venerdì, dicembre 05, 2008

Scuola cattolica, la Cei contro i tagli, e il governo ci ripensa subito

CITTA' DEL VATICANO - Non sono servite manifestazioni, sit-in, o lezioni all'aperto. E' bastata la minaccia della mobilitazione delle scuole cattoliche per far cambiare idea al governo nel giro di qualche ora. I fondi per le scuole paritarie "vengono ripristinati", ha assicurato il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria. "C'è un emendamento del relatore che ripristina - dice Vegas - il livello originario, vale a dire 120 milioni di euro. Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini". Contro il taglio originario di circa 130 milioni di euro aveva tuonato stamane monsignor Bruno Stenco, direttore dell'Ufficio nazionale della Cei per l'educazione, annunciando che "le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese", contro i tagli previsti dal governo Berlusconi. "Non si tratta di restituzione - aveva lamentato Stenco - a questo punto si è aperta una crisi molto più profonda e le federazioni delle scuole cattoliche presto si mobiliteranno in tutto il Paese". "Qui - aveva detto ancora - si vuole la scuola statale e la scuola commerciale, lo stato e il mercato ma non il privato sociale che rappresentiamo noi e che fa la scuola non per interesse privato, ma per interessi pubblici". "Nel 2000 - aveva spiegato ancora Stenco - la legge sulla parità scolastica ha previsto un contributo di 530 milioni di euro per tutto il sistema delle scuole paritarie, mentre la spesa per la scuola statale è di 50 miliardi. Il contributo, dello 0,1 per cento, è quindi già irrisorio". "Nel 2004 - ha proseguito - per tre anni consecutivi Tremonti ha tagliato 154 milioni sui 530 di contributo totale, cioè il 33 per cento. La scuola cattolica ha taciuto - ha aggiunto - e li abbiamo recuperati anno per anno con emendamenti, con fatica e con ritardi. Ora, però, il ministro ripete la stessa manovra". "La Chiesa adesso - aveva concluso - deve tirare le sue conseguenze perché senza contributi le scuole dell'infanzia non vanno avanti e di certo rischiano di chiudere".
Dopo le parole di Vegas, il portavoce della Conferenza Episcopale Italiana, don Domenico Pompili, ha sfumato i toni della polemica. "I vescovi italiani - ha ricordato - sono preoccupati come emerso anche di recente da diverse voci del mondo cattolico, per il destino delle scuole pubbliche non statali, tuttavia pur consapevoli del momento economico e sociale che il Paese sta attraversando, confidiamo negli impegni che il governo ha assunto pubblicamente".

Frozen-mania

Frozen-mania: tutti immobili a Bologna

Si sono dati appuntamento in duecento circa verso le 16 in piazza Maggiore a Bologna, per bloccarsi a come belle statuine nelle posizioni più diverse per circa tre minuti, prima di sciogliersi e rimescolarsi alla folla del sabato pomeriggio.

Organizzato con messaggi su Facebook, l'happening - concluso con un applauso - si chiama «Frozen» o «flashmob» e nel mondo sta diventando un piccolo fenomeno. E' stato importato da New York, Londra, Parigi. Anche in Italia: uno dei più noti si è tenuto a Roma, alla stazione Termini, il 13 febbraio scorso. Qui ci sono le immagini di YouTube. E qui quelle della manifestazione in piazza Maggiore a Bologna. Impossibile, per i passanti, non notare le strane posture immobili dei protagonisti. Chi bloccato, chi a fotografare gruppi di amici, colti con sorrisi e smorfie, oppure mentre inforcano una bici o scendono da una Vespa rossa. Altri ancora a fingersi turisti che indicano i monumenti, oppure passanti che si accendono una sigaretta e finiscono a terra in una caduta accidentale.

In un blog, uno degli organizzatori di Bologna spiega di aver voluto organizzare un Frozen solo come «un'azione inconsueta, un evento di massa senza uno scopo preciso», in apparenza «buffa o stupida», ma che nasconde «un'idea che credo sia passata per la mente di chiunque almeno una volta nella vita: fermare il tempo, anche solo per un istante», per «trascendere un pò dalla frenesia di tutti i giorni».
30 novembre 2008


Ecco uno dei video che gira su Youtube:
http://it.youtube.com/watch?v=nmVNU-hjyd8&f

giovedì, dicembre 04, 2008

Ville abusive al Vittoriale

Brescia: Denuncia per lottizzazione abusiva a 17 tra costruttori, proprietari e funzionari pubblici
«Sono troppo vicine alla casa di D' Annunzio» A Gardone la Finanza sequestra cinque ville
L' accusa: Le costruzioni in spregio alle norme regionali e decreti che tutelano il patrimonio monumentale

GARDONE RIVIERA (Brescia) - Sigilli a cinque ville con vista sul Vittoriale, dal valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Abitazioni di lusso - con piscina e belvedere sul lago - vicine, troppo vicine, alla casa del poeta Gabriele D' Annunzio. Ed è per questo che la Guardia di Finanza ha sequestrato anche un' area di 83mila metri quadrati, oltre a denunciare 17 persone: 11 tra costruttori, proprietari e direttori dei lavori per lottizzazione abusiva e 6 funzionari pubblici per abuso e omissione in atti d' ufficio. Questo perché la costruzione è avvenuta, almeno formalmente, con tutti i permessi necessari solo che quelle autorizzazioni non potevano essere rilasciate poiché violano le norme che tutelano i beni monumentali. Inoltre due delle ville sono state autorizzate nonostante il vincolo di inedificabilità assoluta deciso nel 2001, con apposito decreto del ministero dei Beni Culturali, proprio per preservare in modo specifico il Vittoriale e le sue bellezze. Scorgere una villetta affacciandosi dalla nave Puglia (annessa ai giardini del poeta), era di certo una nota stonata paragonabile agli scempi fatti nella siciliana valle dei templi.
Stando a quanto accertato dagli inquirenti sembra che il Comune di Gardone Riviera, dal 2003 al 2005, abbia trasformato la destinazione d' uso di una vasta zona, detta la Traina - adiacente alla casa donata agli italiani dal Vate - autorizzando in poco tempo la costruzione delle lussuose ville tutto in spregio a norme Regionali e decreti ministeriali che tutelano beni paesaggistici e monumentali. Tra le ipotesi anche quella che i permessi siano stati agevolati dall' alterazione della documentazione, ossia una «stiracchiatura» delle mappe (assooooooo, hanno "barato" in autocad come si faceva per gli esami pattoni a inge?!?!?!dei geni... ) in cui le zone tutelate diventavano sempre più piccole o comunque non combaciavano con le reali misure delle aree riportate. Dunque, su una zona che doveva essere particolarmente tutelata per il suo forte interesse culturale, storico, ambientale e paesistico, è stata permessa un' espansione edilizia speculativa e per nulla rispettosa dell' ambiente. Ai danni delle costruzioni in sé vanno aggiunti quelli sul patrimonio arboreo. In poche parole: per realizzare le ville e una strada per collegarle, sono stati abbattuti molti alberi, senza contare che una potatura indiscriminata ha ridotto gli ulivi della zona a nudi tronchi. Le indagini della Guardia di Finanza sono il frutto di un' operazione mirata proprio alla tutela dei beni ambientali, paesaggistici e monumentali. Maddalena Brunetti

26 novembre 2008
da corriere.it

mercoledì, dicembre 03, 2008

IDEA REGALO PER I MASCHIETTI

Intanto che mi si "disimpalla" autocad, io e la Marghe pensiamo anche a voi ometti (anche se non mi avete regalato l'aperitivo con Eros che a quasi fine asta era 3200 euri!)



"Un piacevole aperitivo offerto in compagnia dell'affascinante e simpatica showgirl
Elisabetta Canalis! E' previsto presso l' "Osteria del Corso" a Milano, Corso Garibaldi 75 - angolo via Palermo. L'Osteria del Corso si trova nel quartiere milanese di Brera, è un locale giovane gestito da Mimmo De Vivo che ha tanti amici nel mondo dello sport e dello spettacolo.
Insieme a Elisabetta potreste avere la fortuna di incontrare tante altre facce note!"

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=170284416126

tolta la retroattivita' sul decreto !!!

http://www.corriere.it/economia/08_dicembre_03/detrazioni_risparmio_energia_tremonti_b3bf0fac-c144-11dd-9466-00144f02aabc.shtml

Info

Qualcuno di voi saprebbe consigliarmi qualche sito da cui scaricare riproduzioni/immagini di quadri ad alta risoluzione? Genere sfondo desktop? Nello specifico mi servono quadri di Max Beckmann, espressionista, ma nei siti a tema ovviamente le immagini sono schifezzine minuscole...
Oggi un bell'articolo di costume....
Chiamatelo Ottimismo, chiamatelo Incoscienza.... ma siccome stare qui a contemplare sta c...o di crisi economica comincia a darmi un po' fastidio, meglio vivere normalmente.... nel limite del possibile (si sa mai che passi prima)

Poi stamattina ho finalmente scoperto come si calcola lo stipendio quando c'è cassa integrazione e non è stata una piacevole scoperta.

Cmq stasse mi guarderò il video de La 7... per una botta di sano realismo (e io che pensavo di sciare tutto inverno....)

Più di 170 milioni di statunitensi nei grandi magazzini per l’avvio delle compere di Natale

Shopping record nell’America in crisi

Al «Black Friday» della ressa da supersconti, seguito un weekend di folla nei negozi. Spesi 10 miliardi


NEW YORK — E se la più grave crisi dai tempi della Grande Depressione fosse soltanto una creazione dei media: una sorta di diluvio universale senza la pioggia? A lanciare la provocatoria tesi, in un editoriale sul Wall Street Journal, è la scrittrice-giornalista Peggy Noonan, suggeritrice di Ronald Reagan e oggi la columnist conservatrice più influente di Washington. «Il coro dei media americani ci martella tutti i giorni che siamo nella Seconda Grande Depressione—scrive la Noonan —, la chiamano crisi, cataclisma, collasso totale.

Ma poi esci di casa e tutto è identico agli anni scorsi: stessi americani dall’aspetto affluente, stessi carrelli strapieni, stessa gente sovrappeso». Morale della favola? «Niente è cambiato », replica la Noonan. La riprova verrebbe dal cosiddetto Venerdì Nero, quintessenza del consumo di massa, giudicato dagli analisti un termometro importante per valutare la propensione al consumo degli americani. Nel venerdì che ogni anno segue la giornata dedicata al Ringraziamento ed apre la stagione del Natale, negli Stati Uniti sono stati spesi 10,6 miliardi di dollari, contro i 10,3 spesi lo stesso giorno di un anno fa. Cioè il 3% in più rispetto al 2007. Il boom non si è limitato al Venerdì Nero, quando per tradizione negozi e grandi magazzini aprono a mezzanotte, alle due, alle quattro del mattino e mettono in vendita la merce a prezzi stracciati.

Da giovedì a domenica ben 173 milioni di americani si sono riversati nei negozi o hanno navigato online a caccia dei migliori affari (più 17% rispetto al 2007), spendendo mediamente 372 dollari a testa (più 7%). L’ammontare della cifra ha sorpreso non solo i più pessimisti, che prevedevano un calo di vendite anche del 10%, ma anche gli ottimisti, che invece contavano in una buona riuscita del Black Friday, soprattutto per i forti sconti (fino al 70%) applicati sui prezzi di molti prodotti di largo consumo, ma non si aspettavano vendite nel 2008 tali da superare quelle del 2007. La corsa ai saldi è stata così sfrenata da provocare addirittura una vittima: un commesso di Valley Stream, a Long Island, è morto travolto da almeno 200 persone che all’alba premevano con tale frenesia alle porte del grande magazzino Wal-Mart da arrivare a sfondarle. L’uomo ha cercato di opporsi alla ressa ma è stato calpestato ed ucciso. Uno scenario certamente impensabile durante la Grande Depressione del ’29, quando, come nota la Noonan, «la gente vendeva mele e matite agli angoli delle strade e bimbi affamati e con le facce sporche tremavano nei loro cappottini lisi mentre facevano la coda per prendere le razioni del governo».

Ma a sfatare la tesi secondo cui la Seconda Grande Depressione sarebbe l’ennesima bufala dei mass media — alla stregua del millennium bug, della Sars e dell’influenza aviaria — è Paul Krugman, Premio Nobel per l’Economia nel 2008. «L’economia sta per cadere nel precipizio — dichiara in un’intervista all’Huffington Post —. Temo che a questo punto neppure misure drastiche potranno salvarci dalla caduta». Secondo il settimanale Usa Today, i supersconti rischiano di danneggiare l’economia perché «pur favorendo lo shopping, riducono quasi a zero i profitti di negozi e grandi magazzini già in crisi».

Alessandra Farkas

Da www.corriere.it

martedì, dicembre 02, 2008

L'Onu sui diritti dei disabili, il Vaticano non firma il testo

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ROMA - E' di nuovo tensione tra Vaticano e Onu. Dopo in "no" della Santa Sede alla proposta di depenalizzare l'omosessualità, oggi tocca al disabili. Il Vaticano, infatti, come aveva annunciato, non ha firmato la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Un "no" confermato oggi alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa dalle Nazioni Unite sul tema "dignità e giustizia per tutti noi". Una contrarietà limitata alla sola questione dell'aborto. E' questo il dissenso relativo ad un testo che la Santa Sede, pur non potendo firmarlo, ha contribuito a realizzare. La convenzione Onu sui diritti dei disabili, circa 650 milioni nel mondo, entrata in vigore l'8 maggio scorso, è il primo trattato sui diritti umani del terzo millennio ed è stato approvato dall'assemblea generale dell'Onu nel 2006. Il Vaticano ha partecipato attivamente ai lavori per la stesura del testo, durati cinque anni. Per poi non firmarlo perchè il documento non ha inserito un divieto esplicito nei confronti dell'aborto. Il Vaticano ritiene infatti "tragico che una imperfezione del feto possa essere una condizione per praticare l'aborto", come riconosce una Convenzione il cui obiettivo è "proteggere le persone con disabilità da tutte le discriminazioni riguardo all'esercizio dei loro diritti". L'articolo 10 della Convenzione, però, prevede espressamente il diritto alla vita per le persone disabili ed impegna gli Stati a mettere in atto le misure perché questo accada.
La Convenzione, con i suoi 50 articoli, elabora in dettaglio i diritti delle persone con disabilità. Si occupa, tra l'altro, di diritti civili e politici, accessibilità, partecipazione, diritto all'educazione, alla salute, al lavoro e alla protezione sociale. E soprattutto, la Convenzione riconosce che un cambiamento di atteggiamento nella società è indispensabile per consentire alle persone con disabilità di raggiungere la piena eguaglianza. La convenzione, infatti, vieta qualsiasi forma di discriminazione nei confronti delle persone disabili, in ogni settore della vita sociale. E impegna le 192 nazioni che compongono l'assemblea generale ad adottare leggi che proibiscono discriminazioni basate su qualsiasi forma di disabilità, dalla cecità alla malattia mentale. La Convenzione, infine, dedica particolare attenzione alla tutela dei bambini disabili. Radio Vaticana descrive oggi la Convenzione come un "passo importante sulla via delle pari opportunità per i 650 milioni di disabili del mondo, circa il 10 per cento della popolazione globale, molti dei quali si vedono ancora negare i diritti fondamentali, quali il pari riconoscimento davanti alla legge, la libertà di espressione e di opinione, l'esercizio del voto e altre forme di partecipazione alla vita politica e pubblica".

IDEA REGALO PER LA BET!

ASTA SU EBAY:

Anche per questa edizione di “Desideri all’asta”, Eros Ramazzotti - da anni a fianco di Amnesty International - si è reso disponibile a trascorrere qualche ora del suo tempo bevendo un aperitivo con la persona che si aggiudicherà il lotto d’asta.

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=190269689428

lunedì, dicembre 01, 2008

Sono e saranno cazzi amari

La crisi è solo all'inizio, ma i primi effetti sono già devastanti.
Il vero "problema" è che il peggio deve ancora venire e soprattutto non si sa quanto durerà.
Ciò che è veramente disarmante è che colpisce tutti dai manager, agli operai e perfino gli ingegneri (la Motorola di Torino è il caso eclatante).
Parlando con gli amici impegnati soprattutto nelle industrie/ditte della nostra zona già sappiamo che è quasi tutto paralizzato, ma per rendersi veramente conto di quello che sta succedendo guardate questo reportage sulla situazione di Torino...
Torino è sempre stato uno dei motori dell'industria italiana: guardate in che condizioni siamo...



http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=reality&video=20003


Il 2009 si prospetta bello tosto...

Luminex

Luminex, un tessuto arricchito con fibre ottiche, permetterà di confezionare capi di abbigliamento luminosi.

Una fusione e un nuovo prodotto di alta tecnologia..

...

Un tessuto luminoso per l'abbigliamento

Un tessuto contenente fibre ottiche, che permette di confezionare capi di vestiario luminescenti. "Il campo d'applicazione principale sarà quello dell'abbigliamento", spiega Hugo Elsener, "specialmente per i vestiti da sera. E in tal senso abbiamo già avuto richieste da parte di persone impiegate nei servizi d'ordine delle discoteche".

Nei locali notturni, non saranno però soltanto gli addetti all'ordine a indossare vestiti di Luminex. Il tessuto luminoso è infatti destinato soprattutto al mercato della moda e delle grandi firme. "Perché abbia successo, vogliamo lanciarlo sul mercato attraverso nomi prestigiosi", afferma il direttore della Stabio Textil.

…e moltissime altre applicazioni

Luminex non è però unicamente destinato al settore della moda. Hugo Elsener cita molte altre applicazioni possibili. Dai letti per bambini, che grazie a un rivestimento in Luminex diffondo una fievole luce rassicurante durante tutta la notte, ai rivestimenti interni delle portiere e del tetto delle automobili, illuminati, a seconda del bisogno, da una luce diffusa.

Naturalmente, molte applicazioni sono posibili anche nel campo dell'abbigliamento di sicurezza. Dai capi di vestiario per gli sportivi, che corrono o pedalano lungo strade poco illuminate, alle divise per la polizia, i pompieri, i sanitari e via dicendo. Fino alle tute per i minatori e per tutti coloro che lavorano in ambienti bui. "Perché la particolarità di Luminex è che non riflette la luce proveniente da altre fonti, ma ne produce di propria", sottolinea Hugo Elsener.

Un'idea di trent'anni fa

Il principio sul quale si basa Luminex è abbastanza semplice: integrando nel tessuto delle fibre ottiche, si può diffondere su tutta la superficie della stoffa la luce prodotta da una sorta di lampadina - un LED, Light Emetting Diode - alimentata da batteria con soli 3 Volt.

Meno facile è invece la realizzazione. "Ci sono voluti trent'anni, per concretizzare l'idea del tessuto luminoso", afferma il direttore "Perché, per esempio, si è dovuto trovare il modo di collegare tutte le fibre ottiche alla stessa fonte di luce - anche una volta tagliata la stoffa e confezionato il capo d'abbigliamento".

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da http://www.swissinfo.ch


Idea abbastanza tamarra, ma divertente!


Ecco qualche foto ( da http://www.luminex.it )








ho come la sensazione che molti di noi son stati "colpiti" dalla penultima...

domenica, novembre 30, 2008

Solare e doppi vetri più cari: stop agli incentivi per l'efficienza

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Il concetto di efficienza energetica si conferma decisamente ostico per il governo. Dopo la battaglia per impedire l'obiettivo del miglioramento del 20% entro il 2020 imposto dalla apposita direttiva dell'Unione Europea e dopo aver cancellato l'obbligo di certificazione energetica nella compravendita degli immobili, Palazzo Chigi ha dato un'altra picconata alle misure per ridurre la bolletta energetica nazionale. Questa volta la misura è contenuta nel recente piano anticrisi approvato dall'esecutivo e va a colpire la possibilità di ottenere vantaggi fiscali in caso di interventi di riqualificazione energetica.

La normativa introdotta un paio di anni fa dall'allora ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani prevede infatti l'opportunità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 55% delle spese sostenute, ad esempio, per installare un pannello solare o sostituire un impianto di climatizzazione o cambiare gli infissi alle finestre. Ma ora, con l'entrata in vigore del decreto anticrisi, accedere a questo incentivo sarà molto più difficile.

L'iter per avere accesso alle detrazioni Irpef e Ires diventa decisamente più complesso. Il decreto prevede che per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007, i contribuenti debbano inviare all'Agenzia delle entrate, esclusivamente in via telematica, "un'apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi".

Il provvedimento stabilisce ancora che l'Agenzia delle entrate esamini le domande secondo l'ordine cronologico di invio e comunica entro 30 giorni l'esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento "l'assenso si intende non fornito" e il cittadino non potrà usufruire della detrazione.

Per quanto riguarda invece le spese sostenute nel 2008, in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell'Agenzia, l'interessato potrà comunque usufruire di una detrazione dall'imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro da ripartire in 10 rate annuali.

Un cambio di registro rispetto ai buoni risultati ottenuti sino ad oggi duramente criticato dall'opposizione e dalle associazioni ambientaliste. "Lo sconto fiscale del 55% sulle ristrutturazioni edilizie a fini ambientali - denuncia il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani - era una tipica norma di sostegno all'economia e all'ambiente secondo priorità universalmente riconosciute dal Protocollo di Kyoto in poi. Anche questo viene vanificato, addirittura con effetti retroattivi. Per stare al concreto, chi ha realizzato l'intervento sulla sua casa nel 2008 potrà rimetterci fino a 15mila euro".

"Lo sgravio fiscale del 55% introdotto dal governo Prodi - ricorda ancora il ministro ombra dell'Ambiente Ermete Realacci - è stato utilizzato da 230 mila famiglie e ha messo in moto un volano di affari superiore ai 3 miliardi di euro permettendo di ripagare lo sgravio fiscale previsto, attraverso l'emersione del sommerso e l'attivazione di una nuova economia".

Dura anche la presa di posizione di Legambiente. "Non si comprende - dice il responsabile energia Edoardo Zanchini - la ragione per la quale si è deciso di cambiare un provvedimento che ha avuto un grande successo e che permetteva alle famiglie di risparmiare sulle bollette elettriche e termiche grazie alla possibilità di installare impianti solari termici, caldaie a condensazione, interventi di efficienza energetica. A meno di voler proprio limitare il ricorso a questo tipo di incentivi".