venerdì, maggio 29, 2009

"Non ci credo, non è possibile... Non ci siamo spostate di un passo! Siamo rimaste tutto il tempo sotto lo stesso albero, siamo esattamente dove eravamo prima!"
"E perchè, dove dovremmo essere?"
"Be', non lo so, al mio paese si arriva da qualche altra parte, quando si corre così tanto come abbiamo corso noi due."
"Che paese lento! Qui devi correre più che puoi se vuoi restare sempre nello stesso posto. Se vuoi arrivare da qualche altra parte devi correre molto di più, almeno il doppio."

da "ALICE Una meraviglia di paese" di Lella Costa

giovedì, maggio 28, 2009

Converrete con me che mi sono trattenuta abbastanza a lungo...

.
Caramelle da sconosciuti

A parte l’arazzo di balle che papi sta tessendo pubblicamente, e purtroppo ormai anche per i media stranieri come CNN, naturalmente nell’encomiabile sforzo di mantenere privati fatti personali, mi chiedo, da padre di una bambina e da nonno di vari marmocchi, che cosa le avrei detto se un uomo anziano con due dita di fondo tinta spalmato in faccia e una testa di capelli finti incollati al cranio l’avesse coperta di regalini e l’avesse invitata a festicciole in villa con altre coetanee, senza genitori.
Vittorio Zucconi

Sotti gli occhi del mondo
Il mondo si occupa di noi. Incomprensibilmente ignora gli accorati appelli tv di Sandro Bondi, le minacce di querela dell'avvocato Ghedini, le grida dei proconsoli ex fascisti e dei giornali scendiletto del premier per concentrarsi sulle gesta (la vita e le opere, le parole le menzogne e le gesta) del presidente del Consiglio. Direttamente su di lui, su quello che fa, come nelle democrazie si usa. «È un pericolo in primo luogo per l'Italia ed un esempio deleterio per tutti», Financial Times. «Se il primo ministro può farla franca portando avanti una storia d'amore adulterina e semipubblica con una adolescente (e poi mentire così spudoratamente che ogni sciocco può vedere che non sta dicendo la verità) e non venir chiamato a risponderne allora la nazione è in pericolo», The Independent. «Un clima decadente da basso impero (...) una escalation inquietante di impunità morale», El Pais. Altri editoriali e commenti sono dedicati al comportamento di Silvio Berlusconi dal Clarìn di Buenos Aires, dal Times e dal Guardian di Londra, da Abc news e da quotidiani e agenzie di stampa tedeschi, francesi, nord e sudamericani. Un complotto su scala mondiale, praticamente. Tutti lì a dire che l'Italia corre un pericolo serio perché insufflati da qualche suggeritore comunista, si vede. Forse un giornalista, certo: i servizi segreti lo troveranno, statene certi, e lo metteranno a tacere al più presto. Così il nostro prestigio internazionale tornerà a rifulgere. Nel frattempo la giovane Noemi scrive alle amiche di non poter lasciare il fidanzato prima della data delle elezioni (prassi notoriamente abituale tra le adolescenti, questa del vincolo alle scadenze elettorali, da cui deve derivare l'antica formula «voto di castità»): nuovi appassionanti dettagli ci attendono.
Concita de Gregorio

C'era una volta una coincidenza che passeggiava in compagnia di un piccolo incidente,e si imbatterono in una spiegazione. Ma era una vecchia spiegazione, una vecchissima spiegazione, talmente vecchia che era piegata in due, e cosi' assomigliava di piu' ad un enigma.
LELLA COSTA, Alice, una meraviglia di paese

mercoledì, maggio 27, 2009

Ora pure al cinema

La versione al cinema diversa dal dialogo anticipato da «Sorrisi e Canzoni»
Notte al Museo 2, cambiata
la battuta
su Berlusconi
«pronipote» di Napoleone
Un cambiamento piccolo ma significativo: «C'è pure chi lo ama» diventato «tout le monde lo ama»

MILANO - Napoleone & Silvio, il giallo continua: nel film «Notte al Museo 2», ora nelle sale, è cambiata la battuta su Berlusconi «pronipote» cinematografico di Napoleone anticipata da Sorrisi. Lo rivela Tv Sorrisi e Canzoni in edicola martedì. «Ho tanti discendenti in Italia» dice Bonaparte nel film «Notte al museo 2». «Uno di loro è alla mia altezza, è un pezzo grosso, è un uomo molto potente e spiritoso... Una volta cantava sulle navi…»

IL GIALLO - Un piccolo giallo è nato nel frattempo sulla battuta successiva. Al protagonista (Ben Stiller) che diceva di non conoscerlo, Napoleone rispondeva: «Eppure lo conoscono tutti e c'è pure chi lo ama». In sala la battuta suona invece così: «Eppure lo conoscono tutti e tout le monde lo ama». Un cambiamento piccolo ma significativo. Chi è andato al cinema se ne è forse accorto; la versione pubblicata da Sorrisi risulta però da un documento ufficiale: la lista dialoghi usata dai doppiatori. Fino a un certo punto della lavorazione, il dialogo è stato quindi quello riportato da Sorrisi. Chi e perché, allora, ha cambiato la battuta? «Nella versione americana» dice Osvaldo De Santis, presidente e amministratore delegato della 20th Century Fox Italia, «alcuni personaggi facevano riferimenti storici a eventi o personaggi poco conosciuti, e perciò cambiando alcuni dialoghi abbiamo cercato di aggiungere un sorriso dove altrimenti non ci sarebbe stato. In quel dialogo in particolare, per la versione definitiva la nuova battuta ci è sembrata più carina e che suonasse meglio, con quel "tout le monde" che le dona un aroma francese».

25 maggio 2009
da corriere.it

Ed ecco il video:

http://video.corriere.it


Alice rise: “È inutile che ci provi”, disse; “non si può credere a una cosa impossibile”.

“Oserei dire che non ti sei allenata molto”, ribattè la Regina. “Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione”.

Lewis Carroll, da “Alice nel paese delle meraviglie”

martedì, maggio 26, 2009

Utopia?

segnalato da Ciccio


Rinnovabili, dal 2019 edifici sostenibili ‘zero emission’ Parlamento Europeo: in arrivo le modifiche alla direttiva CE/91/2002 sul rendimento energetico in edilizia


Europa più esigente nel campo dell’efficienza energetica. La settimana scorsa il Parlamento Europeo con 549 voti a favore, 51 contrari e 26 astenuti ha votato in prima lettura una modifica alla Direttiva CE/91/2002 sul rendimento energetico in edilizia.
In base alla nuova disposizione le costruzioni realizzate dopo il 31 dicembre 2018 dovranno produrre da fonti rinnovabili tanta energia quanta ne consumano. Attualmente gli edifici dell’Unione Europea assorbono il 40% dei consumi totali di energia e il 50% del gas, fonti importate da Paesi terzi.
Gli Stati dell’Eurozona dovranno adeguarsi entro il 30 giugno 2011 predisponendo piani d'azione nazionali contenenti gli strumenti finanziari per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, come prestiti agevolati, incentivi fiscali e disposizioni riguardanti i fornitori di energia. La Commissione Europea sta valutando varie possibilità in base alle quali si potrebbe aumentare del 15% la quota del Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale, destinata all'efficienza energetica, stabilire entro il 2014 un Fondo Ue per l'efficienza energetica finanziato da bilancio comunitario, Bei e Stati membri, promuovere investimenti pubblici e privati nel settore, ridurre l’Iva sui beni e servizi correlati alle energie rinnovabili. Una metodologia di azione comune potrebbe invece essere fissata entro il 31 marzo 2010.
Necessario il coinvolgimento di tutti i fabbricati, comprese le abitazioni utilizzate per meno di quattro mesi all’anno, mentre in precedenza l’obbligo sussisteva solo per quelle con superficie abitabile di oltre 1000 metri quadri. Esclusi dall’adeguamento solo gli edifici religiosi e agricoli, le strutture temporanee usate per meno di 18 mesi e i palazzi storici protetti. I nuovi standard si applicheranno a tutte le componenti, incluse finestre, caldaie, sistemi di isolamento e condizionamento, con possibilità di estendersi anche ai contatori intelligenti.
Secondo Monica Frassoni, esponente di Sinistra e Libertà e presidente del gruppo Verdi/ALE al Parlamento Europeo, una volta approvata in seconda lettura, la direttiva consentirà di incrementare l’uso di energie pulite prodotte sul posto.
In Italia il recepimento della Direttiva comunitaria è iniziato con il Decreto Legislativo 192/2005, modificato l’anno successivo dal D.lgs. 311/2006. Per la prima bozza di decreto attuativo si è dovuto attendere invece il 24 febbraio scorso (Consulta lo Speciale Certificazione energetica).
Finora l’iter europeo sulla tutela ambientale non è stato però recepito tra gli incentivi per l’efficienza energetica del Piano Casa italiano, che mercoledì 29 aprile sarà discusso in Conferenza Unificata, per passare al Consiglio dei Ministri il giorno successivo.

27 aprile 2009
da edilportale.com

Rilancio anch'io con foto di Parigi..la tour Eiffel la nuit est magnifique!!

- Cosa devo fare?
- Dipende da quanto ti senti forte. Sei felice?
- Certo.
- Allora è venuto il momento di essere generosi
.
da "La Meglio Gioventù"

lunedì, maggio 25, 2009

Ha già stufato?

Contestata la superficialità dei rapporti. E in molti decidono di cancellare il proprio profilo dalla Rete
Relazioni pericolose e web-dipendenti
Nasce il partito dei nemici di Facebook
I «no» ai social network. Scaparro: solo una vetrina per mettersi in mostra

MILANO - «Qual è il vantaggio di mettersi in mostra su una piazza virtuale con il pretesto di fare incontri interessanti?», chiede Fulvio Scaparro. L' amore ai tempi di Facebook è malato, se un comico finisce in carcere con l' accusa di violenza sessuale nei confronti di una tredicenne conosciuta sul social network. E lo psicologo insiste: «Amicizia e amore acquisiscono valore con la riservatezza. La loro prova è nel quotidiano, nel frequentarsi, nel litigare: sono qualcosa di prezioso che presuppone lentezza. Ricevo molte lettere di genitori e insegnanti preoccupati». L' entusiasmo, però, sta scemando. E i fanatici della prima ora cominciano a ricredersi. Perché trovato l' ex fidanzato, rintracciato quello che non ti filava al liceo e che adesso ha la pancia (ben gli sta), fatta «amicizia» con il cantante preferito, cosa resta di Facebook? Noia, direbbe il Califfo. Cioè: persone che non sentivi prima e che continui a non sentire dopo; presunti «amici» ai quali non hai mai mandato nemmeno un messaggio, ma che sono lì a mostrare a tutto il «Facebookmondo» che la tua rete sociale è ricchissima. Fino all' assurdo: i gruppi «Io non sono su Facebook» e «Io odio Facebook», cliccatissimi in inglese, che qualcosa vogliono dire, al di là dell' ossimoro, visto che si trovano sul «Librofaccia». Nicola Savino non scherza. «Sottotitolo di Facebook: ci sarà un motivo se non ci vediamo da 30 anni, caro ex compagno di scuola...». E quando parla della sua esperienza con il social network ammette: «La scimmia dura tre settimane. Poi ti rimane quella sensazione strana: sì, hai trovato chi non sentivi dalle elementari, ma scambiate le domande di rito cos' altro gli dici? E poi non vorrei fare il brunettista, però Facebook è l' apoteosi del fannullone». Il risultato è che sempre più utenti decidono di «suicidarsi», come si dice in gergo, cancellando il proprio profilo dalla Rete. Oppure sospendono l' attività, come Daria Bignardi, che su Vanity Fair ha scritto: «Non sono fatta per amare a metà... Ma con 4.959 amici e 7.096 in attesa di essere accettati, capite che mi sta venendo l' angoscia?». Il partito dei detrattori cresce. «Ho provato a farci un giro sotto le mentite spoglie di mio fratello. Ma quando ho visto l' ex fidanzata del mio fidanzato "amica" del mio ex migliore amico, che a sua volta era "amico" del mio ex psicologo, sono rimasta sconvolta da quanto fosse facile il concetto di amicizia», racconta la scrittrice Chiara Gamberale. Scoraggia anche il fenomeno del furto di identità. Lo spiega il Premio Campiello Opera Prima 2006. «Su Facebook ci sono quattro Marco Missiroli e nessuno di quelli sono io. Così sono diventato lo scrittore stronzo che non risponde ai messaggi. Non è solo un discorso di privacy. Non mi piace forzare i legami, accelerare le mie emozioni. Facebook è un illusionista: è una vetrina sociale di rapporti falsi. Ha fatto aumentare tradimenti, divorzi, violenze. Sono l' unico a scrivere le lettere come una volta?». Ha in mente relazioni autentiche la iena Paolo Kessisoglu, antidivo della tv generalista: «Ci ho provato, ma non mi ha preso: Facebook è un mezzo che assicura la quantità e non la qualità. Per me il progresso è tornare indietro, a un modo di vivere più semplice, che ha a che fare con i rapporti umani e con il sentirsi parte della natura». E mentre parla al telefono, l' autore barbaricino Salvatore Niffoi è davanti a una montagna di lettere scritte a mano. «Rispondo a tutte, per email. Ma Facebook no, è una forma di guardonismo micidiale: è come imparare a fare l' amore leggendo i giornaletti porno».

Elvira Serra eserra@corriere.it

* * * Casi e proteste* * *
- Lo stupro di gruppo
Una sera di gennaio di quest' anno sulle pagine di Facebook compare anche un gruppo di «fan degli stupri», al quale aderiscono una ventina di affiliati del social network. Dopo la segnalazione, la polizia postale aveva subito avviato un' indagine
- L' elogio alla mafia

Facebook è finito sotto accusa anche per le pagine aperte dai suoi appassionati in favore di Totò Riina, Bernardo Provenzano e della mafia in generale. La denuncia era arrivata anche dal quotidiano «Times» Il comico e la ragazzina L' ultimo caso è quello di Alessio Saro, comico noto con il nome di Billy Ballo, arrestato venerdì per violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 13 anni. L' uomo l' aveva conosciuta attraverso Facebook e aveva avuto rapporti sessuali con lei

24 maggio 2009
da corriere.it

Per la stessa ragione del viaggio:
viaggiare.

FABRIZIO DE ANDRE', Khorakhane'

domenica, maggio 24, 2009

Che record del... ca**o!


Germania, pornostar tenta record ma sviene



Ha tentato di battere il record mondiale di sesso orale con più di duecento uomini, ma giunta al settantacinquesimo ha avuto uno svenimento, causato probabilmente da una crisi respiratoria, ed ha dovuto interrompere il tentativo. Protagonista della singolare prova hard è stata una giovane pornostar di Amburgo, Carolin W., 19 anni, in arte Cora, che aveva convocato una nutrita schiera di uomini nel pornolocale "Sexy Heaven". Tutto è andato avanti secondo i piani per i primi cinquanta minuti, quando il sistema cardiocircolatorio di Cora ha cominciato a fare le bizze e la ragazza ha avvertito forti giramenti di testa, che l'hanno costretta a rinunciare al tentativo di entrare nel Guinnes dei primati di questa specialità erotica

22maggio 2009
da repubblica.it