sabato, settembre 15, 2007

Un "porta matite" particolare

55 anni con una matita conficcata nel cervello

La matita spezzata in una tomografia della testa di Margaret Wegner

BERLINO - Aveva 4 anni Margaret Wegner nel 1952, quando un giorno cadde e una matita che portava in mano le trapassò la guancia e le si conficcò nel cervello. Da allora e per 55 anni ha vissuto tra atroci mal di testa ed emorragie nasali, vista l'impossibilità di rimuovere chirurgicamente quell'oggetto lungo 8 centimetri senza mettere in pericolo la vita della bambina.

Ora, finalmente, l'incubo è (parzialmente) finito. Con un intervento alla Park-Klinik Weissensee di Berlino gran parte della matita è stata rimossa. Tutta, meno i due centimetri della punta, che si era spezzata e con gli anni si è conficcata in profondità nel cervello.

L'intervento è stato eseguito dal dottor Hans Behrbohm, uno specialista che nella sua carriera ha già estratto dalle teste dei suoi pazienti pallottole e schegge di vetro. «Ma questo intervento è stato unico - dice Behrbohm - perché il trauma era antico. Ora la signora Wegner non avrà più mal di testa ed emorragie e presto riacquisterà anche l'olfatto. La punta che abbiamo dovuto lasciare dentro? Non creerà problemi».

7 agosto 2007
da ilmessaggero.it


venerdì, settembre 14, 2007

Un film geniale!!!!!

Cosa passa per la testa di un UOMO quando approccia una DONNA?!?!?




SPETTACOLARE!!!


E' Woody Allen in "Tutto Quello Che Avreste Voluto Sapere Sul Sesso Ma Non Avete Mai Osato Chiedere"

giovedì, settembre 13, 2007

Nomi "originali...osceni"



La notizia data da un membro della commissione statale per il linguaggio
Nomi originali: in Cina chiamano il figlio @
Il simbolo, usato dagli utenti di Internet, è un'abbreviazione del termine inglese «at the rate of» («at») che suona simile a «ai ta»

PECHINO - Quando si tratta di dare il nome al proprio figlio l'umanità si divide in due: quelli che optano per la tradizione, magari ricorrendo al santo del giorno o agli avi, e quelli che cercano di essere più originali degli altri. Appartiene decisamente alla seconda categoria la giovane coppia cinese che ha chiamato il proprio figlio @. Proprio così, il simbolino che contraddistingue gli indirizzi di posta elettronica. La singolare vicenda è stata raccontata in una conferenza stampa da Li Yuming, un membro della commissione statale per il linguaggio. Il simbolo, usato ampiamente dagli utenti di Internet, è un'abbreviazione del termine inglese «at the rate of» o più brevemente «at». A causa del modo di pronunciare dei cinesi, in mandarino «at» suona non molto diversamente da «ai ta», che significa letteralmente «amate lui».
INTERNET - «Nel mondo tutti mandano le email e tutti usano questo simbolo» ha detto il padre del bambino per giustificare l'originale scelta. Si tratta di un esempio di come i cinesi si sbizzariscano a rompere le convenzioni nell'assegnare dei nomi ai loro figli. La globalizzazione e Internet - i cui utenti in Cina aumentano ogni giorno - accentuano il fenomeno. Il funzionario non ha chiarito se il piccolo sia stato registrato col nome di @ e sia questo quello che compare sui suoi documenti o se la strana richiesta dei genitori sia stata respinta.
CARATTERI - Secondo Li Yuming i nomi di circa 60 milioni di persone sono composti da caratteri così antichi e talmente oscuri da renderne impossibile il riconoscimento da parte dei computer. Il caso più celebre è quello dell'ex primo ministro Zhu Rongji, il cui nome è difficile da digitare a causa della presenza del carattere «rong».
16 agosto 2007
da corriere.it




Nel 2008 sarà sede del "Primo raduno internazionale dei nomi rari"
Huerta del Rey, il paese dei nomi strani
Il piccolo borgo del nord della Spagna spicca per avere degli abitanti che si chiamano Onesiforo o Filogonio, Acislo o Edeltrudis

MADRID (SPAGNA) - L’ufficiale dell’anagrafe di Huerta del Rey, paesino del nord della Spagna, vicino a Burgos (Castiglia e Leon), deve essere persona dai nervi saldi. Quando si presenta al suo sportello un felice neo papà per registrare il suo bebè, sa che non dovrà stupirsi di nulla, non dovrà perdere la calma nel chiedere all’emozionato genitore il favore di declinare il nome prescelto lettera per lettera: O-n-e-s-i-f-o-r-o. Se ha fortuna, gli basterà un’occhiata al calendario, perché potrebbe essere il santo del giorno (6 settembre, Sant’Onesiforo martire).
NOMI FANTASIOSI - Ma è più probabile che il fantasioso padre abbia condotto approfondite ricerche tra dimenticate divinità greche, condottieri romani, re visigoti, leggende celtiche, prima di portare il suo piccolo contributo all’obiettivo del villaggio: entrare nel Guinness dei primati come la comunità dai nomi più rari. «Battezzamolo strano» è un proposito che ha già portato i suoi frutti tra i 900 residenti di Huerta del Rey: uno su tre ha un nome di difficile pronunziazione, non sempre musicale, ma quasi introvabile negli elenchi telefonici del resto della Spagna, straripanti di Antonio, Paco, Maria del Pilar e Carmen. Qui no. Qui l’appello in classe, per ogni maestro, è un esercizio di dizione: Acislo, Basilides, Baraquisio, Burgondofora, Edeltrudis, Filogonio, Fredesvinda, Mainario, Rudesindo, Ursicinio…
Vero, non tutti hanno un suono armonioso, ma quasi tutti hanno un significato elegante o un intento di buon augurio. Indicano fierezza, lealtà, bellicosità, nobiltà, floridezza. E soprattutto garantiscono al rispettivo titolare il privilegio, quasi certo, di non dover condividere quel nome con altri, che non siano vissuti secoli o millenni prima. Lo svantaggio di non poter sempre festeggiare un onomastico è compensato dall’avere pronto un argomento di conversazione al momento delle presentazioni: «Mi chiamo Etelvina. No, non Adelina. Etelvina. È un nome germanico, non lo conosce? Significa regina madre…». Ottimo per rompere il ghiaccio, come Sindulgo («sentiero del lupo»). O Acisco (latino, «piccola mannaia»).
Non è ben chiaro come sia cominciata, a Huerta del Rey, questa incontenibile voglia di originalità alla fonte battesimale: «I nomi risalgono alle culture e alle divinità dei nostri antenati, ma anche dei greci, dei romani, dei celti», ha studiato il fenomeno il filologo locale Hermogenes Perdiguero, alla cui nascita evidentemente la moda era già iniziata . «Non sono ricerche facili, perché le origini a volte sono in lingue scomparse» Comunque, con 300 cittadini dalle generalità quasi impronunciabili, il paese lancia la sua sfida e ha convocato per l’agosto dell’anno prossimo il "Primo Raduno Internazionale dei Nomi Rari."
29 agosto 2007
da corriere.it




TROPPI NOMI STRANI IN VENEZUELA,
CHAVEZ LIMITA LA SCELTA

CARACAS - Max Donald, Superman, Kennedy, Maolenin, Hitler, Yurbiladyberth, Chapulin o Hiroshima non potranno più essere scelti come nomi per i neonati del Venezuela se sarà approvato un progetto di legge promosso dal governo del presidente Hugo Chavez che sarà inviato al Parlamento e che proibisce la registrazione di "nomi che espongano al ridicolo, stravaganti o di difficile pronuncia". Avere un nome strampalato non è raro in Venezuela, in particolare nello Stato di Zulia e a Maracaibo, dove i genitori optano per la creazione di un nome inedito componendolo con sillabe prese dai nomi di diversi familiari. Così nasce ad esempio Mayulibel, composto dalle iniziali di Mario, Yulieta, Lisandro e Beatriz, i quattro nonni di una neonata. C'é poi chi, innamorato di una serie televisiva o di un film, sceglie un nome in onore a protagonisti quali Batman o Jamesbond, o chi, invece, mostrando familiarità con la cultura o la storia, confeziona nomi come Erwin Rommel (in allusione al generale nazista), Guaicaipuro (eroe indigeno che lottò contro la conquista spagnola), o Socrates (il filosofo greco).
"..."
7 settembre 2007
da ANSA.it



Gli americani sono maestri nel partorire nomi improponibili... ma quello cinese li batte tutti!
Comunque i genitori bast... ehm "fantasiosi" non mancano in nessuna parte del mondo... poveri figli!

PS: per stare in tema di "originalità", dalle mie parti c'è un ragazzo dell'81 che si chiama ALIEN di nome proprio...

mercoledì, settembre 12, 2007

Mondo al rallentatore

Beccatevi sto video in cui tutto viene mostrato al rallentatore...


... alcune scene sono davvero emozionanti!

E la musica in sottofondo è azzeccatissima...

martedì, settembre 11, 2007

SPAPPI E PAPINA SI SPOSANO

Ciao a tutti,
io e Alberto vi annunciamo il nostro matrimonio e vi invitiamo a partecipare alla cerimonia.


Alberto Pilotti Barbara Zani
annunciano il loro matrimonio
Chiari, domenica 16 settembre
Chiesa Santa Maria Maggiore ore 11.30


Buona giornata a tutti

lunedì, settembre 10, 2007

MACLODIO - RIEVOCAZIONE STORICA

MACLODIO - RIEVOCAZIONE STORICA

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13, 14, 15, 16 SETTEMBRE 2007

La battaglia di Maclodio avvenuta nel 1427 tra gli eserciti milanesi e veneziani ed evocata dal Manzoni nella tragedia del Conte di Carmagnola viene descritta nel vibrante coro del secondo atto “ S’ode a destra uno squillo di tromba; a sinistra risponde uno squillo”, quello che successe a Maclodio nel lontano 12 ottobre 1427.
Le manifestazioni di questa VI^ rievocazione storica rappresentano per la Pro Loco di Maclodio e i maclodiesi un avvenimento importante che si ripete ogni 5 anni con rinnovato vigore ed entusiasmo. I visitatori potranno ammirare il mercatino Medievale delle arti e mestieri , I duellanti in una mimica della battaglia, la grande sfilata storica e Il Torneo Cavalleresco tra i cavalieri dei comuni partecipanti. Il tutto in un contesto di allegria e convivialità con la possibilità di gustare, presso i vari stand , cibi e musiche medioevali.


PROGRAMMA

Strutture fisse:

- Stand Gastronomico e accampamento Medioevale al campo di gara.

- Taverna , Osteria e mercato antichi sapori arti e mestieri nelle vie del paese.

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GIOVEDI’ 13 Settembre

Ore 18.00 - APERTURA UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE

Inaugurazione della manifestazione con convegno nella sala

consigliare del Municipio di Maclodio, con i rappresentanti

della Regione, Provincia e Comuni partecipanti. Seguirà buffet.

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VENERDI’ 14 settembre

Ore 19.00 - Apertura Mercato “arti, mestieri e sapori del Medioevo”

Ore 20.30 - Uscita del banditore e spettacolo itinerante con il gruppo musici e ballerini “Il Lauro”di Maclodio.

Ore 21.00 - Rappresentazione teatrale del “ Conte di Carmagnola “ presso la Cascina Tesa con la compagnia Masnada.

Ore 22.00 - I Comuni di CHIARI, MACLODIO,ORZINUOVI E RUDIANO si sfideranno in antichi giochi popolari;
calcio fiorentino, ponte de li inganni, corsa con le cariole e il ribaltino.

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SABATO 15 settembre

Ore 9.00 - SPAZIO SCUOLA

Passeggiando nei cortili del paese le scolaresche potranno vedere e sperimentare “ arti, mestieri e sapori del Medioevo” ed alla Torre Calini conoscere le piante antiche tenute vive da amatori vivaisti.

Ore 16.30 - Convegno, presso la Torre Calini, per la presentazione del libro “ La Battaglia di

Maclodio: Principi e Condottieri”

Ore 18.00 - Al campo si gara, esibizione del gruppo Compagnia d’Arme San Vitale insieme alla Compagnia dello Scorpione in una mimica di battaglia.

Ore 19.00 - Nella Piazza del paese si esibirà il gruppo di musici medioevali ”Arundel

Ore 20,30 - Uscita del banditore nelle vie del paese con Mangiafuoco.

Ore 20.30 - CENA MEDIOEVALE presso la Torre Calini. La cena sarà allietata da danze e musiche eseguite dal gruppo “Sagegreen” e dal gruppo di danza antiche “Il Lauro” di Maclodio.

Ore 21.00 - All’interno del campo di gara si svolgerà il II^ Torneo di tiro con l’arco tra le quattro

contrade di Maclodio a cura della Compagnia Arcieri Bresciani.

Ore 22.00 - Nella piazza del paese si esibirà il gruppo Teatrodaccapo.

Ore 22.30 - Al campo di gara esibizione della Compagnia d’Arme San Vitale in una mimica di

battaglia contro la Compagnia dello Scorpione.

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DOMENICA 16 Settembre

Allestimenti di stand attorno al campo per:

-Ricostruzione in miniatura della battaglia di Maclodio animata dalla

spiegazione degli eventi bellici.

- Annullo Filatelico

- Spazio Libri e esposizione di elaborati cartacei e multimediali del

concorso scuole.

Ore 10.00 - CERIMONIA DI BENVENUTO E SANTA MESSA CON CANTI GREGORIANI

- Giuramento dei Cavalieri partecipanti al Torneo Cavalleresco.

- Benedizione dei cavalli.

Ore 14.00 - GRANDE SFILATA IN COSTUME MEDIOEVALI
per le vie del paese: una rappresentanza del corteo storico di Maclodio partirà dalla Torre Calini con i Signori del Maniero.

Ore 16.00 -Al campo di gara spettacolo di Sbandieratori di Carmagnola e Chiari.

Ore 16.30 -TORNEO CAVALLERESCO:

nel campo di gara si svolgerà il torneo tra i Cavalieri di Chiari, Carmagnola, Maclodio, Orzinuovi e Rudiano.

Ore 18.00 - Esibizione degli Arcieri di Franciacorta.

Ore 20.30 - In Piazza e al campo di gara si terranno spettacoli

di duellanti, mangiafuoco e musici.

Ore 21.30 - Esibizione della Compagnia d’Arme di San Vitale in una

mimica battaglia contro la Compagnia dello Scorpione.


da proloco Maclodio




Se volete stamparlo, darlo ai parenti, girarlo a qualche amico:
QUI SCARICATE IL PDF DEL PROGRAMMA




Cenni storici:
La guerra tra la Serenissima ed i Visconti

La battaglia di Maclodio avvenne durante la guerra che infuriò nella pianura padana e sul corso del Po e che vide da una lato l'esercito visconteo comandato dai condottieri di ventura Niccolò Piccinino, Angelo della Pergola, Guido Torello, Francesco Sforza e Carlo Malatesta e dall'altro gli eserciti della lega veneziana, fiorentina e savoiarda comandati da Francesco Bussone detto il Carmagnola. Impadronitosi i primi giorni di ottobre del castello di Montichiari, il Carmagnola ricevette notizia che l'esercito milanese era accampato nei pressi di Maclodio. Desideroso di combattere e forte di 5000 fanti e di 14000 cavalieri decise quindi di dirigersi verso il nemico.I milanesi, comandati da Carlo Malatesta ma con i capitani in disaccordo tra loro, non erano ancora schierati a battaglia quando all'alba del 12 ottobre giunsero a Maclodio i primi drappelli veneziani, con i quali cercarono subito il contatto.La strada principale, che congiungeva Maclodio con Orzinuovi, era una via larga e facilmente difendibile fiancheggiata da fossati e circondata da acquitrini nei quali era impensabile che un esercito potesse manovrare e su questa via i milanesi si ritenevano sicuri da attacchi, avvantaggiati territorialmente ed in posizione tale da poter comodamente osservare le mosse degli avversari tanto che la vittoria arrise subito loro durante i primi scontri.Un'errata supposizione si diffuse allora fra i milanesi: che i veneziani avessero come scopo dell'operazione la liberazione di Urago assediata; disuniti quindi si prepararono al combattimento dopo essersi schierati in parte sulla strada principale ed in parte in direzione di Urago a sbarrarne la via.Il Carmagnola lanciò, con un'azione diversiva, un gruppo di cavalieri proprio sulla strada principale.Contemporaneamente, servendosi di un sentiero costruito nottetempo da uno speciale gruppo di guastatori, attaccò sul lato sud di essa con la fanteria seguita da altri reparti di cavalleria.Questo particolare stratagemma fu la sua arma vincente.I milanesi intuirono subito il gravissimo pericolo di accerchiamento ed iniziarono l'arretramento in direzione di Orzinuovi.Le ondate di veneziani si susseguirono continuamente tanto che l'arretramento si trasformò in breve in una rotta per la maggioranza dei viscontei che in seguito furono costretti ad arrendersi. Perfino Francesco Sforza che pur tentò un'ultima disperata resistenza con la sua cavalleria fu costretto, ferito anch'egli, a ritirarsi per sfuggire alla cattura. Insieme ai superstiti, oltrepassata Orzinuovi e passato a guado l'Oglio, si rifugiò a Soncino.L'esercito veneziano, padrone del campo, sconfisse così anche lo schieramento disposto in direzione di Urago, facendo moltissimi prigionieri, fra i quali Carlo Malatesta.Terminata la battaglia il territorio bresciano passò dal dominio dei Visconti a quello della Serenissima, che durò tre secoli e mezzo.Dopo la presa di Brescia e di Bergamo, nel 1432 il Carmagnola fu processato per tradimento e condannato a morte dal Gran Consiglio di Venezia.Di diverso avviso fu il Manzoni attribuendogli queste estreme parole di addio:
"Muojo innocente; testimon tu fosti Dell'opre mie, de'miei pensieri, -- e il sai."




TRATTO DA BASSA VOCE
agosto 2007 - di Massimiliano Magli

La sesta rievocazione storica della Battaglia di Maclodio si svolgerà dal 13 al 16 settembre.L’apertura della manifestazione è fissata per il 13 settembre, alle 18, con un convegno nella sala consiliare del municipio, a cui parteciperanno i rappresentanti di Regione, Provincia e Comuni partecipanti. Saranno presentate alcune opere d’arte e, alle 20.30, verranno esposti e premiati i lavori realizzati dai ragazzi delle scuole della Provincia. Seguirà lo spettacolo di danze medievali a cura del gruppo “Il Lauro”di Maclodio. Il 14 settembre, alle 19, sarà inaugurato il mercato “Arti, mestieri e sapori del Medioevo”, cui seguiranno l’uscita del banditore e lo spettacolo itinerante con il gruppo musici e ballerini “Il Lauro”.Alle 21 alla Cascina Tesa sarà messa in scena la tragedia manzoniana “Il conte di Carmagnola”: si tratta di una versione liberamente tratta a cura della compagnia di Sergio Mascherpa con la regia di Fabio Maccarinelli. Nella stessa serata, alle 22, i Comuni di Chiari, Maclodio, Orzinuovi e Rudiano si sfideranno in antichi giochi popolari: calcio fiorentino, “ponte de li inganni”, corsa con le carriole, il ribaltino ecc.Il 15 settembre si aprirà con uno “Spazio scuola” che porterà gli alunni in una passeggiata per i cortili del paese, sperimentando arti, mestieri e sapori del Medioevo. Alla Torre, inoltre, potranno conoscere le piante dell’epoca, curate da amatori vivaisti. Alle 16.30 si svolgerà un convegno in Torre Calini con la presentazione del libro “La Battaglia di Maclodio: Principi e Condottieri”.Alle 18 è fissata l’esibizione la campo di gara del gruppo Compagnia d’Arme San Vitale con il gruppo dello Scorpione che proporranno una simulazione di battaglia.Seguirà un esibizione del gruppo di musici medioevali “Arundel”. Alle 20.30 uscirà il banditore nelle vie del paese accompagnato da un mangiafuoco, mentre alle 20.30 si svolgerà la tanto attesa cena medievale alla Torre Calini. La serata sarà allietata da danze e musiche del gruppo “Sagegreen” e “Il Lauro”. Alle 21 si svolgerà il secondo torneo di tiro con l’arco tra le contrade di Maclodio a cura della Compagnia Arcieri Bresciani. La serata si concluderà con l’esibizione per le vie del paese del gruppo Teatrodaccapo e con una nuova simulazione di battaglia. La giornata clou sarà quella del 16 settembre: la ricostruzione in miniatura della battaglia con la spiegazione degli eventi bellici, l’annullo filatelico e l’apertura di uno spazio libri e di esposizioni delle scuole inaugura la giornata.

Seguirà la cerimonia di benvenuto con messa in parrocchiale accompagnata da canti gregoriani. Quindi verrà effettuato il giuramento dei cavalieri che partecipano al torneo cavalleresco. Dopo la benedizione dei cavalli, alle 14 prenderà il via la sfilata per le vie del paese. Una rappresentanza del corteo storico di Maclodio partirà dalla Torre Calini, mentre alle 16 al campo si esibiranno gli sbandieratori di Carmagnola e Chiari. Il momento più atteso arriverà alle 16.30 con il torneo cavalleresco tra Chiari, Carmagnola, Maclodio, Orzinuovi e Rudiano. Si chiuderà con un ‘esibizione degli Arcieri di Franciacorta, un duello di mangiafuoco e un’altra esibizione tra le compagnie San Vitale e Scorpione.

domenica, settembre 09, 2007

Spogliarelli di.... varia natura!

La scuola ricomincia tra poco... guardando un attimo a dove ci eravamo lasciati, direi che si può solo migliorare: un anno "peggiore" dello scorso non può esserci!


Festa sulla cattedra davanti ai professori. Ragazzi e ragazze ballano in mutande
Tutti in mutande sulla cattedra. Ragazzi e ragazze.
I docenti?
A guardare lo spettacolino. E' la trovata con cui alcuni ragazzi di una scuola italiana hanno deciso di festeggiare la maturità a fine anno. Un 'regalo' ai professori, tra mutande colorate, mani sui seni e perizomi in vista.
Insomma, la scuola degli scandali non finisce. Sarà ricordato, quest'anno scolastico, per i video hard, di violenze, di sesso che sono finiti in rete. Centinaia. Migliaia. Che hanno fatto il giro d'Italia e non solo. Nelle ultime settimane si è visto di tutto.
Una ragazzina, in classe, fa sesso orale con un compagno. In ginocchio per terra. Lui su una sedia che ride. E anche la ragazza sembra divertita dalla consapevolezza di essere filmata. Senza pudore i due continuano il gesto per diversi secondi.
Ma anche i baci lesbo sono diventati una moda nei video che girano in rete.
Nel primo video due studentesse si incontrano nel bagno della scuola. Una terza filma tutto. Un bacio lungo, appassionato. Quasi una sfida che viene vinta. E infatti le due alla fine sembrano soddisfatte dell'impresa. Anche il secondo molto appassionato, sembra quasi diventata una moda. E poi un ragazzo che in classe, vicino alla cattedra, si toglie la maglietta aiutato da una sua compagna e simula uno spogliarello. Lui steso sulla cattedra si fa toccare e legare da un compagno di classe.


Ed ecco il video "incriminato" dello spogliarello


Spogliata alla maturità
Giulianova (Teramo), una studentessa del liceo scientifico costretta da due insegnati a spogliarsi nei bagni per una irritualissima perquisizione che neppure la vicepreside approva

TERAMO - «L'hanno costretta a sollevarsi la maglietta e perfino il reggiseno». È lo sfogo rabbioso del padre di una studentessa del liceo scientifico Marie Curie di Giulianova (Teramo), alle prese con la terza prova scritta dell'esame di maturità in corso in questi giorni.
La ragazza è stata perquisita e spogliata da due professoresse nei bagni, con una procedura senza precedenti che sta facendo molto discutere. All'origine della controversa vicenda, il sospetto del presidente della quarta commissione d'esame, convinto che la giovane stesse nascondendo un telefonino sotto la maglietta o addirittura sotto all'indumento intimo. In questo modo, sempre secondo il presidente, la ragazza avrebbe potuto, tramite un auricolare, comunicare con l'esterno e superare la prova.
Ma niente di tutto ciò si è rivelato vero: la ragazza - si è verificato - non aveva nulla da nascondere ed è stata fatta rientrare in classe per proseguire il suo compito. Cosa non facile psicologicamente, e infatti la giovane non voleva più continuarne lo svolgimento, sconvolta com'era da quanto accadutole. Ma grazie all'incoraggiamento dei compagni, alla fine ce l'ha fatta.
In bagno con la studentessa, a compiere quell'assurda perquisizione, sono state mandate due professoresse, «Non potevo certo provvedere io, o altri insegnanti uomini», si giustifica il presidente, che continua «Ho ritenuto opportuno che tutto si svolgesse in bagno per non turbare la classe».
Ma il padre della giovane non ci sta. E ha già provveduto a denunciare l'episodio all'associazione nazionale dei comitati di base degli insegnanti, Gilda. La stessa vicepreside dell'istituto Marie Curie ha sottolineato l'irregolarità dell'accaduto: «Non condivido il metodo, non spetta ai docenti fare le perquisizioni personali».