sabato, maggio 02, 2009

Un saluto da NY!

Su segnalazione di Ciccio...


Ecco cosa si vedeva qualche giorno fa dalla Webcam in diretta da TimeSquare...

. .. è la PaolinaZ che saluta da NY!!!!!


Quanti "insulti" di invidia si è presa!


Come direbbe il Ciccio: "Ga va bè a lè!"

venerdì, maggio 01, 2009

Sisma: storia delle ricostruzioni

Tra i mille "speciali" assolutamente inutili che hanno riempito le serate televisive delle ultime settimane, mi sono imbattutto nella puntata di "TERRA!" di giovedì scorso.

Hanno fatto un interessante punto della situazione sulle ricostruzioni post-sisma nelle zone degli ultimi 3 grandi terremoti distruttivi che abbiamo avuto in Italia.


Belice:
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tg5&data=2009/04/23&id=35746&from=link


Friuli:
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tg5&data=2009/04/23&id=35745&from=link


Irpinia
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tg5&data=2009/04/23&id=35744&from=link


Personalmente, guardando questi 3 servizi, ho "tappato" molte lacune visto che ero quasi completamente ignorante sulla storia delle ricostruzioni...
... non sapevo nulla di Ghibellina Nuova: bella l'idea, ma il risultato finale... babba bia!
... fantastici i friulani!
... ALLUCINANTE quello che è successo in Irpinia: i paesi inseriti nella lista degli aventi diritto sono passati dai 37 effettivamente colpiti dal sisma a... 600!!!!! porca troia, 600!!!!Ci hanno mangiato da Napoli in giù praticamente tutti fino in Calabria?!?!?!?!?!? non ho parole...

Che dire: si spera che a L'Aquila venga seguito il "modello Friuli"... ma già si sente parlare del rischio "Irpinia"...

giovedì, aprile 30, 2009

Congratulazioni!!!

Oggi fa "doppietta": a 2 anni esatti dalla laurea dei 3anni, oggi "conquista" quella dei 5 ...


CONGRATULAZIONI ELISA!!!!

Koninginnendag

mercoledì, aprile 29, 2009

Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Rita Levi Montalcini

martedì, aprile 28, 2009

Bei tempi...

Sulle mailing list dei magistrati circola una notizia che completa il quadro a proposito di certa avvocatura. Udienza in Cassazione sul ricorso contro l’arresto di due balordi padani che, fingendosi carabinieri, han picchiato e rapinato un viado brasiliano urlandogli “straniera di merda”. Chiedendo la scarcerazione di uno dei due, l’avvocato cassazionista scrive che l'espressione “straniera di merda”, lungi dal provare un intento ostile contro il viado, “conferma la volontà del D.G. di svolgere una funzione surrogatoria della Pubblica autorità di controllo dei flussi migratori”, indagando sul possesso delle “necessarie autorizzazioni amministrative in capo allo straniero”. Dal che si deduce che anche le forze dell’ordine si comporterebbero così. E che ogni bravo cittadino dovrebbe fare altrettanto. Una volta il tizio sarebbe passato per razzista. Ora, alla peggio, per un rondista padano. Pardon, per un “surrogatore della pubblica autorità”.

Da Zorro, 25 aprile 2009

Il buco in parte al Freccia Rossa...?

Tutti ci siamo chiesti cosa ci faranno in quel bucone?
Ecco la risposta:

http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=715048&page=4


http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=715048&page=3

A chi piace? Non passerà di sicuro inosservata, è alta 68 metri!
La situazione di non sapere nulla e di cercare di imparare di più è molto seria. Non è uno scherzo.
La vera situazione della conoscenza è quella di un uomo nero che in una stanza nera cerca un cappello nero che potrebbe non essere lì. Cosa fa l'uomo nero? Cercherà di sentire, e andando per tentativi cercherà di localizzare il cappello nero nella stanza nera. Il cappello potrebbe non essere lì. E allora scoprirà, quantomeno, che il cappello non c'è, o che non riesce a trovarlo. E' questa la situazione fondamentale in cui si acquisisce conoscenza. KARL POPPER

lunedì, aprile 27, 2009

Paola!!!

Sei andata a fare casino anche li'??

L'Air Force One a bassa quota
paura e grattacieli evacuati


NEW YORK - Era un volo autorizzato, per un servizio fotografico, ma gli abitanti di New York non lo sapevano. E così hanno visto l'Air Force One di riserva a bassa quota su New York. Alcuni grattacieli sono stati addirittura evacuati.

Don't touch my... purcell!

Intervista a Gianni Rezza, epidemiologo
dell'Istituto Superiore di Sanità

Influenza suina:
che cosa c'è da sapere

«Non sappiamo ancora quanto sia davvero letale il virus». «Mettere a punto un vaccino è possibile».
«Nessun problema per la catena alimentar

C’è da preoccuparsi per l’influenza di origine suina che ha colpito il Messico e gli Stati Uniti? Questa volta «ci siamo davvero»? E' la tanto temuta e attesa pandemia?
«Si sa ancora poco sull’andamento di questo focolaio epidemico ma si sa che il virus è un H1 N1, dello stesso tipo di quello della "Spagnola", anche se diverso » spiega Gianni Rezza epidemiologo del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, di Roma. «E' vero che i virus H1 N1 sono sempre circolati, tant'è vero che sono entrati nella composizione dei vaccini, questo però è di origine suina e sembra avere componenti geniche nuove, e , aspetto più importante, pare in grado di trasmettersi da uomo a uomo: questo è il motivo all'origine dei focolai in Messico e negli Stati Uniti e dei relativi allarmi».

QUANTO È LETALE -Ma quanto è «mortale» questo virus? «A questo proposito va fatta una distinzione fra Stati Uniti e Messico» chiarisce l'esperto. «Mentre i casi negli Usa sembrano essere stati tutti lievi, come una banale influenza, l'effettiva letalità dei focolai in Messico va ancora stabilita perchè le informazioni sono ancora preliminari. Infatti sembra che non siano particolarmente colpiti bambini e anziani, cioè la fasce normalmente a rischio in qualsiasi influenza bensì giovani adulti, e questo farebbe propendere per una letalità fuori dell'ordinario. Però, d'altro canto, si dice anche che su 800 casi di infezione ci siano stati 60 decessi, di cui però solo 20 confermati. Se il tasso di letalità fosse effettivamente di 60 su 800 sarebbe alto, ma se fosse di 20 su 800 la valutazione sarebbe diversa e meno allarmante. Se poi si scoprisse che ci sono stati altri casi di infezione per ora non registrati e il numero di morti rimanesse lo stesso la preoccupazione per la letalità del virus scenderebbe decisamente». «L'unica cosa che si può dire oggi è che è presto per pronunciarsi con certezza sul tasso di letalità dell'infezione e che bisogna essere molto cauti prima di trarre conclusioni dai dati finora a disposizione».

PUÒ ARRIVARE IN ITALIA? -Questa epidemia può arrivare in Italia? «Per ora è impossibile dirlo, ma possiamo fare alcuni considerazioni» risponde Rezza. «La prima è sulla stagionalità. Se è vero che in climi subtropicali la stagionalità ha un'importanza inferiore, alle nostre latitudini ha invece un peso. In Europa alla fine di aprile è insolito che si diffonda un'epidemia influenzale , perchè in Paesi come il nostro la diffusione dell'influenza ha una stagionalità abbastanza netta nel periodo autunnale-invernale, e questo forse gioca a nostro favore». «Certo» prosegue l'esperto, «si tratta di considerazioni di tipo probabilistico sulla scorta delle esperienze epidemiologiche, ovviamente non è possibile garantire che se i casi in Messico non dovessero essere arginati e il virus dovesse cominciare a diffondersi, sarebbero rispettati i criteri di stagionalità classica».

IL VACCINO -Nel caso in cui l'epidemia messicana dovesse diffondersi cosa si potrebbe fare? «In quel caso si porrebbe il problema di mettere a punto strategie vaccinali rapide» risponde l'epidemiologo. «Si porrebbe, in particolare, il problema di anticipare eventualmente una campagna vaccinale. Per ora, però, è solo doveroso sviluppare meccanismi di controllo e sorveglianza, anche se rimane sempre la speranza che tutto possa rimanere confinato al Messico e l'allarme rientrare in breve tempo».
Sì, ma se le cose dovessero andare male e l'epidemia diffondersi quanto tempo occorrerebbe per preparare un vaccino? «Non dovrebbe essere difficile mettere a punto un vaccino specifico abbastanza rapidamente. Il problema sarebbe, casomai, produrlo in dosi sufficienti a fare una campagna vaccinale di massa in tempi brevi se dovesse davvero occorrere».

I FARMACI -Vale la pena procurarsi qualche farmaco attivo contro i virus influenzali ? Non c'è il rischio di una corsa all'accaparramento come nel caso dell'influenza aviaria? «Sembra che per ora il virus sia sensibile ai farmaci inibitori delle neuroaminidasi. Chiaramente quando un virus é sensibile a un certo antivirale, il farmaco può essere uno strumento utile, ma la corsa all'approvvigionamento individuale è sbagliata, anche perchè si rischia di scambiare per influenza qualsiasi infezione virale (e in questo periodo è molto improbabile che lo sia). E usando male il farmaco non solo lo si prende inutilmente, ma si rischia di fargli perdere efficacia per quando dovesse essere davvero utile. Ripeto: non siamo in fase di allarme». «Certo, se una persona è appena tornata dalle zone del Messico dove c'è stata l'epidemia e gli viene la febbre li prenda pure, ma per ora in Italia non ci sono proprio altri casi in cui avrebbe senso».

MAIALI -C'è già che pensa che i maiali possano esser veicolo di infezione anche in Italia. «Per carità, non cadiamo in un panico assolutamente sconsiderato. Il problema di questo virus è che si diffonde da uomo a uomo, lasciamo stare i maiali. E a parte il fatto che non importiamo carne suina dal Messico per quanto ne so, i maiali italiani non sono un pericolo e si può tranquillamente mangiare carne di maiale e salumi. Non generiamo un panico assurdo come è successo con l'aviaria».

VIAGGI - É il caso di non recarsi in viaggio in Messico o negli Stati Uniti? «Non è il caso di andare in Messico nelle zone in cui si sono verificati i focolai d'infezione. Per gli Stati Uniti per ora mi sembra che non ci siano le condizioni per limitare i viaggi. In ogni caso è consigliabile consultare prima di partire il sito "Viaggiare sicuri" del Ministero degli Esteri per avere informazioni aggiornate»

DA «H5N1 A «H1N1»? - Una curiosità: ma non doveva essere un «H5N1» il virus che avrebbe creato le premesse per la temuta, nuova, grande pandemia influenzale? «L'influenza è ciclica, ma esistono eventi imprevisti. Prima o poi, l'abbiamo sempre detto, un virus animale sarebbe venuto fuori. E come abbiamo visto, non era affatto detto che sarebbe stato il tanto temuto H5N1 . E anche adesso, non possiamo ancora dire se questo H1N1 sia il virus "cattivo" tanto atteso».

25 aprile 2009
da corriere.it

domenica, aprile 26, 2009

E io che ero così fiera di aver superato l'inverno senza influenza...

Usare il cell all'estero costa meno

Le nuove tariffe entreranno in vigore dal primo luglio 2009
L'estate sarà meno costosa al cellulare
Approvato nuovo regolamento che riduce del 60% i costi per l'uso del cellulare in un altro Paese europeo

MILANO - L'Europarlamento di Strasburgo ha approvato mercoledì a larga maggioranza il nuovo regolamento che mette un tetto al costo degli sms e delle chiamate in roaming nei Paesi dell'Unione. Telefonare o inviare sms da un altro Paese europeo può infatti rivelarsi molto costoso: la Commissione europea cita l'esempio di un cittadino tedesco che si è visto chiedere 39,000 euro dal proprio operatore per aver scaricato un episodio di una serie tv mentre si trovava in Francia. Attualmente il costo di un sms inviato da un altro Paese dell'Ue è circa dieci volte superiore a quello nazionale mentre il costo in media per una chiamata dall'estero è di 0,46 euro al minuto.

EURO TARIFFE - Dal primo luglio 2009, gli operatori potranno addebitare un massimo di 11 centesimi (Iva esclusa) per un sms, rispetto agli attuali 28 cent di media. La tariffa massima per le chiamate in roaming invece, passerà dal 1 luglio a 43 centesimi al minuto, per poi scendere a 39 cent nel 2010 e infine a 35 cent dal 2011. Le chiamate ricevute invece, avranno un costo massimo di 19 cent al minuto dal 1 luglio prossimo, che verrà ridotto a 15 cent dal 1 luglio 2010 e poi a 11 cent dal 2011. Entro il 1 luglio 2010, inoltre, il fornitore del paese di origine non potrà addebitare ai propri clienti alcun costo per la ricezione di un messaggio vocale in roaming, escludendo altri costi, come quelli addebitati per l’ascolto dei messaggi.

INTERNET MOBILE- Per quanto riguarda l'Internet via cellulare, ovvero la trasmissione di dati - come il download di una canzone o l' invio di e-mail dal cellulare - le tariffe «wholesale» (all’ingrosso) non potranno superare l'euro per megabyte a partire dal 11 luglio 2009 (rispetto a 1, 68 euro attuali), fino a scendere a 50 centesimi dal 2011. E’ stato inserito nella nuova legge anche il principio della tariffazione delle chiamate al secondo, dopo i primi 30 secondi di conversazione: non si pagherà più il primo minuto di conversazione anche se la chiamata è più breve, ma l'addebbito scatterà alla risposta e poi per ogni secondo successivo. Secondo il nuovo regolamento, infine, quando un cliente entra in un altro stato membro dell’Ue, l'operatore del paese di origine deve fornirgli tutte le informazioni sulle tariffe di roaming (Iva inclusa) che gli verranno addebitate per le chiamate ricevute o effettuate e per gli sms nel paese in cui si trova. Queste informazioni dovranno essere fornite «automaticamente mediante un servizio messaggi, senza indebito ritardo e gratuitamente».


22 aprile 2009
da corriere.it