sabato, marzo 05, 2011

''L'uomo nella tempesta''

''L'uomo nella tempesta'':
il corto amatoriale che merita l'Oscar

Lo scorso 26 dicembre un uomo ha documentato con la sua telecamera la tempesta di neve che ha colpito New York. E ne ha fatto un cortometraggio da Oscar. E' questo il parere di Roger Ebert - uno dei più accreditati critici cinematografici USA - che ha pubblicato il filmato sul blog che scrive sul sito del Chicago Sun-Times

Secondo Ebert il video, girato da Jamie Stuart e chiamato "Un idiota col cavalletto", meriterebbe una statuetta come "migliore cortometraggio in presa diretta" per tre motivi: "(1) Per la sua magnifica qualità. (2) Per l'omaggio che fa al classico "L'uomo con la macchina da presa" di Dziga Vertov, girato nel 1929 (3) Perché rappresenta un incredibile esempio di efficienza tecnica: è stato girato il 26 dicembre e la mail con cui l'ho ricevuto da Jamie Stuart è datata 27 dicembre 2010". Su YouTUbe, intanto, il filmato ha già totalizzato più di 250.000 visualizzazioni


1 gennaio 2011
da tv.repubblica.it

venerdì, marzo 04, 2011

Aperitivi in cantiere 2011

Ovviamente nn mi è ancora arrivato il giornalino dell'ordine di gen/feb (lo so, c'è sul sito in pdf... ma devo ancor prender abitudine di andar a vederlo online che poi sarebbe anche meglio così si risparmia un sacco di carta) quindi mi ero perso....

Quest'anno c'è il LIMITE DI 20 POSTI!!! quindi ovviamente quello di domani è già esaurito.
Anche i prossimi son interessanti, ma dovremmo svegliarci x tempo x' 20posti son veramente pochi (se calcoliam solo la gente che gira abitualmente all'Ordine... facile che sian già tutti esauriti)
Bisogna sentir l'Ordine e veder come funzia x i prossimi appuntamenti

Il ministro Carlo T. Gutti viene accusato d’aver copiato la tesi di laurea

Il ministro tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg, accusato d’aver copiato parte della tesi di dottorato, s’è dimesso. Proviamo a immaginare cosa sarebbe accaduto in Italia.

Il ministro Carlo T. Gutti - nome di fantasia - viene accusato d’aver copiato la tesi di laurea. Per giorni evita ogni uscita pubblica, rinunciando anche a due inaugurazioni, un'escursione familiare con l’auto blu e un invito a “Ballarò”. Raggiunto finalmente dai cronisti, nega tutto: “Chiunque s’azzardi a dire che ho copiato la tesi se la vedrà con me in tribunale!”. I compagni di partito confidano ai giornalisti: “Gutti? Ma sarebbe stato bocciato anche al Cepu! Un dottorato? Impossibile.” Il titolo di studio è però visibile dietro la scrivania ministeriale, tra le foto con cardinali, capi di Stato e Francesco Totti. L’on. Gutti deve spiegare: ha preso la laurea? L’ha copiata? L’ha comprata?

Preoccupato, lancia la controffensiva. I media governativi sostengono che “le accuse sono risibili”. Una trasmissione TV dimostra, con un plastico, che il ministro Gutti, se avesse copiato la tesi, sarebbe giustificato: la facoltà dove ha studiato è labirintica, e il relatore è noto per non farsi trovare dagli studenti. L’opposizione, uscendo dal consueto stato catatonico, grida il proprio sdegno: «La vicenda Gutti rappresenta un chiodo nella bara della democrazia!», dice un portavoce. Gli ascoltatori fanno gli scongiuri e il portavoce non verrà più invitato.

Il premier, tuttavia, è preoccupato. Ha sul tavolo una lettera firmata da circa 23 accademici (tutti prossimi alla pensione), dottorandi e semplici cittadini: nella missiva si critica la gestione dell’affaire Gutti, “che rischia di trasformare la laurea in una parodia”. Un consigliere commenta, rispettoso, che la laurea in Italia è già una parodia. Ma il capo non è convinto. “Alle mamme quel pezzo di carta interessa, dicono i sondaggi. Meglio convocare i direttori dei Tg e vedere cosa ne pensano”.

Viene decisa una strategia. Tre ministre spiegheranno in Tv che si tratta di ‘gogna mediatica’, di un ‘golpe accademico’ e ‘di un brutto giorno per l’università italiana in quanto si vogliono dividere buoni e cattivi, seri e poco seri’. Il ministro in persona apparirà in lacrime al Tg4 stringendo al petto la tesi di laurea: “E’ mia! E’ mia!”.

Neppure questo produce i frutti sperati. Si tenta allora di minimizzare: “Così fan tutti”, è la nuova parola d’ordine. Gutti concorda un’intervista: ammette d’aver copiato, ma si scaglia contro i “giustizialisti in toga”. I commentatori liberali applaudono: tra i diritti dell’individuo c’è quello di copiare la tesi di laurea, sostengono (citando un’operetta giovanile di Hume dal titolo “Xerox if you can”). A Milano viene organizzata in fretta e furia una nuova manifestazione (“In mutande ma plagi”). Viene scelto il teatro degli Arcimboldi. Il Dal Verme infatti non basta a contenere tutti gli italiani che hanno scopiazzato la tesi di laurea. E oggi, finalmente, si sentono assolti.


Beppe Severgnini

Estonia: voto elettronico


Votare via Internet:

si può già fare in Estonia

Oggi l'Estonia diventa il primo paese al mondo dove è possibile usare la rete per le elezioni politiche. Due le modalità di voto online, tramite la carta d'identità elettronica o con la SIM Mobile-ID telefonica.

IL 24 febbraio 2011 sarà una data da ricordare per l'Estonia, perchè il piccolo ma altamente informatizzato stato europeo è diventato ufficialmente il primo paese al mondo ad usare Internet per le elezioni politiche. Da oggi fino al 2 marzo i cittadini estoni potranno infatti esprimere la loro preferenza anche tramite il Web. Ovviamente, chi vorrà scegliere di votare con il sistema tradizionale potrà recarsi ai seggi il 6 marzo.


In Estonia - che fa parte dell'Unione Europea dal 2003 e ha adottato l'euro lo scorso primo gennaio - non esiste divario digitale. È uno dei paesi più evoluti del pianeta, per innovazione tecnologica ed eGovernment. Qui è nato Skype e spesso all'estero si parla di e-Stonia o Estonia.com. L'accesso a Internet è un diritto sancito dalla Costituzione. Tutte le scuole e i tutti i programmi di insegnamento sono on-line


Le istruzioni per votare online - con sistemi Windows, Linux e Mac - sono sul sito che il governo ha dedicato all'appuntamento elettorale. È indispensabile la Carta d'Identità Elettronica, che ogni cittadino estone ha in tasca, oppure la SIM Mobile-ID.

Le elezioni digitali saranno monitorate dalla squadra speciale delle forze armate estoni, che da tempo si sono dotate di una solida cyber task force per prevenire eventuali attacchi alla rete digitale e alle infrastrutture strategiche del paese.

Le elezioni digitali sono un evento importante non solo per l'Estonia. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton si è complimentato "con il popolo dell'Estonia" per i suoi primati. Oggi il paese celebra il novantatreesimo anniversario dell'indipendenza dalla Russia. "L'Estonia - ha detto Hillary Clinton - ha fatto progressi enormi dalla fine della guerra fredda.

A soli vent'anni dalla caduta del sistema sovietico, l'Estonia è un esempio straordinario per tutta la regione. Non solo ha sostituito la tirannia con la democrazia, ma oggi voterà per il nuovo Parlamento usando per la prima volta al mondo un sistema di voto basato su Internet".

Dimenticavo... anche se non c'entra nulla con le elezioni. In Estonia l'introduzione dell'euro non ha provocato speculazioni sui prezzi, che sono rimasti stabili. Nel 2010 il Pil è cresciuto di circa il 3 per cento e le tasse sono in diminuzione.


24 febbraio 2011
da tomshw.it

giovedì, marzo 03, 2011

Far west nella "Piccola Parigi"

Su segnalazione di Giangi...

Ricoverato, non sarebbe in pericolo di vita
Imprenditore gambizzato nel Bresciano
L'uomo, 64 anni, colpito nel piazzale della sua azienda edile a Cazzago San Martino

MILANO - Un imprenditore edile, Giovanbattista Zani di 64 anni, è stato ferito ad una gamba giovedì mattina a Cazzago San Martino, Brescia. Il ferimento è avvenuto nel piazzale dell'azienda. L'uomo è stato colpito da pallini sparati con un fucile da caccia. Sono stati complessivamente tre i colpi esplosi, uno dei quali andato a segno. L'imprenditore, che non sarebbe in pericolo di vita, è ricoverato all'ospedale di Chiari. Non si conoscono al momento le ragioni del gesto.

3 marzo 2011
da corriere.it

Assurdo

Cosa dicevamo qualche sabato fa sul fatto che qui non si fanno mai leggi&riforme sui 10anni?
bene, una la vogliono fare... ma è una minchiata pazzesca.
Gli incentivi fine a se stessi ovvio non sono la soluzione, ma qui invece di rendere più strutturato un settore nuovo ed in crescita stanno ben pensando di ammazzarlo!
Perchè in Germania posso puntar la ripresa economica sulle nuove energie e noi invece dobbiam sempre far il contrario nonostante di sole & vento ne abbiam un fottio di più?


ENERGIE RINNOVABILI
Decreto sul fotovoltaico
"È fallimento programmato"

Il dl martedì a Palazzo Chigi e votato con ogni probabilità giovedì prossimo. Stabilirebbe un tetto per il 2020 uguale al livello che si raggiungerà entro un anno. Rischiano il posto 120mila addetti al settore.

DOPO l'eolico, il fotovoltaico. Il nome della seconda vittima della guerra alle rinnovabili è nel decreto che il governo si preparerebbe ad approvare all'inizio della prossima settimana. "Con un tetto di impianti incentivabili fino al 2020 vicino alla soglia che si raggiungerà nell'arco di un anno, il fotovoltaico è destinato a chiudere i battenti", accusa Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future. "Sarebbe il secondo fallimento programmato dopo quello che ha messo in ginocchio l'industria e la ricerca italiane negli anni Ottanta. Dovremmo mandare a spasso 120 mila persone che lavorano, direttamente o indirettamente nel settore".

Il decreto legislativo in questione sarà discusso martedì dal pre Consiglio dei ministri e votato con ogni probabilità giovedì prossimo. Secondo le bozze in circolazione, prevederebbe un taglio del 30 per cento degli incentivi, le aste al ribasso per gli impianti oltre i 5 megawatt (un meccanismo considerato discutibile perché diminuisce le garanzie contro le infiltrazioni del malaffare), il divieto di fotovoltaico a terra per impianti superiori a 1 megawatt.

L'allarme è condiviso da tutte le associazioni delle rinnovabili da Aper a Assosolare. "Nel 2010 in Europa il fotovoltaico ha avuto la crescita più alta tra le fonti rinnovabili", ricorda Giuseppe Moro, del direttivo di Assosolare. "Tagliare le gambe all'industria del sole e a quella del vento vuol dire bloccare la crescita tecnologica del paese in un settore strategico". Il governo sembra intenzionato ad andare avanti per ragioni di cassa, come ha precisato Paolo Romani, il ministro dello Sviluppo economico, dichiarando: "Dal 2000 al 2010 i cittadini hanno pagato in bolletta 20 miliardi per aggiungere un 4 per cento di energia rinnovabile".

"Numeri che portano fuori strada", obietta il senatore Pd Francesco Ferrante. "Negli ultimi 20 anni più di 40 miliardi di euro sono stati drenati dalle bollette e consegnati ai petrolieri per favorire le cosiddette assimilabili, una categoria di false rinnovabili fatte con gli scarti di raffinazione del petrolio. Mentre si vuole chiudere l'industria del sole e del vento - mandando a casa un numero di lavoratori più di 20 volte superiore ai dipendenti Fiat di Mirafiori - si versa un miliardo di euro per rifinanziare impianti già incentivati e oggetto di un semplice lifting funzionale".

Non è detto comunque che il testo non subisca qualche correttivo nelle prossime ore. In questa direzione vanno gli sforzi del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che sta mettendo il suo peso nel braccio di ferro che ha per posta il futuro delle rinnovabili. Il ragionamento che fanno al ministero di via Cristoforo Colombo è semplice. Il tetto degli 8 mila megawatt come limite degli incentivi per il fotovoltaico era stato fissato in un periodo in cui sembrava lontanissimo.

Ma il settore ha galoppato così veloce in tutto il mondo da aver bruciato le tappe. Restare bloccati fino al 2020 a quota 8 mila megawatt, la metà del fotovoltaico già installato in Germania, significherebbe rendere molto difficile, se non impossibile, il rispetto degli impegni assunti dal governo in sede comunitaria per arrivare al 17 per cento di energia rinnovabili al 2020.

La proposta che il ministero dell'Ambiente porterà al Consiglio dei ministri è: abbassare gli incentivi con gradualità (anche perché i costi di produzione diminuiscono per l'aumento di efficienza e dei volumi di produzione) e alzare il tetto di impianti incentivabili per dare spazio di crescita alle rinnovabili.

25 febbraio 2011
da repubblica.it

Ma che pubblicità "interessante"

Su segnalazione di.... un anomino :D


mercoledì, marzo 02, 2011

Non ci possono togliere il diritto di scelta!

Riprendo un link messo qualche settimana fa da Giorgia e che merita di esser evidenziato


Grazie al grande impegno di tutti questo appello e' stato letto e firmato da circa 36.000 persone. Ci auguriamo che molti altri si aggiungano a questa battaglia di civilta'.

Autodeterminazione "No all'espropriazione del diritto a governare liberamente la propria vita".
No alla cancellazione del diritto fondamentale all'autodeterminazione. La Camera dei deputati sta discutendo una legge sulle disposizioni riguardanti la fine della vita che va proprio in questa direzione. Ma il legislatore non puo' impadronirsi della vita delle persone, negando loro la dignita' nel vivere e nel morire.
Lo dice esplicitamente l'articolo 32 della Costituzione:
"la legge non puo' in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana"


L'appello

La Camera dei deputati sta discutendo un progetto di legge su Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento. Se questo testo fosse approvato nella forma attuale, le persone vedrebbero gravemente limitati i propri diritti, sarebbero espropriate della possibilità di governare liberamente la propria vita. Il diritto all'autodeterminazione, definito fondamentale dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 438 del 2008, sarebbe cancellato.

Il progetto di legge è ingannevole. L'alleanza terapeutica tra paziente e medico è sostanzialmente vanificata da un testo che pone ripetutamente il medico di fronte al rischio di responsabilità penali: il medico, quindi, sarà indotto a tenere comportamenti "difensivi", dettati dall'esigenza di porsi al riparo da responsabilità , piuttosto che orientati all'autentico bene del paziente. Il consenso informato della persona è sostanzialmente cancellato: alla persona vengono imposti comportamenti e sottratte possibilità di decisione, si introduce un obbligo di vivere in contrasto con la libertà di scelta del soggetto interessato, del suo potere di disporre del proprio corpo (Corte costituzionale, sentenza n. 471 del 1990).

Le dichiarazioni anticipate di trattamento altro non sono che una inutile macchina burocratica: inutile, perchè prive di ogni valore giuridico vincolante e perchè viene escluso che la persona possa esprimere la propria volontà proprio in relazione ai trattamenti sanitari che più possono incidere sulla sopravvivenza, come l'alimentazione e l'idratazione forzata.

Il progetto di legge è ideologico. Afferma l'indisponibilità della vita: ma questa è una affermazione in palese contrasto con l'ormai consolidato diritto al rifiuto e alla sospensione delle cure, che in moltissimi casi è già stato esercitato con la consapevolezza che si trattava di una decisione che avrebbe portato alla morte. Nega il diritto di rifiutare trattamenti come l'alimentazione e l'idratazione forzata, escludendone il valore terapeutico in contrasto con l'opinione delle società scientifiche e con l'evidenza della pratica medica.

Il progetto di legge assume così un carattere autoritario. Legittimi punti di vista non possono essere trasformati in norme che si impongono alla volontà delle persone violando i loro diritti fondamentali. La discrezionalità del legislatore, in questi casi, è esclusa esplicitamente dall'articolo 32 della Costituzione: "la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."

Gli studiosi che sottoscrivono questo appello vogliono in primo luogo ribadire la necessità di avere come ferma guida quella dei principi costituzionali. Hanno per ciò elaborato anche un documento analitico di valutazione del progetto di legge, che viene inviato ai parlamentari ed è disponibile sul sito www.autodeterminazione.it, al quale potranno accedere tutti coloro che intendono dare il loro sostegno all'appello.

Scarica il documento con le osservazioni sul progetto di legge unificato Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento (C.2350, approvato al Senato il 26 marzo 2009)

ADC

PER SOTTOSCRIVERE L'APPELLO:
autodeterminazione.nobavaglio.it

(son state già raccolte più di 39mila firme)


Ed è il pensiero della morte che, in fine, aiuta a vivere.

Umberto Saba

martedì, marzo 01, 2011


I popoli imparano più da una sconfitta, che non i re dal trionfo.

Giuseppe Mazzini

Compleanno del giorno

Il suo film preferito è....
di Tom Vaughan




trailer inglese:


AUGURI ENZO!!!!


lunedì, febbraio 28, 2011

Scadono punti Vodafone 2009

Per chi ha vodafone...



Presto che è tardi!

Schersòm mia!!!


Tutti i messaggi spariscono da GMail:
per Google un problema risolto


Nella notte, diversi utenti hanno lamentato la sparizione di alcuni (o, di tutti) i propri messaggi da GMail. Un incubo per molti. La notizia è rimbalzata da Twitter alle principali testate statunitensi, finché Google non si è occupata del problema. Forse sarebbe potuto essere un pessimo lunedì mattina anche per gli utenti italiani.

Fortunatamente, almeno stando all’Apps Status Dashboard di Google, il problema è stato prontamente risolto e tutti i messaggi rimossi sono stati recuperati. La sparizione ha coinvolto meno dello 0,29% degli utenti di GMail: non sono ancora emersi ulteriori dettagli su cosa possa avere provocato la cancellazione coatta delle e-mail.

Per dovere di cronaca lo 0,29% degli utenti di GMail equivarrebbe a circa 500.000 individui: non è proprio una percentuale iniqua. È presumibile un aggiornamento dettagliato da parte di Google nelle prossime ore. Complice il fuso orario dell’Oceano Pacifico, qualcuno potrebbe esserne stato affetto (e non essersene neppure accorto).

28 febbraio 2011
da downloadblog.it

Amazing optical illusion – waterfall

Su segnalazione di Ciccio...


Incredibile effetto ottico con gioco d'acqua...

"Tutto quello che vogliamo combattere fuori di noi è dentro di noi; e dentro di noi bisogna prima cercarlo e combatterlo."

Leonardo Sciascia

domenica, febbraio 27, 2011

E vai con la leccata di culo....

...al vaticano...


Tutto come al solito e come ampiamente previsto (al minuto 6 secondo 27 ):


Foto della settimana


Dente del Gigante
18 aprile 2007

Mentre stiam salendo la via normale della Tour Ronde, voltandosi, si può ammirare il mitico Dente del Gigante con, a destra, le Grandes Jorasses; tutt'intorno, comunque, uno spettacolo!!!
Alessio