Sembra che la moglie del Presidente Napolitano sia stata investita da un'auto mentre attraversava le strisce davanti al Quirinale... Alla fine si è rotta una tibia e l'omero destro.
Solo in Italia può accadere uan cosa del genere.. Vi immaginate il principe consorte tirato sotto davanti a Buckingham Palace? o la moglie di Sarkozy o quella di Bush davanti all'Eliseo o alla Casa Bianca?
Bèh, comunque tanti auguri di pronta guarigione alla Clio!
venerdì, giugno 29, 2007
Il grande ritorno?!?!?
MUSICA: MAX PEZZALI, GLI '883' POTREBBERO TORNARE INSIEME
Lo rivela il cantante in un'intervista a Donna Moderna
Roma - "Cantare ancora con l'altro 883 Mauro Repetto? Perche' no? Non abbiamo mai litigato. Ora non ci sentiamo piu', ma se Mauro volesse, potremmo fare qualche concerto insieme". Lo afferma il cantante Max Pezzali in un'intervista a "Donna Moderna", il settimanale diretto da Patrizia Avoledo e Cipriana Dall'Orto in edicola domani 28 giugno. L'ex leader del gruppo di "Hanno ucciso l'uomo ragno" parla a ruota libera della propria vita privata: "Ora ho raggiunto la conquista piu' grande, la serenita', frutto della vita insieme a mia moglie Martina. Dieci anni fa me ne stavo al bar con gli amici sognando imprese irrealizzabili, tanto che Martina ha detto che prima di conoscermi le sembravo un po' sfigato. Poi lei mi ha fatto cambiare, cambiando il mio modo di vivere. Abitavo in una piccola citta' di provincia, per lei mi sono trasferito a Roma e mi sono adattato a ritmi diversi". Vivendo nella capitale Pezzali era ingrassato 30 chili, ma adesso la forma e' tornata: "Ho perso 22 chili e mezzo. Sono andato dal dietologo di Maurizio Costanzo. Con me pero' la cura ha funzionato. Anche se resto un pantofolaio senza speranza". Infine, Pezzali rivela a "Donna Moderna" un suo grande desiderio: "Mi piacerebbe diventare papa'. Non lo stiamo cercando ma non lo stiamo neanche evitando. Pero' credo di essere pronto".
Come chi è Repetto?!? E' il biondino che, mentre Max Pezzali cantava NordSudOvestEst, saltellava dietro e batteva le mani...
ho recuperato questo filmato chicca: IDOLO ASSOLUTO nella sua inutilità!!!!
hehe, anche da 12enne stordito mi chiedevo: ma a che cazz serve lui?!?!? infatti dopo quell'album è stato cacciato a pedate!
Ma il mondo sarà pronto a riaccoglierlo?!?!?!
Lo rivela il cantante in un'intervista a Donna Moderna
Roma - "Cantare ancora con l'altro 883 Mauro Repetto? Perche' no? Non abbiamo mai litigato. Ora non ci sentiamo piu', ma se Mauro volesse, potremmo fare qualche concerto insieme". Lo afferma il cantante Max Pezzali in un'intervista a "Donna Moderna", il settimanale diretto da Patrizia Avoledo e Cipriana Dall'Orto in edicola domani 28 giugno. L'ex leader del gruppo di "Hanno ucciso l'uomo ragno" parla a ruota libera della propria vita privata: "Ora ho raggiunto la conquista piu' grande, la serenita', frutto della vita insieme a mia moglie Martina. Dieci anni fa me ne stavo al bar con gli amici sognando imprese irrealizzabili, tanto che Martina ha detto che prima di conoscermi le sembravo un po' sfigato. Poi lei mi ha fatto cambiare, cambiando il mio modo di vivere. Abitavo in una piccola citta' di provincia, per lei mi sono trasferito a Roma e mi sono adattato a ritmi diversi". Vivendo nella capitale Pezzali era ingrassato 30 chili, ma adesso la forma e' tornata: "Ho perso 22 chili e mezzo. Sono andato dal dietologo di Maurizio Costanzo. Con me pero' la cura ha funzionato. Anche se resto un pantofolaio senza speranza". Infine, Pezzali rivela a "Donna Moderna" un suo grande desiderio: "Mi piacerebbe diventare papa'. Non lo stiamo cercando ma non lo stiamo neanche evitando. Pero' credo di essere pronto".
Come chi è Repetto?!? E' il biondino che, mentre Max Pezzali cantava NordSudOvestEst, saltellava dietro e batteva le mani...
ho recuperato questo filmato chicca: IDOLO ASSOLUTO nella sua inutilità!!!!
hehe, anche da 12enne stordito mi chiedevo: ma a che cazz serve lui?!?!? infatti dopo quell'album è stato cacciato a pedate!
Ma il mondo sarà pronto a riaccoglierlo?!?!?!
giovedì, giugno 28, 2007
Quando si dice il destino...
Gira Giappone in bici: muore a 2 ore da casa
Era partito nell'aprile dello scorso anno. Investito da un camion sotto un tunnel vietato al transito delle biciclette
TOKYO - Kamesaburo Harano, 80 anni, era partito nell'aprile dello scorso anno per compiere un'impresa di tutto rispetto per la sua età: compiere il giro del Giappone in bicicletta. Ce l'aveva quasi fatta: mancavano poche ore al suo ritorno a casa nella cittadina di Ogawa, nella prefettura di Nagano, nel Giappone centrale.
INVESTITO - Ma il destino era lì che l'aspettava: alle 13,50 (le 6,50 in Italia), mentre transitava sotto un tunnel nel villaggio di Otari, è stato investito e ucciso da un camion. Lo riporta l'agenzia di stampa giapponese Kyodo. Il tunnel era vietato al transito delle biciclette. Secondo la polizia, Harano si trovava a non più di due ore da casa e comunque vi sarebbe arrivato entro la giornata.
INVESTITO - Ma il destino era lì che l'aspettava: alle 13,50 (le 6,50 in Italia), mentre transitava sotto un tunnel nel villaggio di Otari, è stato investito e ucciso da un camion. Lo riporta l'agenzia di stampa giapponese Kyodo. Il tunnel era vietato al transito delle biciclette. Secondo la polizia, Harano si trovava a non più di due ore da casa e comunque vi sarebbe arrivato entro la giornata.
25 giugno 2007
da corriere.it
mercoledì, giugno 27, 2007
HIPPO&DOG...capitolo 3!
martedì, giugno 26, 2007
Grande Franziska!!!!
lunedì, giugno 25, 2007
Rapinatore... ninja!
L'uomo mascherato colpiva solo gli agricoltori
Ieri sera è stato accolto a colpi di schioppo, poi è stato preso
Stanotte, però, gli è andata male. Era andato a "far visita" a due fratelli contadini di 71 e 73 anni che non si sono fatti intimorire dalla stazza (e dall'abbigliamento) e, in maniera un po' casuale, lo hanno messo in fuga. Al grido di allarme di Luigi, infatti, il fratello Giovanni ha imbracciato lo schioppo ma, nella foga, ha inciampato su uno scalino e cadendo gli è partito un colpo. "Lui ha preso paura ed è scappato inciampando e cadendo sui vetri della porta che aveva abbattuto e s'è allontanato di gran lena con la bici", racconta l'eroe per caso che poi aggiunge: "Lui era grosso, vestito di nero, faceva tanta paura".
Dopo una perlustrazione, i carabinieri hanno trovato il rapinatore in un casolare abbandonato: lo usava come buen retiro dopo i suoi colpi. Quando gli hanno svuotato lo zaino, i carabinieri hanno scoperto che il ladro-arciere oltre ai soldi, rubava anche insaccati: sono stati trovati diversi salami e un prosciutto intero.
Era da diverso tempo che Vaclavic terrorizzava i contadini della zona, anche per il suo abbigliamento stravagante: vestito tutto di nero, il volto coperto da una bandana nera, la faretra sulle spalle e un coltello legato alla caviglia. Così mascherato, piombava nelle aziende agricole e razziava tutto quello che trovava. Vaclavic in passato aveva militato nella fanteria russa e il suo bisogno di azione, evidentemente, era rimasto intatto.
"Nella mia carriera ho visto di tutto, ma questa mi mancava", ha commentato fra l'incredulo e il divertito un ufficiale del comando dei Carabinieri che stanotte ha scovato il russo. Vaclavic non ha detto perchè fosse armato in stile medievale, in compenso ha spiegato perchè ha intrapreso la carriera di ladro in Italia e non in patria: " Siete stati bravi fortunati ma anche bravi. In Russia la polizia è cattiva
Ieri sera è stato accolto a colpi di schioppo, poi è stato preso
Rapinatore-ninja con arco e frecce
un russo arrestato vicino a Rovigo
Un carabiniere: "Ne ho viste tante, ma questa mi mancava"ROVIGO - Rapinava agricoltori con una bandana nera da ninja e si faceva consegnare i soldi sotto la minaccia dell'arco teso, pronto a scoccare la freccia. Igor Vaclavic, un russo di 31 anni, aveva già colpito cinque volte nelle campagne di Rovigo e Ferrara.Stanotte, però, gli è andata male. Era andato a "far visita" a due fratelli contadini di 71 e 73 anni che non si sono fatti intimorire dalla stazza (e dall'abbigliamento) e, in maniera un po' casuale, lo hanno messo in fuga. Al grido di allarme di Luigi, infatti, il fratello Giovanni ha imbracciato lo schioppo ma, nella foga, ha inciampato su uno scalino e cadendo gli è partito un colpo. "Lui ha preso paura ed è scappato inciampando e cadendo sui vetri della porta che aveva abbattuto e s'è allontanato di gran lena con la bici", racconta l'eroe per caso che poi aggiunge: "Lui era grosso, vestito di nero, faceva tanta paura".
Dopo una perlustrazione, i carabinieri hanno trovato il rapinatore in un casolare abbandonato: lo usava come buen retiro dopo i suoi colpi. Quando gli hanno svuotato lo zaino, i carabinieri hanno scoperto che il ladro-arciere oltre ai soldi, rubava anche insaccati: sono stati trovati diversi salami e un prosciutto intero.
Era da diverso tempo che Vaclavic terrorizzava i contadini della zona, anche per il suo abbigliamento stravagante: vestito tutto di nero, il volto coperto da una bandana nera, la faretra sulle spalle e un coltello legato alla caviglia. Così mascherato, piombava nelle aziende agricole e razziava tutto quello che trovava. Vaclavic in passato aveva militato nella fanteria russa e il suo bisogno di azione, evidentemente, era rimasto intatto.
12 giugno 2007
CONGRATULAZIONI
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