sabato, ottobre 20, 2007

Auto-etilometro

La casa svedese: da gennaio un etilometro integrato nella vettura
Ubriaco alla guida? E l'auto si spegne
Volvo è la prima Casa automobilistica a lanciare un dispositivo (l’Alcoguard) pensato per prevenire la guida in stato di ebbrezza


MILANO - C’è chi si mette alla guida dopo aver bevuto? Dal gennaio 2008 sarà l’automobile a impedirlo. Volvo è la prima Casa automobilistica a lanciare un dispositivo (l’Alcoguard) pensato per prevenire la guida in stato di ebbrezza (il dispositivo Nissan è ancora montato su un prototipo e non si conoscono indicazioni di mercato). Quello della Volvo è un etilometro integrato nella vettura che blocca il motore. «Attualmente, un incidente mortale su tre in Europa è legato al consumo di alcol - afferma Ingrid Skosgmo, direttore del Centro di sicurezza Volvo- Le nostre tre maggiori sfide per creare un ambiente stradale più sicuro sono quelle contro l’eccessiva velocità, contro l’uso insufficiente della cintura di sicurezza e contro la guida in stato di ebbrezza. Introducendo il sistema Alcoguard intendiamo contribuire alla riduzione del numero di incidenti provocati da veicoli guidati da persone in stato di ebbrezza».
Il dispositivo Alcoguard sarà disponibile come optional sui modelli Volvo S80, V70 e XC70 a partire dall’inizio del 2008; entro la prossima estate sarà inoltre disponibile anche sui modelli più piccoli della gamma. Si prevede una vendita di circa duemila unità all’anno e ci si aspetta che questo dato aumenti con il passare del tempo. Oggi è la Svezia il maggiore mercato per gli etilometri blocca-motore ma Volvo Cars proporrà il sistema anche nel resto d’Europa e negli Usa.
Il settore delle auto aziendali, le compagnie di taxi, le autorità statali e comunali saranno probabilmente i principali gruppi di clienti. Ma la grande facilità d’uso significa che anche i privati potranno essere potenziali clienti. Alcoguard utilizza la tecnologia fuel cell, la stessa impiegata dalla maggior parte delle forze di polizia in Europa. Prima che l’auto possa essere messa in moto, il conducente deve soffiare all’interno di un'unità palmare senza fili. Questa unità ha le dimensioni di un piccolo telecomando ed è alloggiato in uno scomparto dietro la console centrale. Il fiato emesso dal conducente viene analizzato dall’unità palmare che quindi trasmette i risultati al sistema di controllo elettronico della vettura. Se si supera il limite di tasso alcolemico di 0,2 grammi per litri il motore non si avvia.
Grazie a sensori avanzati, non è possibile utilizzare fonti d’aria esterna per ingannare il sistema. «La tecnologia fuel cell è più costosa ma ottiene risultati di gran lunga migliori - afferma David Nilsson, responsabile del progetto Alcoguard -. Diversamente dai semiconduttori, ad esempio, le fuel cell reagiscono solo all’etanolo e a nient’altro. Nella fuel cell, le molecole di etanolo passano attraverso una membrana sensibile, generando una corrente elettrica. Questa corrente viene quindi misurata: una corrente più elevata significa più alcol nell’alito del conducente».
Alcoguard è facile da usare. Il display informativo dell’auto mostra alcuni messaggi utili al conducente per utilizzare il sistema: ad esempio, informa se il test è riuscito o se è necessario soffiare più a lungo nell’unità palmare. I risultati dell’etilometro vengono immagazzinati per 30 minuti dopo che si è spento il motore, in modo che il conducente non debba ripetere la procedura ogni volta che effettua una breve sosta. L’attuale limite di 0,2 g/L è stato scelto per ottemperare alla legislazione svedese. Per i mercati con limiti differenti (in Italia, ad esempio, il limite è 0,3), le officine autorizzate Volvo sono in grado di modificare le impostazioni. La taratura e la sostituzione della batteria dell’unità palmare vengono svolte durante la manutenzione ordinaria dell’auto.
Se il successivo acquirente dell’auto non desidera utilizzare il sistema, l'officina può agevolmente provvedere allo smontaggio. L’unità palmare è senza fili: il conducente può quindi portarlo con sé. Pur garantendo una misurazione accurata del tasso alcolemico a prescindere dal luogo in cui è utilizzata, l’unità palmare è in grado di comunicare con la vettura solo se si trova entro un raggio di dieci metri da essa. A temperatura ambiente, il sistema si scalda in cinque secondi e al fine di ridurre il tempo di attesa, il riscaldamento si attiva non appena l’auto viene aperta. Per assicurare il funzionamento di Alcoguard anche in climi estremamente freddi e caldi, è opportuno utilizzare il relativo cavo di alimentazione. «Abbiamo voluto creare la soluzione più idonea e semplice possibile - afferma David Nilsson -. La tecnologia dovrebbe richiedere al conducente il minor sforzo possibile. Più è facile utilizzare il sistema, più saranno le persone che ne faranno uso».
Alcoguard va considerato come un sistema di supporto. Spetta sempre al conducente prendere le decisioni giuste in base alle informazioni aggiornate di Alcoguard. Per le situazioni di emergenza o se si smarrisce l’unità palmare, si può attivare una funzione in grado di bypassare il sistema. Vi sono due alternative per attivare questa funzione: 1. bypassare il sistema un numero illimitato di volte; 2. bypassare il sistema una sola volta. Le modifiche a queste impostazioni devono essere effettuate da un’officina Volvo. Qui il sistema può anche essere reimpostato se è stata attivata la funzione by-pass.
Ogni volta che si provvede in tal senso, le informazioni vengono registrate nel sistema e solo il proprietario può accedervi. Questa è la prima volta che Volvo Cars lancia il proprio etilometro integrato in grado di bloccare il motore. Da due anni la Volvo offre la possibilità di installare a bordo delle proprie vetture, successivamente all'acquisto, etilometri blocca-motore prodotti da terzi.
Lo sviluppo del nuovo Alcoguard è stato reso possibile dal fatto che la tecnologia è divenuta più accessibile e i materiali consentono ora dimensioni compatte. La sua realizzazione è inoltre frutto di una stretta collaborazione attivata dalla Volvo con autorità pubbliche, compagnie di assicurazioni ed altri enti, al fine di garantire l' introduzione di un sistema valido e affidabile. La speranza dei responsabili del progetto è che in futuro si possano debellare gli incidenti stradali causati dall’abuso di alcol. Questo non richiede solo il supporto di un'adeguata tecnologia, ma anche un cambiamento nell’atteggiamento generale nei confronti del binomio alcol-guida. Per promuovere l’uso degli etilometri blocca-motore sarebbero utili incentivi economici o la riduzione dei premi assicurativi per le auto dotate di questo sistema.
05 settembre 2007

Trovate ulteriori info qui:
http://www.autoblog.it/post/9982/volvo-alcoguard-letilometro-di-bordo


0,2 di tasso alcolico?!?!?!? ricordo un addio al celibato con un 4,82 che avrebbe incendiato la nuova Volvo.. hehe!
Battute a parte, sembra una buona idea! anche se forniscono già i modi per bypassarla...

venerdì, ottobre 19, 2007

Ciao!!!

Ciao ragazzi, come va??
E' un sacco che non vi vedo, ma seguo le vostre gesta sul blog... Volevo proporre di reintrodurre gli aperitivi del giovedì di modo da avere un'occasione per vederesi tutti assieme... Che ve ne pare??
Un abbraccio e a presto

Ugo

giovedì, ottobre 18, 2007

Sindrome da Studio Aperto

Dopo aver appreso con tristezza che il nostro "miticccooo" direttore di Studio Aperto Mario Giordano per indiscussi meriti nel campo del giornalismo è stato promosso a direttore de "il Giornale", che da quotidiano estremamente moderato e obiettivo si trasformerà in men che non si dica in un giornaletto "lussurioso", ecco cosa mi trovo a leggere sul Corriere di oggi!!!
Ma allora è un vizio.... anzi un vizietto.....

Migliaia di clip a luci rosse completamente gratis

La rete «autogestita» minaccia l'hard core

L'industria del porno messa in pericolo da YouPorn, un YouTube vietato ai minori tra i siti più visitati del web

LOS ANGELES - Dopo la musica e il cinema, danneggiate dal peer to peer e dalla diffusione illegale di canzoni e film, adesso la rete sta colpendo anche l’industria del porno. Il motivo è la nascita di YouPorn, il sito Internet che offre gratis contenuti caricati direttamente dagli utenti, e visibili con un semplice click sul tasto play, secondo il dilagante modello YouTube.

IL PIU' VISITATO - Secondo un’inchiesta della rivista Portfolio, nove mesi dopo la sua nascita, avvenuta nel settembre 2006, il sito lo scorso maggio ha avuto 15 milioni di visitatori unici; e basta dare un’occhiata ai dati di traffico diffusi da Alexa per rendersi conto come la curva degli utenti che visitano il sito sia in costante crescita, ponendolo per ora al quarantanovesimo posto (e al primo nella sua categoria) nella classifica mondiale dei siti più visitati.

PROFITTI A PICCO - L’altra faccia di questo incredibile exploit sono le perdite economiche per le case di produzione di film hard, l’unica cosa che viene considerata veramente oscena nella San Fernando Valley, Los Angeles, la Hollywood a luci rosse: Vivid Video, il più grande distributore di Dvd hard, ha dichiarato che le sue vendite di film sono calate del cinquanta per cento dal 2004 a oggi, mentre secondo la rivista Adult Video News, la diminuzione per tutto il settore (che vale 12 miliardi di dollari nel solo 2006) è stata dell’undici per cento.

MISTERO - Non è possibile conoscere l’identità di chi ha registrato il dominio YouPorn: il proprietario l’ha celata con un servizio di protezione della privacy. Certo è che il sito sta progressivamente sottraendo spettatori all’industria ufficiale: come YouTube è un calderone in cui entra di tutto, dai filmati amatoriali pubblicati online da esibizionisti a spezzoni rubati da film hard di serie A, quelli con star come Jenna Haze o Jenaveve Jolie, pagate profumatamente per ogni loro esibizione dalle stesse case di produzione che vedono andare in fumo i loro investimenti su YouPorn. Di Jolie c’è anche Angelina, e molte altre attrici, in sequenze di nudo o scene d’amore estrapolate dalle loro pellicole.

BOOM IN ITALIA - Dato il successo del sito – che sempre secondo dati di Alexa raccoglie il 3,7 per cento dei suoi utenti in Italia, dove è al 23esimo posto nella classifica dei più cliccati – anche diversi distributori di pornografia hanno iniziato a caricare trailer dei loro film, nella speranza che qualche utente abbia la curiosità di digitare il link che appare all’inizio o alla fine del video. Nella marea di siti internet che offrono film da scaricare online a pagamento (di solito con formule di abbonamento mensile, ma anche con opzioni «un tanto al minuto»), c’è anche chi, come Adult Entertainment Broadcast Network, gigante della distribuzione in rete, ha lanciato PornoTube, dove l’accesso a spezzoni gratuiti serve nella maggior parte dei casi come esca per vendere contenuti a pagamento. Ma altri siti come Megarotic o Slutload, nelle varianti completamente o parzialmente gratuite, ospitano video hard o semplicemente raccolgono link sparsi in giro per la rete, affossando di fatto il business del porno.

PORNO HI-TECH - È una specie di legge del contrappasso tecnologico per l’industria a luci rosse, che ha sempre sfruttato, in ogni epoca, lo stato dell’arte della tecnologia: prima cavalcando il boom del Vhs, che ha reso privata la visione dei film porno, poi il Dvd, che ha migliorato la qualità video, quindi quella stessa Internet che adesso rischia di bruciare i profitti dei produttori tradizionali. E che li sta spingendo sempre più a investire nell’alta definizione. Certo, i siti come YouPorn hanno le loro belle gatte da pelare: un modello di business ancora tutto da inventare (hanno moltissimi contatti ma basse entrate) e il rischio costante di finire sotto inchiesta perché qualche utente ha malauguratamente caricato sui loro server materiale pornografico che coinvolge minorenni. Ma l’era del Porno 2.0 è cominciata.

Da corriere.it

Sentenza shock

Germania
Italiano violenta la sua ex: sconto di pena perché sardo

GERMANIA - Ha tenuto segregata per giorni la ex fidanzata, l'ha picchiata, violentata, torturata e umiliata in vari modi ma ha ottenuto uno sconto di pena perché è sardo.
L'incredibile vicenda giudiziaria ha come protagonista il giudice di Hannover che ha condannato a sei anni di carcere un 29enne sardo che lavorava come cameriere in Germania ma gli ha concesso le "attenuanti etniche e culturali".
La sentenza è di un anno fa ma è stata resa nota solo in questi giorni in quanto il legale del giovane, l'avvocato Annamaria Busia, sta tentando di fargli scontare la pena in Italia.
"Ho ottenuto una copia tradotta in italiano, con il timbro del tribunale tedesco, - ha spiegato - in vista dell'udienza per il trasferimento in Italia prevista il 23 ottobre in corte d'appello a Cagliari". E nella sentenza si legge testuale: "Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell'imputato. E' un sardo. Il quadro del ruolo dell'uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante me deve essere tenuto in considerazione come attenuante".
Il fatto di essere nato in Sardegna, per il giudice tedesco, rende quindi meno grave la responsabilità di in giovane che, convito che la fidanzata lituana lo tradisse, l'ha tenuta prigioniera per tre settimane sottoponendola anche a violenze sessuali di gruppo e arrivando a orinarle addosso.
Le convinzioni sui sardi del magistrato, a dir poco bizzarre, hanno fatto risparmiare al cameriere almeno due anni di carcere.
Il suo avvocato rimane comunque indignato. "E' una sentenza razzista", afferma sconcertata

11 ottobre 2007
da libero.it

mercoledì, ottobre 17, 2007

Pubblicità molto efficace

Beccatevi questo spot...


...le ultime "foto" sono davvero impressionanti...

martedì, ottobre 16, 2007

l'amica di Giangi???

Dopo l'aneddoto di Giangi sulla Procura di Savona, l'odissea di Sara con quella di Brescia, ecco cosa succede nella Procura di Milano...

Licenziata dalla procura di Milano per aver totalizzato oltre mille giorni di malattia in tre anni


MILANO - Licenziata per assenteismo. Un'impiegata della procura di Milano è stata cacciata dal Tribunale per aver totalizzato ben 1.080 giorni di malattia in tre anni. La storia della signora N., che ha abbondantemente superato i 50 anni, è ricca di episodi curiosi: arriva a palazzo di Giustizia nel 2004 e pochi mesi dopo si rompe una gamba lungo il tragitto che da casa la porta al lavoro. Tutto certificato dall'Inail.
La convalescenza è esageratamente lunga: la donna si ripresenta al lavoro sette mesi dopo, a febbraio 2005. Dopo un mese, si dice di nuovo ammalata e da qui in poi dolori diffusi, mal di schiena e mal di testa, sospetti di bruttomale. Ma l'ultima chicca è un'imprevista quantomeno strana gravidanza,a cinquant'anni suonati.
I mesi passano e della signora N. non c'è traccia. A palazzo di Giustizia calcolano circa 1.080 giorni d'assenza e così parte la lettera di licenziamento. Parte, ma non arriva perché non c'è nessuno a riceverla, mentre a settembre il suo licenziamento è già cosa ufficiale anche al Ministero. La raccomandata ritorna in Procura e per comunicare alla signora N. il congedo, l'ufficio del personale deve mandare i carabinieri. Ancora una volta non si presenta nessuno alla porta. Così passano ancora altri giorni per far finire la vicenda. Ma la vicenda non è finita qui visto che la signora avrebbe tutta l'intnzione di rivolgersi a un avvocato.
10 ottobre 2007
da libero.it


Ma con che faccia ha il coraggio di presentar ricorso?!?!!??

lunedì, ottobre 15, 2007

VIDEO STREPITOSO della CLERICI

ringraziando Fede... (ho appena reinstallato il cestino!!! e si puo' reinstallare anche quello di
cui aveva bisogno la marghe...)

invito tutti, in particolare la Giorgia e la tizi... a guardare il seguente video...

non puoi non morire dal ridere....

http://www.youtube.com/watch?v=dQkFQrh_dzE

Un manico!!!


o è un fenomeno o questa è una super bufala...

...allora, voi come la vedete?

domenica, ottobre 14, 2007

Dalla bassa a St. Moritz!

Ed ecco qui un breve reportage fotografico della 2 giorni in quel della Svizzera, protagonisti i ragazzi/e del...
Già durante il viaggio si capisce che il tempo sarà dalla nostra parte...
(o per dirla alla Italo: "Certo che gòm vit prope en bel cùl!! Ardà che sùl che ghè!")

Subito ci si avventura sul ghiacciaio del Morteratsch...


...dove, mentre gli istruttori insegnano le basi...
... c'è chi sperimenta nuove "posizioni" plastiche...
...ed ovviamente fa subito proseliti...

Dopo ore di passi, gradini, scivoloni & affini, ci si ritrova per il pranzo...
... e tra formaggi, salami e vino (tantoooooo vino) non può mancar la specialità della casa:
"La fagiolata dello Chef Alessiò"

... che viene apprezzata&spazzolata proprio da tutti...
Sulla strada del ritorno ci si imbatte in loschi figuri...
(direttamente dalla scuderia di Maranello, è tra noi Oriano Ferariiiiiiiii!)
... ed anche nell' Ostello di St.Moritz i personaggi non mancano...
Dopo aver monopolizzato la "hall"...
(rovesciando birre e facendo altri danni)
... la truppa si accomoda per il rancio...
...e mentre non tutte le donzelle apprezzano le specialità autoctone...
(confrontate i "cadaveri" nel mio vassoio e quelli in quello di Elisa...)

... altre scoprono che i bicchieri dell'IKEA si trovano proprio ovunque...

Dopo dolci, limoncello e dvd "a tema", si va tutti a riposar...
(riposar???? difficile con l'autista che russava come una mietitrebbia...)
... perchè la sveglia è all'alba e si riparte per il ghiacciaio.
Dopo essersi destreggiati per ore con barcaioli semplici, complessi, incrociati ed aggrovigliati...
(qui sotto il terzetto soprannominato "La cordata della speranza")

... i laboriosissimi&pazientissimi "maestri" hanno costruito l'ultima "prova":

la traversata del burroncino, specialità in cui quasi tutti si sono cimentati....
...anche chi all'inizio non ne voleva proprio saper.
(della serie :"no,no, io non faccio neanche quello corto"...)

E concludiamo con la foto di gruppo della spedizione
"St.Moritz 2007: da Bozzolo con furore"

Ed ora sotto coi ringraziamenti!

Ovviamente comincio da Alessio : la settimana scorsa quasi per scherzo mi butta lì un "Dai, vieni a St.Moritz sul ghiacciaio", mai pensando che uno che non è mai salito al di sopra degli 800 s.l.m. (e che ha una discreta fifa di spazi vuoti, burroni, ecc...) potesse accettare... ma visto che le gite in compagnia sono il mio habitat e provar non costa nulla, mi sono fiondato in questa "avventura". Le mie caviglie (marcie) da cestista ti odiano un po', ma è stata una bella esperienza! Grazie davvero di tutto!!!!
Altrettanto gentile Daniela che il primo giorno mi ha fatto un po' da angelo custode nell'approccio allo, per me, sconosciuto mondo "glaciale"... e poi si è rivelata una inaspettata spalla per tutte le cazzate/stronzate che ci sono passate per la testa.
Come non citare Elisa, compagna di cordata e di... limoncello. Se non fosse stato per il suo "doposole-borotalcato-all'aolevera" la mia faccia avrebbe preso fuoco!
E poi
l'uomo che mi fà sorgere un dubbio: ma allora è colpa del nome se siamo così pirla???hehe! Marco è davvero una sagoma d'uomo!Certo se non lasciasse una "scia profumata" ogni 5minuti sarebbe ancora più simpatico...
Ora smetto se no diventa un papiro e faccio un ringraziamento globale a tutti:
semplicemente... GRASIAS!!!!!!!!!!!!!!!!


DOWNLOAD:
La prima volta che vedrò Alessio gli darò un dvd con tutte le foto&video...
... in attesa, se qualcuno vuole/ne ha la possibilità, qui sotto ci sono i link da cui si può scaricar tutto ciò che è stato immortalato nel weekend.

1) foto&video di "gruppo"
http://files.filefront.com/07+10+13+gruppozip/;8801893;/fileinfo.html
PASSWORD: caibozzolo
dimensione:228MB

2) video&foto degli "istruttori" mentre spiegano
http://files.filefront.com/07+10+13+istruttorizip/;8803620;/fileinfo.html
PASSWORD: caibozzolo
dimensione:177MB

3) foto "paesaggistiche" (vi dico subito che non sono un gran fotografo)
http://files.filefront.com/07+10+13+paesaggiozip/;8804709;/fileinfo.html
PASSWORD: caibozzolo
dimensione:211MB