sabato, giugno 12, 2010

La prima cosa buona, è che quando la storia arriva alla fine, non termina. Cade invece dentro un buco, e il racconto riappare a metà del racconto stesso. E questa è la seconda cosa buona, la più importante: che da qui, si può cambiare la rotta. Se me lo lasci fare. Se me ne dai il tempo. (da LUCIA Y EL SEXO).

WeHateMondays: un MP3 gratis ogni lunedì

WeHateMondays:
un MP3 gratis ogni lunedì


Sì, oggi per fortuna è già martedì… ma l’iniziativa si è palesata soltanto nel primo pomeriggio di ieri (e in ogni caso non ha alcuna scadenza temporale): il titolo può avervi fatto pensare di premere il pulsante Ignora se avete ricevuto l’invito al “like” su Facebook e se così è stato potreste convincervi presto a cambiare idea. WeHateMondays non è la solita pagina inutile per riempire il news feed del proprio profilo di varie amenità.

Si tratta al contrario di un Tumblr musicale che ogni lunedì – a partire proprio da ieri, 24 maggio – proporrà una traccia da scaricare gratuitamente in formato MP3: la prima canzone disponibile è I Don’t Bite di We Are Scientists, un gruppo indie-rock californiano di cui hanno parlato anche i colleghi di Soundsblog.it. Per le prossime settimane è anche possibile inviare una traccia allo staff attraverso Megaupload.

Quest’ultimo rappresenta forse l’unica “pecca” di un’iniziativa che si somma al #MusicMonday su Twitter (ripreso periodicamente da blog come Mashable) e al Sunday Sound di MakeUseOf iniziato due giorni fa: Megaupload richiede un’attesa di 45 sec. per ogni mirror prima di poter scaricare i file — a meno che non si disponga di un account premium per cui è prevista una sottoscrizione. Non è comunque un’attesa lunghissima!

24 maggio 2010
da downloadblog.it

venerdì, giugno 11, 2010

Qui scatta la bestemmia

Come cazzo è possibile?!?!?!? ma che giustizia è?!?!?!?!?!? ma viviamo nella repubblica delle banane?!?!?!?!?!?!?


Ubriaco e contromano, uccise 3 persone

sulla Pontina: pena sospesa in appello

Stefano Masci era stato condannato in primo grado a 8 anni

ROMA - Uccise tre persone in un incidente stradale sulla Pontina dopo aver guidato ubriaco e contromano per 13 chilometri. Ieri Stefano Masci, responsabile del triplice omicidio colposo e condannato in primo grado a 8 anni, ha ottenuto una consistente riduzione di pena. La Corte d’assise d’Appello di Roma ha riformato la sentenza, stabilendo che Masci dovrà trascorre in carcere 5 anni e 4 mesi. Pena sospesa. Ma l’imputato ha diritto anche a uno sconto di tre anni, perché la tragedia avvenne il 17 aprile del 2006 e Masci usufruirà dell’indulto. La condanna effettiva, alla fine, è di due anni e 4 mesi. Ai quali va ulteriormente sottratto un anno di detenzione già scontato tra carcere ed arresti domiciliari.

Prima che la giuria popolare si ritirasse in camera di consiglio, il procuratore generale aveva esortato la Corte a non diminuire la condanna, spendendosi a sottolineare i benefici di cui comunque avrebbe goduto l’imputato grazie all’indulto. Esortazione rimasta lettera morta, come era stato per la richiesta della procura che voleva condannare Masci per omicidio volontario. I giudici, tra l’altro, hanno stabilito oltre alla sospensione condizionale, anche la concessione delle attenuanti generiche, nonostante la sera della tragedia Masci fosse ubriaco alla guida.

La morte di Maurizio Montanari, Iolanda Ramos e Deborah Borsari, rappresentati dagli avvocati Adriano Izzo e Federico Bianchi, avviene sulla Pontina alla 4 del mattino del 17 aprile del 2006. La Mercedes sulla quale viaggiano le tre vittime si scontra con l’Audi guidata da Masci. L’uomo, ubriaco, ha già percorso 13 chilometri contromano. Una tratto di strada lungo, durante il quale Masci incrocia anche diverse auto che gli segnalano il pericolo. Una donna, alla guida di una Peugeot sulla corsia opposta, tenta di rincorrerlo per farlo accostare. Tentativo inutile. Masci continua a spingere l’acceleratore fino allo schianto mortale con la Mercedes.

Non è la prima volta che, tra il primo e il secondo grado, il responsabile di un incidente mortale ottenga il dimezzamento della pena. È successo per Stefano Lucidi, condannato in via definitiva a 5 anni di reclusione con l’accusa di omicidio colposo per la morte di due giovani fidanzati, investiti passando a 100 all’ora con il rosso; Lucidi, in primo grado, era stato condannato a 10 anni con rito abbreviato per omicidio volontario. Stessa sorte è toccata Vasile Ignatiuc, responsabile della morte di uno studente investito, è passato a 100 chilometri orari con il semaforo rosso: 16 anni in primo grado, otto in appello. Ora si attende l’esito del secondo grado per Friedrich Vernarelli, condannato dal tribunale a 7 anni di carcere per il duplice omicidio colposo di due turiste irlandesi.


28 maggio 2010
da ilmessaggero.it

Dal passato...

Premesso che considero più che migliorabile (per non dire sbagliata in determinati punti) la legge sulle intercettazioni, riporto un articolo del passato di cui non vi dico l'autore, il giornale e l'anno in cui è stato pubblicato. Altri tempi, altri avversari politici, altri erano i Nemici da abbattere, e quindi altri i valori etici e costituzionali da difendere (perchè oltre che la legge ad personam, esiste anche l'etica ad personam). Al di là di tutto lo riporto, perchè ho sentito dire a più persone la cazzata: "intercettiamoci tutti" o " se non hai nulla da nascondere..".

"Quali travisamenti può determinare una discussione americana trasferita in un' Europa dalle condizioni istituzionali quasi del tutto opposte? Si prospetta un' ingannevole ricetta: "meno privacy, più sicurezza". La formula è doppiamente ingannevole. Sul piano pratico, perché vi sono situazioni in cui solo una maggior tutela della privacy individuale può far crescere la sicurezza collettiva. Basta pensare alle liste dei passeggeri degli aerei, oggi accessibili per moltissimi soggetti, e che possono fornire informazioni preziose ai terroristi, sia indicando chi viaggia, sia svelando dati apparentemente innocui come le abitudini alimentari dei passeggeri che hanno richiesto un pasto speciale, e che possono rivelare che su quel volo si trova un gruppo di ebrei ortodossi.

Sul piano dei princìpi, il riferimento alla privacy induce a pensare che si tratti di poca cosa, di modesti sacrifici. E invece così non è, perché dietro quella parola si scorgono libertà essenziali del nostro tempo: le forme della comunicazione, le nuove possibilità di discriminazione, la costruzione stessa della personalità. La privacy, in questo suo più ricco significato, costituisce ormai un elemento essenziale della cittadinanza della nostra epoca, della "cittadinanza elettronica". Bisogna diffidare dell' argomento di chi sottolinea come il cittadino probo non abbia nulla da temere dalla conoscenza delle informazioni che lo riguardano. "L' uomo di vetro" è una metafora totalitaria, perché su di essa si basa poi la pretesa dello Stato di conoscere tutto, anche gli aspetti più intimi della vita dei cittadini, trasformando automaticamente in "sospetto" chi chieda salvaguardia della vita privata."

Quello che pensavo ieri. Sbagliando, lo so. Ma ora mi passa.

Da solo lungo l'autostrada
alle prime luci del mattino...
a volte spengo anche la radio
e lascio il mio cuore incollato al finestrino...

Lo so del mondo e anche del resto,
lo so che tutto va in rovina...
ma di mattina, quando la gente dorme
col suo normale malumore,
può bastare un niente,
forse un piccolo bagliore,
un'aria già vissuta, un paesaggio, che ne so...

E sto bene...
sto bene come uno che si sogna...
non lo so se mi conviene
ma sto bene, che vergogna...
Io sto bene...
proprio ora, proprio qui...
non è mica colpa mia se mi capita così...

E' come un'illogica allegria
di cui non so il motivo, non so che cosa sia...
E' come se improvvisamente
mi fossi preso il diritto
di vivere il presente...

Io sto bene...
na na na na na na na
questa illogica allegria
proprio ora, propio qui...

Da solo lungo l'autostrada
alle prime luci del mattino...

L'illogica allegria (Giorgio Gaber)

giovedì, giugno 10, 2010

Non dovevano abolirle tutte????

In campagna elettorale solito proclama: "abolileremo le provincie così si tagliano i costi!"
Immancabilmente, fatte le elezioni tutto cade nel dimenticatoio.
Con l'ultima manovra incredibilmente spunta un taglio di 10provincie, ma ovviamente i diretti interessati scatenano la rivolta... quindi pare che non si abolisca più nulla...
Ora ecco l'ultimo capitolo di questa assurda storia...


Abolizione delle Province,
spunta il “trucchetto” della montagna

ROMA — Via libera in commissione Affari Costituzionali al taglio delle Province. Nulla a che vedere con la sforbiciata promessa a gran voce in campagna elettorale. Tuttavia è stato approvato con il voto favorevole di Pdl e Lega e quello contrario di Pd, Udc e Api l’emendamento alla Carta delle autonomie che riduce le province sotto i 200mila abitanti.

Si tratta, a dire il vero, di un “taglietto”. Anche perchè è stato introdotto il solito “trucchetto” tipico della legislazione italiana. Ovvero, vengono sì tagliate le province sotto i 200mila abitanti, ma la soglia scende a 150mila se almeno la metà del territorio è montano. Le soglie, poi, non si applicherebbero alle Regioni a statuto speciale: sia mai.

E così, la “scure molle”, secondo i dati Istat, dovrebbe abolire 4 province sotto i 200mila abitanti: Vercelli (180.111) in Piemonte, Isernia (88.895) in Molise, Fermo (176.488) nelle Marche e Vibo Valentia (167.334) in Calabria.

Altre tre province sono ancora in forse. Pur avendo meno di 200 mila abitanti potrebbero essere risparmiate perché hanno il 50 per cento di territorio montano. Si tratta delle province di Biella e Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, e di Crotone in Calabria.

La mappa delle nuove province è stata delegata al Governo, che avrà ventiquattro mesi di tempo per portare a termine la razionalizzazione.

9 giugno 2010
da montagna.tv


Quando andavamo alle elementari c'erano un tot di provincie ed è sempre funzionato tutto senza problemi; poi nei primi anni 90 decisero di crearne di nuove (col solo scopo di avere nuove "poltrone" da assegnare) e così spuntarono i vari Lodi, Lecco, Rimini, Crotone, ecc.. ; pochi anni fa ne hanno create altre ancora (con l'assurdità della Sardegna che da 4 è passata a 8... con la Provincia del Medio Campidano il cui capoluogo è di 8mila abitanti!!!!!!! Travagliato ne ha di più!!!!)
Ora che forse stavano inziando una riforma decente... fanno 3passi avanti e due indietro, il tutto perchè? "ci sono le provincie che si lamentano".... ma grazie al caxxo!!!! Le vuoi abolire, ovvio che sono contrari!
Qui più passa il tempo e più ci prendono per il culo!!!

Ecco a voi le vere differenze...



Judge your success by what you had to give up in order to get it. DALAI LAMA

mercoledì, giugno 09, 2010

Questo si che è risparmio energetico...

... il problema poi è la "pezzatura" :-)


Milano, al filobus non arriva la corrente:
passeggeri costretti a spingerlo


Al filobus non arrivava più la corrente: per questa ragione a Milano, in via Tibaldi, i passeggeri sono stati costretti a spingerlo.
A chiedere questo favore è stato l’autista del mezzo pubblico.
Ecco il video:
http://www.youtube.com/watch?v=Fyk2UPhA3H4

8 giugno 2010
da blitzquotidiano.it

Charlie Cinelli a Lograto


Lograto (BS)
venerdì 11/06/2010
h. 21.00

Charlie Cinelli One Man Show


in concerto alla festa degli Alpini in quel di Lograto (BS)
Mangiare, bere e ricchi premi!!!!.

I

If opportunity doesn't knock, build a door. DALAI LAMA

martedì, giugno 08, 2010

Oh.... Allora non ci sono solo il Bianco e il Nero!

Qui su "Il Riformista" un intervista a Carlo Nordio, procuratore aggiunto a Venezia.

«I pm non rispondono di niente a nessuno. L'unica soluzione è separare le carriere»
di Alessandro Da Rold
Carlo Nordio. Dall'indagine dell'Aquila sulla Protezione civile al ddl intercettazioni. Parla il procuratore aggiunto di Venezia.

«Ormai il pubblico ministero è abituato a ragionare in termini di capo della polizia giudiziaria, quando allo stesso tempo è un giudice coperto dalle guarentigie: dovrebbe essere terzo, ma poi terzo non è». Carlo Nordio, procuratore aggiunto a Venezia, analizza insieme al Riformista, l’inchiesta di Alfredo Rossini, pm dell’Aquila, che ha accusato sette dirigenti della Protezione Civile «che avrebbero potuto evitare che il terremoto mietesse tante vittime» dando per tempo l’allarme. «Non voglio commentare le considerazioni di un collega - spiega Nordio, rispetto «al risultato conforme a quello che la gente si aspetta» sottolineato da Rossini alla chiusura delle indagini -, «perché quelle parole vanno interpretate anche in questo senso: un pm deve essere molto sensibile rispetto a quelle che sono le indagini in settori che implicano l’incolumità pubblica». Quindi - secondo Nordio - «la colpa non è tanto del procuratore dell’Aquila, la colpa sta nel sistema giudiziario italiano che deve essere riformato».

Quindi giustifica il pm abruzzese.
Lo giustifico proprio perché detto da un pubblico ministero, sarebbe molto più grave se detto da un giudice.

Nel senso?
Il problema vero è quello della separazione delle carriere. Ormai il pubblico ministero è abituato a ragionare in termini di capo della polizia giudiziaria, quando è allo stesso tempo un giudice tutelato che non risponde dei suoi errori di fronte a nessuno: in questo modo è entrambe le cose.

Il resto dell'intervista qui.

Tyrannybook

Troppo successo per Tyrannybook:
costretto a chiudere

Così come in borsa c’è l’eccesso di rialzo, pure in questo caso deve essere scattato un meccanismo simile, anche se la decisione non proviene da un ente di controllo, ma direttamente dai gestori del sito.

La storia è quella di Tyrannybook, e del suo troppo successo. Il sito era stato creato da Amnesty International Portogallo, con l’intento di far circolare informazioni riguardanti alcuni dei leader mondiali sotto osservazione per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani.

Subito aveva riscosso un notevole seguito, tanto che proprio questo ha costretto i gestori del servizio a chiuderlo, non avendo più le forze per gestire l’incredibile mole di utenti, così come si legge sul messaggio che compare ora provando ad accedere alla pagina.

La buona notizia, in un certo modo, è che un sito del genere ha ricevuto l’attenzione che meritava, e dimostra inoltre che i contenuti “seri” non è detto che debbano essere affrontati necessariamente in maniera seriosa, ma possono anche sfruttare la Rete e i suoi meccanismi di comunicazione apparentemente più leggeri, come abbiamo del resto visto poco fa con 1BillionHungry.

Per la cronaca, Tyrannybook aveva un’interfaccia che ricordava volutamente quella di Facebook, salvo che al posto del classico azzurro compariva il rosso.

24 maggio 2010
da oneweb20.it
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
FRANCO BATTIATO, La Cura

lunedì, giugno 07, 2010

Va come una moto... x forsa!!!

Cosa dicevamo, dai che forse i ciclisti hanno smesso di doparsi (o per lo meno lo fanno molto meno) ?

Certo, hanno smesso di "truccare" il loro corpo, ma nessuno aveva mai pensato alla bici...
... beccatevi cosa hanno scoperto: un motorino all'interno del telaio della bicicletta!!!!!!
(il sospettato è Cancellara... )
me sò ciarit!!!
http://www.youtube.com/watch?v=53ehdzkRS1o


Siamo a livelli di fantascienza: ora si mettono pure a truccar la bici come si faceva col "Ciaino" quando avevam 14anni...

SU ISRAELE

Credo che abbiate letto/sentito dell'assalto alle navi degli attivisti filo palestinesi (o pacifisti se preferite), qui c'è un video che mostra alcuni fatti.

http://www.focusonisrael.org/2010/06/01/nave-pacifisti-gaza-soldati-israeliani-video/

e qui un articolo interessante di Panebianco sul corriere della sera:

"E’un noto circolo vizioso: l’ossessiva, e di per sé giustificata, ricerca di sicurezza da parte di chi vive in costante pericolo, può indurlo in errori che ne accrescono ancor di più l’insicurezza. È capitato ad Israele. Cadendo stupidamente nella trappola preparata dai simpatizzanti di Hamas e spargendo sangue, il governo israeliano ha fatto un regalo ai suoi nemici (e sarà un bene se ne pagherà il conto sul piano elettorale). E ha dato altra linfa alla generale ostilità per Israele, l’unico Paese al quale non si perdona niente. Pur essendo anche l’unico Paese che vive in permanente stato d’assedio dalla sua fondazione. Nulla misura la «popolarità» di Israele meglio dell’atteggiamento delle Nazioni Unite. Dove si passa spesso sopra ai delitti di qualunque sanguinario regime ma mai a quelli, veri o presunti, della democrazia israeliana. Lo si chiami pure lapsus freudiano ma molti ricordano la mappa del Medio Oriente che faceva mostra di sé all’Onu e sulla quale non v’era traccia di Israele. La volontà della maggioranza del Consiglio per i diritti umani di metterlo oggi sotto inchiesta (con i soli voti contrari di Stati Uniti, Italia e Olanda(per una volta non dobbiamo vergognarci del nostro Paese n.d.Vx.)) è in linea con una consolidata tradizione onusiana di ostilità preconcetta verso quello Stato.

(...)

C’è poi l’avversione di tanta parte dell’opinione pubblica mondiale. Chi finge che il pregiudizio antisemita non c’entri nulla deve spiegare questa mancanza di equanimità verso la democrazia israeliana. E deve spiegare perché la legittima difesa dei palestinesi si accompagni spesso alla cecità di fronte alla natura dei movimenti islamisti e alla ferocia dei nemici di Israele. Ricordo una lettera che mi inviò un tale a seguito di un articolo sul conflitto arabo-israeliano. Dopo avermi accusato di negare l’evidenza, ossia la «natura criminale» di Israele, quel tale concludeva con una domanda: «Ma perché difende Israele, lei che non è nemmeno ebreo?».

Checché ne dicano i suoi nemici, Israele è una realtà fragile, precaria. Se un giorno venisse distrutto c’è chi brinderebbe anche in Europa. Ma quella tragedia anticiperebbe o accompagnerebbe una grande sconfitta occidentale: la vittoria di concezioni, modi di vita, istituzioni, antitetici ai nostri e a noi ostili."


E non so dove, ma arriverò puntuale.
LA SPESA, Marta sui Tubi

domenica, giugno 06, 2010

Foto della settimana

11 novembre 2005
Monte Baldo

Sempre il giorno del mio compleanno, una volta giunti al rif. Telegrafo, questo è il panorama che ci si presenta davanti: miglior regalo non potevo ricevere, non credete?
Alessio