sabato, settembre 03, 2011

The ShaqTube Show - part II


“The ShaqTube Show” - parte 2


2) SHAQ Commercial

Dopo il ballo ecco un’altra categoria video dove il nostro Shaq emerge come star assoluta. Stiamo parlando dei commercial, siano questi della NBA o di una marca specifica. Qui i video erano troppi, quindi è stata doverosa una “cernita”, in modo da poterci muovere con calma anche nelle successive categorie. Il primo video è dedicato ad uno spot fatto da Shaq per la ESPN. Semplice, essenziale, spassoso:

http://www.youtube.com/watch?v=OUcSioaXTFU

Sempre rimanendo legati alla ESPN-TNT ecco un altro video su youtube molto divertente, con uno Shaq “baro” al tavolo da gioco, pur di vincere contro Mike Breen & co.

http://www.youtube.com/watch?v=Bo0ncg-2zPY

Altrimenti, sempre in ambito di autocelebrazioni, un altro spot-commercial degno di nota, con Shaq bravissimo a duettare con i bambini delle elementari. Come pubblicizzare la stagione NBA e allo stesso modo ironizzare su se stessi e sulle vecchie glorie (e non solo, vedi Yao). Maglia Heat sulle spalle, e sorriso sgargiante:

http://www.youtube.com/watch?v=nqNiSDYQ6vs


CONTINUA ....

da playitusa.com


“The ShaqTube Show” - parte 1

venerdì, settembre 02, 2011

DEBITI FACILI, PREVISIONI SBAGLIATE

Un tracollo ben preparato

Tutti gli economisti, o quasi tutti, sostengono che la salvezza sta nella «crescita». Perché il mondo occidentale non cresce più (in nessun senso della parola). La sola crescita globale è stata, da un secolo a questa parte, quella della popolazione. Oggi siamo 7 miliardi, forse arriveremo a 9 o anche a 10. E di tanto cresce la popolazione, di altrettanto (se non più) crescono i problemi che la crescita economica dovrebbe risolvere. Problemi che oramai sono di «grande depressione». E problemi che le ricette degli economisti non sembrano in grado di risolvere. Forse perché sono ricette che ci hanno fatto sbagliare previsioni e terapie da almeno mezzo secolo a questa parte. Perché da mezzo secolo a questa parte gli economisti ci hanno incoraggiato a spendere più di quanto guadagniamo, creando così un progresso economico fondato sul debito. Il debito pubblico che oggi assilla tutti (anche se alcuni più, alcuni meno) nasce così: dallo Stato che spende e spande, che elargisce più di quanto incassa.

Negli Stati Uniti, per decenni, l'indicatore di una economia che «tira» è stato la consumer confidence , la fiducia del consumatore di poter spendere non sui soldi che si hanno ma sui soldi che verranno. Un altro problema delle società industriali avanzate è che alla fine le macchine «disoccupano». Certo, all'inizio creano occupazione per creare le macchine; ma poi, alla lunga, finisce che sono le macchine che lavorano per l'uomo e che lo sostituiscono. Questo problema è stato oscurato dalla teoria (eminentemente sociologica) che la società post industriale era, e doveva diventare, una «società dei servizi». Certo, in parte sì. Ma in parte la società dei servizi è diventata sovrappopolata e parassitaria perché serve a colmare il buco della disoccupazione crescente. Il nostro Sud è un magnifico esempio di politica che diventa strumento di pubblico impiego.

Il sistema che sono andato descrivendo era destinato a crollare. E difatti sta crollando. L'aggravante è poi stata la globalizzazione. Nel 1993 scrivevo che a parità di tecnologia i Paesi poveri a basso costo di lavoro erano destinati a togliere lavoro alla manodopera dei Paesi ricchi. Invece gli economisti hanno inneggiato alla globalizzazione come nuovi mercati di espansione e di vendita. È finita, per ora, che la Cina è diventata la cassaforte che sostiene il debito pubblico degli Stati Uniti, e che sono i cinesi che esportano più di noi.

Ci sono, infine, le malefatte dei banchieri e del loro avventurismo speculativo con i soldi degli altri. Hanno cominciato a elargire mutui subprime e cioè insufficientemente garantiti. E poi si sono buttati sui derivati, una diavoleria escogitata da due matematici che nemmeno i banchieri né i loro economisti hanno ben capito. Il che non toglie che siano riusciti a inondare il mondo con un nuovo tipo di pericolosa spazzatura.

Così oggi si scopre che abbiamo consumato le risorse per stimolare la ripresa, la crescita, senza che le nostre economie ripartano, senza che ci sia ripresa. Anche la locomotiva tedesca sembra che si sia fermata, la disoccupazione giovanile è altissima un po' dappertutto, e non può essere assorbita da impieghi burocratici che già soffrono di elefantiasi.

Sì, in Italia bisogna assolutamente ridurre in modo drastico un deficit che continua ad alimentare uno dei più alti debiti pubblici del mondo. Ma bisogna anche dire la verità, tutta la verità. Come ha ben dichiarato il presidente Napolitano: «La maggioranza ha nascosto la gravità della crisi». Berlusconi è bravo, bravissimo, come illusionista. Resta da scoprire se sa vedere e dire la verità.

Giovanni Sartori
http://www.corriere.it/editoriali/11_agosto_29/un-tracollo-ben-preparato-giovanni-sartori_d8446e96-d1fc-11e0-a205-8c1e98b416f7.shtml
"Alle volte uno si crede incompleto... ed è soltanto giovane."
Italo Calvino, Il visconte dimezzato

Compleanno del giorno

Il suo film preferito è...



AUGURI SARA!!!


giovedì, settembre 01, 2011

Sindaci sceriffi?


Dichiarazioni dei redditi pubbliche contro evasione fiscale:
novità in manovra finanziaria agosto

I sindaci di ogni città e paese pubblicheranno i redditi dei loro cittadini

Pubblicare online i redditi dei cittadini per farne ‘bella mostra’: sarebbe questa l’ultima misura proposta durante il vertice di Arcore, e che rischia di scatenare le stesse polemiche sorte nel 2008, quando già Vincenzo Visco ci aveva provato, raccogliendo solo critiche.

Ad occuparsi della pubblicazione dei redditi questa volta sarebbe non lo Stato ma la schiera dei singoli sindaci. La nuova misura è stata ripensata con lo scopo di far quadrare i conti pubblici e riguarderà anche le società cooperative. La pubblicazione dei 730 potrebbe ben funzionare nei piccoli comuni, ma è difficile credere che possa davvero funzionare nelle grandi città. Assicurato comunque totalmente l'accesso ai dati dell'anagrafe tributaria.

A sostenere la misura, nuovi emendamenti cui il governo sta lavorando per innalzare il premio sul gettito recuperato dai sindaci all'evasione nel proprio territorio. Se oggi incassano il 50% (di quanto evaso da un abitante del comune n.d.r), in futuro questa percentuale potrebbe elevarsi.

31 agosto 2011
da businessonline.it


Il metodo ricorda un po' quello della "Stasi" nella Germania Est....
tutti sorvegliano il proprio vicino e segnalano eventuali incongruenze che poi il comune va a verificare. Se si scopre l'evasore, una percentuale (si parla fino al 100%) di quanto recuperato rimane nelle casse comunali.
Metodo discutibile (si punta sulla curiosità/invidia delle gente) ma potrebbe esser efficace.
Ovvio nel paesino dove tutti si conoscono funzia, in una metropoli lo vedo già meno fattibile.


La nuova serie di Mila&Shiro!


Mila & Shiro il sogno continua
, dal 5 settembre su Italia1.
Sarà all'altezza della prima serie?

“Mila & Shiro, due cuori nella pallavolo” ha segnato un’epoca, un’anime molto amato. Le pallavoliste straordinarie capaci di schiacciate volanti e bagher grandiosi (anche se la nostra Mila in questo era un po’ carente) deformavano la palla nello stile di “Holly e Benji”, arrivavano a punte che sfiorano l’inverosimile, e accompagnavano le nostre giornate. L’anime del 1984 che ha come protagonista la ragazzina dai capelli rossi con il solo scopo di diventare una campionessa e far parte della nazionale (cosa in cui riuscirà) torna con una seconda serie dal titolo “Mila & Shiro - il sogno continua” (Zoku Attacker You ! Kin Medaru he no michi). Questa volta la ragazza un po’ maschiaccio dal forte carattere non sarà la protagonista. La produzione è cino-giapponese ed é stata realizzata in occasione delle Olimpiadi a Pechino nel 2008.

Composta da 52 episodi approda su Italia1 a partire dal 5 settembre alle 17.20. Dopo due anni in cui se ne parla pensavamo che Mediaset avesse rinunciato a metterla in plinsesto. Invece è in arrivo. Se non ricordo male nella prima serie eravamo rimasti con Mila Azuki pronta per affrontare, insieme alla nazionale olimpica Giapponese, la Cecoslovacchia (cliccate su continua per vedere la parte finale dell’ultimo episodio “Arrivederci a Seul”, e dell’anime).

Una notizia certa è che che la sigla composta da Nuvola e Cristiano Macrì sarà interpretata dalla nostra Cristina D’Avena. E ne siamo felici.
A vedere qualche immagine il nuovo character design non mi entusiasma ma è presto per fare un’ analisi. Chissà se anche questa volta ci sarà una storia d’amore. Pensate che nel manga l’idillio tra Mila e Shiro non c’è. Non resta che prepararsi al mitico grido “Attack!”. Nell’attesa, secondo voi la nuova produzione sarà all’altezza per chara design e sceneggiatura all’anime degli anni’80? Partecipate al sondaggio.

8 agosto 2011

ecco un piccolo stralcio del primo episodio
http://www.youtube.com/watch?v=Oq6G1_7jyc0&feature=related

Italian popular gestures

Su segnalazione di Ciccio...



mercoledì, agosto 31, 2011

Nei dintorni...

Su segnalazione di Marghe...

IL CASO
Brescia, liberata invalida al 100%
prigioniera e schiava di una setta

Blitz dei carabinieri nella sede dell'associazione 'Sergio Minelli' che faceva capo alla 'santona'
Ersilia Tanghetti. La vittima era costretta a lavorare con turni che si protraevano per oltre 15 ore

Una decina di carabinieri, con il pm Ambrogio Cassiani, hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti della cosiddetta 'santona' Ersilia Tanghetti e di altre 11 persone, appartenenti all'associazione 'Sergio Minelli', accusate di associazione per delinquere finalizzata al maltrattamento di bambini, riduzione e mantenimento in stato di schiavitù e sequestro di persona. Ersilia Tanghetti e altre 13 persone sono già imputate in un altro procedimento a Brescia per la loro attività in una comunità in cui sarebbero accaduti abusi e maltrattamenti da parte di una presunta setta con a capo la stessa donna.

A rendere nota l'operazione, oltre agli avvocati di parte civile, sono gli stessi inquirenti, i quali spiegano che la riduzione o mantenimento in schiavitù è motivata dal fatto che gli indagati avrebbero tenuto un'invalida al 100 per cento, E.S., "in uno stato di soggezione continuativa cagionandole uno stato di totale annichilimento mediante brutali punizioni corporali, fornendole per diversi anni false informazioni sulla vita all'esterno della comunità, facendole pressioni affinché non parlasse delle questioni interne alla comunità e costringendola a prestazioni lavorative non retribuite con orari di lavoro che si protraevano per oltre 15 ore".

I lavori sarebbero stati svolti in varie strutture riconducibili alla Tanghetti in provincia di Brescia (Caino, Manerba del Garda, Muscoline e Prevalle). Gli investigatori sostengono anche che sia stata "commissionata una consulenza tecnica depositata davanti al giudice tutelare di Salò, in cui falsamente si affermava che la vittima era stata oggetto di abusi sessuali da parte del padre, così determinando il giudice a ritenere l'associazione 'Sergio Minelli' luogo idoneo in cui tenerla". La perquisizione, a cui hanno partecipato anche il consulente psicologo della Procura e la madre della persona offesa, si è conclusa con il trasferimento della donna in una località protetta.

23 agosto 2011
da milano.repubblica.it


Ne avevo parlato un annetto fa:
http://compagniaindie.blogspot.com/2010/06/assurdo.html

Ponte più lungo del mondo

Su segnalazione di manu...

Ci si può fare la maratona!


Qingdao, la prima del
ponte
più lungo del mondo (42 km)

Inaugurato in Cina il ponte più lungo del mondo. Si trova a Qingdao, peovincia Shandong, nella Cina orientale. E' il ponte marino più lungo del mondo, con 42,5 chliometri. E' stato inaugurato in occasione del 90mo anniversario della fondazione del Partito Comunista cinese (al pari della ferrovia superveloce Pechino-Shanghai, dove tra l'altro si trovano i più lunghi ponti in assoluto,su terra più lungo al mondo, rispettivamente 165 e 114 km). Collega la città, importante porto, con l'isola di Huangdao, attraverso la Baia di Jiaozhou. Immagini dei primi passaggi in auto, dei festeggiamenti con tanto di banda e dell'immancabile voglia di immortalare il tutto con la digitale. Costo dell'opera, che comprende anche un tunnel di quasi 10 chilometri, 1,6 miliardi di euro. Il neoprimatista supera il Lake Ponchartrain Causeway della Louisiana (38,35 km) e verrà verosimilmente spodestato nel 2016 dal ponte che unirà Hong Kong e Macao, 54 chilometri Guarda il video)





1 luglio 2011
da viaggi.repubblica.it

martedì, agosto 30, 2011

Compleanno del giorno

Il suo film preferito è....
di P.J. Hogan




trailer :

trailer originale:


AUGURI GIORDY!!!!


lunedì, agosto 29, 2011

Fondo pensione

Non so se qualcuno l'ha già fatto, ma visto le previsioni non certo piacevoli riguardo alla pensione (ci andrem sempre più tardi e piglieremo sempre di meno....) iniziar a dar un occhio in giro per una pensione integrativa non fa male.



Pensione, chi gioca d'anticipo vince

Chi smetterà di lavorare nel 2035 si porterà a casa ogni mese poco più della metà dell'ultimo stipendio. Per una vecchiaia più ricca ci sono i fondi complementari: ecco come orientarsi
«Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale»: lo scorso ottobre il Corriere della Sera ha attribuito questa frase al presidente dell’ Inps , Antonio Mastrapasqua. Lui ha sempre smentito di averla detta, ma il tam tam dei siti l’ha rapidamente rilanciata, traducendola spesso con «i precari non avranno la pensione».

Al di là delle esagerazioni, è vero che il passaggio del sistema previdenziale italiano dal regime retributivo (che lega l’importo della pensione all’ultima busta paga) a quello contributivo (che invece si basa sui contributi effettivamente versati) manterrà in equilibrio il sistema, ma rischia di offrire assegni forse un po’ scarsi ai futuri pensionati.

Fino a prima degli anni Novanta un sessantenne che andava in pensione con 40 anni di contributi da lavoro dipendente poteva contare su un assegno mensile pari al 77% dell’ultimo stipendio. Per un suo omologo del 2035 sarà invece del 58%, una quota che scenderebbe al 42% nel caso limite in cui fosse rimasto sempre precario. La “conversione” media (cioè il valore della pensione rispetto all’ultimo stipendio) dovrebbe comunque stabilizzarsi a qualcosa di più del 50% (dati calcolati dall’economista Felice Roberto Pizzuti nel ).

Chi pensa che mezzo stipendio non basti a garantirsi una vecchiaia abbastanza serena farà bene a organizzarsi per tempo, scegliendo di aderire a un programma di previdenza complementare. In questo modo potrà ottenere un secondo assegno capace di rendere economicamente meno brusco il passaggio dal lavoro alla pensione.

Le opzioni. Esistono quattro possibili tipologie di forme pensionistiche complementari.

  1. I fondi pensione negoziali, fondi pensione “di categoria” che nascono dagli accordi tra i sindacati e le associazioni delle imprese.

  2. I fondi pensione aperti, fondi previdenziali creati da banche, assicurazioni o società di risparmio, ai quali chiunque può aderire.

  3. I piani individuali pensionistici di tipo assicurativo (chiamati anche Pip), forme pensionistiche complementari costruite sulle esigenze di un singolo cliente da imprese assicurative.

  4. I fondi pensione preesistenti, cioè quelli che esistevano prima della riforma che ha modificato il sistema nel 1993.


Quale scegliere? Quando esiste, per i lavori dipendenti difficilmente può esserci una soluzione migliore del fondo di categoria. Se un dipendente aderisce al fondo pensione di categoria (che gli chiede un contributo obbligatorio e uno opzionale), la legge impone al suo datore di lavoro di versare anch’esso un contributo per il lavoratore, e questo a parità di condizioni. Per gli altri tipi di lavoratori (disoccupati compresi) non c’è una scelta migliore a prescindere. Per chi vuole una soluzione “semplice” i fondi aperti sono comunque la soluzione meno complessa.

I costi. È fondamentale verificare anche i costi delle diverse forme pensionistiche. Il Covip (la commissione di vigilanza sui fondi pensione) calcola che una forma pensionistica complementare che costa l’1% in più rispetto a un’altra, a parità di quota versata per 35 anni, possa dare una pensione complementare del 16% più bassa. Per aiutare gli italiani a fare la scelta giusta, il Covip impone ai fondi di presentare i loro indicatori sintetici di costo.

Come funzionano. Il meccanismo è sempre lo stesso. Il lavoratore versa periodicamente una somma al fondo di previdenza integrativa che ha scelto. Può essere una quota dello stipendio (o delle entrate, per gli autonomi) o una cifra fissa. I dipendenti possono versare nel fondo anche il loro trattamento di fine rapporto, cioè la vecchia liquidazione, che si calcola accantonando per ogni anno di servizio il 6,91% dello stipendio annuo. L’ammontare complessivo dei contributi versati nell’arco della vita lavorativa è il cosiddetto montante del piano di previdenza integrativa.

Gli investimenti. Il gestore del fondo pensione investe i contributi del cliente con particolari condizioni di prudenza imposte dalla legge (ad esempio deve diversificare gli asset e limitare le operazioni più rischiose). È possibile scegliere che tipo di linea di investimento si preferisce. Le opzioni tradizionali sono quattro:

  • Azionario, che investe solo o quasi su azioni;

  • Bilanciato, che punta a metà su obbligazioni e a metà sulle azioni;

  • Obbligazionario, che predilige le obbligazioni;

  • Garantito, che offre un rendimento minimo garantito o la restituzione del capitale versato.

Quale scegliere? La scelta dipende dalla situazione e dalla disponibilità al rischio di ognuno. I fondi azionari generalmente offrono maggiori rendimenti se l’investimento va bene o peggiori perdite se va male. Quelli obbligazionari sono più stabili e quelli bilanciati sono una buona via di mezzo. I garantiti non avranno sorprese, né positive né negative.

Il momento dell’incasso. Raggiunti i requisiti per la pensione obbligatoria, gli iscritti ai sistemi di previdenza complementare possono trasformare la loro posizione individuale in rendita, chiedendo cioè la restituzione del risparmio accumulato (e cresciuto i virtù degli investimenti) spalmata su più anni. E questa sarà la pensione complementare. È anche possibile ottenere immediatamente la restituzione di una quota di quel capitale, fino al 50%, riducendo ovviamente le rendite future.

La verifica. Per aiutare il futuro pensionato a tenere d’occhio la sua situazione ogni anno il fondo gli invia la Comunicazione periodica con le principali informazioni sullo stato dell’investimento, l’ammontare della posizione individuale, i contributi versati nel corso dell’anno, i rendimenti conseguiti e i costi effettivamente sostenuti. In molti casi queste informazioni sono sempre disponibili online.

Cambiare. Niente è irriversibile. Dopo due anni di adesione a un fondo si può chiedere di spostare la posizione maturata presso un’altra forma pensionistica complementare. Il trasferimento è un diritto e non può essere ostacolato o limitato. Ma meglio non abusarne: bisogna ricordarsi che questi sono investimenti di lungo periodo, cambiare idea per seguire le mode non è quasi mai un buon affare.

Qualche mese fa mi ero informato un po' su una proposta di InaAssitalia, Giangi sta vagliando Allianz.
Se avete qualche dritta e/o buona proposta condividete.
Ovviamente nessuno regala nulla, bisogna solo capire tra le mille offerte qual'è che "stocca" di meno....

Moto indemoniate

Su segnalazione di manu...

UAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH, il motociclista è sclerato fex!!!


Caduta a Magny-Cours, piroetta folle delle moto

Caduta dagli sviluppi comici al gran premio amatoriale di promosport di Magny-Cours, in Francia, per fortuna senza conseguenze a parte una comprensibile arrabbiatura. Uno dei piloti arriva "pinzato" alla fine di un rettilineo, la ruota anteriore perde aderenza e scivola, spedendolo a terra. Nella caduta però si porta via anche un altro concorrente. Entrambi si rialzano immediatamente e corrono per recuperare le moto e rientrare in gara. I manubri dei due bolidi però sono rimasti incastrati e una delle manopole del gas spalancata. Comincia così una piroetta che dura più di mezzo minuto e che impedisce ai due di riprendere la corsa



23 giugno 2011
da tv.repubblica.it

Musica epica!

Ieri mattina scendo dal treno e sento questa musica epica... incuriosito vado a vedere di cos'era lo spot....

domenica, agosto 28, 2011

Il Mulino Bianco a Salò

Su segnalazione di Ciccio...


Il tour del Mulino Bianco sbarca a Salò:
laboratori e merende per i più piccoli

Arriva a Salò, Piazza della Vittoria, dal 27 al 30 agosto, il Tour di Mulino Bianco, il progetto di educazione alimentare per informare e sensibilizzare gli italiani verso una corretta e sana alimentazione, che in due anni ha già toccato oltre 80 tra le più belle città italiane e ospitato oltre 500.000 visitatori. Le attività del Tour di Mulino Bianco, a sostegno dell’educazione alimentare e di sane abitudini come la colazione e la merenda all’italiana, hanno trovato il supporto del Comune di Salò, che ha deciso di patrocinare l’iniziativa.

“Da tre anni il Tour di Mulino Bianco riscuote grande interesse in giro per l’Italia e ha accolto il sostegno di molte istituzioni locali, attente al lavoro che Mulino Bianco porta avanti per promuovere una corretta e sana alimentazione. Il patrocinio concesso dal Comune per questa importante tappa del Tour di Mulino Bianco è una ulteriore conferma in tal senso ed per noi un incoraggiamento a proseguire il lavoro nella stessa direzione” afferma Elena Bernardelli, Direttore Marketing Bakery Italia di Barilla.

Il Mulino è aperto a tutti coloro che sono interessati ad intraprendere un’interessante esperienza alla scoperta delle origini della nostra tradizione alimentare e dell’importanza dell’equilibrio nutrizionale, con particolare attenzione alla Colazione all’italiana e alla Buona Merenda. Durante ogni tappa, all’interno della struttura del Mulino, i visitatori possono accedere ai contenuti del progetto e partecipare ad alcune attività, come ad esempio conoscere qual è la propria tipologia di risveglio – morbido, leggero, allegro o energico – grazie a un simpatico e veloce test. Possono così gustare la colazione più vicina al proprio modo di iniziare la giornata ricevendo un vassoio corrispondente al proprio profilo di risveglio con biscotti e brioche Mulino Bianco.

Il Tour è anche l’occasione per scoprire l’ultima novità di Mulino Bianco: “Storie di Frutta al Cucchiaio”: una cremosa purea di frutta che abbraccia tanti gustosi pezzetti di vera frutta. In una comoda e pratica coppetta, tutto il gusto e la bontà della frutta per ogni momento della giornata.Il Tour di Mulino Bianco ospita attività di “edutainment”, pensate per imparare giocando, dedicate ai bambini di età scolare, ai quali è destinata un’area accanto al Mulino che raffigura la Valle degli Amici del Mulino. I bambini possono partecipare al laboratorio Mani in Pasta e al teatro “Alla scoperta dei segreti degli Amici del Mulino” e al nuovo laboratorio CIBO=ENERGIA.

Mani in pasta consente ai bambini di scoprire più da vicino gli ingredienti naturali e conoscere il loro corretto utilizzo nella preparazione di una merenda buona, sana ed equilibrata. Dopo un’introduzione sull’origine degli ingredienti e sulle loro caratteristiche, lo chef accompagna i bambini, vestiti come dei veri chef con grembiulino e cappello, nell’attività creativa e manuale, dall’impasto alla realizzazione di biscotti e tortini.

CIBO=ENERGIA, va a completare i contenuti del laboratorio Mani in Pasta che lavora sul concetto di CIBO=TRASFORMAZIONE. L’obiettivo è di spiegare in un modo teatrale, divertente e semplice che cosa contengono i cibi e a cosa servono i differenti componenti, come questi si trasformano in energia e movimento e l’importanza di una alimentazione varia ed equilibrata.

Nel Teatro “Alla scoperta dei segreti degli Amici del Mulino” i bimbi vanno alla scoperta insieme ad un animatore di tante curiosità legate all’origine degli ingredienti, i loro differenti utilizzi,l’orto e le caratteristiche degli alimenti che trovano sulla loro tavola. L’edizione 2011 del Tour di Mulino Bianco si arricchisce di una nuova attività che ha come protagonista il mondo del pane. Il pane da sempre accompagna la vita di tutti: alimento versatile e gustoso, arricchisce qualsiasi momento della giornata, come semplice accompagnamento o protagonista del pasto. Tutti i Laboratori, che fino ad oggi hanno ottenuto un grande successo coinvolgendo oltre 100.000 bambini, sono su prenotazione ed è possibile riservare dei laboratori speciali per le scuole. All’interno del Mulino Bianco è inoltre previsto uno spazio permanente dedicato ai bambini dove poter disegnare e colorare.

Il Mulino Bianco sarà a Salò in Piazza della Vittoria con i seguenti orari: 9.00-13.15 / 17.00-20.30.

Per conoscere tutte le tappe del tour è possibile visitare il sito www.mulinobianco.it.

25 agosto 2011
da bsnews.it

Foto della settimana


Valnontey
26 febbraio 2008

Gita fuori porta, nelle valli di Cogne, a respirare un pò di "ghiaccio internazionale"; questa è la bellissima (e lunghissima!!!!) Valnontey, mentre si va all'attacco di "Monday Money"
Alessio