Divertente lettura: io sono esattamente.... il contrario!
L'unica cosa in cui mi trovo è quello in giallo... e ne son assai orgoglione :D
Su segnalazione di Piz...
L'UOMO BRESCIANO E' CHIC
Il maschio bresciano è spesso depresso. La sua attività preferita è
trovarsi in qualche locale del centro storico con gli amici. Si siedono
tutti insieme depressi in compagnia. I motivi per lamentarsi, sono
assolutamente comprensibili:
-“Brescia è una città di merda, voglio andare a vivere all’estero”.
In genere le mete europee più gettonate sono Barcellona (under 23) e
Londra (over 23) per non stravolgere troppo le proprie abitudini
bresciane. Poi scatta il sogno nel cassetto: Sud America! Senza però
avere un’idea ben precisa di che posto andare dei 18 milioni e 841 mila
km quadrati di superficie del mezzo continente. Per poi andare a fare?
Nell’immaginario c’è sempre ‘sto cazzo di baracchino sulla spiaggia (un
sogno o un incubo?) e tope di lusso che aspettano solo loro (solo un
sogno). Ad ogni modo, il Nord America lo avevano a priori escluso! Lì,
in genere, ci vogliono andare le fighe, immaginadosi di andare a vivere
in una New York patinata a tacchi alti.
Comunque tranquilli, non andrete da nessuna parte. Chi ha voluto partire l’ha già fatto da un pezzo.
Il
bresciano depresso mentre beve la sua birra pensa:
“Lavoro troppo, non
ho tempo per fare un cazzo”, mentre l’amico depresso a fianco si accende
una paina e pensa
“Lavoro troppo poco, non ho soldi per fare un cazzo”.
-”Il
rapporto con la mia morosa è sempre la solita menata, che palle”. Mi
pare ovvio, perchè se invece la morosa azzarda a qualche spinta
innovatrice nel rapporto, il lamento si trasforma in
“La mia morosa è
una rompicoglioni”, per poi precipitare in un incredulo
“Non ho capito
perchè quella troia mi ha lasciato”. In sostanza: scazzati perchè hanno
la morosa, scazzati perchè non ce l’hanno e depressi perchè stati
(giustamente) mollati.
Ma poi, nel locale arriva sempre
il
maschio non depresso: tranquillo, limpido, sorride, interagisce, si
interessa all’altro... sembra proprio un tipo sereno! Gli altri maschi
si capiscono al volo tra loro e, con un mezzo sorriso, pensano:
“Che
sfigato...”.
Il dramma è che hanno ragione! Sì, perchè le ragazze
bresciane, di norma, vogliono il depresso! Credono che sia più profondo,
più intenso, più interessante: confondono il silenzio con il pensiero e
il malessere con la complessità d’animo. In tal modo lo scazzo diventa
il simbolo chic dell’uomo che si sente superiore a questa vita
dozzinale.
E’ chiaro, un po’ si deve sbattere per dimostrare la sua invisibile superiorità e giustificare il suo tormento.
Quindi, questa è la tendenza:
Ascolta la musica di pregio, ossia quella sconosciuta (non importa se
fa cagare, l’importante è che non la conosca quasi nessuno);
Odia Vasco, ma solo a priori;
Ama i Radiohead, ma solo a priori;
E’ un grande critico d’arte, ma lui di preciso non sa fare niente;
Non segue il calcio;
Riesce a dire con supponente saccenza grandissime cagate;
Si sente un potenziale stratega degli scacchi (come nella vita), ma in
realtà non ci sa giocare, perchè ovviamente non trova nessun degno
avversario
“in questa città di merda”;
Ama moltissimo i film francesi, cioè ne ha visti tre, ma quei tre tornano spesso nei suoi discorsi;
Possiede ogni bene della Apple, ma odia Steve Jobs;
Gli piacciono i Doors, fino a quando non verrà a conoscenza che la
frase
“Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette
di girare a testa alta con il viso coperto di lacrime” è proprio di Jim
Morrison;
Non balla mai, figuriamoci!;
A tarda ora, preferisce
intrattenersi fuori dalla Casa del Popolo e non fuori dal Carmen Town,
senza capire che non c’è una reale e sostanziale differenza;
Ama il contatto con la natura, infatti va spesso negli agriturismi fuori porta a mangiare lo spiedo;
Odia i luoghi comuni e le facili generalizzazioni, ma i suoi discorsi
iniziano spesso con
“i bresciani (gli italiani, i politici) sono...”;
I best seller che van di moda non li legge,
“perchè non è mica
letteratura”, però riesce a fare delle recensioni molto articolate.
Quindi c’è da chiedersi: cazzo ne sa?;
Guarda facebook più di quanto
si immagini, ma nessuno lo deve sospettare. Gli piace disgustarsi
quando vede comparire link pietosi del tipo
“A volte basta un attimo per
scordare una vita, ma non basta una vita per scordare un attimo” (che
comunque è sempre una frase di Jim Morrison!);
Compra l’Internazionale, compra Murakami (ho detto compra);
Viva Kubrick! Abbasso Instgram!;
Generalmente odia Halloween, e ci tiene a sottolinearlo, guardando con scandalizzato sdegno quelli che si travestono;
Durante le feste comandate, è ancora più scazzato del solito. Quindi,
questi sono i frangenti nei quali le fighe subiscono ancor di più il suo
fascino invisibile;
Quando inizia a stempiarsi, si compra la moto;
Con gli occhiali da sole, non lo ammetterà mai nemmeno a se stesso, ma si sente molto più figo;
Se guardi le sue foto da adolescente, indossava camicia a quadretti
aperta con sotto la maina dei suoi cantanti preferiti. Anche dalle foto,
si può scorgere un alone di scazzo acerbo nel suo volto;
Si sente un bohemian tormentato quando ordina un pastis, se poi sa strimpellare due robe davanti agli altri, è finita;
Quando esce temporaneamente fuori dallo scazzo, si ritorce in
atteggiamenti disinibiti che lo rendono antipaticissimo, peggio di Pete
Doherty;
Si circonda di tipe che indossano occhialoni enormi e sciarpe in qualsiasi stagione dell’anno;
Ovviamente fuma tabacco, perchè lui non vuole una vita preconfezionata;
Non guarda la televisione, però non si capisce come mai non abbia ancora disattivato il suo abbonamento a sky;
Dichiara alla sua ragazza che lui è l’unico uomo a non essere mai andato a puttane.
A questo punto, lascio la parola a Giacomo Leopardi:
E’
curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le
maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici siano prese
come indizio di poco valore.
11 ottobre 2012