Allo Zecchino d'oro "voleva un gatto nero":
ha trovato l'arresto per massaggi a luci rosse
BARI (19 dicembre) - Nel 1969 fu la regina dell'Antoniano di Bologna e a soli quattro anni furoreggiò vincendo lo Zecchino d'oro con la canzone Volevo un gatto nero, autentico successo anche internazionale (famosissima la versione giapponese Tango del gatto nero, che vendette milioni di copie). Oggi quella bimba bionda che arrossiva davanti a Mago Zurlì torna agli onori della cronaca ma per una vicenda di tutt'altro tenore: l'ex piccola diva, Vincenza Pastorelli, oggi quarantaduenne, è stata arrestata dai carabinieri a Lecce per una vicenda di sfruttamento della prostituzione. Insieme con lei è finito in manette Pasquale Trevisi, suo convivente, di 29 anni.
Sono entrambi accusati di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione e di spaccio di cocaina ed eroina. Secondo quanto hanno accertato i carabinieri di Campi Salentina, l'attività era svolta in due centri massaggi che la donna, originaria di Guagnano, in provincia di Lecce, aveva aperto in passato nel Salento prima di trasferirsi a Stradella, qualche tempo fa, dopo aver vinto un concorso per insegnare alle elementari. Secondo gli investigatori anche nel Nord Italia Pastorelli ha aperto un Centro Massaggi analogo ai due chiusi oggi nell'operazione chiamata per l'appunto Gatto nero.
Tariffario e minacce. Le indagini sono partite nel luglio scorso, con intercettazioni e riprese filmate nei due centri. Per reclutare le ragazze i due pubblicavano annunci su giornali locali nei quali spiegavano che cercavano massaggiatrici. Quando le ragazze si presentavano ai colloqui, veniva loro spiegato cosa avrebbero dovuto fare: assecondare le richieste dei loro clienti, anche le più focose. Il prezzo delle prestazioni variava dai 60 euro per un semplice atto sessuale, fino a 500 euro per il sesso di gruppo, denaro in gran parte intascato da Pastorelli e Trevisi. L'attività dei due centri è stata particolarmente fiorente fino all'agosto scorso. Quattro mesi fa l'ex baby cantante ha vinto un concorso per insegnare in una scuola elementare di Stradella, e si è trasferita a Pavia lasciando Trevisi, che ha preso casa a Giovinazzo (Bari). Vincenza Pastorelli continuava a gestire a Lecce lo sfruttamento della prostituzione intascando circa 600 euro a giorno, somme che le ragazze le inviavano per posta, senza però appagare la donna, che le minacciava telefonicamente perché giudicava troppo bassi gli incassi.
La pagina di Vincenza Pastorelli vincitrice dello Zecchino d'oro