sabato, ottobre 30, 2010
Carezzone
Premier coinvolto in vicende torbide con una minorenne. Per motivi di privacy non sarà reso noto il nome del premier.
(E vai, Pierluigi, anche la prossima campagna elettorale è fatta!)
Si parla di una storia del premier con una minorenne marocchina. Ma io non posso credere che un uomo della sua moralità vada con le negre.
La ragazza, in questura per furto, è stata rilasciata grazie a una telefonata della Presidenza del Consiglio. Un caso che suggerisce quanto faccia comodo avere un amico che fa l’imitazione di Berlusconi.
(Immagino Berlusconi che telefona in questura. “A proposito, c’è niente per me?”)
Modelle minorenni, festini con prostitute e orge lesbo a casa di Berlusconi. Ma secondo me è la solita montatura per fargli riguadagnare consensi.
Indagato Emilio Fede: il reato è pavoneggiamento della prostituzione.
Fede coinvolto in vicende di prostituzione: “L’ho saputo dai giornali”. Che era reato.
Prima Belpietro, ora Capezzone: questi aggressori violenti stanno veramente rompendo i coglioni a Berlusconi.
Dopo il pugno a Capezzone è caccia all’uomo: ha saltato la fila.
Le telefonate di rivendicazione sono al momento gestite attraverso un apposito centralino.
Dell’episodio sospettato un italiano. Su due.
Capezzone: “Chi sta vicino al premier rischia”. Specie se minorenne.
ECOBANK
ECOBANK® è il sistema evoluto per la raccolta differenziata dei contenitori per bevande. Il sistema permette di differenziarli e compattarli per tipologia (plastica PET, alluminio e acciaio) e per colore (PET trasparente e colorato), e di raccoglierne grandi quantità in contenitori interrati.
Deposita le bottiglie di plastica e le lattine vuote nell'ECOBANK® più vicino. Riceverai un "bonus" in Euro che potrà essere speso presso i negozi e i supermercati convenzionati.
Resa ecologica ed economica
ECOBANK® assicura la corretta selezione e il corretto recupero dei materiali. Elimina gli elevati costi dei servizi di raccolta e i costi di selezione negli impianti di recupero. Il “bonus” (lo scontrino rilasciato dall'ECOBANK®) fa risparmiare sulla spesa e premia l'impegno di chi adotta questa nuova modalità di raccolta differenziata.
Un solo viaggio, tanti vantaggi
Riportare i vuoti quando vai a fare la spesa è un atteggiamento responsabile e attento all’ambiente: utilizzi l'autovettura una sola volta, riduci traffico e inquinamento, contribuisci personalmente ad abbattere i costi di raccolta, garantisci la qualità del riciclo degli imballaggi.
Intelligente no? Peccato che ci sia solo in un paio di comuni in Piemonte...
venerdì, ottobre 29, 2010
La città del futuro
Un luogo dove la temperatura può raggiungere facilmente i 50 gradi. Sette chilometri quadrati nel deserto per 50 mila abitanti a cui servirà un corso di preparazione prima di insediarsi. Dove? A Masdar City, Abu Dhabi, a pochi chilometri dall'omonima capitale. E qui, i 50 mila si trasferiranno per condurre una vita "sostenibile". In quella che sarà la città più sostenibile del mondo, e che infatti ambisce ad essere CO2 free. Una società liberata da uno dei mali del nostro tempo: l'anidride carbonica.
Waka Bunga - Elio e le Storie Tese
Statista bunga bunga
Il vero problema, temo, è che non siamo in queste condizioni. Avremmo bisogno di un governo, in realtà: non possiamo permetterci di sostituirlo con un comitato d'affari dedito nei ritagli di tempo a particolari evoluzioni erotiche. Ci servirebbe, e anche in fretta, qualcuno che si occupasse - meglio se a tempo pieno - del lavoro che non c'è, di quante ore di cassa integrazione saranno erogate l'anno venturo, di una riforma del fisco che non chiami sempre gli stessi a pagare, della camorra che gestisce e manovra a scopi di suo personale tornaconto il disastro dei rifiuti, della ricerca e del sapere azzerati e irrisi, di dare una casa e un'occupazione a chi ha meno di trent'anni perché possa diventare adulto e farsi carico in proprio delle responsabilità che gli spettano, di dare ospedali ai malati assistenza ai vecchi asili ai bambini, stimolo alle imprese, fiducia alle persone. Al contrario, vedete, di tutto questo non si parla né temo si parlerà per parecchie settimane, forse mesi. Il Paese è ostaggio dei fantasmi che agitano le notti insonni del premier: i suoi parlamentari/avvocati si dividono fra la cura dei suoi problemi pubblici - in parlamento a studiare lo scudo che lo salvi dai processi - e quelli privati, tutti convocati ad Arcore a studiare la linea difensiva dall'ennesima vicenda a sfondo sessuale. Questa volta un po' più grave del solito dal momento che la storia del giorno è condita da più di un elemento da codice penale: siamo in terreno di furti, sfruttamento della prostituzione, corruzione di minore. Ghedini e gli altri, il governo stesso: sono tutti impegnati su questi due fronti. I processi pubblici e privati, le leggi e le linee difensive. Qualcuno si occupa di distrarre annunciando 300 mila tagli alla pubblica amministrazione. Qualcun altro si affanna a spiegare come mai il signor B. abbia condonato 160 milioni di debito al paradiso fiscale di Antigua proprio mentre con i politici di quell'isola si stringevano con il premier personali affari immobiliari. E poi la battaglia sull'informazione, certo, perché l'unica cosa che conta è che di tutto questo niente si dica. Anzi, vedrete. I giornali e i tg di famiglia non si occuperanno di indagare sul bunga bunga ma strilleranno alla trappola, al complotto. Parleranno di inchieste ad olorogeria. Diranno di un pover'uomo perseguitato per via dei suoi atti di carità. «Sono una persona di cuore, aiuto chi ha bisogno», ha detto ieri il signor B. per spiegare come mai la presidenza del Consiglio dei ministri sia intervenuta presso una Questura ad impedire l'identificazione di una minore implicata in un furto. Lo avrebbe fatto se Ruby si fosse chiamata Mohamed? Figuriamoci, senz'altro sì. Servirà in questo caso un centralino dedicato, perché ci sono migliaia di stranieri non identificati nelle questura d'Italia proprio in questo momento. Se Palazzo Chigi vuole occuparsene ha la possibilità e la facoltà di farlo, possibilmente nel rispetto della legge: serviranno trenta persone al telefono come minimo, è una buona cosa. Trenta posti di lavoro.
C'è un secondo aspetto delicatissimo in questa terrificante storia di lelemora e emiliofede, di ragazzine reclutate nelle discoteche e nei privè milanesi che tanto piacciono a Ignazio La Russa e Daniela Santanchè, in passato già soci del Billionaire di Briatore, altro campione di vita smeralda eletto ad esempio di stile dai rotocalchi di famiglia: giornali che alternano le foto (rubate?) della primogenita Marina nuda a quelle del tatuato Corona e dati in gestione agli alfonsosignorini, neomaestri di moderna eleganza. Oltre alla paralisi del governo e del Parlamento, all'assoluto disinteresse per la vita del paese e delle quotidiane fatiche degli italiani c'è il tema della vulnerabilità e della sicurezza dei luoghi di governo e dei protagonisti che li abitano. Un tema che già si pose ai tempi in cui Patrizia D'Addario e le sue colleghe pugliesi entravano ed uscivano da palazzo Grazioli senza filtri senza controlli e in auto blu, munite di registratori cellulari per le riprese e chissà cos'altro. Se ne occupò Gianni Letta, allora. Facciamo finta di essere un paese normale. Facciamo finta che nelle stanze, anche private, di un presidente del Consiglio ci siano - come ci sono - carte e documenti, codici e segreti che in ogni Paese del mondo sono nella disponibilità pressoché esclusiva del capo del governo. Possono, da quelle stanze, entrare ed uscire senza controllo maggiorenni o minorenni non identificate, magari pregiudicate, sfuggite ai controlli ed evase dai centri di protezione, accusate di furto? Qual è il rischio, a parte l'evidente ricattabilità del padrone di casa, che difatti è regolarmente ricattato (in questo caso, che paradosso, parte lesa)? Quali sono i rischi per la credibilità del Paese all'estero, per la sua autorevolezza internazionale, per il peso che può avere nelle decisioni che riguardano la vita di tutti? A parte Putin e Gheddafi, che evidentemente condividono con il premier letti in regalo ed harem personali oltre al repertorio di barzellette e alle forniture di petroli e di gas: gli altri leader del mondo, che dicono? Cosa scriverà l'ambasciatore egiziano al suo governo: che Silvio B. ha fatto rilasciare una ragazzina di nome Ruby figlia di un ambulante messinese e vincitrice di un concorso locale di bellezza, tuttora sotto la tutela del sindaco di Letojanni (fino al 2 novembre, quando la giovane compirà 18 anni) dicendo, testualmente, «è la nipote di Mubarack?». Che ne pensa Mubarack? Possiamo permettercelo?
Personalmente di quel che fa Silvio B. nelle sue magioni, quali posizioni preferisce, di quanto la sua camera da letto sia affollata e nel dettaglio da chi non mi interessa per nulla. Credo anche che ci sia una quota di italiani sfinita da tutto questo, che non ha proprio nessuna voglia di infilarsi nel tunnel di un nuovo caso Noemi o D'Addario. Penso però anche che questi italiani, io fra loro, costituiscano una minoranza. La verità è purtroppo che il voyeurismo del nuovo medioevo mediatico è lo spirito del tempo. In tv, nei siti internet e suo giornali quel che è successo nel garage di Sarah Scazzi suscita un interesse enormemente più alto delle vicissitudini di un precario della scuola, di un artigiano alle prese col fisco, di un laureato disoccupato o del diario di un operaio di Pomigliano. Figuriamoci la nuova kermesse erotica di palazzo Chigi denominata bunga bunga. Un tormentone. Un boom di accessi ai siti. Non si parla d'altro. Su questo stesso giornale: mentre (poche) lettere e mail ci chiedono di ignorare queste miserie e continuare ad occuparci del Paese, migliaia di lettori e di utenti del web vanno a cercare le foto di Ruby. E' questo l'esito del ventennio che abbiamo attraversato: immondizia televisiva, impoverimento economico, nessuna alternativa reale al reality show. Torna a casa in tutta fretta c'è il Biscione che ti aspetta. Parabole e miseria.
Due parole, per concludere nel merito della storia. Gli insegnamenti del giorno, ad uso collettivo, sono che: se a rubare è la nipote di Mubarack va rilasciata immediatamente, se non è nipote di nessuno resta dov'è. Se è il presidente del Consiglio a frequentare una minorenne è un uomo non è un santo, fa del bene a chi ha bisogno: se siete voi andate in galera. Se è un direttore di Tg a procurare le ragazze sta facendo un favore a un amico, cosa c'entra la prostituzione. Se nelle stanze del premier si fa bunga bunga - rituale tribale di sesso anale collettivo, lo dico per quei tre o quattro che non lo avessero appreso ieri - nessuno osserva che è l'Italia ad essere messa in ginocchio, lei sì, collettivamente: le due paroline diventano un divertente tormentone sul web, barzellette alla radio, allusioni e risate.
La storia di Ruby è quella di una giovane deviante, una ragazza disadattata: fughe, ricoveri in case famiglia, denunce per furto. Davvero una ragazza che avrebbe bisogno di aiuto. Ma non del genere che ieri il presidente del Consiglio ha confermato di averle fornito. Il modo per aiutare una minorenne che ruba non è farla uscire dalla porta principale di una questura accompagnate dal pronto intervento di un'igienista dentale fatta eleggere consigliera in Lombardia. E' indirizzarla verso un luogo dove possa, finché è in tempo, trovare una strada. Migliaia di giovani, non solo marocchini, ne hanno bisogno proprio in questo momento. Vorremmo un governo che si occupasse di immigrati e di ladruncoli anche se non portano la quarta di reggiseno. Che garantisse integrazione per chi lo merita e sanzioni per chi no. Sicurezza e insieme coesione. Opportunità ai meriti, punizione ai demeriti. Ma come vedete questo non è il linguaggio delle notti di Arcore, né dei suoi giorni. Non fa ridere: non ci sono negri con membri giganti che sodomizzano nessuno, in questa proposta. Dunque chiudiamo pure le Camere, tutte tranne la camera da letto. La sua, naturalmente: in attesa della prossima barzelletta sui negri e sugli ebrei, bunga bunga e bongo bongo. Vediamo dove porta. Magari al Quirinale, Ruby e le altre al posto dei corazzieri proprio come piace al Colonnello, chissà.
Concita de Gregorio, da L'unità, 28-10-2010
Non sono comunista, ma lei mi piace un sacco...
E anche questa settimana... sbizzarritevi! Uno splendido weekend a voi!
- Conosci i tartufi? Sono come dei funghi bitorzoluti che crescono sottoterra vicino agli alberi. Per scovarli è necessario il fiuto di maiali o di cani appositamente addestrati. In alcune regioni d’Europa il loro gusto è così apprezzato che possono costare anche ottomila euro al chilo. Il tartufo dovrebbe essere la tua metafora del mese di novembre. Prevedo che andrai a caccia di un tesoro brutto ma delizioso o di un adorabile mostro. Travestimento consigliato per Halloween: una reginetta di bellezza o una modella che somigli alla creatura di Frankenstein, un rinoceronte in abito da sera, una torta di compleanno fatta con la carne in scatola.
giovedì, ottobre 28, 2010
Apre il parco divertimenti Ferrari
Montagne russe a velocità da
Ferrari: sul «Formula Rossa»
si viaggia a 240 km/h
Conto alla rovescia per l'apertura del parco tematico
di Abu Dhabi dedicato alla scuderia di Maranello
MILANO - Una velocità di 240 km orari, un'accelerazione fenomenale che porta da 0 a 100 all'ora in soli due secondi, una potenza di quasi 21mila cavalli vapore. E' una Ferrari. Anzi, no. Ma l'idea è che ci assomigli il più possibile. Il più veloce roller coaster del mondo si chiama «Formula Rossa» e sta prendendo vita ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove debutterà il prossimo autunno all'interno del «Ferrari World», il parco a tema che la scuderia di Maranello sta realizzando in una immensa struttura interamente al coperto e che oltre alle spettacolari montagne russe presenterà una ventina di attrazioni e una ampia sezione dedicata alla storia della Formula Uno e del Cavallino. Il taglio del nastro è fissato per il 28 ottobre e in casa ferrarista c'è già grande fibrillazione.
TUTTO AL COPERTO - Il parco avrà una superficie di 200 mila metri quadrati - 90 mila aperti al pubblico - e sarà interamente indoor, protetto da una copertura rossa a tre punte che ricorda le razze di un volante - anche se l'ispirazione di ogni singolo braccio è data dalla scocca della Ferrari Gt -, realizzata con più di 12 mila tonnellate di acciaio e che si staglierà nella skyline della città, e soprattutto nelle vedute aeree, creando un contrasto affascinante con il colore prevalente dell'erba e della sabbia che circondano l'area. «Formula Rossa», dice il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, sarà sicuramente l'attrazione principale dell'impianto che non vuole essere solo un parco a tema ma una totale full immersion nella storia e nelle emozioni di un mito, quelo del Cavallino. Emozioni che i progettisti si sono impegnati a far vivere anche ai visitatori, soprattutto a bordo dei vagoncini del super ottovolante, che richiameranno nella forma e nei colori le mitiche monoposto rosse. «E' difficile confrontare un rollercoaster e una vettura di Formula uno - spiega Antonio Ghini, direttore dello staff di ingegneri creativi che ha realizzato le attrazioni -. Ma se dai ai visitatorila stessa velocità e le stesse accelerazioni di una Formula Uno, allora permetti loro di assaporare le stesse emozioni che vivono i piloti in gara». Emozioni forti, ovviamente, come quella di una partenza bruciante che nei primi 400 metri fa schizzare il vagone come un proiettile. «Sarà esattamente come quando le catapulte lanciano i jet da una portaerei» semplifica con un esempio il direttore della manutenzione, Wayne Meadows. A bordo dei trenini sarà necessario indossare speciali occhiali protettivi, per riparare gli occhi dal vento e dai granelli di polvere, esattamente come fanno le visiere dei caschi per i piloti.
CONTO ALLA ROVESCIA - Il conto alla rovescia è dunque cominciato e ora che mancano solo 100 giorni all'apertura, si conoscono nuovi dettagli su questo «Ferrariland» che punta a inserirsi tra i parchi di divertimento più gettonati del pianeta e che sarà sicuramente il più grande al mondo tra quelli indoor. C'è molto entusiasmo a Maranello per la nuova creazione e anche Fernando Alonso, Felipe Massa e il ds Stefano Domenicali, nelle settimane scorse, hanno voluto visitare di persona la location del parco scoprendo in anteprima alcune delle attrazioni, tra cui ovviamente la «Formula Rossa».
ATMOSFERA ITALIANA - Il parco sorge, nell'isola di Yas ed è a due passi dallo Yas Marina Circuit, l'autodromo che ospita il Gran Prix. Siamo negli Emirati Arabi, ma l'atmosfera che si respirerà sarà molto italiana. E non solo perché Ferrari è inequivocabilmente uno dei marchi che più qualificano il made in Italy nel mondo. Tra le attrazioni si trova ad esempio «Bell'Italia», una sorta di Italia in miniatura che permetterà ai visitatori di scoprire monumenti e angoli caratteristici del Bel Paese, tra cui le riproduzioni dei circuiti di Fiorano e di Monza. Ma c'è anche «Viaggio in Italia», un percorso a volo d'angelo all'inseguimento di una Ferrari. E ancora «Made in Maranello», un viaggio virtuale tra le mura della fabbrica Ferrari, dove sarà possibile apprendere qualcosa di più della storia e dell'organizzazione dello storico stabilimento da cui escono i gioielli a quattro ruote richiesti in tutto il mondo. Ristoranti e negozi, infine, saranno ispirati alla tradizione e al gusto italiano.
ATTRAZIONI & ADRENALINA - Oltre al «Formula Rossa», saranno molte le attrazioni adrenaliniche del resort. Dal «V12», un viaggio attraverso un canale artificiale nel cuore di un motore 12 cilindri fedelmente riprodotto in grandi dimensioni, al «G-Force», l'esperienza di una caduta libera da una torre alta 62 metri che permetterà di sperimentare, appunto, la reale G-force che viene esercitata nell'abitacolo di una Ferrari di Formula Uno. Ci saranno anche altre montagne russe e dei simulatori di corse simili a quelli usati dai piloti delle Rosse durante gli allenamenti e circuiti dove anche i più giovani potranno imparare a guidare conducendo veicoli in scala ridotta.
Le immagini:
Confronto tra investimenti
mercoledì, ottobre 27, 2010
- Eh ma... fa un freddo cane lassu'... No?
- Non lo so.
- Secondo me si.
- Si?
- Mh.
- E' per il dottorato. Mi hanno offerto di lavorare là per un periodo.
[...]
- E per quanto tempo starai via?
- Per tre anni.
- Tre anni è per sempre.
- No. Soltanto tre anni.
- Non dire soltanto, perchè non lo sai che significa.
LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI
Vex che schiaccia a 2mani?!?!?
Saranno quindi rispedite al mittente tutte le richieste già piovute sull'azienda californiana, l'Athletic Propulsion Lab: un terzo di tutti gli atleti della Nba avevano prenotato almeno un paio di Concept 1, costo 300 dollari. «Non ci sorprende questa decisione - ha commentato Adam - anche perché il sistema consente non solo di saltare più in alto ma anche di risparmiare energie. I giocatori potrebbero quindi migliorare le prestazioni nel terzo e nel quarto periodo delle partite, quando normalmente la fatica si fa sentire».L'elenco degli «interessati» alle scarpe-catapulta non è stato divulgato perché quasi tutti gli atleti in questione hanno firmato contratti con altri sponsor tecnici.
Le Concept 1 |
I fratellini Goldston gongolano nonostante il divieto. Per loro è scattata un'imponente, e gratuita, pubblicità planetaria. «Abbiamo capito che per la Nba il problema principale non è tecnico ma economico perché gli atleti perderebbero i contratti. Ma se dovessero spendere i loro soldi quali scarpe preferirebbero?». Così, se l'ordine per i fuoriclasse statunitensi rischia di saltare, altre centinaia di migliaia di richieste stanno convergendo da tutto il mondo sul sito di Los Angeles: 300 dollari, in versione nero o bianco, per provare l'ebbrezza di volare a canestro senza essere Kobe Bryant.
martedì, ottobre 26, 2010
Programma Tarifa gratis
Neve&arcobaleno
lunedì, ottobre 25, 2010
Oggi doppietta
Se vi serve un'idea per un lungo weekend, io sono appena tornato dall Croazia e devo dire che il Parco nazionale di Plivice (http://www.croaziainfo.it/Plitvice.html) e' davvero un paradiso! Poi coi colori dell'autunno sembrava quasi finto... Si spende poco, si mangia da dio e si cammina in posti fantastici!
Obbligo pagamento fatture entro 30-60gg
Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani ha espresso soddisfazione per l'odierno voto del Parlamento europeo a favore di una nuova direttiva finalizzata a lottare contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. L'assemblea di Strasburgo ha approvato oggi con 612 voti favorevoli e soli 12 contrari (21 gli astenuti) la proposta della Commissione che avrà un impatto cruciale sull'economia europea. La direttiva tutelerà meglio gli interessi dei creditori - nella maggior parte dei casi si tratta di piccole e medie imprese - pur nel pieno rispetto dell’autonomia contrattuale. Gli enti pubblici saranno tenuti a pagare entro 30 giorni, altrimenti pagheranno interessi di mora al tasso dell’8%. Si prevede che grazie a questo provvedimento le imprese vedranno aumentare di 180 miliardi di euro la liquidità a loro disposizione.
[...]
In base alle nuove disposizioni della direttiva:
- gli enti pubblici devono pagare entro 30 giorni (o - solo in circostanze del tutto eccezionali - entro 60 giorni) i beni ed i servizi che hanno acquistato dalle imprese.
- le imprese devono regolare le fatture entro 60 giorni, a meno che non abbiano espressamente concordato altrimenti e ciò non costituisca una condizione manifestamente iniqua.
- le imprese hanno il diritto di esigere il pagamento degli interessi di mora e di ottenere altresì un importo fisso minimo di €40 a titolo d’indennizzo dei costi di recupero del credito. Esse potranno comunque esigere anche il rimborso di tutti i costi ragionevoli incorsi a tal fine.
- il tasso di legge applicabile agli interessi di mora viene aumentato e portato ad almeno 8 punti percentuali al disopra di quello di riferimento della Banca centrale europea. Non è consentito agli enti pubblici fissare tassi inferiori per gli interessi di mora.
- per le imprese diventa più facile contestare in tribunale termini e pratiche manifestamente inique.
- viene garantita una maggiore trasparenza: gli Stati membri saranno infatti tenuti a pubblicare i tassi applicabili agli interessi di mora, rendendoli così più accessibili per le imprese.
- gli Stati membri vengono incoraggiati a redigere codici di pagamento rapido
- gli Stati membri hanno la facoltà di mantenere o adottare leggi e regolamenti contenenti disposizioni più favorevoli ai creditori rispetto a quelle stabilite dalla direttiva.
La prossima tappa
La direttiva deve essere recepita negli ordinamenti nazionali entro 24 mesi dalla sua adozione.
[...]