza assoluta".

Per descrivere le festicciole del Capo hanno tirato in ballo di tutto: da Boccaccio a Fellini a Umberto Smaila. Inesatto. Nessuna Rimini notturna né campagna toscana, niente "Colpo Grosso" o Sodoma & Gomorra all'italiana. Villa Certosa è Topolinia (qualcuno lo spieghi al "Times" di Londra). Una città incredibile dove la Banda Bassotti tira tardi in compagnia del commissario Basettoni, Pluto veglia tra i ginepri e Macchia Nera guarda Minnie che si fa la doccia. In attesa di sapere se il prodotto è adatto ai bambini, diciamo questo: era da tempo che la politica italiana non produceva una trama altrettanto fantasiosa.

La satiriasi del potere è un fatto storico: imperatori e satrapi, dittatori e autocrati hanno sempre amato riempire le feste di attrazioni e ragazze. In democrazia la cosa è più complicata, ma la cinica elasticità italiana consentirebbe di raccontare molto, se non proprio tutto. L'ultimo scoglio è la coerenza ufficiale: i politici, anche i più spregiudicati, non sono ancora pronti ad ammettere quello che fanno, temendo che qualcuno lo confronti con quello che dicono. Durerà poco: l'ipocrisia, nei fumetti, non serve.

PS L'ex primo ministro ceco Mirek Topolanek il 29 maggio ha risposto alle critiche di Silvio Berlusconi il quale, durante l'assemblea di Confesercenti, aveva parlato delle debolezze dell'Europa e della poca autorevolezza della presidenza ceka di turno: "Silvio, amico mio, chiudi la bocca!". Invito accolto, pare.

Beppe Severgnini, http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-06-02/01.spm

martedì, giugno 02, 2009

lunedì, giugno 01, 2009


Nell'ultima pagina del regolamento d'esercizio per un macchinista delle ferrovie c'era una frase: PER TUTTO QUANTO NON PREVISTO NEL PRESENTE REGOLAMENTO IL CAPOSTAZIONE DEVE USARE SENNO E PONDERATEZZA. Senno e ponderatezza. E' quello che ti serve. Per immaginare il presente non come l'inevitabile, ma come una possibilità da giocarti. MARCO PAOLINI