sabato, ottobre 02, 2010

Mai dire Banzai rules

Ammetto che come SFIDA sarebbe schifida anche x gli uomini della bassa ...


c'è anche Junior?!?!??!!? :D

Per quel che vale... non è mai troppo tardi, o nel mio caso, troppo presto per essere quello che vuoi essere. Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi... puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo, possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio. Spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa delle tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.

dal film "Il curioso caso di Benjamin Button" di David Fincher

venerdì, ottobre 01, 2010

Aperitivo a Montichiari

Su segnalazione di Mary..


Pare che domenica a Montichiari ci sia aperitivo offerto dalla casa per festeggiar il "compleanno" del posto

Allora
Elisewin
prese
tra le mani
il volto
di quell'uomo,
e
lo bacio'.
Nelle terre di Carewall, non smetterebbero mai di raccontare questa storia. Se solo la conoscessero. Non smetterebbero mai. Ognuno a modo suo, ma tutti continuerebbero a raccontare di quei due e di un'intera notte passata a restituirsi la vita, l'un l'altra, con le labbra e con le mani, una ragazzina che non ha visto nulla e un uomo che ha visto troppo, uno dentro l'altra-ogni palmo della pelle é un viaggio, di scoperta, di ritorno nella bocca di Adams a sentire il sapore del mondo, sul seno di Elisewin a dimenticarlo- nel grembo di quella notte stravolta, nera burrasca, lapilli di schiuma nel buio, onde come cataste franate, rumore, sonore folate, furiose di suono e velocità, lanciate sul pelo del mare, nei nervi del mondo, oceano mare, colosso che gronda, stravolto-sospiri, sospiri nella gola di Elisewin-velluto che vola- sospiri ad ogni passo nuovo in quel mondo che valica monti mai visti e laghi di forme impensabili- sul ventre di Adams il peso bianco di quella ragazzina che dondola musiche mute- chi l'avrebbe mai detto che baciando gli occhi di uomo si possa vedere cosi' lontano- accarezzando le gambe di una ragazzina si possa correre cosi' veloce e fuggire-fuggire da tutto-vedere lontano- venivano dai due piu' lontani estremi della vita, questo é stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capo a piedi l'universo, e invece nemmeno si erano dovuti cercare, questo é incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi,riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo é il meraviglioso-questo continuerebbero a raccontare , per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si é mai lontani abbastanza per trovarsi, mai-lontani abbastanza-per trovarsi- lo erano quei due, lontani, piu' di chiunque altro e adesso- grada la voce di Elisewin, per i fiumi di storie che forzano la sua anima, e piange Adams, sentendole scivolare via, quelle storie, alla fine, finalmente, finite- forse il mondo é una ferita e qualcuno la sta ricucendo in quei due corpi che si mescolano- e nemmeno é amore, questo é stupefacente, ma é mani, e pelle, labbra, stupore, sesso, sapore-tristezza, forse-perfino tristezza-desiderio- quando lo racconteranno non diranno la parola amore- mille parole diranno, taceranno amore-tace tutto, intorno,quando d'improvviso Elisewin sente la schiena spezzarsi e la mente sbiancare, stringe quell'uomo dentro, gli afferra le mani e, vedi, non morirà.
ALESSANDRO BARICCO, Oceano Mare

giovedì, settembre 30, 2010

Beach...

Partitella di beach fatta dalla Eli e compagne di domenica...
foto sparate un po' li, tanto per fare, quando arriva lo scatto giusto (di gran culo!!)
Sembra o non sembra una "vera"?


Vorrei postare anche qualcosa della Marghe, ma temo per la mia salute!!!

Aspettando Uglu...


"Il commissario di polizia batté col martello tre colpi. La porta si aprì, i due gendarmi spinsero il prigioniero che esitava; Dantès oltrepassò il limitare terribile, e la porta si richiuse subito con fracasso dietro a lui. Egli respirava un'altra aria, un'aria mefitica e pesante; era l'aria della prigione." Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo

Addio residence dell'ammmmore

Il triste giorno è giunto...
dopo esser stata la casa di svariati membri della compa...
dopo aver ospitato cene a base di gustosissime pizze Linus e festeggiato compleanni...
dopo innumerevoli tuffi (da semi-abusivi) nella piscina...
dopo esser stata la "base" di addii al celibato e nubilato...
insomma dopo 3anni di onorata "carriera" diciamo addio all'appartamento di Rivo!


Chi più, chi meno tutti siam passati da quella casa, abbiamo mangiato in quello "stanzone" , dormito nella "camera-forno", inciampato nei bocciettini di collirio sparsi ovunque :D...

Grazie alla totale disponibilità dei coinquilini, è stato il punto di riferimento per qualsiasi cosa fosse fatta/organizzata nella zona del lago, una piccola "comune" su cui si poteva sempre contare...

Con ancora in testa le note dei "Rivoltelloni" (cit.), salutiamo il mitico appartamento XX...

un pezzo di "nostra storia" che se ne va....

mercoledì, settembre 29, 2010

Speciale Canone RAI - dal regio decreto del 1938 ai giorni nostri

LA LEGGE E LA SUA STORIA - La legge che istituisce il cosiddetto canone Rai, il Regio decreto-legge 2 febbraio 1938 n. 246, fu emanata dal Governo di Benito Mussolini per finanziare la macchina propagandistica del regime. All'epoca il televisore era stato recentemente inventato, ma in Italia non si sarebbe diffuso fino agli anni '50, quando iniziarono le prime regolari trasmissioni in VHF.
Questa legge prevede ancora oggi il pagamento del canone a chiunque sia in possesso di apparecchi "atti o adattabili" alla ricezione delle radiotrasmissioni. Nel 1938 il canone era richiesto fondamentalmente per il possesso della radio, e dagli anni '50 del televisore. Ma da allora la tecnologia si è evoluta oltre ogni immaginazione, contrariamente al canone Rai. Oltre al televisore, sono ormai moltissimi gli apparecchi elettronici che potrebbero rientrare nella indeterminata categoria degli "atti o adattabili" soggetti al canone: videoregistratore, registratore dvd, computer (con o senza scheda Tv e/o connessione Internet), videofonino, cellulari di nuova generazione, iPod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, monitor a sé stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale, etc. Infatti, per alcuni di questi la Rai ha già cominciato ad esigere il canone.

LE NOSTRE INDAGINI -
Per questo abbiamo svolto una prima indagine per capire quali apparecchi sono effettivamente soggetti al pagamento del canone. Quello che è emerso è la totale incertezza da parte delle autorità preposte alla riscossione di questa tassa: dalla Rai all'Agenzia delle Entrate, dalla Guardia di Finanza al ministero dell'Economia e delle Finanze fino a quello delle Telecomunicazioni, nessuno ci ha saputo dare una risposta precisa, ma anzi tante risposte contraddittorie. È del tutto evidente che la legge è inadeguata al 21mo secolo. Da qui abbiamo svolto altre indagini da cui è emersa la totale ed arbitraria inapplicabilità di questa norma fascista:

LE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI - A seguito delle nostre indagini, sono state depositate alla Camera e al Senato diverse interrogazioni parlamentari (1, 2, 3, 4, 5, 6) rivolte ai ministeri competenti affinché chiariscano quegli aspetti della legge che oggi fanno di milioni di cittadini dei potenziali evasori fiscali o impongono il canone anche laddove non è dovuto. Fino ad oggi queste interrogazioni sono state ignorate, così come le nostre richieste di chiarimento.

ESPOSTO-DENUNCIA ALLA CORTE DEI CONTI -
Da tempo la Rai lamenta una grave evasione del canone d'abbonamento, a cui ricollega anche la crisi finanziaria che ogni anno spinge gli amministratori a chiedere un aumento degli importi, ben oltre il tasso di inflazione, e la riscossione indiscriminata tramite bolletta dell'elettricità al fine di sanare il deficit. Per questo, è nei propositi della Rai combattere l'evasione fiscale del canone d'abbonamento, effettuando richieste e accertamenti porta a porta, tramite proprio e anche a mezzo di Guardia di Finanza nei confronti di tutti i nuclei familiari risultanti negli elenchi anagrafici di tutti i Comuni d'Italia ma non ancora abbonati (oltre il 25%).
Per contro, l'ente concessionario non fa altrettanto per i canoni speciali, dovuti per il possesso di tali apparecchi fuori dall'ambito familiare. Tali notizie trovano conferma nelle statistiche sulla densità dei canoni speciali di abbonamento sul territorio italiano. A fronte di oltre 4 milioni di imprese dotate di connessione Internet (e quindi anche di computer), i canoni speciali di abbonamento nel 2006 risultano essere solo 171.554, poco più del 4% dei canoni dovuti dalle sole imprese. Se a queste si aggiungono i lavoratori indipendenti che non risultano come imprese (oltre due milioni), banche e ogni loro filiale, uffici postali, enti locali, enti pubblici e loro sedi distaccate, tribunali e procure con relative sedi distaccate e sedi regionali, associazioni, stazioni ferroviarie, ecc., presumibilmente quasi tutti dotati di un computer o monitor, è evidente che l'evasione del canone speciale è pressoché totale, risultando un danno erariale di svariate centinaia di milioni di euro l'anno.
Infine, del tutto assente risulta l'accertamento e la riscossione del canone temporaneo ("Licenza Temporanea di Importazione" di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni) ad opera dell'Ufficio Dogane dell'Agenzia delle Entrate.
Nel novembre 2007 abbiamo presentato per questo un esposto-denuncia a tutte le procure regionali e alla Procura Generale della Corte dei Conti, ipotizzando un ingente danno erariale risultante dal comportamento omissivo dei dirigenti Rai e dell'Agenzia delle Entrate.

L'INTERPELLO -
Abbiamo invitato tutti i cittadini sprovvisti di televisore, ma in possesso di altri apparecchi multimediali (computer, decoder, etc.) per i quali hanno ricevuto una richiesta di pagamento da parte della Rai a proporre un interpello all'Agenzia delle Entrate. Contrariamente ad altre forme di richiesta, se l'interpello non riceve risposta, il contribuente può far valere la sua interpretazione della legge, senza incorrere in future sanzioni. In altre parole, se l'Agenzia delle Entrate continua a non rispondere, si potrà tranquillamente non pagare il canone/tassa per computer e altri apparecchi multimediali senza rischi di incorrere in sanzioni.
Abbiamo anche formalmente chiesto una consulenza giuridica alla Direzione centrale del ministero delle Finanze in quanto associazione rappresentativa di interessi diffusi. Come già la Rai in precedenza, anche l'Agenzia delle Entrata ha passato la patata bollente ad altri (vedi la risposta all'interpello). Nello specifico al ministero delle Comunicazioni, lo stesso che rifiuta di rispondere a quattro interrogazioni parlamentari da oltre un anno.

QUANTO PRENDONO I COLLABORATORI RAI -
Da anni ormai, la Rai non ottempera a un obbligo di legge sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione, pubblicando sul proprio sito web i nomi e relativi importi percepiti dai consulenti e professionisti esterni. Per legge, la mancata pubblicazione degli estremi dei contratti di consulenza comporta l'illegittimità dei relativi pagamenti: "Nessun atto comportante spesa ai sensi dei precedenti periodi può ricevere attuazione, se non sia stato previamente reso noto, con l'indicazione nominativa dei destinatari e dell'ammontare del compenso, attraverso la pubblicazione sul sito web dell'amministrazione o del soggetto interessato, nonché comunicato al Governo e al Parlamento" (art. 3, comma 44 della legge 244/2007). Sempre secondo la legge, in caso di violazione, la Rai e gli stessi consulenti sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l'ammontare della somma illegittimamente erogata. Per questo, abbiamo inviato un esposto-denuncia alla Procura della Corte dei Conti e abbiamo presentato l'ennesima interrogazione parlamentare a cui, manco a dirlo, non è giunta risposta alcuna.

LA PETIZIONE PER L'ABOLIZIONE -
È una necessità civica che si perde nel tempo, da quando nel nostro etere, negli anni '70 del secolo scorso, non siamo più stati costretti a vedere e ascoltare la radio e la tv di un solo gestore. Quando l'etere cominciò a liberarsi, chi non è stato coinvolto in quello spirito che aleggiava nella canzone di Eugenio Finardi "se una radio è libera, ma libera veramente, io l'amo ancor di più perché libera la mente..."? Ma era una sensazione d'animo che ha dovuto confrontarsi con un mastodonte: la Rai. Proprio perché non più unica fonte di informazione, spettacolo, sport e cultura via etere, essa è diventata sempre più terra di conquista di chi ci ha governato, un potente strumento attraverso il quale condizionare la vita civica, economica, politica e culturale di intere generazioni.
Ma non ci rassegniamo, e soprattutto non vogliamo continuare a finanziare questa Rai. Ci piacerebbe un servizio pubblico privatizzato, assegnato a diverse emittenti tramite gare d'appalto, una per settore tematico. Ma siamo consapevoli che questo non accadrà per molto, molto tempo. Per ora ci accontenteremmo di non dover essere costretti a pagare per una tv che fa concorrenza sleale ad altri soggetti privati, la cui unica fonte di reddito è la pubblicità.
Per questo proviamo a far sentire la nostra voce attraverso questa petizione, già sottoscritta da oltre 200mila persone, lì dove -in Parlamento- le cose potrebbero e dovrebbero cambiare. Diamoci una mano!

IL PERCHÉ DELLE NOSTRE INIZIATIVE -
Da sempre ci battiamo per l'abolizione del canone Rai, e questo vorremmo. Ma fino a quando esiste questa legge, non è tollerabile che venga applicata in maniera arbitraria e cialtrona, forse perché si ha il timore che applicandola fino in fondo emerga ancor più la sua inadeguatezza e sproporzione. In uno stato di diritto quando una legge è insensata non la si ignora, la si cambia.
Inoltre, con l'evolversi della tecnologia, è evidente che il canone Rai potrebbe essere richiesto per un crescente numero di tipologie di apparecchi, anche quando acquistati ed utilizzati per funzioni completamente estranee alla tv. Affidarsi al buon cuore della Rai nel riscuotere "ragionevolmente" il canone -disapplicando qua e là la legge- è una follia, oltre che poco lungimirante. Da una parte significa accettare quella diffusa cultura di illegalità di cui lo Stato rimane il primo promotore; dall'altra significa esporsi al libero arbitrio della Rai a seconda delle sue esigenze finanziarie.
Per questo ci auguriamo che queste nostre iniziative possano spingere il Parlamento a rivedere, se non ad abolire del tutto una legge dimostrabilmente inapplicabile e inapplicata.


Fonte: ADUC - http://tlc.aduc.it/info/specialecanonerai.php

Pubblicità censurata

Su segnalazione di Ciccio...

Chissa perchè avranno censurato questo spot della nuova Polo... :)

http://www.youtube.com/watch?v=FLx5WxKyM_E

...ma chissa perchè, nn ci sono gesti ambigui! hehehehe!

martedì, settembre 28, 2010

Notte bianca Brescia

Su segnalazione di Ciccio...

Come l'anno scorso il primo weekend di ottobre....


NOTTE BIANCA 2010
2 ottobre BRESCIA

Ecco il programma:


Servizio Navetta
È a disposizione dei visitatori della Notte Bianca un servizio navetta da:
1) Piazzale Beccaria (via Volturno, Iveco);
2) Piazzale Spettacoli Viaggianti (via Borgosatollo, uscita Autostrada Brescia Centro).

Le due linee saranno totalmente gratuite e saranno in funzione dalle ore 19:30 (prima corsa) del 2 ottobre 2010 alle ore 2:30 (ultima corsa) del 3 ottobre 2010.

La frequenza delle partenze è prevista ogni 10-13 minuti.
Le navette arriveranno in centro e non faranno fermate intermedie.



... io sono nella capitale, quindi non ci sarò. Buon divertimento!

lunedì, settembre 27, 2010

Post ad effetto della Giorgia...


Mi mancano i tuoi post, Giorgia, mi mancano un sacco!!!
Ma che fine hai fatto?? :-))

Ecco per te una foto, sperando che ti sproni a rinverdire la tua attività!!

Barcellona capitale dei borseggi

Si conferma la «fotografia» scorso anno che fece infuriare Alemanno
Borseggi, Roma resta medaglia d'argento
E' Barcellona la città dove i turisti subiscono di più il
«pickpoket»
secondo la classifica di TripAdvisor

MILANO - Barcellona batte Roma come capitale degli scippi, ma è l'intera Spagna il vero incubo dei turisti internazionali. Secondo la recente classifica stilata da TripAdvisor, il sito online di viaggi più famoso al mondo, ben 4 luoghi spagnoli sono nella top ten che mette in fila le città del mondo dove è più facile subire un borseggio. La lista è stata redatta dal popolare sito di turismo in base al numero di volte che i viaggiatori hanno usato la parola pickpocket (borseggiatore) nelle loro recensioni degli ultimi 12 mesi.

IL PODIO - Uno dei primi dati che si coglie dando un rapido sguardo alla classifica è che le città europee dominano questa poco onorevole lista: tutte quelle presenti nella top ten sono metropoli del Vecchio Continente. Barcellona conquista la vetta per il secondo anno consecutivo. I luoghi della città catalana considerati più a rischio sono le Ramblas e il mercato delle pulci de La Boqueria. Al secondo posto, come nel 2009, si piazza Roma e secondo Tripadvisor i luoghi dove avvengono più borseggi restano quelli turistici. Un anno fa la stessa notizia scatenò grandi polemiche: gli amministratori della capitale contestarono le cifre del sito web definendole «vecchie» e non aggiornate. Sul gradino più basso del podio si posiziona Parigi. Tra i luoghi più pericolosi della Ville Lumière, quinta in classifica lo scorso anno, sono segnalate le stazioni e le metropolitane: già nel 1959 il grande regista Robert Bresson aveva celebrato in scene indimenticabili l'arte del borseggio nella stazione parigina Gare de Lyon nel film Pickpocket (Diario di un ladro)

FIRENZE ESCE DALLA TOP TEN - Al quarto posto si conferma la capitale spagnola Madrid seguita da Atene, Praga, dalla provincia turistica di Alicante in Costa Brava, quindi da Lisbona e Tenerife. La vera sorpresa del 2010 è la comparsa in classifica di Londra che si piazza al decimo posto. Tra le buone notizie, invece, c'è la scomparsa di Firenze dalla top ten. Il sito di viaggi sottolinea che, anche se in questi luoghi avvengono tanti borseggi, «essi offrono la possibilità di vivere grandi esperienze e per questo devono essere visitati». TripAdvisor offre inoltre ai suoi utenti semplici e pratici consigli per evitare spiacevoli esperienze: quando ci si trova in luoghi affollati - conferma il sito web - non bisogna mai mostrare dove si tiene il portafogli, le cose preziose devono essere sempre sotto gli occhi e bisogna stare in guardia continuamente.

15 settembre 2010
da corriere.it

domenica, settembre 26, 2010

Foto della settimana


Cresta Peutèrey

7 agosto 2006

Ci troviamo nei pressi di Courmayeur; eravamo lì per fare una gita coi ragazzi del Campo Estivo organizzato dalla nostra Parrocchia e, in particolare, stiamo scendendo dal Rifugio Bertone in Val Ferret; davanti a noi lo spettacolo della mitica Cresta di Peutèrey al Monte Bianco...
Alessio