sabato, novembre 21, 2009
"Arancia meccanica" a Rovato
(red.)Gravissimo episodio di violenza, nella notte, a Rovato, in provincia di Brescia. Una coppia di giovani, 28 anni lei, 19 lui, è stata aggredita mentre si trovava in auto.
Uno sconosciuto armato di mazza da baseball si è avvicinato alla vettura dove i due giovani erano appartati, nei pressi della piscina comunale, e ha minacciato i due ragazzi, chiedendo soldi e telefonini.
Il 19enne ha reagito, ha strappato la mazza all’aggressore, ma è stato colpito con un fendente all’addome. La donna ha cercato di fuggire, ma è stata inseguita, investita e poi caricata in auto.
La 28enne è rimasta in balia del malvivente per cinque ore, quindi, dopo la violenza, è stata abbandonata a pochi metri dal luogo dell'aggressione, in via dei Platani, dove è stata notata, piangente e dolorante da un passante che ha chiamato i soccorsi.
Il giovane è stato ricoverato all'ospedale di Chiari con una prognosi è di 50 giorni per le ferite riportate, mentre la 28enne è stata trasferita all'ospedale Civile in stato di shock.
Nonostante il trauma, la ragazza ha voluto incontrare gli inquirenti per offrire una prima ricostruzione della terribile notte e fornire i particolari utili all'identificazione dell'aggressore.
Potrebbe trattarsi di uno straniero, forse un nordafricano, residente in zona, che avrebbe tentato poco prima e con le stesse modalità, un'identica rapina ai danni di un'altra coppia che si trovava in auto in una zona poco distante.
Indagano i carabinieri della compagnia di Chiari e della stazione di Rovato
TV su Youtube
Fox Channel Italy e Youtube hanno trovato un accordo di collaborazione:
la piattaforma web, che conta oltre un miliardo di visualizzazioni al giorno, promuoverà i contenuti della Fox Entertainment Group italiana. L’inaugurazione avverrà stasera, quando verrà messo a disposizione degli utenti di youtube, sul canale www.youtube.com/foxtv il primo episodio di Il mostro di Firenze (in onda alle 21.00 su Fox Crime) in alta definizione.
Soddisfatte le due parti. Christophe Muller, di Youtube dice:
Siamo davvero soddisfatti di annunciare un altro accordo che rafforza la sinergia tra TV e Internet, media diversi che possono collaborare a beneficio di entrambi e degli utenti, che in questo modo potranno avere accesso ad un numero ancora maggiore di contenuti qualificati su YouTube. Nello specifico, questa intesa garantirà visibilità aggiuntiva e nuove opportunità alle produzioni di Fox Channels Italy.
Alessandro Tucci, di Fox Channels Italy, ribadisce:Sempre sul canale di YouTube saranno messi a disposizione clip di serie come Boris, 80° Minuto, SOS Tata, The Listener, Il mio amico Arnold, Charlie’s Angels, Love Boat, True Blood, 24 e CSI, tutti prodotti che vanno in onda su FOX, Fox Life, Fox Crime, Fx e Fox Retro. La Fox, inoltre, ha trovato l’accordo con Youtube per proporre i contenuti della sua webtv,La partnership strategica siglata con YouTube è figlia di una duplice sfida che, in quanto produttori e distributori di contenuti, ci troviamo ad affrontare: aumentare la visibilità dei nostri prodotti sfruttando tutte le piattaforme di espressione che si stanno conquistando spazi sempre più importanti e assicurare il controllo dei nostri contenuti. La tecnologia Content ID sviluppata da YouTube garantisce un livello di “controllo” e protezione del contenuto proprietario che non ha eguali sul web e rappresenta una novità assoluta ed estremamente positiva per tutto il settore dell’intrattenimento. Attraverso questo accordo ci proponiamo inoltre di dare maggiore visibilità alle nostre produzioni raggiungendo target sempre più ampi.
venerdì, novembre 20, 2009
A Berlusco’ ricordati degli amici
che vivete in castelli inargentati
che di gloria toccaste gli apogei
noi che invochiam pietà siamo i drogati.
Dell'inumano varcando il confine
conoscemmo anzitempo la carogna
che ad ogni ambito sogno mette fine:
che la pietà non vi sia di vergogna.
Banchieri, pizzicagnoli, notai,
coi ventri obesi e le mani sudate
coi cuori a forma di salvadanai
noi che invochiam pietà fummo traviate.
Navigammo su fragili vascelli
per affrontar del mondo la burrasca
ed avevamo gli occhi troppo belli:
che la pietà non vi rimanga in tasca.
Giudici eletti, uomini di legge
noi che danziam nei vostri sogni ancora
siamo l'umano desolato gregge
di chi morì con il nodo alla gola.
Quanti innocenti all'orrenda agonia
votaste decidendone la sorte
e quanto giusta pensate che sia
una sentenza che decreta morte?
Uomini cui pietà non convien sempre
male accettando il destino comune,
andate, nelle sere di novembre,
a spiar delle stelle al fioco lume,
la morte e il vento, in mezzo ai camposanti,
muover le tombe e metterle vicine
come fossero tessere giganti
di un domino che non avrà mai fine.
Uomini, poiché all'ultimo minuto
non vi assalga il rimorso ormai tardivo
per non aver pietà giammai avuto
e non diventi rantolo il respiro:
sappiate che la morte vi sorveglia
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
finché non sia maturo per la falce.
FABRIZIO DE ANDRE'
giovedì, novembre 19, 2009
Certo che i francesi...
Henry confessa tocco di mano
PARIGI - "Si', la palla e' rimbalzata e ha colpito la mia mano". Cosi' Thierry Henry, il capitano della nazionale francese di calcio, ha ammesso di aver toccato il pallone con la mano prima di passarlo a William Gallas che ha segnato il gol che ha regalato ai francesi la qualificazione ai Mondiali in Sudafrica contro l'Eire. "Non sono l'arbitro", si e' giustificato Thierry Henry. (RCD)
mercoledì, novembre 18, 2009
Shock
e Vendono Resti Per Kebab
(AGI) - Mosca - Orrore in Russia. Tre senzatetto hanno ucciso un uomo a coltellate e colpi di martello, ne hanno mangiato parte e dopo averne smembrato il corpo hanno venduto i resti a un chiosco di Kebab. Teatro dell'efferato omicidio Perm, una citta a' a 1.400 chilometri ad est da Mosca. La polizia ha chiarito che la vittima aveva 25 anni ed e' stata scelta casualmente: "Nessuno dei tre ha rivelato di avere nulla di personale contro il malcapitato". Il sito web della Bbc, che riporta la notizia, sottolinea: "Non e' chiaro se a qualche cliente della rivendita di kebab siano state servite porzioni della vittima". (AGI) .
A Coccaglio la caccia ai clandestini si fa in nome del Natale.
Un nome scelto proprio perché l'operazione scade il 25 dicembre. E perché, spiega l'ideatore dell'operazione, l'assessore leghista alla Sicurezza Claudio Abiendi "per me il Natale non è la festa dell'accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità". È così che fino al 25 dicembre, a Coccaglio, poco meno di settemila abitanti, mille e 500 stranieri, i vigili vanno casa per casa a suonare il campanello di circa 400 extracomunitari. Quelli che hanno il permesso di soggiorno scaduto da sei mesi e che devono aver avviato le pratiche per il rinnovo. "Se non dimostrano di averlo fatto - dice il sindaco Franco Claretti - la loro residenza viene revocata d'ufficio".
L'idea dell'operazione intitolata al Natale nasce dopo l'approvazione del decreto sicurezza che dà poteri più incisivi al sindaco, che poi chiede ai suoi funzionari di verificare i dati dell'Anagrafe sugli stranieri. Nel paese, in dieci anni, gli extracomunitari sono passati dai 177 del 1998 ai 1562 del 2008, diventando più di un quinto della popolazione. Con marocchini, albanesi e cittadini della ex Jugoslavia tra i più presenti. "Da noi non c'è criminalità - tiene a precisare Claretti - vogliamo soltanto iniziare a fare pulizia".
A Coccaglio fino a giugno e per 36 anni ha governato la sinistra. "È solo propaganda - dice l'ex sindaco Luigi Lotta, centrosinistra - Io ho lasciato un paese unito, senza problemi d'integrazione. L'unico caso di cronaca degli ultimi anni, un accoltellamento tra kosovari, nemmeno residenti da noi, c'è stato sotto la nuova amministrazione".
L'idea di accostare la caccia agli irregolari al Natale, ha provocato le proteste di un pezzo di città. "Io sono credente, ho frequentato il collegio dai Salesiani. Questa gente dov'era domenica scorsa? Io a Brescia dal Papa", replica Abiendi, che si definisce "tra i fondatori della Lega Nord, nel 1992". Poi enumera i risultati dell'operazione "Bianco Natale": "Dal 25 ottobre abbiamo fatto 150 ispezioni. Gli irregolari sono circa il 50% dei controllati". E ora al modello Coccaglio guardano anche i sindaci leghisti dei comuni vicini, due (Castelcovati e Castrezzato) l'hanno già copiato. Lo scorso 24 ottobre, alla prima convention di sindaci leghisti, a Milano, la "White Chistmas" ha avuto l'appoggio convinto dello stato maggiore del partito. "Il ministro Maroni è un uomo pratico - dice ora Claretti - ci ha dato dei consigli per attuare il provvedimento senza incorrere nei soliti ricorsi ai giudici". Sul riferimento al Natale, il sindaco accetta le critiche. "Forse è stato infelice. Ma l'operazione scadrà proprio quel giorno lì". SANDRO DE RICCARDIS
Vorrei metterci dentro molti concetti, ma i concetti quando vuoi far colpo su un uomo sono come la messa in piega: si devono vedere i risultati, ma non intuire i bigodini. Casualità nell'intelligenza, bellezza selvaggia: guarda caro, sono così anche appena sveglia.
da "Porci con le ali" di M. Lombardo Radice e L. Rivera
martedì, novembre 17, 2009
I cento passi di Daniele
Bambini a passo di danza. Fabio ed Eliana sono i genitori di Daniele. E quella mattina del 9 febbraio 2008 hanno avuto la certezza che loro figlio era malato. Affetto da un male raro: anzi, l’unico caso noto (al mondo) di una particolare forma di mutazione che causa la distrofia muscolare di Duchenne. In Italia 5 mila persone combattono contro questa malattia e la sua forma meno violenta, la distrofia di Becker. I muscoli di questi bambini (i sintomi si manifestano fra i 2 e i 4 anni) sono attaccati progressivamente: si cammina con sempre maggiore difficoltà, prima o poi si finisce in sedia a rotelle, finché – uno ad uno – vengono intaccati gli organismi vitali. Alla fine, quando la distrofia progredisce allo stadio finale, tocca all’apparato respiratorio: diaframma, muscoli intercostali, cuore. La prima cosa che vogliamo raccontarvi, in fondo, è semplice: Daniele non ha ancora 3 anni e ha bisogno di 250 mila euro. Per ora, però cammina sorridente. Solo se lo guardi con attenzione noti un’andatura strana, quasi un passo di danza. E’ un movimento elegante, persino: in realtà Daniele forza i talloni per stare in equilibrio. Ma ha ragione suo padre, è una lotta contro il tempo: in uno qualsiasi di questi giorni, il male potrebbe farlo precipitare nel tunnel della distrofia. Eppure la storia che vi racconto non è una melensa esercitazione, un apologo di buoni e lacrimevoli sentimenti. E’ la storia di una battaglia difficile e bella iniziata proprio davanti a quel verdetto, in quella stanza in cui le lancette hanno smesso di girare, nel punto in cui molti altri avrebbero gettato la spugna. E’ la storia di due genitori normali, che vivono del loro stipendio: Fabio ha un negozio di computer, Eliana è architetto, un mutuo. E’ la storia di un bambino biondo, bellissimo e con gli occhi azzurri che è diventato una celebrità su Internet, ed è (anche) la storia di una impresa. Un apologo involontario su un paese in cui spesso chi viene colpito da un destino feroce deve fare tutto da solo, affrontando molte difficoltà in più, invece che qualcuna in meno.
Ricerca & brevetti. In Italia, tanto per dire, molti ricercatori di talento si occupano delle sindromi distrofiche. “Ma quando arrivano a qualcosa–racconta Fabio – “sono costretti a vendere i brevetti all’estero, perché nel nostro paese nessuno ha la forza per svilupparli”. Il primo segnale che allarma Fabio ed Eliana, racconta lei “sono dei banalissimi lividi. Solo che Daniele non era mai caduto”.Iniziano le visite, i sospetti, i primi accertamenti al Bambin Gesù di Roma. A luglio la prima analisi del sangue. Quando legge il referto Eliana è stordita: “Due enzimi muscolari, il Cpk e l’Ldh avevano valori fuori dalla norma: da200 a 7000”. Eliana telefona a Fabio, che in tempo reale, su Google trova la risposta: “L’aumento delle Cpk significa distrofia”. Solo la biopsia muscolare, quando Daniele raggiunge l’età per farla, conferma scientificamente che il peggior sospetto è diventato realtà. Daniele ha una particolare forma della Duchenne. Il danno genetico si è prodotto in uno dei 79 esoni che costituiscono la catena della sua distrofina, esattamente fra l’8 e il 9. Consultando tutte le banche dati note al mondo,Fabio ed Eliana scoprono che non si conoscono altri casi. L’unico modo per trovare una cura, dunque, è un progetto di ricerca finalizzato (anche) alla sua malattia. E visto che in Italia ovviamente non esiste, i genitori di Daniele lavorano all’unica soluzione, la più difficile: costruire quel progetto, raggiungendo i 250 mila euro necessari con una colletta.
Burocrazia nemica. Fabio ha 43 anni, capelli foltissimi, che tendono al grigio, è estroverso, sorriso largo. Eliana ha 34 anni, occhi azzurri e capelli biondi, bella come Daniele,seria e riflessiva. Il giorno in cui quel referto si abbatté sulla loro vita Fabio è disperato: “E ora?”. Lei, come nemmeno nei film, risponde: “Non lo so. Ma qualunque cosa sia la facciamo insieme”. Così è stato. Metà della sua vita Fabio la trascorreva sui computer: ilprimo bandolo per uscire dal tunnel arriva da lì. Ama giocare a scacchi in rete: una sera vede un banner: ci si può iscrivere a un forum. Inizia così, raccontando la sua storia. Poi costruisce un sito. E poi apre delle pagine su Facebook raccontando la storia di Daniele, giorno dopo giorno. L’unicità di quella malattia lo rende un pioniere: “Avevo bisogno – spiega – di due cose: raccontare e scoprire”. Intanto il mondo non era gentile, con la famiglia Amanti. Quando sono andati a chiedere un permesso invalidi si sono sentiti rispondere: “Lo diamo solo quando il bambino ha tre anni”. Non ha senso questa norma: Daniele e i bambini come lui tendono a stancarsi e hanno un bisogno vitale della carrozzina . Ma gli Amanti aspettano: “A gennaio manca poco, in fondo, no?”. Intanto avviano le pratiche per l’invalidità. Hanno fortuna, gliela riconoscono. Ma il giorno in cui l’Inps versa la prima indennità sul conto, di nuovo un pasticcio burocratico. La banca non accredita i 465 euro che lo Stato riconosce loro ogni mese: “Una circolare interna richiede l’apertura di un nuovo conto...”. (E tu vorresti bruciarla). Se entri nel tunnel della malattia sei meno tollerante con le piccole-grandi vergogne di questo paese. Sorride amaro Fabio: “Quando ho saputo che i soldi per l’Alitalia sono stati presi anche dai fondi della ricerca raccolti con Telethon volevo sparare. Mi sono chiesto: ma quanti italiani lo sanno?”. Già.
Parent Project. L’incontro che cambia la vita, in un paese in cui le istituzioni spesso latitano è quello con una associazione internazionale, la Parent Project, che assiste le famiglie dei bimbi malati. Il presidente della rete italiana, Filippo Buccella ha un figlio di 18 anni in sedia a rotelle: “Per fortuna che abbiamo incontrato lui – spiega Fabio – Filippo mi ha comunicato il massimo della lucidità e della speranza: ‘Quando i medici mi diedero la notizia di mio figlio il verdetto era: ‘Potrà vivere al massimo 15 anni. Adesso ne ha 18. E secondo le statistiche di oggi arriverà a 30”’. Intanto, nelle notti insonni che passa su Internet Fabio si costruisce una cultura medica da autodidatta: “I nostri muscoli per funzionare hanno bisogno della distrofina. La distrofina è una ricetta di 79 pagine, e alla ricetta di Daniele è stata strappata una pagina fra la 8 e la 9. Bisogna trovare il modo per ricostruire quella pagina”. Raccontando tutto questo su Facebook Fabio ed Eliana trasformano il loro percorso in una battaglia. Incontrano tantissime persone che vogliono aiutare Daniele e persino qualcuno che vuole speculare.
Truffe. Ad esempio un tizio che visto il numero incredibile di visitatori continua a scrivere che lui una cura per Daniele ce l’ha: iniezioni di cellule staminali, in Cina e Thailandia. Il turismo della speranza. Fabio verifica le affermazioni di questo signore, scoprendo che non c’era nessun riscontro scientifico. “L’offerta era un pacchetto da 32 mila euro per 6 iniezioni. Un imbroglio – si arrabbia ancora Eliana – sulle speranze delle persone”. Così Fabio lo ha scritto nero su bianco: “Lei è un truffatore”. Intanto Fabio si accorge che cambia il suo modo di pensare: “Si hanno in testa tanti sogni, sui propri figli... io amo il nuoto, immaginavo che Daniele diventasse sub”. Ma siccome adesso la vita corre contro le lancette, bisogna fare tutto prima. Fabio insegna a Daniele ad andare sott’acqua a due anni; oppure lo porta una giornata a guardare gli aerei atterrare a Ciampino. E una mattina capisce che deve chiudere il suo negozio: “Non è nulla in particolare. Solo che arriva un cliente e ti fa: ‘Mi salvi l’hardware: c’è tutta la mia vita, lì... e tu, irragionevolmente, lo guardi male”. Prima il tempo era amico del suo lavoro: “Adesso odio il mio lavoro perché mi ruba il tempo per Daniele. E allora chiudo”. Anche in questo Eliana è diversa: “Vado tutti i giorni allo studio, torno alle otto. Poi giochiamo fino a mezzanotte: siccome il tempo di Daniele è prezioso, si è dilatato”. Il 70 per cento delle famiglie possono scoprire con l’esame del Dna se c’è il rischio di procreare bambini affetto da distrofia. Fabio e Eliana non potevano farci nulla. Il loro è un caso per cui, come spiega con una bellissima espressione il presidente di ParentProject “La differenza fra la vita e la morte è la conoscenza”.
I tre muri. Su Facebook gli amici sono diventati in un baleno 5000, il massimo. Allora Fabio ha aperto un’altra pagina. E poi un’altra ancora. Ogni giorno 15 mila amici chiedono cose del tipo: “Come sta Daniele?”. Fabio carica notizie, foto, i video girati dal nonno. Aggiorna ogni 15 giorni il contatore della sottoscrizione. Il 28 Aprile di quest’anno solo 9.209 euro, una goccia nell’oceano. Il 21 agosto già 13.849. Il 12 ottobre 15.035 euro. E poi sono arrivati tantissimi amici. Un giorno Gianmarco Tognazzi, con una lunga lettera di solidarietà. Un altro un comico come Enrico Bertolino; e poi un’attrice come Monica Guerritore. E poi il più celebre doppiatore italiano, Luca Ward, “regala” uno spot per Daniele. Scrive persino un ragazzino di 16 anni, che ha visto Fabio in un servizio di Studio Aperto: “Sei un babbo da paura!”: Fabio ed Eliana hanno riso e pianto, quel pomeriggio.L’incontro più bello,che ha prodotto tutti questi, è stato quello con Cinzia Lacalamita, una scrittrice triestina che ha perso sua figlia Sofia per la cosiddetta schiena bifida. Scrive un libro che finanzierà la ricerca. Adesso i 250 mila euro del traguardo sono meno lontani, di quando i genitori di Daniele si emozionavano per una notiziola su un sito Internet. In fondo questa storia si può raccontare anche così: “Ci sono tre muri da scalare – dice Fabio – Il primo è la malattia. Il secondo è la burocrazia. Il terzo è la cura” In camera sua Daniele ha una collezione di modellini, e nella sua lotta contro le lancette sfoglia Quattroruote: “Per noi – sorride Eliana – è un bambino come gli altri. Può sembrare una piccola cosa. Ma solo quando capisci questo trovi la forza per scalare le montagne”.
da Il Fatto Quotidiano del 15 novembre 2009
Per contribuire e aiutare Daniele:
POSTA: Fondo Daniele Amanti - Istituito presso il Parent project onlus c/c n°94255007
BONIFICO: Banca di Credito Cooperativo di Roma
Iban:
(Intestato a: Parent Project Onlus. Causale: Fondo Daniele Amanti)
CARTA DI CREDITO:
http://www.parentproject.org/
lunedì, novembre 16, 2009
Cambio di residenza online
Via libera al ddl taglia-burocrazia
Obbligo giuramento per neo-assunti
Tutti gli statali al momento dell'assunzione dovranno
prestare giuramento, pena il licenziamento
MILANO - Via libera del consiglio dei ministri al disegno di legge taglia-burocrazia. Il provvedimento prevede, tra l'altro, la carta dei doveri della pubblica amministrazione. «In fondo, se volete, è acqua fresca. Ma dalla parte dei cittadini» ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, mettendo in risalto che le novità previste dal ddl collegato alla Finanziaria realizzano talvolta idee semplici ma innovative. «Da oggi diciamo stop alle molestie della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini», ha aggiunto il ministro.
LE NOVITÀ - Il ddl taglia-burocrazia è un collegato alla Finanziaria ed è composto da tre titoli e 35 articoli. Nel provvedimento sono contenute anche norme concordate con i ministri della Giustizia, degli Esteri, della Gioventù e della Semplificazione. È quanto ha spiegato in conferenza stampa Brunetta, illustrando il provvedimento che comprende anche la delega al governo per l’emanazione della Carta dei doveri della pubblica amministrazione. Tra le novità il provvedimento introduce il giuramento per i dipendenti neo assunti della pubblica amministrazione. Secondo il ddl, tutti i dipendenti pubblici al momento dell'assunzione dovranno prestare giuramento, altrimenti saranno licenziati. Nel testo sono previste anche sanzioni per mancata comunicazione delle assenze per malattia da parte della p.a. al Dipartimento della funzione pubblica. Le norme - ha detto il ministro - garantiscono maggiore «semplificazione e ammodermanento» oltre che «minor peso» della burocrazia e «più dignità, basti pensare al giuramento». Il provvedimento anti-burocrazia prevede inoltre la possibilità di effettuare il cambio di residenza senza recarsi fisicamente allo sportello (sarà infatti possibile effettuarlo online). Novità anche per la carta d'identità che sarà rilasciata a coloro che hanno compiuto i dieci anni anziché a 15.
GLI AUGURI VIA E-MAIL - Nel giorno del via libera al ddl taglia-burocrazia Brunetta ha anche firmato una circolare con la quale invita le amministrazioni pubbliche a utilizzare la posta elettronica per lo scambio degli auguri, in particolare di quelli nel periodo natalizio.
Ovviamente si fa una cosa utile assieme ad altre inutili (il giuramento?!?!?!?!?! ma a che azz serve?)
Dopo un po' comprenderai che perfino il sole può bruciare se ne prendi troppo.
Allora cura il tuo giardino e abbellisci la tua anima senza aspettare che qualcuno ti regali dei fiori.
E imparerai che puoi veramente farcela... Che sei veramente forte, e che tu vali veramente molto. (V.A. Shoffstall)
Grazie a Lucio per la citazione.
domenica, novembre 15, 2009
Chissà come mai...
Il tenore della vita reale degli italiani viaggia a livelli molto più alti di quelli registrati dal fisco. I consumi delle famiglie - nel 2007, ultimo anno confrontabile - hanno staccato i valori dei redditi dichiarati con il modello Unico o il 730, che in media si sono fermati il 20% sotto il livello delle spese. In media, perché in alcune regioni come la Calabria la distanza fra spese e redditi dichiarati sfiora il 50%, in Sicilia è al 38,6% e si mantiene sopra quota 30% anche in Campania e Puglia. La fotografia fiscale si rivela meno sgranata al Nord, dalla Lombardia (dove si spende "solo" il 5,8% in più di quel che si dichiara) al Piemonte (13,3%) e all'Emilia Romagna (14,6%). Il Lazio, con il 19,5%, e le Marche con il 18,8%, sono in linea con la media nazionale del 19 per cento.
Discorso a parte meritano Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta, dove la forbice fra consumi e redditi ufficiali è aperta come nei territori del Mezzogiorno ma il fenomeno si spiega anche con altri fattori. Occorre considerare infatti che queste regioni autonome offrono ai residenti contributi e incentivi per l'acquisto di beni di valore importante (valga per tutti, la prima casa) per cui in realtà l'entità dei consumi è da riferire non solo a redditi prodotti dalle famiglie ma anche agli aiuti ricevuti dagli enti.
Certo, l'equazione «dimmi quanto consumi e ti dirò quanto guadagni» va un po' precisata. Se fosse sempre vera, la caccia agli evasori fiscali sarebbe quasi un gioco da ragazzi, anche per la stessa amministrazione finanziaria. E il redditometro sarebbe lo strumento perfetto per stanare i furbi delle tasse.
Il punto, però, è che non sempre è possibile individuare una correlazione diretta tra consumi e reddito: molti possono "spendere" attingendo dal risparmio oppure indebitandosi. Eppure il confronto tra quanto mediamente si sborsa per mantenere sé e la propria famiglia (il dato sui consumi finali è quello indicato nella Relazione generale sulla situazione economica del Paese, 2008, pubblicata dal ministero dell'Economia e delle Finanze) e quanto si dichiara al fisco, qualche problema lo segnala. E riaccende l'attenzione, e per certi aspetti l'allarme, sui temi dell'evasione fiscale e del sommerso, oltre che sul ruolo dell'economia illegale.
I dati elaborati dal Sole 24 Ore dicono che ogni 100 euro lordi indicati nel modello Unico ben 120 se ne vanno in acquisti di tutti i tipi di beni e servizi. Come accennato, si potrebbe osservare che alcuni consumi (almeno quelli più importanti, l'aquisto della casa per esempio) si sostengono attingendo ai risparmi o a forme di indebitamento. Tuttavia questa circostanza è certamente riequilibrata e corretta da almeno tre punti che occorre considerare:
1) il confronto è stato operato con il reddito complessivo lordo e non con quello netto spendibile (più basso, in media, del 20-25%);
2) non tutto ciò che viene guadagnato viene speso (c'è una componente di risparmio, pur in calo rispetto al passato);
3) chi consegue redditi in nero ed evade il fisco non necessariamente li spende, ma può anche risparmiarli.
A riprova di ciò c'è il fatto che il confronto diventa ancora più impietoso se i consumi vengono confrontati non con il reddito dichiarato, ma con il reddito fiscale effettivamente disponibile per le famiglie (e quindi dopo aver tenuto conto di deduzioni, detrazioni e imposta pagata).
A livello nazionale la distanza tra acquisti e guadagni (fiscali) sale a circa il 50%: come dire che ciò che viene denunciato nei modelli fiscali basta per pagare la metà dei consumi.
In Calabria, il divario tra entrate dichiarate e uscite vola all'80% e la Lombardia, che rimane comunque la regione più virtuosa, arriva a sfiorare il 40 per cento.
Le differenze tra regioni restano, naturalmente, una delle questioni più spinose. Tanto più se si guarda distintamente ai valori procapite dei redditi e dei consumi. Così, per esempio, in Calabria si dichiarano redditi mediamente inferiori della metà rispetto a quelli dichiarati in Lombardia.
Distanza che però non si riproduce osservando i consumi, che sono certamente inferiori a quelli dei lombardi ma si scostano al massimo del 30% circa.
Un'ultima considerazione riguarda il fatto che, a livello nazionale e in valore assoluto, i consumi totali (916 miliardi nel 2008) superano i redditi dichiarati (770 miliardi) per circa 146 miliardi di euro. Che diventano poco meno di 170 se invece di considerare il reddito lordo dichiarato si osserva il reddito disponibile.
Valori, in fondo, non molto distanti dalle più accreditate stime sull'economia sommersa, sempre oscillanti tra i 150 e i 200 miliardi di euro.