sabato, giugno 08, 2013

Webcam del Gòlèm fuori uso

Come potete notare qui a destra, la webcam sul Guglielmo è stata danneggiata ed è al momento fuoriuso.


Con gli estremi indicati nella foto, si può contribuire per la sostituzione

Foto della settimana

 

Gruppo Ortles-Cevedale
01 aprile 2010
 

Gruppo Ortles-Cevedale, Val Martello, partiti al chiar di luna molto presto, quando siamo al Rifugio Corsi inizia ad albeggiare ed anche il rifugio inizia ad animarsi...
Alessio




venerdì, giugno 07, 2013

Percorsi Ciclabili Brescia - 36

Unendo le 3 ciclabili si ottiene il giro della Valtenesi


Percorsi Ciclabili in provincia di Brescia - 36
 
Rezzato-Lonato-Salò-Rezzato

Rezzato - Mazzano - Bedizzole - Lonato - Padenghe s/G -
Soiano d/G - Polpenazze d/G - Puegnago s/G - Salò -

Volciano - Roè Volciano - Villanuova sul Clisi - Gavardo -
Prevalle - Nuvolera - Mazzano - Rezzato
 
 


 
64 km
tipo di bici:
mountain bike

Note: un po' di saliscendi per le colline della Valtenesi

LEGENDA



scarica in formato .kml

giovedì, giugno 06, 2013

DL su incentivi & riqualificazione

Come al solito non si riesce a programmar più in là di un anno (.........) 
ma mei de nient



Detrazione 65% riqualificazione energetica, 
50% ristrutturazioni e ‘bonus mobili’: 
il DL in Gazzetta 
Nel Decreto anche il recepimento della Direttiva ‘‘Edifici a energia quasi zero’ con i nuovi requisiti di prestazione energetica degli edifici

06/06/2013 - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso Decreto-Legge 63/2013 per le misure energetiche nell’edilizia.
Tante le novità contenute nel provvedimento, dalla proroga delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli edifici, all’introduzione di un bonus fiscale per l’acquisto di mobili, al recepimento della Direttiva ‘Edifici a energia quasi zero’.

Vediamo nel dettaglio le singole misure.

 

- Detrazione 65% per la riqualificazione energetica
La detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici sale dal 55% al 65% e varrà da oggi 6 giugno 2013 (data di entrata in vigore del DL 63/2013, e non dal 1° luglio 2013 come indicato nella bozza di DL) fino alla fine del 2013 per i privati, e fino a giugno 2014 per interventi sulle parti comuni dei condomìni o su tutte le unità immobiliari del condominio.

Sono esclusi gli impianti di riscaldamento e gli scaldacqua a pompa di calore e gli impianti geotermici, già agevolati dal Conto Termico (leggi tutto). 

Restano confermate le altre tipologie di interventi, i beneficiari, i tetti massimi degli importi da portare in detrazione, la procedura di accesso al bonus e la ripartizione della detrazione in dieci rate annuali (tutti i dettagli del nuovo 65%).

Il DL pubblicato in Gazzetta non contiene l’Allegato 1 relativo all’articolo 14, presente in una bozza circolata nei giorni scorsi, che fissava nuovi limiti di trasmittanza termica, costi unitari massimi al mq, obbligo di installazione di valvole termostatiche, e che aveva allarmato i costruttori di serramenti di Uncsaal (leggi tutto). 

Restano quindi in vigore i limiti di trasmittanza indicati nel DM 26 gennaio 2010.

Scarica la NUOVA GUIDA ALLA DETRAZIONE 65%



 

- Estensione del bonus 65% agli interventi antisismici
Stando al Decreto-legge, la detrazione fiscale del 65% non si applica agli interventi di consolidamento antisismico, come auspicato nelle scorse settimane; tali interventi restano nell’elenco di quelli agevolabili al 50%. Tuttavia, i presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato si sono impegnati ad estendere la detrazione del 65% ai lavori di adeguamento antisismico, in sede di conversione in legge del 
DL (leggi tutto).

 

- Detrazione 50% per le ristrutturazioni e ‘bonus mobili’
La detrazione fiscale del 50% delle spese per la ristrutturazione degli immobili è prorogata fino al 31 dicembre 2013. Sono confermati il tetto massimo di spesa di 96.000 euro e la ripartizione in dieci rate annuali.

La detrazione del 50% si applica anche all’acquisto dei mobili finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato, fino ad un massimo di spesa di 10.000 euro. La procedura è la stessa delle ristrutturazioni (tutti i dettagli del ‘bonus mobili’).

 

- Recepimento della Direttiva ‘Edifici a energia quasi zero’
Il Decreto-legge recepisce la Direttiva europea 2010/31/UE in materia di prestazione energetica nell’edilizia, la cosiddetta Direttiva “Edifici a energia quasi zero”. Modificando il Dlgs 192/2005, il DL introduce la nuova metodologia nazionale di calcolo e i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici. I nuovi edifici dovranno essere “a energia quasi zero”, dal 31 dicembre 2018 quelli della Pubblica Amministrazione e dal 2021 quelli privati.

L’‘attestato di certificazione energetica’ diventa ‘attestato di prestazione energetica’, da redigersi a cura di esperti qualificati e indipendenti; fornirà raccomandazioni per il miglioramento delle performance energetiche e sarà obbligatorio in caso di costruzione, vendita o locazione e per tutti gli immobili della P.A. Importante il capitolo sulle sanzioni per i certificatori, i direttori dei lavori e i proprietari (tutti i dettagli).
 


- Norme per la qualificazione degli installatori di rinnovabili
Il Decreto-legge introduce la possibilità di qualificarsi come installatore e manutentore di impianti da fonti rinnovabili facendo valere l’esperienza lavorativa già svolta per almeno tre anni. Questo requisito si aggiunge agli altri, alternativi: diploma di laurea in materia tecnica specifica, diploma o qualifica di scuola superiore con specializzazione relativa al settore degli impianti, attestato di formazione professionale.

Per quanto riguarda l’obbligo di conseguire l’attestato, la bozza diffusa nei giorni scorsi conteneva la proroga di un anno della scadenza, (dal 1° agosto 2013 ex Dlgs 28/2011, al 1° agosto 2014 - tutti i dettagli). Invece, il DL 63/2013 pubblicato in Gazzetta elimina la decorrenza dell’obbligo, ma conferma l’obbligo per Regioni e Province autonome di attivare i corsi di formazione entro il 31 ottobre 2013.


6 giugno 2013



Apperò la quarentenne

Non sarà lei, ma poco importa: che.... video! ;-P


Eva Herzigova nuota nuda in piscina con i tacchi.
La top model ceca quarantenne in versione supersexy e supermaliziosa.
Come Marilyn Monroe, in uno spot bollente realizzato per un noto brand di scarpe 

mercoledì, giugno 05, 2013

La bat-mobile bresciana

Il Renegade di... Bedizzole!  B-)

La targa ok, ma.... i chiodi!??!?!


LA STORIA 
O07 senza licenza, ma con la bat-mobile 
La Volvo del 51enne con targa girevole e spara chiodi 

Un’auto da spy movie, in apparenza una Volvo V70 normale, ma in realtà modificata con congegni particolari, leve e pulsanti da usare per cambiare il numero di targa o per aprire un vano e riversare sull’asfalto centinaia di chiodi a croce. La vettura alla James Bond è stata intercettata dalla polizia stradale di Lodi.

A bordo un 51enne di Bedizzole e la sua compagna, non una spia a servizio di sua maestà la regina, ma — così asserisce il diretto interessato — un investigatore privato con un grosso tatuaggio di Hitler sul petto, ma senza alcuna licenza. Men che meno quella di uccidere.

L'uomo arrestato (Fotogramma/Bs)
Anche se quanto ritrovato nell’abitazione di Bedizzole ha messo decisamente in allarme gli uomini della squadra Mobile coordinati da Riccardo Tumminia e subito allertati dai colleghi di Lodi. Nell’abitazione di B.E. gli investigatori hanno trovato una bottiglia molotov con un petardo fissato alla bottiglia e dotato di una miccia piuttosto corta. L’uomo è stato arrestato per detenzione di congegno esplosivo e, dopo qualche notte in cella, ha ottenuto gli arresti domiciliari. Ma gli accertamenti sul bedizzolese sono ancora in corso e nell’indagine gli investigatori della Mobile sono affiancati anche dai colleghi della Digos. Il controllo della Volvo adattata è scattato in autostrada perché gli agenti hanno notato un’anomalia nel porta targa posteriore della Volvo. E quando hanno indicato alla donna alla guida di fermarsi hanno visto che dal finestrino veniva lanciato qualcosa: a bordo strada è finito un documento d’identità con la foto del bedizzolese, ma le generalità di un ufficiale del Nas regionale. Vedendo il documento contraffatto gli agenti hanno preferito vederci chiaro, portando il 51enne con la compagna in caserma. A questo punto l’auto ha svelato due sorprese inattese: aveva una doppia targa, una regolare, mentre la seconda è risultata rubata nel 2007 alla vettura di uno sloveno (il furto era stato denunciato in provincia di Firenze).
Oltre al meccanismo delle due targhe girevoli azionato con un pulsante inserito sul cruscotto, nel wagon della familiare era stato ricavato anche un doppio fondo con una botola a scatto, azionata da una leva realizzata vicino al volante. Nel vano c’era un’ottantina di chiodi a croce, pronti per essere sganciati sulla strada. Accorgimenti e modifiche strane che, il 51enne, ha spiegato facendo riferimento alla pericolosità del suo lavoro. «Indagini nell’ambito dello spionaggio industriale, pedinamenti — avrebbe detto — per ragioni di sicurezza cambio la targa in modo che non si possa risalire alla mia residenza e i chiodi sono necessari per bloccare gli eventuali inseguitori». Lo 007 senza licenza non ha avuto alcuna giustificazione per la molotov trovata nella sua abitazione, nè per le 5 targhe estere rubate, pure quelle trovate in casa.
Il 51enne aveva già avuto rapporti con le forze di polizia per una serie di querele e controquerele nei confronti di alcuni vicini di casa di origine nomade con cui c’era stata da ridire. Pochi giorni dopo il diverbio due auto dei nomadi erano inspiegabilmente bruciate. Per gli investigatori non è emerso alcun legame tra l’episodio e il 51enne, ma la coincidenza desta preoccupazione. Soprattutto dopo il ritrovamento della bottiglia incendiaria.

13 maggio 2013

martedì, giugno 04, 2013

Cosa sta accadendo in Turchia



IL PREMIER ATTACCA I SOCIAL MEDIA: 
«IO DITTATORE? RIDICOLO» 
Turchia, piazze ancora in rivolta: 1.700 arresti 
Erdogan: «Twitter pericolo per la democrazia» 
Terzo giorno di proteste nel Paese, scontri ad Ankara 
Mentre, per Amnesty, cinque persone sono in fin di vita

Terzo giorno di proteste in Turchia: ad Istanbul i manifestanti si sono riversati ancora in Piazza Taksim, ma per ora la situazione è sotto controllo, mentre nella capitale Ankara, ci sono stati diversi scontri. E il ministro dell'Interno Muammer Guler ha comunicato che sono stati effettuati 1.700 arresti tra i dimostranti, anche se molti di loro sono già stati rilasciati.

ERDOGAN CONTRO TWITTER - E il premier Recep Tayyip Erdogan ha attaccato i social media, Facebook e Twitter, da cui sono state convocati con un tam-tam incessante i cortei di questi giorni. Il primo ministro ha definito le reti sociali «una minaccia per la società- Oggi abbiamo una minaccia che si chiama twitter» ha affermato in una intervista tv. I manifestanti anti-Erdogan accusano le tv turche di minimizzare la rivolta, sotto pressione del governo. E il premier in precedenza, a chi lo accusava di essere autoritario, aveva detto: «Se chiamano chi ha servito il popolo dittatore, non hanno capito niente» e «la dittatura non scorre nelle mie vene e non è nel mio carattere. Sono il servo del popolo».

CINQUE PERSONE IN PERICOLO DI VITA- Secondo Amnesty International ci sono cinque persone in pericolo di vita, mentre non è confermata la notizia che sabato ci sarebbero stati «almeno due morti» negli scontri a Istanbul fra polizia e manifestanti anti-governativi, dove si sono registrati «almeno mille feriti». La repressione della manifestazione è stata molto violenta. Il bilancio ufficiale degli scontri,sempre secondo Guler, è invece di 79 feriti, 53 civili e 26 agenti. Tuttavia secondo il segretario generale della sezione locale dell'Associazione dei medici turchi, Selcuk Atalay sono 484 i manifestanti che sono stati curati negli ospedali, da venerdì a oggi. Secondo quanto dichiarato dal medico un manifestante è in gravi condizioni. «Ci sono persone gravemente ferite da proiettili di plastica» ha dichiarato Atalay.

IL PRESIDIO - Dunque per il terzo giorno centinaia di persone si sono riservate ancora in piazza Taksim, anche se la situazione è per ora sotto controllo. Il centralissimo snodo è stato il luogo della prima manifestazione di venerdì che ha poi contagiato il resto del Paese dopo che la polizia è intervenuta con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro il sit-in pacifico. L'agenzia stampa Dogan ha riportayo che nella notte i dimostranti nella piazza di Istanbul, di cui contestano il progetto di abbattere centinaia di alberi per far posto a caserme e a un centro commerciale, hanno acceso fuochi e scandito slogan antigovernativi. Il numero dei presenti si è ridotto quando ha iniziato a piovere.

LA RIVOLTA DELLA BIRRA - Diversal'atmosfera nella capitale Ankara, dove la polizia ha caricato più volte i manifestanti. Nella notte il «popolo laico» della capitale turca Ankara si era riversato nelle strade della città per contestare il governo del premier islamico, Recep Tayyip Erdogan. Lungo la centrale arteria commerciale di Tunali una folla variopinta, molti con la bandiera turca rossa con la mezza luna bianca o con stendardi rossi con le sigle del fondatore della Turchia moderna, Moustafah Kemal Ataturk, sulle spalle, ha sfilato cantando «Tayyp vattene». Moltissimi con in mano bottiglie di birra, simbolo della resistenza contro il partito islamico Akp del capo del governo, che la settimana scorsa ha imposto un duro giro di vite sul consumo di bevande alcoliche. Su un marciapiede di Tunali i manifestanti hanno depositato una dietro l'altra una cinquantina di bottiglie, alcune decorate con lumicini accesi. Lungo la via c'erano anche diverse coppie che, sempre per contestare le autorità islamiche, si baciavano sulla bocca. La settimana scorsa la polizia di Ankara aveva tentato di impedire una «protesta del bacio» in una stazione del centro della capitale, convocata dopo che le autorità locali avevano invitato i passeggeri della metropolitana ad un «comportamento morale». Le telecamere a circuito chiuso avevano infatti ripreso alcuni giovani che si erano baciati sulla bocca.

OPPOSIZIONE - Il capo dell'opposizione, il socialdemocratico Kemal Kilicdaroglu, ha chiesto ad Erdogan di «scusarsi» con il popolo turco per la brutale repressione delle manifestazioni antigovernative. «Erdogan deve scusarsi con il popolo turco. Attendo che lo faccia, ma non so se ne sarà capace. Uno non può governare contro il popolo, che è la più grande forza del paese», ha affermato Kilicdaroglu, citato da Hurriyet online. Il leader dell'opposizione si è anche detto d'accordo con i manifestanti, che accusano i media turchi, sotto pressione del governo, di minimizzare la protesta. «Non è colpa dei giornalisti - ha detto - ma dei proprietari dei media».
 2 giugno 2013


I motivi della protesta vanno oltre il parco, la birra e i baci.
Se volete farvi un'idea veloce:


poi come sempre per approfondire l'argomento & capire si deve andar oltre a legger 2 articoli.

lunedì, giugno 03, 2013

Chi progetta gli impianti?

e c'è da chiederlo? ;-P


Ingegneri o architetti: a chi
compete la progettazione degli impianti?

Ancora un caso di interpretazione delle norme che regolano le competenze professionali: è la volta degli architetti che ricevono incarichi di progettazione per gli impianti collegati ad un fabbricato.
In particolare, INAIL ex ISPESL aveva negato agli architetti la possibilità di progettare impianti di riscaldamento accessori all’edificio, sostenendo che questo dovesse essere compito di un ingegnere.

Nasce così una vicenda giudiziaria che termina con la Sentenza 1550 del 15 marzo 2013 del Consiglio di Stato che accoglie il ricorso dell'Ordine degli Architetti di Roma.

La Sentenza richiama l’ampia giurisprudenza in materia e ribadisce che nella competenza professionale degli architetti rientrano tutte le “opere di edilizia civile” estese “oltre gli ambiti più specificamente strutturali, fino a ricomprendere l’intero complesso degli impianti tecnologici a corredo del fabbricato, e quindi, non solo gli impianti idraulici ma anche quelli di riscaldamento compresi nell’edificazione”.
Pertanto, sia gli ingegneri che gli architetti possono progettare impianti!

18 aprile 2013
da
acca.it

domenica, giugno 02, 2013

Foto della settimana


Gran Zebrù
04 marzo 2010
Gruppo Ortles Cevedale, uscita del corso SA2; dopo un'avventurosa notte passata in truna saliamo a Cima Marmotta, da dove la vista spazia a 360 gradi sul Gruppo di Brenta, sulla Presanella, sull'Adamello, sui 3000 del Gruppo Ortles-Cevedale; in particolare la foto ritrae la croce di vetta con sullo sfondo il Gran Zebrù.
Alessio