sabato, dicembre 11, 2010

Pay attention when you drive


video un pò brutale ma molto significativo

venerdì, dicembre 10, 2010

Parlar gratis tra Iphone

Su segnalazione di Giangi...


TELEFONIA
Fenomeno Viber, l'anti Skype
per chiamare gratis su iPhone
Oltre un milione di download in tre giorni per la nuova app che permette di conversare gratuitamente tra i dispositivi Apple. Un successo figlio della semplicità. E i concorrenti iniziano a tremare

OLTRE un milione di download nei primi tre giorni dal lancio. Solo il termine "gratis" riuscirebbe a scatenare una simile isteria consumistica in Rete, e Viber, la nuova invenzione per telefonare da iPhone, è gratis due volte. Non costa nulla l'applicazione, che può essere scaricata in pochi secondi da App Store. Ma soprattutto, non costano nulla le telefonate effettuate tra dispositivi con Viber installato. È sufficiente essere connessi su rete Wi-Fi o 3G per chiamare in qualsiasi parte del mondo, per tutto il tempo che si desidera, con una qualità audio superiore a quella delle normali reti telefoniche.

Rivoluzione semplice. Sviluppato dalla israeliana Viber Media, Viber non introduce nessuna tecnologia rivoluzionaria nel settore. Al contrario, per le chiamate sfrutta il classico protocollo VoIP, ovvero la comunicazione vocale attraverso Internet, come già Skype e molti altri. In Rete, tuttavia, è già un fenomeno, e per un motivo preciso: azzera tutte le procedure di registrazione e di configurazione richieste dagli altri software dello stesso genere, creando una rete di comunicazione parallela a costo (e impegno) zero.

Tecnologia. Per usare Viber è sufficiente scaricare l'applicazione da App Store, inserire il proprio numero di telefono e confermarlo digitando il codice a quattro cifre ricevuto via sms. Successivamente, l'applicazione importa la rubrica da iPhone e verifica quali numeri sono già iscritti nel database. Accanto a ogni contatto riconosciuto compare il tasto "Free Call", per la chiamata gratuita attraverso VoIP. Se il numero digitato non è ancora iscritto, l'applicazione si chiude e passa alla modalità telefonica normale. Le chiamate in entrata, inoltre, vengono segnalate su iPhone in automatico, senza che sia necessario aver lanciato l'applicazione o eseguito l'accesso. L'unica condizione è che entrambi gli interlocutori siano connessi a una rete Wi-Fi o 3G e, per assicurare che la chiamata sia gratuita, possano contare su un abbonamento dati flat.

Prestazioni. Provato in Italia su rete 3G, Viber garantisce una comunicazione vocale di ottima qualità. Il ritardo è minimo, l'audio piuttosto nitido, il fruscio di fondo assente. L'interfaccia dell'applicazione riprende quella iPhone, offrendo anche funzioni simili: muto, vivavoce, passaggio alla rete GSM e possibilità di mettere in attesa la telefonata. Gli sviluppatori di Viber Media assicurano inoltre che nei prossimi aggiornamenti verranno introdotte altre funzionalità, come chat testuale e funzioni di geolocalizzazione. Tutto sempre in forma gratuita, senza costi aggiuntivi e senza pubblicità.

Non solo iPhone. L'applicazione non è ancora stata ottimizzata per altri dispositivi, ma può già essere installata su iPod Touch o iPad. È sufficiente inserire il proprio numero mobile, per poi usare liberamente Viber via Wi-Fi o 3G, trasformando di fatto in telefoni dei device privi di funzioni telefoniche. E da Viber Media promettono che è solo l'inizio. Gli aggiornamenti ottimizzati per tutti i dispositivi iOS sono imminenti. A breve sono invece previste delle versioni ad hoc per Blackberry, Android e Symbian, che permetteranno di effettuare chiamate tra terminali diversi. La prospettiva, in sostanza, è quella di creare una rete parallela per la comunicazione VoIP su mobile.

Skype & co. La comunicazione vocale gratuita tra iPhone non è una novità dell'ultim'ora, eppure Viber Media è riuscita a creare un piccolo terremoto nel settore, superando la concorrenza con la sua "rivoluzione semplice". Rispetto a Skype, Viber annulla la fase di registrazione, ma soprattutto non richiede di popolare la propria rubrica aggiungendo singolarmente gli amici. Il recentissimo TalkAtOne offre la comunicazione vocale tra iPhone, ma impone di registrarsi a Google Chat e di conoscere l'indirizzo Gmail dei propri contatti. Il più diffuso Yahoo Messenger, che offre anche la chat video gratuita tra utenti, richiede di scambiarsi il nome utente Yahoo. Viber annulla tutte queste procedure: un'accortezza che, come dimostrano i numeri, gli utenti apprezzano. E che comincia a preoccupare i leader del settore.

09 dicembre 2010

Lettera Aperta N°2 al Fratello Silvio Berlusconi

Ci mancava solo la Massoneria! Siamo un Paese favoloso!!!

"...sarà meglio per qualunque scagnozzo al soldo del Fratello Gustavo Raffi o del Fratello Silvio Berlusconi tenersi a debita distanza da ciascuno di noi e dei nostri cari. Com’è noto, mordiamo…"

http://www.grandeoriente-democratico.com/lettera_aperta_n2_al_Fratello_Silvio_Berlusconi.html

robetta, proprio.


Chi ha l'occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi. Italo Calvino, Marcovaldo
Se lo sai, ti chiedo di non avere fretta con me: non dirmi come andrà a finire questo film. È appena cominciato. MASSIMO VITALI

Glow Eindhoven 2010

Su segnalazione di Piz...



Glow Eindhoven 2010


S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-E!!!


giovedì, dicembre 09, 2010

(cit.)

I'm drinking to make you more interesting.

ohhhhhhhhhhhhhh

ora, fuori dalla finestra....


Ti serve l'oculista?

Su segnalazione di Ciccio...


Test o-culistico


GUARDA con attenzione la seguente foto:

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HAI VISTO IL CULO DELLA RAGAZZA SULLO SFONDO?
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Molto bene! ora continua a leggere…

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Se hai visto il culo…
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...prendi un appuntamento dall’oculista velocemente perchè...
SI TRATTA DELLA SPALLA DELLA RAGAZZA CHE STA SCATTANDO LA FOTO!!!

:D

mercoledì, dicembre 08, 2010

AIDO

Vi ho "stressato" più volte ( e lo farò ancora a breve :D ) informandovi riguardo ad AVIS per quanto riguarda la donazione del sangue ed all' ADMO per la donazione del midollo osseo.

La terza associazione che mi "manca" è l'AIDO: visto la delicatezza dell'argomento,
questa volta non insisto, non ho nessuna intenzione di cominciar una discussione sull'argomento, ne intenzione di convincer nessuno...

... l'unico scopo delle righe qui sotto è far saper, a chi è interessato, come sia facile iscriversi all'AIDO.
Io, come credo molti altri, pensavo ci volessero mille trafile, invece bastano veramente pochi minuti, direttamente da casa vostra senza dover andar in nessuna sede, sezione o altro.




A.I.D.O.
Associazione Italiana per
la Donazione di Organi


Come si manifesta la volontà di donazione?
Il principio del silenzio assenso (capo II, Legge 1 aprile 1999, n. 91) non è ancora applicato, in quanto non è stata ancora costituita un’anagrafe informatizzata dei cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale che permetta la notifica ad ogni cittadino, da parte di un Pubblico Ufficiale, di un modulo per la dichiarazione di volontà in cui si informa lo stesso che, in mancanza di una esplicita dichiarazione, si presume il consenso alla donazione.
In questo periodo transitorio la legge stabilisce il principio del consenso o dissenso esplicito, per cui a chiunque è data la possibilità di dichiarare validamente la propria volontà scegliendo una delle modalità di seguito indicate:

* il tesserino blu inviato dal Ministero della Sanità nel maggio 2000 da portare sempre con sé;
* la registrazione della volontà effettuata presso gli appositi sportelli delle Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni;
* una dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti scritta su un comune foglio bianco che riporti nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma;
* la tessera o l’atto olografo dell’A.I.D.O.

In mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari (coniuge non separato o convivente more uxorio o figli maggiorenni o genitori) possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte. L’opposizione non è consentita se dai documenti personali di cui sopra o dalle dichiarazioni depositate presso le ASL di appartenenza, risulta che il soggetto abbia espresso volontà favorevole al prelievo di organi e tessuti. Il prelievo non ha luogo se viene presentata una dichiarazione del potenziale donatore, contraria alla donazione, successiva alla precedente dichiarazione favorevole.


Cosa devo fare per iscrivermi?
Per aderire all'A.I.D.O. è sufficiente compilare il modulo di adesione, firmarlo (3 firme) ed inviarlo in busta chiusa con affrancatura prioritaria (non occorre raccomandata) presso la sede Provinciale A.I.D.O. del luogo di residenza/domicilio.
Il modulo di adesione non può essere inviato tramite e-mail o fax in quanto nei nostri archivi deve essere "conservato" il documento con la firma originale.
L' iscrizione all'A.I.D.O. è gratuita e pertanto non è obbligatorio indicare, nel modulo, il versamento di una somma.
Ricevuto il modulo compilato e firmato, la sede A.I.D.O. provvederà, entro 30 gg., ad inviare il tesserino di adesione (Carta del donatore) all’indirizzo specificato nel modulo stesso.
Il tesserino dovrà essere da firmato e conservato con i documenti personali.
Inoltre, il nominativo dell’associato sarà inserito nel database del S.I.A. (Sistema Informativo A.I.D.O.) consultabile in tempo reale dalle Strutture Sanitarie competenti.

Recesso
E’ facoltà del donatore di recedere in qualsiasi momento dall’Associazione dandone opportuna comunicazione scritta alla Sede A.I.D.O della propria provincia di residenza, con la quale si richiede la restituzione del modello di adesione compilato e firmato al momento dell’iscrizione.

» Sedi Provinciali

Chi può divenire donatore di organi?
I donatori di organi sono persone di qualunque età che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello (emorragia, trauma cranico, aneurisma etc.) o di un prolungato arresto cardiaco, accertato tramite elettrocardiogramma per almeno 20 minuti, che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali causando la morte del paziente per irreversibile e completa cessazione dell'attività cerebrale.
Tutti gli organi sono prelevabili. In presenza di malattie infettive trasmissibili, l’idoneità dell’organo al trapianto è scrupolosamente valutata dai medici con specifici esami. In qualche caso, la malattia di uno o più organi non pregiudica la utilizzazione di altri organi o tessuti per il trapianto.

Quando avviene il prelievo degli organi?
Quando sia stata accertata e documentata la morte encefalica o morte cerebrale, stato definitivo e irreversibile. L’accertamento e la certificazione di morte sono effettuati da un collegio di tre medici (medico legale, anestesista-rianimatore, neurofisiopatologo) diversi da chi ha constatato per primo la morte e indipendenti dall’équipe che effettuerà il prelievo e trapianto. Questi medici accertano la cessazione totale e irreversibile di ogni attività del cervello per un periodo di osservazione non inferiore a 6 ore.

Si può vendere o acquistare un organo?
No, è illegale vendere o comprare organi umani. La donazione degli organi e tessuti è un atto anonimo e gratuito di solidarietà. Non è permessa alcun tipo di remunerazione economica e non è possibile conoscere l’identità del donatore e del ricevente.



Qui ci sono altre "domande-risposte"
http://www.aido.it/index.php?id=1&faq=15


Questo è l'indirizzo della sede locale:

Brescia
Via Monte Cengio, 20 25128
Tel 030.300108
Fax 030.300108
Sito
brescia.provincia@aido.it


martedì, dicembre 07, 2010

Sinterklaas esiste

e mi fa trovare patatine delle macchinette sulla scrivania, quando resto in ufficio senza cena.

C'e' un tempo per dimagrire...

Lui: Allora ti rapisco e a natale facciamo lo bagno caldo.
Lei: Alle terme?
Lui: Si.
Lei: In costume da bagno d'inverno? Giammai!
Lui: A me piace, cosi' grassa.
Lei: ...

Cruciverba "bresciano"


Ci sono delle cose che fanno molto vacanza, che in spiaggia non possono mancar... la settimana enigmistica è una di queste!
Dopo infinite partite a racchettoni & bocce, 2 tiri a beach, bagni a ripetizione, relax sul salviettone ( o "tovaglia" cit.) con le cuffie nelle orecchie, una letta a giornali di "alta cultura" e altre ludiche attività... sul finire del soggiorno in Sicilia quest'estate ci è venuta una balzana idea.
Tutto nasce quando il nostro Giangi impreca contro Bartezzaghi e i suoi cruciverba con alcune definizioni impossibili da capir...
"ma si, che vuoi che sia! Se vuoi te lo faccio io un cruciverba da cui veramente non ne esci"!
Detto... fatto! :-D

Unisci un uomo della bassa, la mocasinese, un pizzico di Franciacorta ed il conte a suggellare il tutto con la "preparazione classica"... e ualà: ecco a voi
LE PAROLE CROCIATE... BRESCIANE!

Tutto molto semplice, come un "vero" cruciverba:
ci sono parole verticali ed orizzontali, la definizione può esser in italiano o bresciano e la parola da scriver negli appositi spazi è rigorosamente in dialetto bresciano.
Visto che l'abbiam fatto "a mano" in mezza giornata, ovviamente non tutte le caselle si incrociano... quindi per dar un aiuto, ho lasciato l'iniziale.
Scagate anche accenti, dieresi ed affini.




Basta scaricar il jpg, dargli una stampata e provar a risolverlo!
Preveniamo le polemiche: lo so, è stradifficile perchè a seconda della zona della provincia la stessa parola si può dire in modi diversi.... ma è nata come una cosa per farsi 2risate!

Quindi provateci e vediamo che succede :)

La soluzione a settimana prossima!

Ok, vi lascio domani che è festa e da giovedì si può chieder qualche aiuto


LA SFIDA E' APERTA!!!!


PS: se trovate errori (ed è facile), segnalate pure

DURISSIMO COLPO ALLA FLOTTA AMERICANA A PEARL HARBOUR

da emerotecaitaliana.it

Corriere della Sera

DURISSIMO COLPO ALLA FLOTTA AMERICANA A PEARL HARBOUR

Due corazzate affondate altre otto grosse unità danneggiate. Una portaerei silurata. La Tailandia concede il transito alle truppe nipponiche. Sbarchi a nord di Singapore. Hongkong attaccata. Cento milioni di giapponesi uniti nella lotta contro l'egemonia anglosassone. Gli inglesi costretti a retrocedere nella zona di Bir-el-Gobi. L'allargamento del conflitto e i suoi aspetti militari. La dichiarazione di guerra degli Stati Uniti all'Impero nipponico è ormai considerata imminente. Il Giappone, provocato, non potrà fare a meno di accettare la guerra, e di accettarla subito, scegliendone esso il momento. Questa diventa la prima vera "guerra mondiale"; ora i cinque continenti sono coinvolti tutti nell'agone bellico.

DURISSIMO COLPO ALLA FLOTTA AMERICANA A PEARL HARBOUR

Tokio, 6 Dicembre 1941 - Edizione del mattino

L'agenzia "Domei" informa che la sezione navale del Quartier Generale Imperiale comunica che i primi risultati degli attacchi aerei nipponici si compendiano, per ora, in due corazzate americane affondate, quattro corazzate e quattro incrociatori gravemente danneggiati e un gran numero di apparecchi nemici distrutti, mentre le perdite aeree nipponiche sono state lievi. Una nave portaerei nordamericana, inoltre, è stata affondata da un sommergibile nipponico al largo di Honolulu. Manca però la conferma ufficiale. La nave spazzamine americana "Penguin", di 2000 tonnellate, è stata affondata nelle prime ore di stamane da aerei giapponesi nel corso di un attacco all'isola di Guam. Parecchie navi mercantili americane sono state catturate dai Giapponesi nelle acque del Pacifico. Nessuna nave nipponica è andata perduta nel corso di queste prime operazioni. Stamane il Quartier Generale aveva diramato il seguente comunicato sulle operazioni militari: "Le flotte e le basi aeree delle Hawai sono state attaccate con grande successo. La flotta giapponese ha colato a picco, a Sciangai, una cannoniera inglese ed ha catturato una cannoniera americana sullo Yangtze. Anche su Singapore sono stati compiuti attacchi aerei con grande successo. "Altri attacchi aerei sono stati diretti contro Davao, l'isola di Wake e su Guam". Davao è una località portuale nell'isola di Mindanao, nelle Filippine. La sezione dell'esercito del Quartier Generale ha inoltre comunicato che forze aeree nipponiche hanno attaccato la parte settentrionale della base di Hongkong causando gravi danni alle posizioni nemiche. Dodici su quattordici apparecchi nemici al suolo sono stati distrutti. Si annuncia pure che formazioni aeree nipponiche hanno attaccato in massa importanti basi nelle Filippine causando gravi danni e nel frattempo si ha notizia di un nuovo attacco aereo su HongKong.

Lo scoppio della guerra fra il Giappone, gli Stati Uniti e l'Inghilterra non può sorprendere. Esso era nella logica delle cose, da quando si è compreso che nelle discussioni di Washington il Governo americano, strumento cieco mosso dalla volontà bellicista di Roosevelt, aveva assunto un atteggiamento d'assoluta intransigenza. Le ultime parole di violento rammarico dirette da Cordell Hull ai plenipotenziari del Giappone nella loro grossolanità esprimono perfettamente lo stato d'animo dei dirigenti degli Stati Uniti. Questi hanno provocato la guerra, l'hanno voluta e preparata da tempo. Roosevelt, l'uomo dei plutocrati, l'aveva resa inevitabile fin dal giorno in cui ordinò alla flotta americana di aprire il fuoco sulle navi dell'Asse. Questa brutale decisione fece capire che l'America non si sarebbe arrestata di fronte alle più gravi conseguenze della sua assurda politica. Il Giappone, provocato, non poteva fare a meno di accettare la guerra, e di accettarla subito, scegliendone esso il momento. Come è accaduto quasi sempre nella loro storia, i giapponesi hanno discusso fino all'ultimo istante; non hanno voluto lasciar passare una qualsiasi formula di accordo senza esaminarla con scrupolo; hanno cercato, infine, di procrastinare l'urto, con quella calma imperturbabilità che è propria del loro temperamento; alla fine sono scattati.

Così il dado è tratto. La guerra si estende all'Estremo Oriente e all'Oceano Pacifico. Essa può dirsi la prima guerra veramente mondiale, poiché quella che la precedette, e pure ebbe questo nome, fu mondiale piuttosto in diritto che in fatto. Benché una trentina di Stati partecipassero giuridicamente, solo alcuni di essi vi ebbero una funzione attiva. I due grandi protagonisti di oggi non vi logorarono se non una parte minima delle loro forze, mentre ne trassero grandi vantaggi. In sostanza quello del 1914-18 fu un conflitto eminentemente europeo; mentre quello odierno era destinato, per la sua natura stessa, a diventare universale. In esso sono implicati non solo interessi materiali e territoriali, ma anche principi ideali d'importanza vitale. Si tratta di vedere se il mondo intero è destinato a soggiacere al predominio della duplice anglosassone, che a sua volta è dominata da una ristretta cricca affaristica e reazionaria. Si tratta di decidere se i popoli giovani, produttivi, demograficamente fecondi, debbono poter affermare i loro diritti alla necessaria espansione. Si tratta di creare in Oriente come in Occidente quell'ordine nuovo che, basato sulla ridistribuzione dei compiti internazionali e sull'equa divisione delle ricchezze, permetterà a tutti i popoli liberi di contribuire, nel loro campo e secondo le rispettive forze, allo sviluppo della comune civiltà secondo lineamenti d'una maggiore giustizia.

Dura è la prova, perché quelle forze conservatrici che dobbiamo scardinare, quelle cieche resistenze egoistiche che dobbiamo vincere, si appoggiano a posizioni privilegiate nel campo economico e geografico; e per ciò anche militare. Gli Stati giovani, lavoratori e guerrieri, debbono pertanto trovare nella loro energia spirituale i mezzi per compensare la superiorità bruta delle materie prime e dell'oro, che favorisce i loro avversari. Italia e Germania, con i loro minori alleati europei, hanno già dimostrato come questo compito non sia superiore alle loro forze; tocca ora all'Impero nipponico di darne la luminosa conferma lottando felicemente nel più remoto Oceano contro la prepotenza anglosassone, che ha fatto colà sfoggio delle sue più provocanti e insopportabili manifestazioni.

La necessità in cui si è trovato il Giappone di entrare nel pieno del conflitto mondiale è apparsa evidente soprattutto quando l'amicizia anglo-americana ha assunto il carattere di una vera alleanza di guerra. Mettendo Singapore e le altre sue basi dell'Oceano Indiano e del Pacifico a disposizione della marina americana, l'Inghilterra contribuiva ad aggravare enormemente la minaccia già gravante sul Giappone e sulle sue linee essenziali di rifornimento. Trascinando la Cina di Ciang Kai-scek e le Indie Olandesi nella quadruplice dell'A B C D (America, Britannia, China, Duch India) gli anglosassoni venivano a creare una specie di tragico anello intorno all'Impero nipponico. Questi aveva il diritto e il dovere di spezzare questo cerchio, ed è quanto si è accinto a fare con quell'energia che aveva saggiamente dissimulato sotto il velo di una lunga e faticosa sopportazione.

Quali gli aspetti militari del conflitto? Nessun'altra guerra forse ha avuto finora un teatro tanto sterminato e complesso, che si presta a combinazioni strategiche quasi infinite. Se le grandi distanze che separano i due paesi belligeranti sembrano mettere un limite alle loro mosse, esse favoriscono d'altra parte il segreto, la sorpresa, le iniziative geniali e audaci. Ne abbiamo avuto qualche esempio nelle prime ore del conflitto, coi duri colpi assestati dall'arma navale e aerea nipponica a talune importantissime basi americane. Che la guerra debba, sullo scacchiere estremo-orientale, assumere aspetti prevalentemente aero-navali, è stato più volte ripetuto e appare perfettamente ragionevole, perché i fattori strategici sono condizionati di solito da quelli geografici. Proprio in merito all'arma aerea, nonostante la grande autonomia degli apparecchi moderni, essa è legata inesorabilmente alle basi; sotto questo aspetto il Giappone si trova in condizioni relativamente più favorevoli dei suoi avversari. Grande importanza assumerà naturalmente la guerra al traffico che impegnerà forze navali e aeree; assisteremo quasi certamente ad azioni di sbarco e ad episodi grandiosi di guerra anche in terraferma. Si può dire che un'altra metà del mondo si è gettata nella mischia; noi ci auguriamo con tutto l'animo che il prode popolo nipponico vi ottenga i più brillanti successi. La sua causa è anche la nostra. E ora, attendiamo.

lunedì, dicembre 06, 2010


La vera patria è quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano. Stendhal
Ogni silenzio è diverso da un altro

Ci sono silenzi di cui non ci accorgiamo
Altri che ci prendono alle spalle e ci imprigionano nel gelo
Silenzi che ci cullano
E altri che ci riempiono di inquietudine
Silenzi che rendono tutto più chiaro, come una vampata di luce
E silenzi oscuri, in cui brancoliamo storditi
Silenzi in cui nasce una bufera di pensieri
E silenzi che generano altri silenzi da cui altro silenzio nasce

Tra una parola e l’altra c’è sempre un breve silenzio
In cui puoi sentire il respiro e il pensiero
E nel concerto, una sola nota e poi silenzio
E il silenzio dopo una nota diventa silenzio prima di qualcosa, silenzio che attende
Blues, urlo, sparo o voce amica
La natura, la notte, la malattia, hanno musiche di silenzio
E così gli sguardi di amore e la notte prima della battaglia
E ci sono silenzi che parlano
E altri che si chiudono dietro di sé come una porta di acciaio
Il silenzio del malato nel letto
E degli amanti che dormono
Il silenzio della mia solitudine vicina e della tua voce lontana.

Stefano Benni

L'orologio ad acqua

Idea regalo per Natale?


Bedol Watch Water:
acqua e limone e l'orologio
eco-sostenibile è servito!




Stanchi di ricordarvi sempre delle batterie per l'orologio quando sono esaurite? Stufi di inquinare con i residui delle pile scariche e di doverle ricomprare ogni volta? La soluzione è facile e green come bere un bicchiere d'acqua, o forse anche di più.

Dalla Bedol arriva un rivoluzionario orologio, il Bedol Watch Water, che ha detto basta alle normali batterie e trae l'energia per funzionare da un po' d'acqua e limone! Questo piccolo prodigio ( le sue misure sono di circa 8 cm in larghezza e 10 cm in altezza ) permette di poterlo ricaricare in maniera totalmente ecologica ovunque siamo, senza dover trovare per forza un negozio aperto (deserto escluso ovviamente, ma nessuno è perfetto...). La procedura è piuttosto semplice e a prova di sbadato: basta riempire la sua vaschetta d'acqua e poi aggiungervi un po' del succo di un limone appena tagliato. Il gioco a questo punto è fatto e per 5-7 settimane avremo il nostro orologio perfettamente funzionante.
Nessun pericolo per quando procederemo al ricambio delle "batterie" riguardo la perdita dell'orario: una funzione di memoria è in grado di conservare durante la procedura di ricambio dell'acqua tutti i dati inseriti.
Per acquistare il Bedol Watch Water ( prezzo $ 16 ) o avere altre informazioni sul suo funzionamento basta seguire il link e andare sul sito BedolWhatsNext.

domenica, dicembre 05, 2010

Foto della settimana


Val Leno
16 dicembre 2006

Sabato mattina, siamo in Val Leno, una laterale della Val Daone, alla ricerca disperata di ghiaccio che purtroppo non troviamo... Troviamo in compenso paesaggi incantati e 5 simpatici amici di Brescia con i quali facciamo una merenda un pò "pesante" alla Malga Gelo...
Alessio