sabato, novembre 01, 2008


A giorni eleggono il presidente USA

Visto che a breve scopriremo chi vincerà tra Obama e McCain, ecco un sito a tema.



Raccoglie tutti gli spot delle campagne presidenziali americane dal 1952 ad oggi.
Già Eisenhower negli anni 50 aveva capito la potenza della tv per "accalappiare" le masse...

Oltre agli spot in se, il sito offre anche un sacco di notizie interessanti su candidati, elezioni e risultati delle varie campagne presidenziali.

Curiosità: un stato che oggi è in ballottaggio è l'Ohio (i sondaggi danno Obama avanti di 2 punticini...)... e proprio l'Ohio è considerato lo stato che "non sbaglia mai": infatti dal 1952 fino al 2004 chi vince li poi va alla casa bianca!
sarà così anche stavolta?

venerdì, ottobre 31, 2008

Puibol che el fioches sà ise tat?!??

Spettacolare!!!

Temù


Laghetti S.Leonardo - Vermiglio

Valbiolo


Passo del Tonale

giovedì, ottobre 30, 2008

Notte di Halloween al castello di Brescia

31 Ottobre 2008 - V° Giornata Nazionale del Trekking Urbano
Trekking e misteri: camminare in città nella notte di Ognissanti

Tragitti misteriosi, percorsi che conducono alla scoperta di angoli nascosti e a volte sconosciuti delle città italiane. Si terrà il 31 ottobre, la sera di Ognissanti, la V giornata del trekking urbano, la manifestazione che condurrà i visitatori tra i luoghi più ‘misteriosi’ di 33 città italiane con intriganti visite notturne. ‘Trekking e Misteri’ è infatti il tema di quest’anno con una novità: i percorsi di trekking gratuiti con le guide si svolgeranno in tarda serata. Tragitti misteriosi, talvolta stregati, resi magici dal buio della notte di Halloween. Sarà possibile visitare le catacombe e le cripte di Palermo, i sassi di Matera, Bologna di notte sulle tracce di John Grisham, trascorrere una nottata magica al castello di Brescia o addentrarsi nel centro storico di Salerno a lume di candela.



Ecco il percorso che si svolge al castello di Brescia:


Tempo di percorrenza:
1 ora e 30 minuti
Lunghezza: km 2,5
Difficoltà: facile ma non
accessibile ai disabili
Punto di partenza:
Ingresso del Castello
Orario di partenza:
dalle ore 20:00 alle ore 23:00
Per informazioni:
Assessorato al Turismo del
Comune di Brescia
Tel. 030 2400357
infopoint@comune.brescia.it 4

Al termine del percorso, sul piazzale della Locomotiva sarà possibile degustare i prodotti della Strada del Vino Colli dei Longobardi: acquistando un coupon al prezzo di € 5,00, si riceveranno un piatto di salumi delle Macellerie Liberini di Rezzato, un dolce della pasticceria Decca di Castenedolo, un assaggio di miele dell’Apicoltura del Sampì di Botticino e la degustazione dei vini delle aziende Cantine Scarpari di Botticino, Azienda Agricola Peri-Bigogno di Castenedolo e Azienda Agricola Lazzari di Capriano del Colle.

La manifestazione avrà inizio alle ore 20.00 e la partecipazione gratuita non richiede alcuna prenotazione; l’ingresso al Castello è consentito fino alle ore 23.00, mentre tutte le luci verranno spente alle ore 24.00.

Credo serva anche la torcia!

Effetto mandria?

AVEVA l'aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c'era la manifestazione degli studenti a bloccare il traffico. "Ma ormai siamo abituati, va avanti da due settimane" sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi minuti un'onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati, paonazzi. Davanti al Senato è partita la prima carica degli studenti di destra. Sono arrivati con un camion carico di spranghe e bastoni, misteriosamente ignorato dai cordoni di polizia. Si sono messi alla testa del corteo, menando cinghiate e bastonate intorno. Circondano un ragazzino di tredici o quattordici anni e lo riempiono di mazzate. La polizia, a due passi, non si muove. Sono una sessantina, hanno caschi e passamontagna, lunghi e grossi bastoni, spesso manici di picconi, ricoperti di adesivo nero e avvolti nei tricolori. Urlano "Duce, duce". "La scuola è bonificata". Dicono di essere studenti del Blocco Studentesco, un piccolo movimento di destra. Hanno fra i venti e i trent'anni, ma quello che ha l'aria di essere il capo è uno sulla quarantina, con un berretto da baseball. Sono ben organizzati, da gruppo paramilitare, attaccano a ondate. Un'altra carica colpisce un gruppo di liceali del Virgilio, del liceo artistico De Chirico e dell'università di Roma Tre. Un ragazzino di un istituto tecnico, Alessandro, viene colpito alla testa, cade e gli tirano calci. "Basta, basta, andiamo dalla polizia!" dicono le professoresse.
Seguo il drappello che si dirige davanti al Senato e incontra il funzionario capo. "Non potete stare fermi mentre picchiano i miei studenti!" protesta una signora coi capelli bianchi. Una studentessa alza la voce: "E ditelo che li proteggete, che volete gli scontri!". Il funzionario urla: "Impara l'educazione, bambina!". La professoressa incalza: "Fate il vostro mestiere, fermate i violenti". Risposta del funzionario: "Ma quelli che fanno violenza sono quelli di sinistra". C'è un'insurrezione del drappello: "Di sinistra? Con le svastiche?". La professoressa coi capelli bianchi esibisce un grande crocifisso che porta al collo: "Io sono cattolica. Insegno da 32 anni e non ho mai visto un'azione di violenza da parte dei miei studenti. C'è gente con le spranghe che picchia ragazzi indifesi. Che c'entra se sono di destra o di sinistra? È un reato e voi dovete intervenire". Il funzionario nel frattempo ha adocchiato una telecamera e il taccuino: "Io non ho mai detto: quelli sono di sinistra". Monica, studentessa di Roma Tre: "Ma l'hanno appena sentito tutti! Chi crede d'essere, Berlusconi?". "Lo vede come rispondono?" mi dice Laura, di Economia. "Vogliono fare passare l'equazione studenti uguali facinorosi di sinistra". La professoressa si chiama Rosa Raciti, insegna al liceo artistico De Chirico, è angosciata: "Mi sento responsabile. Non volevo venire, poi gli studenti mi hanno chiesto di accompagnarli. Massì, ho detto scherzando, che voi non sapete nemmeno dov'è il Senato. Mi sembravano una buona cosa, finalmente parlano di problemi seri. Molti non erano mai stati in una manifestazione, mi sembrava un battesimo civile. Altro che civile! Era stato un corteo allegro, pacifico, finché non sono arrivati quelli con i caschi e i bastoni. Sotto gli occhi della polizia. Una cosa da far vomitare. Dovete scriverlo. Anche se, dico la verità, se non l'avessi visto, ma soltanto letto sul giornale, non ci avrei mai creduto". Alle undici e tre quarti partono altre urla davanti al Senato. Sta uscendo Francesco Cossiga. "È contento, eh?" gli urla in faccia un anziano professore. Lunedì scorso, il presidente emerito aveva dato la linea, in un intervista al Quotidiano Nazionale: "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno (...) Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano. Magari non gli anziani, ma le maestre ragazzine sì". È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un'azione singolare, esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di seguirli ma vengo fermato da un poliziotto. "Lei dove va?". Realizzo di essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La battuta del poliziotto è memorabile: "Non li abbiamo notati". Dal gruppo dei funzionari parte un segnale. Un poliziotto fa a un altro: "Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!". L'altro risponde: "Allora si va in piazza a proteggere i nostri?". "Sì, ma non subito". Passa il vice questore: "Poche chiacchiere, giù le visiere!". Calano le visiere e aspettano. Cinque minuti. Cinque minuti in cui in piazza accade il finimondo. Un gruppo di quattrocento di sinistra, misto di studenti della Sapienza e gente dei centri sociali, irrompe in piazza Navona e si dirige contro il manipolo di Blocco Studentesco, concentrato in fondo alla piazza. Nel percorso prendono le sedie e i tavolini dei bar, che abbassano le saracinesche, e li scagliano contro quelli di destra. Soltanto a questo punto, dopo cinque minuti di botte, e cinque minuti di scontri non sono pochi, s'affaccia la polizia. Fa cordone intorno ai sessanta di Blocco Studentesco, respinge l'assalto degli studenti di sinistra. Alla fine ferma una quindicina di neofascisti, che stavano riprendendo a sprangare i ragazzi a tiro. Un gruppo di studenti s'avvicina ai poliziotti per chiedere ragione dello strano comportamento. Hanno le braccia alzate, non hanno né caschi né bottiglie. Il primo studente, Stefano, uno dell'Onda di scienze politiche, viene colpito con una manganellata alla nuca (finirà in ospedale) e la pacifica protesta si ritrae. A mezzogiorno e mezzo sul campo di battaglia sono rimasti due ragazzini con la testa fra le mani, sporche di sangue, sedie sfasciate, un tavolino zoppo e un grande Pinocchio di legno senza più una gamba, preso dalla vetrina di un negozio di giocattoli e usato come arma. Duccio, uno studente di Fisica che ho conosciuto all'occupazione, s'aggira teso alla ricerca del fratello più piccolo. "Mi sa che è finita, oggi è finita. E se non oggi, domani. Hai voglia a organizzare proteste pacifiche, a farti venire idee, le lezioni in piazza, le fiaccolate, i sit in da figli dei fiori. Hai voglia a rifiutare le strumentalizzazioni politiche, a voler ragionare sulle cose concrete. Da stasera ai telegiornali si parlerà soltanto degli incidenti, giorno dopo giorno passerà l'idea che comunque gli studenti vogliono il casino. È il metodo Cossiga. Ci stanno fottendo". (30 ottobre 2008)

Curzio Maltese

118 & I.C.E.

Parliamo di notizie&nozioni riguardanti emergenze&primo soccorso.

Sono informazioni importantissime che tutti dovremmo conoscer... che però in molti non conoscono.


- ICE - In Caso di Emergenza

Il programma ICE ( In Case of Emergency) è stato concepito dal paramedico Bob Brotchie nel maggio 2005.
L'idea dietro a questo programma è di permettere ai primi soccorsi (paramedici,
pompieri, polizia) di identificare le persone e di contattare i loro parenti prossimi per ottenere informazioni mediche.
Il consiglio è di tenere nella rubrica del proprio cellulare i numeri da contattare, appunto, in caso di emergenza registrandoli con il seguente formato: 1ICE-mamma, 2ICE-papà, 3ICE eccetera.
Il numero iniziale permette di far sì che i contatti ICE siano sempre in cima alla rubrica.



Si impiegano 30secondi per farlo... quindi prendete il cell, scegliete 3 o più numeri e fatelo!


- 118


Cos’è il 118

Il 118 è un numero di telefono dedicato alle richieste di soccorso. Un operatore specializzato risponde alla chiamata e pone alcune domande per capire la gravità dell’episodio. Quando necessario, invia un’ambulanza e, a seconda della gravità del caso, dispone la presenza del medico nella squadra di soccorso.

Quando chiamare il 118

Il 118 deve essere chiamato per ogni problema di salute che abbia carattere di emergenza, come nel caso di:

  • grave malore
  • incidente stradale, domestico, sportivo, sul lavoro
  • necessità di ricovero urgente
  • situazioni certe o presunte di pericolo di vita.

Il servizio 118 funziona 24 ore su 24.


Come chiamare il 118
  1. Comporre il numero 118 da qualsiasi telefono.
  2. Attendere la risposta degli operatori della Centrale Operativa.
  3. Comunicare con precisione:
  • il proprio nome, cognome e numero di telefono
  • il luogo dove è successo il fatto segnalato
  • cosa è successo
  • il numero e le condizioni delle persone coinvolte.

Quanto costa

Il servizio è gratuito ed è gratuita anche la chiamata da telefono fisso e da cellulare.

Quando non chiamare il 118

Il 118 non deve essere usato per:

  • richiesta di ambulanza per intervento non urgente (ricoveri programmati, dimissioni ospedaliere ecc.)
  • richiesta del proprio medico di famiglia
  • consulenze medico specialistiche
  • informazioni di natura socio-sanitaria (orari ambulatori, prenotazioni, visite ecc.)
  • richiesta della Guardia Medica.



- Pronto soccorso

Che cos’è

Il Pronto Soccorso ospedaliero presta le prime cure urgenti, verifica la necessità del ricovero e provvede ad assicurarvi un posto letto nella divisione idonea.
Nel caso che il ricovero non sia possibile per carenza di posti letto o per necessità di cure in altro istituto, l’ospedale provvederà al vostro trasferimento.

Come funziona

Recatevi direttamente ai servizi di pronto soccorso.
Il Pronto Soccorso funziona secondo il sistema Triage, quell’insieme di azioni svolte durante l’accoglienza del paziente che tendono a identificare la gravità clinica presunta e, conseguentemente a stabilire sulla base di una valutazione, le priorità di intervento fornendo di conseguenza risposte ai bisogni di salute con modalità e tempi adeguati.
Tutti gli accessi al Pronto Soccorso vengono valutati dall’infermiere professionale addetto al Triage che attribuisce a ognuno un codice di gravità contrassegnato da un colore:

Codice Rosso
Situazione di emergenza che richiede un intervento immediato dell’èquipe sanitaria per grave pericolo di vita del paziente.
Codice Giallo
Situazione di urgenza: sono presenti lesioni gravi, esiste il rischio di peggioramento delle condizioni tale da compromettere la vita. Viene ridotto al minimo il tempo di attesa.
Codice Verde
Situazione di non urgenza nel tempo: non esiste pericolo di vita, ma per le caratteristiche cliniche si richiede una risposta sollecita.
Codice Bianco
Situazione di non urgenza. Si tratta di un caso meno grave, per cui non esiste rischio evolutivo. Il paziente avrebbe potuto rivolgersi ad altra struttura ambulatoriale o al proprio medico di famiglia. Verrà visitato dopo i codici sopra elencati, secondo l’ordine di arrivo.

Verrete informati sui tempi di attesa relativi al codice colore assegnato e sulle modalità di erogazione delle prestazioni da parte degli operatori del servizio. Al momento della visita il medico conferma o modifica il codice colore assegnato (controllo dell’appropriatezza).

Quando è possibile recarsi in Pronto soccorso

Ci si può recare in Pronto soccorso 24 ore su 24.

Se la situazione è tanto grave da impedire il raggiungimento del Pronto soccorso, o comunque siete impossibilitati a recarvi di persona in Pronto Soccorso, chiamate il 118.

mercoledì, ottobre 29, 2008

Barack Gelmini

"Il mio punto di riferimento è quello che sta facendo Barack Obama in America" (Maria Stella Gelmini, ministro dell'Istruzione, Corriere della sera, 27 ottobre 2008)

"Questo è il momento di affrontare il nostro obbligo morale di garantire a ogni bambino un'educazione di primo livello, perché questo è il minimo che serve per competere in un'economia globale...Recluterò un esercito di nuovi insegnanti, pagherò loro retribuzioni più alte e darò loro maggiore supporto" (Barack Obama, discorso di accettazione della candidatura alla Casa Bianca,9 settembre 2008)

Marco Travaglio, Carta Canta

Gara "gattonamento"

Campionati di gattonamento in Lituania

In 25 piccoli atleti si sono sfidati in Lituania in una estenuante (5 metri) gara di gattonamento. La vincitrice di soli 9 mesi, orgoglio di mamma e papà, ha stracciato la concorrenza arrivando al traguardo, rigorosamente a gattoni, in poco più di dieci secondi. E’ già la nona edizione ed è riservata ai bebè dai 7 ai 12 mesi per celebrare la giornata internazionale di protezione del bambino.

5 giugno 2008
da
bravibimbi.it


Guardate & ascoltate il servizio sulla "gara":
http://www.bravibimbi.it/2008/06/05/campionati-di-gattonamento-in-lituania/

martedì, ottobre 28, 2008

Un genio!

La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai
migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio.
Col passare
del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro.
Lavori quarant'anni finchè non sei così giovane da sfruttare
deguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari
per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi con gli amici,
senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che
ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi nove mesi te li
passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.

Woody Allen

lunedì, ottobre 27, 2008

Non ha retto alla prova di carico


Il deputato sfonda la sedia


In Sudafrica, durante un'intervista televisiva.

Tema: la crisi economica.
Ma all'improvviso...
Dopo qualche secondo si spezza la prima gamba della sedia, ma lui eroicamente continua.
Solo che....

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23 ottobre 2008
da tv.repubblica.it

domenica, ottobre 26, 2008

Cintura di castità e Costituzione

Pubblicità della Diesel

Mi è giunto da più parti questo video realizzato dalla Diesel per festeggiare i suoi 30 anni di attivita'.
E' stato trasmesso solo su internet... se lo guardate capite il perchè!



per vederlo bisogna aver un account di youtube e loggarsi
(la visione è vietata ai minori di 18anni)


allucinante...
diciamo che è un "Chi ha incastrato Roger Rabbit" in versione hard...