sabato, maggio 01, 2010

Campagna antifumo - parte II

Lo so che a noi non servono queste "campagne" perchè praticamente non fuma più nessuno, ma non fa mai male ricordar che le paine non sono salutari...

Sono immagini pesanti... ma se volete provare a far smetter di fumare qualcuno una sbiriciatina non fa "male": di sicuro non cambierà idea però...


Ecco cosa hanno fatto in

BRASILE...


INGHILTERRA




venerdì, aprile 30, 2010

L'inter passa il turno???















Allora Enrico si tuffa...
















Piscina a 19°....

Siamo tutti gattopardi

La sera del 9 luglio 1943, nel caffè che ormai da mesi il proprietario apriva soltanto per amore della conversazione, altro non offrendo agli avventori che gazose, il signor Chiarenza, impiegato municipale, accese la radio, girò la lancetta velocemente cogliendo un orizzonte di note e di sillabe, d’improvviso la fermò su una parola italiana, una frase, un discorso. La voce era lontana, soffocata; sembrava galleggiare su un mare in tempesta. Ma quel che diceva della guerra, del fascismo, di Hitler sembrava abbastanza sensato, abbastanza vero. Il signor Chiarenza approvava muovendo la testa, gli altri si facevano attenti. Il più pronto a prendere coscienza di quel che stava accadendo fu il brigadiere. Una prontezza professionale. Si alzò e spense la radio con un colpo secco; girò terribile sguardo sulle facce degli avventori, lo fermò su quella, innocente e sorpresa, del signor Chiarenza. «Lei ha preso radio Londra» disse, sibilando collera. «Davvero? » fece il signor Chiarenza. «Radio Londra» disse ancora il brigadiere. «Non lo sapevo» disse l’altro. «Non lo sapeva, ma approvava» disse il brigadiere. «Per approvare, approvavo»; ammise il signor Chiarenza «però credevo fosse una stazione italiana». «Una stazione italiana!» il brigadiere quasi soffocava. «E le cose che ha sentito lei crede che potessero venire da una stazione nostra?». «Le abbiamo sentite tutti» precisò il signor Chiarenza. «Già» disse il brigadiere: e nella sua espressione la collera si ritirò per cedere alla preoccupazione, all’indecisione. «Se vuole» offrì con angelica comprensione il signor Chiarenza «posso rompere la radio». Il brigadiere si precipitò fuori. Così a R., paese a una ventina di chilometri dal mare di Porto Empedocle e a poco più da quello di Licata, qualche ora prima che le forze alleate mettessero piede sulle spiagge siciliane, il fascismo finiva.

E come tutti sentissero preciso avvertimento dell’ora che stava per scattare, non è possibile capire attraverso una giustapposizione di elementi concreti. Si sentiva, ecco tutto. E gli storici possono rompersi la testa, a tentare di capire comemai un segreto rigorosamente custodito al vertice degli eserciti alleati non fosse per tanti siciliani un segreto. Verso la mezzanotte, dai balconi e dalle terrazze del paese, tutti quelli che vi si attardavano per cogliere, dopo l’affocata giornata, i freschi refoli notturni, videro dalla parte di Licata il cielo farsi luminoso. Pareva che la luna si fosse schiantata alla marina, che continuasse a bruciare del suo tranquillo fuoco bianco sull’orlo dell’isola. Gli americani stavano sbarcando, ne fummo tutti certi. E si aveva il senso che quella luce lontana fosse come di una festa; che gli americani— gli zii, i nipoti, i cugini d’America — facessero splendere la volta notturna in gloria di quei santi neri e barbuti per i quali sempre avevano mandato, tra i foglietti delle lettere ai parenti o al parroco, il biglietto da cinque o da dieci dollari. L’alba spense quella luce. Ma dello sbarco degli americani ebbero certa notizia i carabinieri, i soldati. Le campane suonarono a martello, il banditore gridò per le strade lo stato di emergenza. Il cielo cominciò a vibrare del ronzio di un aereo: si avvicinava e svaniva, continuamente, senza che si riuscisse a scorgerlo; e finalmente, con un breve crepitio di mitraglia, comparve tra le case. Era di forma inconsueta, a due code (si chiamava, seppimo dopo, B 29): e doveva, per tutta una settimana, rappresentare una specie di legame tra il paese, isolato e ansioso, e la realtà della guerra, della invasione, della presenza americana. E che quella breve sventagliata di mitraglia avesse, al margine del paese, ucciso un carrettiere e ferito un bambino, i più erano disposti a considerarlo un errore: l’americano si era ingannato; dall’alto chi sa che gli era parso, quel carretto.
I soldati, intanto, non sapevano che fare. Ad ogni buon conto, si misero in giro a cercare vestiti. Bussavano con esitazione, timidamente .... (continua)...

da corriere.it

di LEONARDO SCIASCIA

giovedì, aprile 29, 2010

Crozza Alive

Crozza è troppo forte!

Il presidente Napolitano a colazione...


io lo firmo "perplesso"...

io lo firmo "controvoglia"...
e come lo firmo, "alla Foxbury"??

allora lo firmo, ma "tentenno"...



Marzullo intervista l'on. Salvini della LegaNord...

"Lei ha proposto di andar a cercare gli stanieri casapercasa... il suo sogno era di fare il rappresentante della Folletto?"
"Nonostante tutto la Lega Nord avanza annodopoanno... è la dimostrazione che la teoria dell'evoluzione di Darwin è una minchiata?"



PS: è facile che la7 faccia cancellar i video da youtube...

mercoledì, aprile 28, 2010

Noooo!!! hanno licenziato i Gialappi!

No..che amarezza!!! hanno licenziato la Gialappa's! pare che non fanno più il programma alla radio di commento ai mondiali...
Marco..quest'anno avevo anche un cell supertecnologico da prestarti per ascoltare i loro commenti... e cadesso come facciamo?!
so che al Ceco non gliene può fregare di meno, tanto lo insulta lo stesso Di Natale...

Gialappa's furiosa "Buttati fuori senza neanche avvertirci"

Milano - Marco Santin è uno dei tre storici «Gialappi» insieme a Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci. Una band comica che ci ha fatto ridere per anni facendo parodie sul calcio, sui reality, su noi stessi. Lo intercettiamo al telefono poche ore dopo aver letto su alcuni siti internet che il direttore di Rai Radio 2 Flavio Mucciante ha cancellato dal palinsesto Rai Dire Gol, il commento sarcastico alle partite dei Mondiali che dal 1994 era l'alternativa alla classica radiocronaca. «Sono e siamo senza parole - dice -. Era già successo con il Festival di Sanremo qualche mese fa (Rai Dire Sanremo; ndr) ma almeno lì c'era stato un problema legato alla proposta economica, incredibilmente bassa, che mal si sposava con le nostre richieste. I nostri fan si erano scatenati ma almeno speravano, e lo speravamo anche noi, nei Mondiali; era diventato un appuntamento classico».E invece?«Questa volta è stato peggio. Noi e l'avvocato al quale affidiamo i nostri contratti siamo stati completamente tenuti all'oscuro di tutto. Cancellati, senza sapere neanche perché. Ora, il mio telefono è sempre stato acceso, così come quello dei miei soci e anche il cellulare del mio avvocato funziona benissimo. Tra l'altro, lo scriva, attualmente sono singolarmente in forza a Radio 2 con il programma mattutino Grazie per avermi scelto e il direttore Mucciante poteva farmi sapere qualcosa visto che sono un uomo della sua squadra».Quindi dopo 16 anni saremo orfani di Rai Dire Gol?«Non per colpa nostra, mentre, se non le dispiace, visto che il direttore Mucciante che ho chiamato più volte non mi ha mai risposto al telefono, gli faccio sapere tramite lei che, vista la situazione, io e la mia compagna di trasmissione Nicoletta Simeone non rinnoveremo il contratto con Radio 2 per il prossimo anno. Magari a Mucciante non frega nulla ma prima che mi cacci lui me ne vado io».A muso duro quindi.«Guardi, il direttore di un'emittente può decidere di fare quello che vuole e se ha deciso di epurarci avrà le sue ragioni. Certo che, dopo tanti anni in azienda, il non averci invitato alla Festa di Radio 2 dove ha annunciato di aver affidato la gestione dei Mondiali di calcio a Simona Ventura, era un segnale abbastanza duro».Quindi?«E quindi probabilmente andremo da un'altra parte oppure ce ne staremo fermi. Questo lo deciderà il mercato.Noi stiamo al davanzale».

cmq pare che sul blog di Linus stanno già sollecitanto il direttore a portarli su radio DJ...
proviamo a sollecitare pure noi?!

PEC gratuita

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 maggio 2009 stabilisce che, a ciascun cittadino che ne faccia richiesta, il "Dipartimento per la digitalizzazione della PA e per l'innovazione tecnologica" assegni a titolo non oneroso un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), da utilizzare per tutte le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione.


Si attiva andando qui:



I Servizi Base sono forniti gratuitamente e consentono di stabilire un canale di comunicazione semplice, diretto e sicuro tra il Cittadino e la Pubblica Amministrazione.

I Servizi Avanzati (di prossima attivazione) sono invece attivabili a pagamento e rendono disponibili molte altre funzionalità della PostaCertificat@.

Attraverso semplici e intuitive operazioni è possibile, alla sezione Attiva Servizi accessibile dalla propria Home Page, attivare o disattivare in qualunque momento i servizi disponibili e scegliere le diverse opzioni relative a ogni servizio.

I Servizi Base (gratuiti)

I servizi base forniti in forma gratuita al Cittadino, ossia l'insieme dei servizi necessari a garantire la creazione di un canale di comunicazione semplice, diretto e sicuro tra Cittadino e Pubblica Amministrazione, sono:

  • la casella di posta elettronica PostaCertificat@, con dimensione di 250 MB, per ogni Cittadino italiano maggiorenne che ne faccia richiesta, destinata esclusivamente alle comunicazioni tra Pubblica Amministrazione e Cittadino, e viceversa.
  • il servizio opzionale di notifica tramite posta elettronica tradizionale (ad esempio dell’avvenuta ricezione di un messaggio sulla propria casella PostaCertificat@ oppure delle ricevute di accettazione e consegna conseguenti un invio)
  • fascicolo elettronico personale del Cittadino, uno spazio per la memorizzazione dei documenti scambiati con capacità di memorizzazione di 500 MB, attraverso salvataggio operato tramite Casella PostaCertificat@.
  • la messa a disposizione del Cittadino di un indirizzario delle Pubbliche Amministrazioni provviste di PostaCertificat@ o posta elettronica certificata preventivamente inserite nell'Indice delle PA.

Per le Pubbliche Amministrazione che ne facciano richiesta, è possibile attivare gratuitamente la casella PostaCertificat@ per i propri dipendenti.


I Servizi Avanzati (a pagamento)

Ai cittadini che ne facciano richiesta, saranno messi disposizione, a pagamento, ulteriori servizi accessori, di prossima attivazione, quali:

  • Servizi di firma digitale
  • Servizi di notifica multicanale, cioè di segnalazione, attraverso SMS, IVR e posta cartacea, degli eventi collegati alla casella stessa
  • agenda degli eventi, con l'indicazione delle principali scadenza d'interesse
  • il servizio avanzato di fascicolo elettronico personale del Cittadino, con uno spazio di memorizzazione pari a 1 GB

Sono inoltre previsti ulteriori servizi aggiuntivi a pagamento per il Cittadino:

  • Servizio di comunicazione FAX verso PostaCertificat@
  • servizio di firma digitale remota
  • Libretto sanitario elettronico
  • Servizi di Postaonline fruibili dalla casella PostaCertificat@
  • servizi di stampa, imbustamento e recapito delle comunicazioni effettuate tramite PostaCertificat@ per inoltro cartaceo a terzi
  • Fornitura lettore di smart card
  • Borsellino PostaCertificat@
  • Accesso vocale alla casella PostaCertificat@
  • Cartella centralizzata per la conservazione e la condivisione di file personali (Private Folder)


Qui si trovano gli indirizzi delle Pubbliche Amministrazione dotate di PEC:


Se scrivete Brescia escono comune, provincia, università, eccc.
(incredibile!oltre al capoluogo, c'è solo un altro comune in tutta la provincia che ha la PEC... la "città" di Orzinuovi :D )

Un blog geniale

E insomma, ti ha parlato la prima sera, ti ha parlato la seconda sera, ancora niente limone o pomicio che dir si voglia ma vi telefonate, vi sentite, c'è in programma un'altra uscita e ti domandi se non sia arrivato il momento di concludere. Qui le scuole di pensiero si dividono: c'è chi trova eccitante procrastinare all'infinito il momento del primo bacio, e chi invece trova il prolungamento delle operazioni un'anacronistica perdita di tempo. Dipende dalle aspettative, dall'investimento emotivo, dalla cerebralità, dal romanticismo e anche dalla caghetta che ti prende quando dovresti buttarti in avanti e fare il passo decisivo. A favore della prima ipotesi c'è che la tensione sessuale accumulata può rendere indimenticabile qualcosa di altrimenti dimenticabilissimo; a favore della seconda ipotesi, il fatto che non ci sono più i tempi di una volta, e la soglia dell'attenzione individuale si è abbassata al punto che tre incontri senza limone vengono spesso interpretati come assenza di interesse. Le donne in questo sono particolarmente tignose: abituate da sempre a essere la parte debole nei corteggiamenti, sono sempre meno disposte ad attendere in eterno che il corteggiatore si faccia avanti. Non volendo rischiare di finire nel patetico recinto delle Amiche Che Ne Volevano, stabiliscono una quota simbolica entro la quale uno deve darsi una mossa o sparire: superata quella, ti mandano a stendere senza complimenti. Quindi uno magari vuole guardare il tramonto, vedere due o tre concerti, discutere della vita in generale prima di fare la lucha libre con la lingua, e invece si trova davanti una col cronometro. Non bello.

Gli uomini, tendenzialmente, sono più pazienti. Puoi dargliela anche dopo un po', loro non hanno fretta. Se hanno urgenza, se la fanno prestare da qualcun'altra.

Stabilire quale sia il momento giusto per giungere a distanza di bacio (e inferiore) è complesso. Normalmente le persone adulte ci arrivano per intuito, ma in alcuni casi è complicato. Se uno dei due è timido e l'altro no, il non timido supplisce alle carenze del timido. Ma due timidi che sperano di fare limonella fra loro possono rivaleggiare in lentezza con lo slittamento dei ghiacciai. Lo stallo che si crea è tale che a un certo punto uno dei due sbrocca e compie atti estremi, tipo concedersi al compagno d'appartamento dell'oggetto dei suoi desideri, abbracciare un ordine religioso o sviluppare delle personalità multiple, fra le quali una nota come "Susy Folletto" a causa del potere di suzione.

reblogged from Me parlare donna un giorno

martedì, aprile 27, 2010

Shot by Paola Z.

Le mie preferite

Ovvero dove Ciccio e Chiara sono proprio Ciccio e Chiara.

lunedì, aprile 26, 2010

W GLI SPOSI!



In attesa di un report fotografico "degno" di questo giorno facciamo tantissimi auguri ai nostri novelli sposini!
CONGRATULAZIONI CICCIO E CHIARA!

Siate i vostri pionieri

E allora? E allora che. Io non ce l'ho la ricetta di nonna papera. Posso solo darvi un suggerimento casalingo: non ostruite l'anima con gli stracci sporchi dimenticati. Ficcatevi le mani dentro la polvere e le schifezze che avete fatto agli altri, e che sono state fatte a voi, e perdonatevi come foste il vostro ultimo prete. Ma perdonatevi non con una benedizione generica, non assolvendovi come se foste sempre innocenti, perché avreste solo fabbricato un altro straccio che andrebbe a ostruire il deflusso come gli altri. Amate proprio il vostro zombie, la matrigna. Riappacificatevi con la parte putrida e decomposta, lo schifo che vi accompagna dal mattino alla sera. Non in quanto tale, ché non siete mica amanti dell'orrido, ma perché le parti più nobili e pure di voi non esisterebbero altrimenti. Senza dannazione non c'è paradiso. Senza melma non esistono laghi argentati. Mai sentito parlare di fiori che nascono dal fango? Ecco, ficcate le mani in quel fango, ficcatele nel fango delle tombe da dove provenite. Coraggio! Un po' di sano giardinaggio. In ogni fiume di fango ci sono pepite nere e pepite d'oro. Setacciatele, siate i vostri pionieri. (Diego Cugia)

domenica, aprile 25, 2010