sabato, agosto 25, 2012

Il gatto per Sara!


Questo è identico al gatto con gli stivali di Sherk!!!


un, due, tre... stella!

venerdì, agosto 24, 2012

Il mantello dell'invisibilità

Su segnalazione di Ciccio...


Il mantello dell’invisibilità di Harry Potter è quasi realtà
Andrea di Falco, capo ricercatore presso la scozzese Saint Andrew University, ha messo a punto il “Metaflex”: materiale rivoluzionario che, non assorbendo la luce, permette l’invisibilità.

Un materiale che renda invisibili gli oggetti di cui è fatto è l’argomento di ricerca della task force di scienziati capitanati dall’italiano Andrea di Falco presso la Saint Andrew University. Attraverso l’elaborazione di un metamateriale che non assorbe le onde luminose il ricercatore annuncia che manipolare la luce non sarà più un mito. La notizia ha fatto il giro del mondo e la ricerca è stata ovviamente pubblicata in modo approfondito sul New Journal of Physics. Ma vediamo come funziona in soldoni.

INDICE DI RIFRAZIONE NEGATIVO - Quello in questione è un cosiddetto metamateriale, un materiale totalmente artificiale creato in laboratorio per ottenere proprietà non disponibili in natura. Solitamente, queste proprietà ricercate, non dipendono dalla composizione dello stesso ma dalla struttura. Ma veniamo al nostro caso specifico. La proprietà conferita al metamateriale in questione è l’indice di rifrazione negativo. Inciso: l’indice di rifrazione indica quanto la luce che penetra attraverso una sostanza sia più lenta della velocità della luce nel vuoto. Tutte le sostanze hanno indice di rifrazione positivo che implica l’assorbimento delle onde elettromagnetiche da parte dei vari mezzi e quindi la visibilità degli stessi. Un materiale con indice di rifrazione negativo ha quindi le potenzialità per essere invisibile. Ma non è questa la scoperta.

METAFLEX – I metamateriali del genere finora realizzati riuscivano a mantenere la proprietà solo in forma piatta e rigida, non esattamente ideale per la creazione di oggetti flessibili (come il mantello..). Ecco quindi dove Di Falco e la sua equipe sono riusciti: creare una membrana di metamateriale, una pellicola polimerica ribattezzata Metaflex proprio per la flessibilità guadagnata, che ha tutte le carte in regola per essere assemblata e per andare a creare oggetti tridimensionali flessibili a indice di rifrazione negativo. Una delle applicazione più incredibili, afferma lo stesso Di Falco nell’articolo del New Journal of Physics afferma: “I metamateriali ci permettono finalmente di manipolare la luce a piacimento. Il Metaflex può essere utilizzato per creare nuovi tipi di tessuti e nell’essay spieghiamo quanto sia semplice applicarlo alle lenti a contatto ed utilizzare queste come protesi”.

EMULI – Insomma, il mantello di Harry Potter è vicino, ci sta pensando uno scienziato italiano (una laurea a Roma Tre, un dottorato all’Università di Palermo e poi il successo planetario all’estero, ovviamente). Per chi volesse invece emulare il maghetto in modi un po’ più caserecci e maldestri può predere ispirazione da quello che sta succedendo in India dove la popolazione dei gufi selvatici è stata falcidiata per riti magici o per addomesticarli a mo’ di Hedwig asiatici.

4 novembre 2010

mercoledì, agosto 22, 2012

El super porcèl!


Hogzilla

E' stata confermata l'esistenza di questo animale, trattasi di un incrocio tra un Cinghiale e un Maiale, le grosse dimensioni della bestia, sembravano essere una leggenda ed invece tutto vero e confermato


Quando un gruppo di scienziati del National Geographic riesumò la salma di Hogzilla, 6 mesi dopo la sua sepoltura, vennero calcolate le dimensioni esatte: 360 kg per 2,4 metri di lunghezza. Hogzilla era un ibrido tra una femmina di maiale e un cinghiale, e aveva un'età di 7 anni. Gli scienziati si chiesero come avesse fatto Hogzilla a raggiungere quelle dimensioni e quanto sarebbe potuto diventare grande se avesse raggiunto un'età superiore (i maiali vivono fino a 20 anni). È stato stimato che l'animale avrebbe potuto raggiungere i 6 metri di lunghezza e i 500 kg di peso.

martedì, agosto 21, 2012

Una "piomba" da paura


L'uomo, un operaio di 39 anni, era stato ricoverato
in coma a Iekaterinburg, sugli Urali
Licenziato, beve quattro litri

di vodka e sopravvive
Nel sangue aveva il doppio della dose di alcol considerata
letale
. Si è salvato grazie alla sua stazza: è altro 2 metri

Quando si dice uno che si attacca alla bottiglia: ne ha bevute otto, di vodka, da mezzo litro l'una. Per «consolarsi» dopo il licenziamento dalla fabbrica chiusa per crisi, ma è miracolosamente sopravvissuto a questa overdose di alcol, pari a oltre il doppio di una dose mortale. L'uomo, come riferisce il sito del giornale Komsomolskaia Pravda ha 39 anni, ed è stato trovato in coma in una strada di Iekaterinburg, sugli Urali.

OLTRE IL DOPPIO DELLA DOSE LETALE - In ospedale i medici hanno scoperto che aveva più di quattro grammi di alcol per litro di sangue, contro i 2,4 grammi considerati mortali. A consentirgli di superare la maxisbornia è stata la sua stazza (due metri di altezza per oltre cento chili) e l'abitudine al bere. Ma, una volta uscito dalla rianimazione, ha giurato di non toccare più la bottiglia.

28 aprile 2009
da corriere.it

lunedì, agosto 20, 2012

Sfida di danza sul bus

Su segnalazione di manu...

Usa, maschi contro femmine:
sfida di danza sul pulmino

Una squadra di baseball maschile di Harvard e una femminile di canottaggio della Southern Modern University, un pulmino e una canzone. Questi gli ingredienti del video che sta facendo il giro della rete. Tutto è iniziato con un post su YouTube in cui i ragazzi di Harvard ballano in pulmino sulle note di 'Call me maybe' di Carly Rae Jepsen. La risposta femminile non si è fatta attendere: la squadra di canottaggio della Smu ha postato un video in cui le ragazze ballano solo con le gambe


16 maggio 2012
da video.repubblica.it

domenica, agosto 19, 2012

Foto della settimana


Lago d'Idro
25 aprile 2009

Stesso giorno, non ancora sazi, durante il ritorno, decidiamo di fermarci ad arrampicare in una bellissima falesia sul Lago d'Idro, che si trova nella sponda opposta a quella dove passa la strada per Campiglio; la foto è scattata dalla grotta dove finiscono alcune vie della falesia.
Alessio