sabato, febbraio 11, 2012

Foto della settimana


Placche di Baone

5 ottobre 2008

Uscita del Corso di Alpinismo organizzato dalla Scuola di Alpinismo e Sci-Alpinismo "Sesto Gnaccarini" del CAI di Bozzolo; qui siamo sulle placche di Baone, ad Arco di Trento.
Alessio

Google converte Flash in Html


Swiffy, Google converte Flash in HTML

Nuovo progetto sperimentale per la premiata ditta di Mountain View, che pensa a convertire semplici contenuti Flash in formato web standard per la loro visualizzazione su dispositivi non compatibili con la tecnologia Adobe

Il tool marchiato Google per la conversione da Flash ad HTML5 si chiama Swiffy, progetto nato quasi per caso ma che già promette di facilitare parecchio la fruizione e la conversione di contenuti, banner e animazioni costruiti con la tecnologia Adobe su dispositivi privi di compatibilità con la suddetta (ad esempio, iPhone).

Swiffy persegue la stessa strada intrapresa da Wallaby - lo strumento di conversione Flash-HTML5 realizzato da Adobe - ma promette di farlo all'insegna dell'immediatezza e della semplicità di utilizzo: il nuovo tool di Google lavora da web su un qualsiasi contenuto in Flash caricato sul server via browser.

Google spiega che l'opera di conversione di Swiffy crea "una rappresentazione JSON compatta dell'animazione" contenuta nel file Flash (.swf), renderizzandola poi su schermo usando la tecnologia SVG e "un po' di HTML5 e CSS3".
Per tale motivo i file convertiti sono al momento fruibili solo con browser evoluti, preferibilmente basati su engine Webkit (Chrome e Safari).

L'obiettivo dichiarato di Swiffy è quello di facilitare la conversione e la diffusione di contenuti interattivi come banner pubblicitari e piccole animazione su dispositivi mobile incompatibili con Flash, mentre per i contenuti più complessi si tratterebbe - sempre a parere di Google - di attendere la maturazione ulteriore di quella che è ancora una tecnologia sperimentale.

29 giugno 2011
da punto-informatico.it

venerdì, febbraio 10, 2012

"Luci d'alba": un luogo misterioso

NOTA BENE: per chi non c'è mai stato e vuole godersi appieno il posto, il consiglio è quello di non guardar i video & i commenti qui sotto ma andarci... di solito si viene portati da amici senza saper cosa ci si aspetta: in questo modo la sorpresa (e le risate) è assicurata!


A Padenghe c'è un posto "leggendario" in cui dovete passar almeno una volta....

l'unico luogo in cui troverete Doc di "Ritorno al Futuro" che vi accoglierà ed intratterrà...
in cui il sosia di Lerch lo accompagna letteralmente "sopra le vostre teste"...
dove anche le canzoni più note hanno "ritmi particolari"...
un luogo il cui arredamento non è mai banale....
insomma, non ci sono le parole adatte a descriverlo :)
non vi resta che constatare di persona andando al...


LA STORIA del locale:

e poi che ghignate i commenti qui:
http://www.facebook.com/group.php?gid=29772917390&v=wall
(la vede anche chi nn ha Facebook!)

il migliore in assoluto è: "Graziano Menegazzo: Sono stato concepito sui divanetti del luci d'alba! E, a mia volta concepirò!
15 novembre 2009 alle ore 6.25"
uahahahahahahahhaha!!!!

è un posto leggendario!!!

almeno una volta dovete andarci prima che chiuda per... "decesso" dei membri della band!!! :)
quindi affrettatevi!
Per chi vuole si può organizzar un'uscita un sabato


PS: su youtube ci sono decine di video delle varie canzoni "rivisitate" dalla band
. Eccone alcuni

Le lentezze della burocrazia

2 esempi estremi delle "sabbie mobili" della burocrazia italiana:




giovedì, febbraio 09, 2012

Sconto x Brescia Marathon


Vivi l'emozione della decima edizione della BRESCIA ART MARATHON!


Per i titolari GIOVENTU' CARD

SCONTO DI 5 EURO

sull'iscrizione alla MARATONA,

alla MEZZA MARATONA e alla 10 KM!


Per iscriverti scarica il modulo riservato ai titolari GIOVENTU' CARD che trovi in allegato.

Compilalo con i tuoi dati e invia la tua iscrizione via fax al numero 030 3748544 entro le ore 18.00 di mercoledì 7 marzo 2012.


E per ciascuna categoria (MARATONA, MEZZA MARATONA E 10 KM), le prime due donne e i primi due uomini titolari GIOVENTU' CARD che si iscriveranno, correranno GRATIS!!!

L'appuntamento è per

DOMENICA 11 MARZO 2012

Cosa aspetti? CORRI a iscriverti!



Gioventù Card - Progetto a cura dell'Assessorato
Giovani e Politiche Giovanili della Provincia di Brescia
tel. 030 3748587-546 - fax 030 3748544
mail: info@gioventucard.it
sito web: www.gioventucard.it
PI 03046380170

Anche gli "statali" alle strette

Dopo averci succhiato un sacco di soldi, iniziano con la fase della ristrutturazione: benebene, speriamo continuino x' c'è un mondo di cose su cui intervenire in modo drastico!

Premio in denaro per chi
denuncia i colleghi corrotti
Proposta del ministro della Funzione Pubblica, Patroni Griffi

ROMA - C´è una proposta esplosiva nel rapporto Patroni Griffi sulla corruzione. Sarà la novità a sorpresa da introdurre già dopodomani nel ddl anticorruzione. Nasce la "talpa" protetta e pagata. Chi, all´interno della pubblica amministrazione, svela un reato al suo superiore, alla magistratura o alla Corte dei conti, non solo avrà la garanzia dell´anonimato, ma pure «un premio in denaro non inferiore al 15 e non superiore al 30% della somma recuperata dopo la condanna definitiva dei giudici contabili».
Dice il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi che «la lotta alla corruzione è una priorità per il governo». Pubblica sul sito un rapporto di 41 pagine (lo hanno prodotto sei esperti Garofoli, Cantone, Granelli, Mattarella, Merloni, Spangher) che contiene gli emendamenti al ddl in attesa da due anni, ma considerato da molti "acqua fresca" contro corrotti e corruttori. La Pd Donatella Ferranti giudica il lavoro «positivo», ma chiede «più coraggio» sulla prescrizione («rivedere subito la Cirielli») e su nuove figure di reato. Sfida il Guardasigilli Paola Severino a fare le modifiche.

La gola profonda
Scriveva il rapporto Greco (Group of States against corruption) nel 2011: «La corruzione in Italia è un fenomeno pervasivo e sistemico che influenza la società» e consigliava, sul modello Usa, di incentivare le denunce. Detto fatto. Ecco la "talpa" formalizzata nell´emendamento al ddl: «Il pubblico dipendente che denuncia condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto a una misura discriminatoria, diretta o indiretta». Ancora: «L´identità del segnalante non può essere rilevata senza il suo consenso». Si chiude col premio.

Inputati incompatibili
Si stringono le maglie per i pubblici ufficiali sotto processo per tutti i delitti dei colletti bianchi «anche con una sentenza non passata in giudicato». Non potranno più far parte, «neppure con compiti di segreteria, di commissioni per l´accesso o la selezione a posti nella pubblica amministrazione».

Conflitti d´interesse
Il rapporto chiede una delega al governo per disciplinare i casi in cui non si può dare un incarico dirigenziale a chi, «per un periodo non inferiore a tre anni», abbia svolto «incarichi» o abbia avuto «cariche» in imprese «sottoposte a regolamentazione, controllo o contribuzione da parte dell´amministrazione che a sua volte conferisce l´incarico».

Patrimoni trasparenti
Chi detiene cariche elettive a qualsiasi livello «dovrà rendere del tutto trasparente la sua situazione patrimoniale, la titolarità d´imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge, dei congiunti fino al secondo grado di parentela».

La stretta penale
Avrebbe dovuto esserci, ma non c´è, una rassegna delle modifiche penali. Si legge solo che «un´efficace politica di contrasto alla corruzione va condotta sul fronte della prevenzione e della repressione». Servono «risposte sanzionatorie incisive e dissuasive», bisogna punire «singoli e personali episodi di malaffare». Il rapporto prevedeva d´inserire reati come il traffico di influenze e la corruzione tra privati. La prescrizione veniva trattata come per la mafia, cioè raddoInserisci linkppiata. Ampliato l´ambito delle pene accessorie, come l´interdizione dai pubblici uffici nei casi gravi, con un secco stop alla sospensione condizionale della pena che, una volta concessa, blocca l´interdizione. Si proponeva uno sconto di pena per chi collabora prima del processo. La Severino ha imposto uno stop, visto che è lei la titolare delle modifiche al codice penale e visto che non era stata consultata per la nomina dei componenti della commissione. Patroni Griffi ha detto di sì. Ma adesso tocca al Guardasigilli, dopodomani, cimentarsi nelle modifiche penali.

31 gennaio 2012

mercoledì, febbraio 08, 2012

Compleanno del giorno

Ennessima dimostrazione che i Bertozzi sono... fatti con lo stampino :)


AUGURI BERTOSS!!!


PS: vi giuro questa NON è una foto di Tommy!!!!

martedì, febbraio 07, 2012

50 consigli per zero emissioni

Su segnalazione di Ciccio...

50 consigli per un 2012 a zero emissioni
Dal car pooling agli orti urbani, scopri come resettare la tua vita
e diventare un cittadino modello di un mondo ideale


Il 2012 è stato proclamato anno delle energie rinnovabili dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’organizzazione punterà in questi 12 mesi a promuovere lo sviluppo delle fonti alternative di approvvigionamento energetico, questione che lo stesso Ban Ki-moon ha inserito tra le prime 5 priorità del suo mandato. Una delle principali cause della povertà nel mondo è infatti il difficoltoso o assente accesso all’energia: si calcola che circa 1,4 miliardi di persone non abbiano accesso all’elettricità. L’Onu conta di ridurre questo gap puntando direttamente sulle rinnovabili e i doni della Natura stessa che esse utilizzano.

La questione ha ovviamente anche dei risvolti fondamentali nelle zone ricche del mondo, Europa compresa. Anche il mondo industrializzato ha sollevato già da molti anni il problema della sostenibilità delle sue scelte energetiche al fine di ridurre le emissioni inquinanti, una delle principali cause dello sconvolgimento del clima. I grandi del mondo hanno parlato di questi temi nella recente conferenza di Durban dove seppur con le consuete timidezze, è stata approvata una bozza di accordo vincolante sulla riduzione delle emissioni. Ma il 2012 offrirà al mondo un’altra occasione per imprimere un cambio di rotta radicale al mutamento climatico e al riscaldamento globale, con la conferenza sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Rio a giugno.

Le scelte green però riguardano tutti e non solo i governanti. Anche i comportamenti e le scelte di tutti i giorni possono influire. Bastano alcuni piccoli accorgimenti, anche molto banali: togliere lo stand-by dai device elettronici o spegnere le luci inutili. Prendere il treno, sfruttare il car-sharing. E maturare una coscienza critica anche nelle scelte del consumo.

Questi sono i nostri 50 consigli per un anno sostenibile a zero emissioni:
http://life.wired.it/foto/2012/01/06/consigli-ecologia-emissioni-zero-16558.html

6 gennaio 2012
da wired.it

1000evasori oggi, 1000 evasori domani...

...piano piano si possono stanare tutti

Lotta alle truffe contro lo Stato
Gdf, mille dipendenti con doppio lavoro
Controlli a tappeto in tutta Italia, scoperti 4.300 «finti poveri» che beneficiavano di aiuti e denunciate quasi 18mila truffatori

MILANO- Controlli a tappeto. E lotta alle truffe contro lo Stato. La Guardia di finanza ha scoperto nel 2011 oltre mille dipendenti pubblici col «doppio lavoro». E non solo, le fiamme gialle hanno denunciato 17.966 truffatori, accertato danni erariali per 2 miliardi di euro e bloccati illeciti finanziamenti comunitari e nazionali per quasi 700 milioni di euro. Inoltre sono stati scoperti 4.300 finti poveri che beneficiavano di aiuti statali. «La lotta all'evasione fiscale e agli sprechi nella Pubblica amministrazione rappresentano le due facce della stessa medaglia», ha affermato il comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE- Scoperti «numerosi» casi di incompatibilità e di doppio lavoro a carico di dipendenti statali: 1.140 soggetti in capo ai quali, a fronte di compensi percepiti per 6 milioni di euro, sono state elevate sanzioni per 13 milioni di euro.

SANITA' - Nel comparto della spesa sanitaria, a fronte di 2 mila interventi, sono state denunciate 2.223 persone con la scoperta di truffe ai danni del Servizio sanitario nazionale per 277 milioni di euro. Sono stati inoltre eseguiti 858 interventi, d'iniziativa o su delega della Corte dei Conti, che hanno consentito di far emergere in totale sprechi per oltre 2 miliardi di euro, e di questi, 291 milioni di euro sono i danni erariali collegati alla spesa sanitaria.

NON SOLO EVASIONE- La priorità operativa della Guardia di Finanza è infatti «la tutela del bilancio nazionale che è assicurata anche da una decisa azione contro ogni tipo di spreco ed ogni forma di frode nella gestione della spesa pubblica. Non solo contrasto all'evasione fiscale dunque, ma anche recupero delle risorse distolte fraudolentemente dalle finalità pubbliche cui sono destinate». E - sottolinea la Gdf - «letti in tale ottica, gli importanti risultati ottenuti nel 2011 dalla guardia di Finanza in materia di tutela della spesa pubblica, assumono ancora maggior valenza e significato soprattutto perché nel 2012 saranno dedicate risorse e speciale attenzione alle indagini contro ogni forma di spreco».

26 gennaio 2012
da corriere.it

lunedì, febbraio 06, 2012

CIA monitora Twitter e Facebook


La CIA monitora Twitter e Facebook
per prevedere possibili rivolte

Si definiscono scherzosamente ninja librarians, letteralmente “bibliotecari ninja”, e sono un team di analisti della CIA che, stando ad un rapporto pubblicato dall’Associated Press, controllano quotidianamente milioni di tweet ed altrettante discussioni su Facebook, blog, forum, chat e qualunque altro servizio a cui gli utenti possono accedere e contribuire liberamente.

Lo scopo di questa attività di intelligence, sostiene il report, è quello di monitorare gli andamenti della politica internazionale, tastare il polso dei popoli e, in ultimo, prevedere eventuali destabilizzazioni e possibili rivolte in seguito ad aventi importanti come può esser stato, ad esempio, il raid dei Navy SEAL in cui è stato ucciso Osama bin Laden.

Le reazioni degli internauti vengono controllate con attenzione dagli analisti dell’Open Source Center che si trova in Virginia - molti di loro operano dalle varie ambasciate americane sparse per il Mondo - e confrontate con le notizie pubblicate sui quotidiani locali e quelle diffuse dalle tv. Poi, alla fine della giornata, viene stilata una relazione in cui vengono messi in evidenza tutti i possibili fattori di crisi per gli Stati Uniti che finisce direttamente sulla scrivania del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

A confermare l’esistenza dell’Open Source Center è stato il direttore del centro, Doug Naquin, che ha spiegato il mondo in cui operano gli analisi paraganandoli a Lisbeth Salander, l’eroina protagonista della trilogia Millennium di Stieg Larsson: “un eccentrico e irriverente hacker che sa come trovare cose di cui altre persone non conoscono nemmeno l’esistenza“.

La struttura, spiega Naquin, è stata creata su consiglio della 9/11 Commission, la Commissione d’indagine sugli attentati dell’11 settembre 2001, convinta che eventuali rivolte contro gli Stati Uniti potessero nascere proprio da internet e, quindi, dai social network o da quei luoghi virtuali in cui chiunque può esprimersi liberamente e soprattutto pubblicamente.

E i fatti, a quanto pare, hanno dato ragione alla Commissione. La rivoluzione d’Egitto, ad esempio, era già stata prevista dagli analisti dell’Open Source Center: “non sapevamo quando, ma avevamo la certezza che sarebbe successo” proprio grazie alle tendenze emerse in quell’area su Facebook e Twitter. Stesso discorso per le rivolte a Bangkok del maggio dello scorso anno o la rivoluzione iraniana del 2009.

Gli analisti, specifica Naquin, analizzano quotidianamente milioni di conversazioni in qualunque lingua - dall’arabo al cinese, dall’urdu al russo - e riescono a fornire, da soli, circa i due terzi delle informazioni di intelligence raccolte dagli Stati Uniti.


5 novembre 2011
da downloadblog.it

Vincoli x internet?


Copyright: in America il
SOPA, in Italia il Fava


L‘Italia è un paese nemico di Internet. Ancora una volta. E la classe politica italiana, che ha cercato innumerevoli volte di mettere in piedi dei regolamenti per controllare e censurare la Rete, ci riprova. Dalle varie proposte di legge Bavaglio, sino ai famosi DDL intercettazioni, dal decreto Romani alle assurde proposte della Carlucci, fino al famigerato decreto Pisanu anti Wi-fi (abolito, meno male, lo scorso anno), il Bel Paese si è sempre distinto nel mondo nell’ardita attività del proporre norme di controllo degne delle peggiori dittature. Tutto o quasi in nome della tutela del diritto d’autore online.

Ora, mentre negli Stati Uniti si combatte una guerra senza esclusioni di colpi per tutelare la libertà di espressione nella grande Rete contro leggi come il SOPA e il PIPA, da noi spunta il Fava. La nuova minaccia per il Web arriva dal parlamentare della Lega Nord Gianni Fava, che è riuscito a fare approvare dalla Commissione Politiche Comunitarie una proposta d’emendamento al Decreto Legislativo 70/2003 per introdurre una nuova forma di responsabilità a carico dei cosiddetti hosting provider.

Il provvedimento mira a obbligare gli ISP a rimuovere determinati contenuti online sulla base delle sole richieste inviate “dai titolari dei diritti violati dall’attività o dall’informazione”. Non solo. Gli stessi hosting provider avrebbero l’obbligo di monitoraggio preventivo di attività o contenuti potenzialmente illeciti, a seconda delle segnalazioni, e si ritroverebbero a dover rimuovere i contenuti illeciti non soltanto su segnalazione delle autorità competenti, ma anche di qualsiasi detentore dei diritti, ovvero un qualsiasi soggetto privato portatore di interessi. Come se non bastasse, secondo l’emendamento Fava, i fornitori di servizi online che mettono a disposizione strumenti di promozione di attività ritenute, in seguito, illecite, rispondono di una sorta di “concorso di colpa”. Google, Bing, Yahoo, che forniscono spazio per gli inserzionisti, YouTube e Facebook, che promuovono contenuti sulle proprie piattaforme, avrebbero una sorta responsabilità sulla liceità dei prodotti e delle attività promosse. In parole povere, dal Parlamento italiano arriva l’ennesima proposta di assassinio doloso del Web, della libertà di espressione in Rete e del mercato digitale in nome del solito Copyright.

L’avvocato Guido Scorza, esperto di diritto di Internet, spiega: «Si sta, per un verso, ipotizzando di privatizzare la giustizia consentendo a chiunque di ottenere la rimozione di un contenuto dallo spazio pubblico telematico senza neppure passare da un giudice, semplicemente minacciando un fornitore di hosting di un’eventuale azione di responsabilità. Per altro verso, si sta subdolamente cercando di porre a carico dei fornitori di hosting un obbligo di sorveglianza in relazione ai contenuti pubblicati dagli utenti – ha continuato l’avvocato – trasformandoli in sceriffi della Rete, ruolo che non gli compete e che, come ormai universalmente accettato in ambito europeo, è bene non abbiano».

21 gennaio 2012
da tvdigitaldivide.it

Altri articoli sull'argomento:

http://www.tvdigitaldivide.it/2012/01/25/copyright-gozi-pd-sulla-legge-censura-internet-fava-mischia-le-carte/

http://www.corrierecomunicazioni.it/media/13524_bavaglio-a-internetfava-si-difendehanno-votato-tutti.htm


http://www.tvdigitaldivide.it/2012/01/24/copyright-tutti-contro-la-legge-fava-censura-internet-il-leghista-negli-usa-incontra-il-promotore-del-sopa/

www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1034875/internet-arriva-la-norma-bavaglio-ma-e-rivolta-contro-la-censura.shtml