sabato, agosto 27, 2011

Tranqua vecchio...


E non è il solo...
http://www.corriere.it/cronache/11_agosto_24/disastro-navale-lampedusa-aliscafo_02794504-ce8f-11e0-8a66-993e65ed8a4d.shtml


Dai, sei in buona compagnia :D

Compleanno del giorno

Il suo film preferito è....

di Joone


trailer :
" noncredo tu possa pubblicare il trailer, ma ci tenevo a mettere questo film!
è la versione Spinta dei Pirati di Johnny Depp!
Piz"


AUGURI PIZ!!!!

venerdì, agosto 26, 2011

The ShaqTube Show - part I

Ecco la prima parte di un articolo dedicato al ritiro dai campi dell'NBA del grandissimo (sia in campo che fuori) Shaquille O'Neal


“The ShaqTube Show” - parte 1


In molti, tanti, tantissimi, tra gli appassionati conoscono la storia sportiva di Shaq(quille) O’Neal. Shaq, senza alcun dubbio uno dei più dominanti centri della storia moderna della Nba, allo stesso tempo… uno dei giocatori più forti di cui la Lega abbia potuto disporre, sia in termini di appeal, sia in termini di forza assoluta, di qualità da esprimere sul campo nel ruolo di centro.

I numeri d’altronde parlano da se: 19 stagioni, 4 titoli, 3 premi di MVP delle Finals, 1 premio di MVP della stagione regolare, 5° marcatore di tutti i tempi nella Lega, 2 premi di MVP all’All Star Game…

Ma scrivendo questo articolo, non è nostra intenzione addentrarci nel lato puramente sportivo (e quindi parliamo di carriera sportiva) di Shaq, per questo ci saranno altri speciali minuziosi e dettagliati su www. playitusa.com … bensì con questo omaggio in parole e video, vogliamo puntare la lente su di un aspetto dell’Universo Shaquille O’Neal ancor più noto al pubblico di tutto il mondo.

Parliamo delle trovate di Shaq, dei video di Shaq, dei tributi verso Shaq, dei programmi TV fatti da Shaq… un sotto mondo senza fine che ha reso famoso il nostro “Padrino del Basket” persino agli occhi di chi si interessa poco o niente a quello sport chiamato pallacanestro! Sembrerà assurdo ma è così: Wrestiling, Shaq vs, direzioni d’orchestra, vestiti da halloween… c’è chi conosce Shaq e lo idolatra, senza neppure averlo visto giocare una sola volta.

Quindi se volete leggere un pezzo che ricorda O’Neal riguardo a ciò che ha fatto sui campi da Basket, basta andare qui; se invece cercate un luogo dove immergervi letteralmente nei video che hanno ingigantito la fama del “Big Shamrock”, come lo chiamavano di solito a Boston, beh allora questo è l’articolo tributo che fa al caso vostro!

Allacciate le cinture, si parte per un viaggio non cronologico, ma tematico, dove l’unica star sa come muoversi su di un campo da basket, e sa come intrattenere magistralmente i propri spettatori:

1) SHAQ Dance

Che Shaq sappia ballare non è un mistero. Se si va su youtube sono numerosi i video in cui “Il Padrino” da sfoggio delle sue abilità. Per gli scettici… una carrellata di video indimenticabili, partendo dallo show all’All Star Game di New Orleans, quando al fianco dei Jabbawockeez (da poco vincitori di American Dance Best Crew) Shaq ha dato spettacolo, con maschera annessa in volto

http://www.youtube.com/watch?v=kmbh7pqYFDw

Ma non solo Shaq with the Jabbawockeez, i video con Shaq-ballerino… sono svariati e toccano diversi momenti della sua carriera. Rimanendo però in tema All Star Game… non si può non citare il balletto “stiloso” alla Justin Timberlake che Shaq ha generato durante gli allenamenti della squadra della Eastern Conference, al fianco di Lebron & Howard. Risate senza sosta sugli spalti, ed uno Shaq padrone assoluto della scena:

http://www.youtube.com/watch?v=uiV8ES-KzUw

Ma non solo All Star Game… volete un esempio? Beh direi che una sfida di passi con Justin Bieber o il caos “dance” dentro lo spogliatoio dei Celtics possano bastare! Le movenze sono le sue, la lingua tagliente (nel caso di Bieber) pure. Inimitabile, come sempre:

http://www.youtube.com/watch?v=6zep_rd7oT0

http://www.youtube.com/watch?v=DL_Y34AIXj0

Per chiudere la sezione ballo direi di vedere anche il video tributo che Shaq ha fatto in onore di Michael Jackson. “Beat it” è il tema chiave, e come neanche in un musical… Shaq si erge a protagonista assoluto, omaggiando alla sua maniera uno dei più grandi cantanti pop della storia. PS: Se ci fate caso sembra di vedere ad un certo punto una sequenza tratta da “West Side Story”. Ahahahahahaha.

http://www.youtube.com/watch?v=Bw5nhNDc3Hc



CONTINUA ....


Un pezzo di storia

Su segnalazione di PaolaF...

Brescia, il museo mai nato
delle macchine industriali

Sono presse, laminatrici, linotype, forni, torchi, fresatrici, telai... Una collezione unica di macchinari strappati alla rottamazione da Luigi Micheletti per scongiurare la liquidazione della storia manifatturiera di questa città e delle sue valli. Eppure questi muti testimoni del "mondo del fare" dei nostri padri sono ancora alloggiati in un ricovero di fortuna

Quella sera arrivai a Brescia col temporale e la forza motrice delle acque che ruggiva nelle valli dei lumbard. Dove se non a Brescia - assediata di fabbriche fino alle porte del centro - avrei potuto trovare i fantasmi di ferro dell'industria italiana? Dove se non in fondo al catino fra Trompia e Camonica, in cui risuonava da secoli il tonfo del maglio e l'urlo dei torrenti? Arrivai, quella notte di tempesta, sognando una Manchester italiana, un arcipelago di capannoni vuoti, tuono di lamiere sotto la pioggia e castelli di ruggine percorsi dalla folgore come le alberature del Pequod nella tempesta. Invece non trovai nulla, perché Brescia, scoprii, odiava i fantasmi. La Lombardia era allergica alle rovine ed era anche in questo l'opposto della Calabria. Mi bastò la mattina seguente per capire la trappola in cui ero caduto.

"Qui troverà poco o nulla" allargarono le braccia quelli della Fondazione Micheletti, sconfinato archivio della memoria industriale d'Italia. A Brescia, mi spiegarono, ciò che non produce diventa all'istante rottame e zavorra. "Quel poco che è rimasto lo abbiamo salvato noi" spiegò Daniele Moro, conservatore del museo. Brescia capitale del tondino, Brescia con un millennio di metallurgia alle spalle, Brescia caso unico di contiguità fra casa e fabbrica, non aveva alcun orgoglio delle sue radici operaie. E lì, sotto una pioggia che non smetteva, Moro disse l'epopea del padre-fondatore, Luigi Micheletti, un idraulico-lattoniere con la quinta elementare partito raccogliendo cimeli e diventato poi ultima trincea contro la liquidazione della storia manifatturiera messa in opera dai suoi assatanati conterranei. Quando morì, trovarono nel suo scantinato quattro chilometri lineari di scaffalature con documenti inestimabili. E una collezione unica di macchinari strappati alla rottamazione.

Pier Paolo Poggio, l'erede di Micheletti a capo della fondazione, mi descrisse il quadro allucinante di uno sterminio industriale, e non soltanto siderurgico. Del birrificio Wuehrer, abbattuto negli anni Ottanta, non era rimasta nemmeno una botte, nemmeno un calderone di rame. L'Atb, Acciaieria Tubificio Bresciano, era diventata ipermercato e parcheggio senza che nulla fosse salvato di quella piccola Ansaldo d'élite. L'Ansaldo stessa aveva sbaraccato tutto. La malattia era lombarda, anzi padana. Del cappellificio Borsalino di Alessandria, un marchio mondiale, era stata sradicata anche la ciminiera, ultimo simbolo di un'Italia capace di usare le mani. La Tosi, a Legnano, gigante a due passi dal monumento ad Alberto da Giussano, aveva buttato via tutti i modelli in legno (grandezza naturale) dei suoi impianti esportati in cinque continenti. La "Streparava" di Adro, che aveva venduto ingranaggi a mezzo pianeta, aveva mandato al macero la sua macchina capostipite, una "Genevoise" ancora funzionante. Esemplare quasi unico al mondo.

Mangiammo un menù operaio da undici euro all'osteria San Francesco, tagliolini al ragù e stufato, e Moro raccontò di come persino il forno fusorio di Tavèrnole sul Mella, in val Trompia, un gioiello del Quattrocento che aveva lavorato per la grande Venezia, avesse rischiato l'eutanasia. Il gigante era lì, in mezzo alla valle, senza che i suoi geniali prototipi (come una pazzesca tromba idroeolica che persino Leonardo aveva chiesto di vedere) dicessero più niente agli abitanti della zona. Negli anni Settanta si era già iniziato ad abbatterlo, ma il vecchio Micheletti s'era messo di mezzo e aveva trasformato il forno in museo, un posto unico sia nella bellezza sia nel dimenticatoio in cui oggi lo relega la cultura media nazionale. Il silenzio che ancora circonda Tavèrnole è un monumento al disprezzo che circonda il lavoro manuale in Italia.

Era dura a Brescia trovare un luogo della memoria. Lo era anche per la fondazione. Il luogo era già stato individuato, un pezzo della città del tondino chiamata "Comparto Milano", un enorme spazio dismesso a un chilometro dal centro di Brescia. Posizione perfetta per trasformare in museo i cinquanta autotreni di macchine industriali raccolte dalla Micheletti. I soldi per la trasformazione c'erano, ma la Lega Nord si era messa di mezzo. Perché buttare soldi in storie finite, avevano detto i paladini dell'identità padana. I musei non rendono, sono roba da intellettuali comunisti. Meglio cemento nuovo fiammante. Cemento purchessia, cemento anche in assenza di idee di riuso per l'area. Così la fondazione, ormai pronta al trasloco, era stata lasciata a bagnomaria, col suo immenso patrimonio industriale in sofferenza. Un'intera città delle macchine salvate dal naufragio che stava lì ad aspettare.

Andammo al "Comparto Milano", che nella pioggia appariva più desertico di Ground Zero a Manhattan, Non era un vuoto solo fisico. Lì tra le ruspe percepivo il fallimento della finanza creativa rispetto al mondo del "fare" dei nostri padri. L'angosciante non era tanto il vuoto, quanto l'incapacità di riempirlo con qualcosa di altrettanto valido e di non effimero. Le strutture portanti del laminatoio Lucchini - destinato a diventare ipermercato - erano ancora in piedi e un'ultima ciminiera resisteva nel cielo di quella che era stata una città fumante di nubi industriali. Il laminatoio, dove si era consumata l'epopea post-bellica del tondino, mostrava fondamenta possenti e labirintiche come scavi pompeiani. "Ogni città industriale ha le sue cantine", spiegò fieramente Daniele Moro. E io pensai che quello era forse l'ultimo cemento sano, prima che iniziasse l'epoca del calcestruzzo della malavita.

La città delle macchine avrebbe dovuto sorgere lì, accanto al laminatoio, in un grande deposito in mattoni inizio Novecento, ma tutto era fermo. Così andammo a vedere il deposito provvisorio, in un capannone a due passi da Brescia, località Rodengo Saiano. "Prima di entrare", mi disse Moro, "pensi a una cosa: siamo la prima generazione d'Italia che guarda agli oggetti della sua infanzia come ad archeologia". Poi mi spalancò il più grande parcheggio di macchine industriali che avessi mai visto. C'era tutto, mancavano solo gli uomini e il frastuono degli ingranaggi. Linotype, taglierine, presse, centralini da campo, pulegge di legno per cotonifici, montacarichi, macchine per confezionare gnocchi e tortellini. E poi caldaie, impastatrici, scaldacolla per navi, forni e fresatrici. E ancora laminatrici, alternatori, scaldabagni in rame, autoblindo, mitragliatrici, torchi, telai e strozzatrici da elica.

"Mezzo Paese ci manda pezzi straordinari da salvare all'oblio, ma io qui sono da solo, con un archivista cingalese, a riordinare tutto questo. Lei non ha un'idea di che cosa c'è ancora nelle soffitte e nelle cantine degli italiani". Pioveva ancora e pensai: nel secondo dopoguerra avevamo le pezze al culo ma siamo rinati grazie alle mani, alla tecnica e alla cultura. Oggi s'è smantellato tutto, anche la memoria.

22 agosto 2011
da repubblica.it

giovedì, agosto 25, 2011

NOTTE BIANCA A COCCAGLIO

Ve lo segnalo, sembra carino!!!

Sabato 27 agosto alle ore 21.00 prenderà il via la “Notte Bianca” di Coccaglio. Per le vie del paese, dal quartiere San Pietro al centro storico, saranno aperti i negozi, allestite numerose bancarelle di antiquariato, abbigliamento, oggettistica e prodotti tipici. Saranno inoltre organizzati spettacoli e giochi per bambini nelle piazze del paese. L’evento terminerà domenica 28 agosto alle ore 3.00

BUE ALLO SPIEDO,MOSTRA CANINA,SFILATA MODA BIMBI,ESPOSIZIONE AUTO TUNING..E NON SOLO....

Multe online ed elenco autovelox


Prendi una multa dall'autovelox?
La foto la vedi in internet

No, non è uno scherzo. Anzi: è un servizio che ha la sua utilità, e ne avrà ancora di più fra poco.

Stiamo parlando della possibilità per chi si vede recapitare un avviso di multa per superamento di velocità, di non doversi recare presso la stazione di polizia che ha comminato la contravvenzione ma di vedere il proprio scatto fotografico direttamente nel web, dal sito internet della polizia provinciale (www.poliziaprovinciale.it/brescia). Con la multa verranno recapitati anche i codici di accesso alla fotografia (che, ovviamente, non è visibile da tutti...), e l'automobilista potrà verificare con i propri occhi la corretta corrispondenza tra il proprio veicolo e la propria targa, facendo mente locale sulla circostanza che ha portato al superamento dei limiti di velocità.

Ma non è finita: entro breve infatti le persone multate potranno pagare la contravvenzione direttamente dal sito della polizia provinciale, senza doversi recare in posta. Chi va tanto di fretta in strada non avrà così tempo da perdere in posta, no?
a.c.

6 agosto 2011
da bsnews.it

Modalità di accesso alla visione dei fotogrammi:

  1. cliccare sul link www.poliziaprovinciale.it/brescia;
  2. portarsi sulla colonna di sinistra della pagina;
  3. nella sezione "Info Point" cliccare su "Informazioni Rilievi fotografici Pagamenti";
  4. inserire il Codice identificativo del verbale (presente su ogni documento rilasciato all'automobilista) e quindi premere "Conferma";
  5. nella sezione interna, si trova il Riepilogo del verbale e il Rilievo fotografico (cliccare per visualizzare le immagini dell'infrazione).



Elenco autovelox fissi nelle strade provinciali di Brescia e link a Google Maps

LONATO ESENTA
COMUNE LONATO
STRADA SP BS567 DEL BENACO
DECRETO PREFETTIZIO 420/02/10/Area III/DEP DEL 02/04/2010
CORSIE 1
CHILOMETRICA 6+156
DIREZIONE DESENZANO DEL GARDA
MATRICOLA APPARATO 136741
OMOLOGAZIONE N. 56214 MINISTERO INFR. TRASP. DEL 8/7/2008
COORDINATE G.P.S. (clicca per vedere la posizione) LAT. +45.417100° LONG. +10.49870

LONATO LEONE
COMUNE LONATO
STRADA SP BS567 DEL BENACO
DECRETO PREFETTIZIO 420/02/10/Area III/DEP DEL 02/04/2010
CORSIE 2
CHILOMETRICA 8+769
DIREZIONE MANTOVA
MATRICOLA APPARATO 136741
OMOLOGAZIONE N. 56214 MINISTERO INFR. TRASP. DEL 8/7/2008
COORDINATE G.P.S. (clicca per vedere la posizione) LAT. +45.433600° LONG. +10.517400°

BRESCIA SANT’EUFEMIA
COMUNE BRESCIA
STRADA SP BS11 TANGENZIALE SUD
DECRETO PREFETTIZIO 420/02/10/Area III/DEP DEL 02/04/2010
CORSIE 2
CHILOMETRICA 13+990
DIREZIONE BRESCIA
MATRICOLA APPARATO 136737
OMOLOGAZIONE N. 56214 MINISTERO INFR. TRASP. DEL 8/7/2008
COORDINATE G.P.S. (clicca per vedere la posizione) LAT. +45.500800° LONG. +10.284800°

RONCADELLE
COMUNE RONCADELLE
STRADA SP BS11 TANGENZIALE SUD
DECRETO PREFETTIZIO 420/02/10/Area III/DEP DEL 02/04/2010
CORSIE 2
CHILOMETRICA 2+050
DIREZIONE BRESCIA
MATRICOLA APPARATO 148451
OMOLOGAZIONE N. 56214 MINISTERO INFR. TRASP. DEL 8/7/2008
COORDINATE G.P.S. (clicca per vedere la posizione) LAT. +45.5395° LONG. +10.14829°

RODENGO SAIANO
COMUNE RODENGO SAIANO
STRADA SP BS510 SEBINA ORIENTALE
DECRETO PREFETTIZIO 420/02/10/Area III/DEP DEL 02/04/2010
CORSIE 1
CHILOMETRICA 6+100
DIREZIONE BRESCIA
MATRICOLA APPARATO 136738
OMOLOGAZIONE N. 56214 MINISTERO INFR. TRASP. DEL 8/7/2008
COORDINATE G.P.S. (clicca per vedere la posizione) LAT. +45.589800° LONG. +10.101300°

SIRMIONE
COMUNE SIRMIONE
STRADA SP BS11 PADANA SUPERIORE
DECRETO PREFETTIZIO 420/02/10/Area III/DEP DEL 02/04/2010
CORSIE 1
CHILOMETRICA 268+850
DIREZIONE PESCHIERA DEL GARDA
MATRICOLA APPARATO 124698
OMOLOGAZIONE N. 56214 MINISTERO INFR. TRASP. DEL 8/7/2008
COORDINATE G.P.S. (clicca per vedere la posizione) LAT. +45.444200° LONG. +10.617000°

LENO
COMUNE LENO
STRADA SP BS668 LENESE
DECRETO PREFETTIZIO 420/02/10/Area III/DEP DEL 02/04/2010
CORSIE 1
CHILOMETRICA 23+200
DIREZIONE MANERBIO
MATRICOLA APPARATO 124696
OMOLOGAZIONE N. 56214 MINISTERO INFR. TRASP. DEL 8/7/2008
COORDINATE G.P.S. (clicca per vedere la posizione) LAT. +45.380600° LONG. +10.227600°

PISOGNE
COMUNE PISOGNE
STRADA SP BS510 SEBINA ORIENTALE
DECRETO PREFETTIZIO 420/02/10/Area III/DEP DEL 02/04/2010
CORSIE 1
CHILOMETRICA 33+680
DIREZIONE DARFO BOARIO TERME
MATRICOLA APPARATO 89315
OMOLOGAZIONE N. 56214 MINISTERO INFR. TRASP. DEL 8/7/2008
COORDINATE G.P.S. (clicca per vedere la posizione) LAT. +45.780900° LONG. +10.073400°


9 agosto 2011

Il palloncino saziante

Ma che è sta roba?!?!?!??!?!

Il palloncino saziante
di gomma naturale

Questo è un tipo di post a cui normalmente si mette un titolo con pretese di spiritosaggine intorno alla bizzarria di ciò a cui si riferisce (una pagina pubblicitaria sul Corriere della Sera di oggi). Ma in questo caso non c’è stato bisogno di sforzi di fantasia. “Arriva il palloncino saziante di gomma naturale” è un titolo imbattibile, definitivo. Fa ridere, racconta una cosa che evidentemente “esiste”, ma è anche metafora potenziale un po’ di tutto. E poi leggete la spiegazione, roba che neanche nei film horror degli anni Cinquanta:

Dimagenina Uomo è una pillola auto-rigonfiante che una volta ingerita si trasforma in un palloncino d’idrogel intragastrico di gomma naturale che aiuta a perdere peso

Santi numi. Quale umano non in condizioni di prigionia e minaccia potrebbe essere tentato di acquistare e ingerire una roba del genere, e ancora di più dopo aver guardato – terrorizzato – l’illustrazione della palla molla immaginandosela “dentro” e l’espressione vuota e sofferente del modello? L’unica cosa che viene voglia di fare è chiamare la polizia che vada a salvarlo: sta chiedendo aiuto (“Vi prego, aiutatemi! Mi tengono ostaggio e mi fanno ingerire palle autorigonfianti”). Invece, quello che dovremmo pensare è che ci siano italiani che oggi andranno in una farmacia e chiederanno la palla molla, la pagheranno, e la ingeriranno.Dev’essere quella cosa che chiamano distanza dal paese reale.

21 aprile 2011
da wittgenstein.it

A me piace vedere le persone riunite, forse è sciocco, ma che dire, mi piace vedere la gente che si corre incontro, mi piacciono i baci e i pianti, amo l'impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, le orecchie che non sono abbastanza grandi, gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno, mi siedo in disparte con un caffè e scrivo nel diario, controllo gli orari dei voli anche se ormai li conosco a memoria, osservo e scrivo, cerco di non ricordare la vita che non volevo perdere ma che ho perduto e devo ricordare, essere qui mi riempie di gioia il cuore anche se la gioia non è mia.

Jonathan Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino

mercoledì, agosto 24, 2011

Serie TV

Mi preparo per l'inverno.
Questa qui, secondo me, mi piace.

Che domino!!!

Su segnalazione di Ciccio...

Per fare una roba così articolata&fantasiosa il tipo deve avere un sacco di tempo da perdere (e poca vita sociale), ma il risultato è il migliore che abbia visto.

Beccatevi sto Domino!!!!!


Niente più ponti

Mentre eravam tutti in spiaggia i nostri politici hanno lavorato facendo una "bella"manovra.
Siamo stati molto vicini ad una "patrimoniale" (si vocifereva come quella del 1992 di Amato) ma per ora pare non se ne faccia nulla.
Per il resto sono state fatte molto proposte, alcuni intelligenti altre meno ma la sensazione è sempre quella che si navighi a vista quando invece dovrebbero aver le palle x far una manovra strutturata che farebbe di sicuro molto malcontento (= perdere le prossime elezioni) ma che serve x evitar di mandar per aria sto paese.

Intanto, tra le tante "inculate" che subiremo, eccone una che non fa piacere (soprattutto ora che son appena finite le ferie :) )...


Le festività civili spostate alla domenica
per avere più produttività

Il Primo maggio si sposta alla domenica, addio al caro vecchio ponte. Spostamento anche per il 25 aprile e il 2 giugno. Nella bozza anche le feste dei patroni delle città

Addio per sempre ai ponti all' italiana, ai magici incastri 25 aprile-1 maggio che, tra un mercoledì e un martedì (per esempio nel 2007) regalavano una settimana di vacanza. Le feste laiche, non previste dal decreto del 28 dicembre 1985 che applicava gli effetti del Concordato con la Santa Sede del 1984, verranno spostate alla domenica, probabilmente la successiva. Fino a ieri sera tardi era sicuro lo slittamento al lunedì, così come compariva nella bozza del decreto. Ma in conferenza stampa Tremonti è stato chiarissimo: «Accorpamento delle festività laiche alla domenica come accade a livello europeo». Aggiunta di Berlusconi: «Questo significa "niente ponti"» E così niente più pause il 2 giugno (festa della Repubblica), il 25 aprile (La Liberazione), il 1 maggio (festa dei lavoratori). Vivremo in un continuo 2011, anno in cui molti «ponti» vacanzieri sono spariti per colpa del calendario: il 25 aprile è stato il lunedì dell' Angelo, il 1 maggio una domenica. Concordato alla mano, restano intatti il 1 gennaio (Maria Madre di Dio), il 6 gennaio (Epifania), 15 agosto (Assunzione), il 1 novembre (Tutti i Santi), l' 8 dicembre (Immacolata Concezione), 25 dicembre (Natale) e per il comune di Roma il 29 giugno. La capitale, proprio perché «ospita» il Vaticano, manterrà (unica in Italia) il privilegio di festeggiare i propri santi patroni (san Pietro e Paolo) nel giorno previsto dal calendario. Nella lista concordataria non è compresa Pasqua (perché sempre domenica) né lunedì dell' Angelo (Pasquetta), trasformato in un uso. Resterà festa o sparirà? La cancellazione delle «festività non concordatarie» dovrebbe comportare l' abrogazione dei ponti locali: i santi patroni delle città rimarrebbero un ricordo. Se così fosse davvero, niente più sant' Ambrogio il 7 dicembre a Milano (quest' anno è un mercoledì che, col giovedì 8, avrebbe prodotto un «ponte milanese» fino a domenica 11). Lo stesso per san Petronio a Bologna (4 ottobre, nel 2011 un mercoledì), san Gennaro a Napoli (19 settembre). Bisogna risalire al 1977 per ritrovare una soppressione altrettanto corposa: 4 novembre (Forze Armate, ora la prima domenica di novembre), il 19 marzo (san Giuseppe), lo stesso 29 giugno, san Pietro e Paolo (allora nazionale), l' 11 febbraio (Concordato), feste mobili come il Corpus Domini o l' Ascensione che dal giovedì slittarono alla domenica. Ora, da tagliare, non resta quasi più niente. Ma non è mai detto.

13 agosto 2011
da corriere.it

martedì, agosto 23, 2011

e ditemi, a cosa mi è servito pensare, in che grandioso luogo mi ha condotto il pensiero? Io penso, penso, penso, pensando sono uscito dalla felicità un milione di volte, e mai una volta che vi sia entrato.

Jonathan Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino

Quantifichiamo il debito americano

Su segnalazione di Ciccio...












Alice e il Bruco si guardarono l’un l’altro in silenzio per un po’ di tempo. Finalmente il Bruco, togliendosi la pipa di bocca, si rivolse ad Alice e, con voce stanca e strascicata, le chiese: “Chi sei tu?”
Come principio per una conversazione, certo non era molto invitante. Alice titubo’ un momento, poi disse: “Io..io non saprei, signore, sul momento. Per lo meno, so chi ero stamattina quando mi sono alzata, ma credo di essere cambiata parecchie volte, da allora."

L. Carroll, Alice nel paese delle meraviglie.

lunedì, agosto 22, 2011

Attraversare una tempesta di sabbia

Su segnalazione di manu...

Dentro la tempesta di sabbia,
l'auto sfida la natura


Una tempesta di sabbia si abbatte su Phoenix riducendo in pochi minuti la visibilità e ricoprendo strade e abitazioni. Un uomo al volante della sua automobile decide di non fermarsi al passaggio della fitta nuvola di sabbia ma di attraversare la tempesta filmando con il cellulare quello che si trova davanti agli occhi

6 luglio 2011



Phoenix: la città è sepolta dalla sabbia

Sembrano effetti speciali di un film, ma sono immagini assolutamente reali: è l'incredibile tempesta di sabbia che si è abbattuta sulla città americana. I forti venti hanno poi dissipato l'enorme nube in poche ore

6 luglio 2011
da tv.repubblica.it

Tutti andavano o venivano. La gente in tutto il mondo si spostava da un luogo all'altro. Nessuno restava. Ho detto: E se restassimo? Non andare e venire, non qualcosa o niente, non sì o no.

Jonathan Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino

domenica, agosto 21, 2011

Foto della settimana


Valorz
16 febbraio 2008

Valorz, una laterale della Val di Rabbi, che a sua volta è una laterale della Val di Sole; questo anfiteatro, molto bello, è famoso per le belle colate che si formano; l'unica pecca è che molto frequentato, quindi, è facile trovare tante cordate che, o rallentano la salita, o ti buttano in testa qualcosa...
Alessio