sabato, settembre 14, 2013

"Italia Loro" - 37°


"Italia Loro"
di Stefano Bizzotto
37 - Marcos Cafù


"Italia Loro":  
50 Juary -
49
Skurhavy -
48
Prohaska -
47
Dunga -
46 Julio Cesar -
45 Vòller -
44
Passarella -
 
43 Mihajlovic -  
42 Figo -  
41 Briegel -
40 Francescoli -
39 Brehme -
38 - Laudrup


venerdì, settembre 13, 2013

Percorsi Ciclabili Brescia - 44

Una serie di percorsi proposti dal Comune di Desenzano all'interno del suo territorio a sud del Lago di Garda.

Percorsi Ciclabili in provincia di Brescia - 44
 
 
Desenzano & dintorni
 
 traccia GIALLA: 5.5 km circa

traccia ROSSA: 18.9 km circa

traccia VERDE: 16.0 km circa

varianti totali: 16.5km circa

 
 
 

tipo di bici: city bike
 
Note: alla portata di tutti, con qualche saliscendi
 
 
 
LEGENDA
 
 
 
scarica in formato .kml

giovedì, settembre 12, 2013

1° Caccia al tesoro in bicicletta - Brescia

Su segnalazione di FrancyG...



Domenica 29 Settembre
Caccia al tesoro in bicicletta



Iscrizioni: partono il 5 Settembre e terminano il 19 Settembre
presso l'Ufficio Bici in Largo Formentone, i Giovedì dalle 15,30 alle 18,30 o il Sabato dalle 9,30 alle 12,30 (tel. 0302977302)

Le squadre saranno composte da 7 a 10 persone (caposquadra maggiorenne).
Al momento dell'iscrizione verrà versata la quota di 80 euro per ogni squadra, oppure 10 euro per la singola persona che sarà poi inserita in squadre miste.

Ogni squadra dovrà essere in possesso di una macchina fotografica digitale (ammessi anche i cellulari).

Tutti i concorrenti parteciperanno in bici e saranno autonomi per eventuali riparazioni.

Elenco dei premi:

Cena ristorante OH ! ficomaeco
Buoni spesa Forneria "il pane di Maurizio Sarioli"
Colazione al Bar Moretto
Biglietti metropolitana
calze Denti Ciclismo
Giubbini rifrangenti Fiab
Kit ripara camere d'aria
Lampadine a basso consumo
Cartine Ciclopiste Provincia di Brescia
Pile-portachiavi
Cappellini
e molti altri..... a sorpresa
tutti i concorrenti saranno premiati



mercoledì, settembre 11, 2013

Via IMU, arriverà Service Tax


Cancellata l’Imu per il 2013, dal 2014 sostituita dalla Service Tax
Per quest’anno esenti prime case, immobili dell’impresa
costruttrice destinati alla vendita, Iacp e alloggi sociali

Via libera alla cancellazione dell’Imu. Il Consiglio dei Ministri di ieri ha stabilito con un nuovo schema di decreto legge che nel 2013 l’imposta municipale unica su prime case, terreni agricoli e fabbricati rurali non verrà pagata. Dal 2014, invece, al posto dell’Imu entrerà in scena la Service Tax.

Gli immobili che non pagano l’Imu
Oltre alle prime case, sono esclusi dall’imposta municipale propria i fabbricati destinati dall’impresa costruttrice alla vendita se non locati o venduti entro tre anni dalla ultimazione dei lavori. Secondo le stime del Governo, la misura dovrebbe sbloccare una parte di risorse delle imprese, pari a circa 38 milioni di euro l’anno, che potranno essere investite in operazioni maggiormente produttive, con ripercussioni positive sul sistema economico.

Sono esclusi dal pagamento dell’imposta anche gli alloggi degli Istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari.

Dal primo gennaio 2014 non pagheranno neanche gli alloggi sociali, cioè realizzati o recuperati da operatori pubblici o privati destinati prevalentemente alla locazione per individui e nuclei familiari svantaggiati. Secondo l’Esecutivo, la misura attiverà gli investimenti in alloggi sociali tramite le risorse attualmente disponibili presso il Fondo Investimenti per l’Abitare, riservato a investitori qualificati, promosso e gestito dalla SGR di Cassa Depositi e Prestiti.

Immobili di impresa
Ai sensi del nuovo decreto, l'Imu è deducibile ai fini della determinazione del reddito di impresa e degli esercenti arti e professioni nella misura del 50%. l'Imu è inoltre deducibile per il conteggio dell'Irap, Imposta regionale sulle attività produttive.

Cosa cambia dal 2014
Dal 2014 entrerà in vigore il modello di tassazione federale basato sulla Service Tax che sostituirà la Tares. L’imposta sarà riscossa dai Comuni e si comporrà di due parti, la prima per la gestione dei rifiuti urbani, la seconda per la copertura dei servizi indivisibili.

La prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree che possono produrre rifiuti urbani. Le aliquote saranno commisurate alla superficie.

La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. L’imposta sarà a carico sia del proprietario, in quanto i beni e servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile, che dell’occupante, perché fruisce dei beni e servizi locali.

Le misure sono state accolte con favore dall'Ance, che nell'abolizione dell'Imu sugli immobili delle imprese di costruzione rimasti invenduti vede uno strumento per far ripartire l'edilizia. Secondo l'associazione degli edili, le iniziative potrebbero essere completate da un piano di investimenti infrastrutturali per la manutenzione del territorio, delle scuole e degli edifici pubblici.
 
29 agosto 2013

martedì, settembre 10, 2013

Tutor in tange sud

Su segnalazione di Marghe...

 
 
Broletto In commissione il bilancio dei primi sei mesi del 2013: oltre 72mila sanzioni
Autovelox, 400 multe al giorno
E a settembre il tutor in tangenziale
Ma con la crisi il numero di chi non paga ha superato il 50%
 

Quattrocento multe al giorno, 12mila al mese. I 12 autovelox che il Broletto ha sparpagliato per il territorio provinciale, nei primi sei mesi dell'anno hanno fatto gli straordinari. I verbali staccati da gennaio a giugno dagli agenti della Polizia provinciale sono stati 72.230. Di questo passo il 2013 si dovrebbe chiudere con oltre 140mila sanzioni, un 25% in più dello scorso anno, quando il Broletto, a consuntivo, aveva incassato 14,9 milioni di euro.

A fine settembre («al massimo a ottobre») dovrebbe poi sbarcare sulla tangenziale sud il tutor ora installato nelle gallerie lungo il Sebino: il sistema che monitora la velocità media coprirà i tre chilometri di strada che vanno da Brescia centro verso Rezzato, fino allo svincolo di Sant'Eufemia. L'impianto sarebbe già dovuto essere operativo sulla Sud, ma alcuni passaggi burocratici hanno rallentato le operazioni. In autunno converrà però tenere sott'occhio il contachilometri se non si vuole gonfiare il già nutrito pacchetto di verbali del Broletto.

Verbali che, va detto, vengono pagati con sempre maggiore difficoltà. La crisi incide anche su questo e così un 40% di multe che fisiologicamente finiva a ruolo, ora è arrivato a superare la metà; metà sanzioni che non vengono saldate ma che devono passare attraverso Equitalia. E così, nonostante i verbali siano in aumento, l'incasso stimato per fine anno è inferiore ai 15 milioni del 2012. Questo è lo scenario che è stato illustrato ieri pomeriggio, dall'assessore provinciale Mario Maisetti e dal funzionario Giovanni Tocchella, durante la commissione sesta di palazzo Broletto. I dati mostrano un incremento dei verbali, ma la cifra media per sanzione si è abbassata rispetto ai 180-200 euro dello scorso anno. Alcuni autovelox sono stati spostati in zone più «pericolose» perché nella vecchia posizione «avevano esaurito il loro effetto deterrente»: per esempio l'impianto di Leno è stato spostato ad Acquafredda.
Il dibattito politico è ruotato attorno a uno schema già noto: l'opposizione ha accusato giunta di voler «fare cassa» con le contravvenzioni, la maggioranza ha replicato spiegando che quello degli autovelox è un intervento per la sicurezza stradale. Uno dei nodi polemici della discussione è poi stato dedicato alla Trentapassi, la galleria tra Pisogne e Marone. Con una lettera alcuni cittadini avevano chiesto di spegnere l'autovelox e di annullare le multe. Il consigliere del Pd Pier Luigi Mottinelli ha invece ricordato come è dal 2004 che lui e il suo partito chiedono la riqualificazione della galleria e che l'amministrazione provinciale aveva annunciato che solo dopo i lavori sarebbe stato attivato l'autovelox. Invece, dopo un anno e mezzo di monitoraggio, il vigile elettronico è stato attivato, nei mesi scorsi, «quasi di nascosto».
Maisetti ha spiegato che i lavori per l'illuminazione della galleria partiranno nei prossimi giorni ma che nel frattempo l'autovelox è servito come deterrente. Resta, ha incalzato Diego Peli (Pd), che se davvero il tema della sicurezza è così importante per la Provincia, «allora non solo il 50%, come prevede la legge, ma almeno il 60% dei proventi delle multe dovrebbe essere destinato alla sicurezza stradale». Questo sarà «il mio impegno», ha assicurato Maisetti.
24 luglio 2013

lunedì, settembre 09, 2013

Attestato energetico: pasticcio normativo APE-ACE


Casa, Confedilizia: permane il pasticcio energetico
anche dopo la circolare Ministero Sviluppo Economico

Efficienza Energetica •APE •Confedilizia •efficienza energetica

Il pasticcio legislativo creato – a proposito dell’attestato energetico – dal Parlamento, permane anche dopo la Circolare dello Sviluppo economico di ieri. La Confedilizia ritiene di dover confermare le disposizioni già date alle proprie Associazioni territoriali per il blocco della stipula di nuovi contratti di locazione fino a che il Governo non avrà rimediato alla grave situazione in essere.

Come noto, nel decreto-legge n. 63/’13 è stata inserita dalla Camera una disposizione del seguente, letterale tenore: "L'attestato di prestazione energetica deve essere allegato al contratto di vendita, agli atti di trasferimento di immobili a titolo gratuito o ai nuovi contratti di locazione, pena la nullità degli stessi contratti”.
Al Senato, il Sottosegretario Baretta si è impegnato – a nome del Governo – ad eliminare la norma in parola col primo rovvedimento utile. Ciò che peraltro non è ancora avvenuto.
Allo stato, si deve quindi evidenziare che la norma citata (e vigente dal 4 agosto scorso) fa espresso riferimento all’«attestato di prestazione energetica» e cioè all’attestato che dovrà essere redatto così da rispondere ai criteri indicati dalla direttiva 2010/31/UE, ma che ad oggi non è possibile ottenere da alcun certificatore autorizzato mancando il decreto interministeriale che deve con esattezza fissarne i contenuti. E non è senza significato – ad avviso della Confedilizia – che il legislatore abbia fatto espresso riferimento all’«attestato di prestazione energetica» (e, cioè, al nuovo attestato APE) e non all’«attestato di certificazione energetica» (e cioè al vecchio attestato ACE) o ad altra espressione equipollente (ma non testuale).
Il Ministero dello sviluppo economico non affronta lo specifico problema né nella sua Circolare del 25.6.’13 né nella sua Circolare del 7 agosto, solo limitandosi a dare chiarimenti in merito all’applicazione delle disposizioni di cui al d.l n. 63 in relazione alle situazioni delle varie Regioni, a seconda che le stesse abbiano provveduto o meno ad emanare in materia (che è di legislazione concorrente) proprie disposizioni normative.
Autorevole opinamento ritiene, in base a riflessioni di carattere sistematico, di assimilare – ai fini della norma precitata sulla nullità, così superando il suo letterale tenore – l’«attestato di prestazione energetica» all’«attestato di certificazione energetica». Tale opinamento espone peraltro i contraenti al rischio che esso – di ordine sistematico, come detto – possa non essere condiviso dall’Autorità giudiziaria e, in particolare, comporta che gli stessi debbano (a proprio rischio) valutare se (ai fini della normativa applicabile e della clausola di cedevolezza di cui all’articolo 17 del d.lgs. n. 192/’05 come modificato dal d.l. n. 63) le singole Regioni e Province autonome abbiano già o meno provveduto al recepimento della direttiva 2010/31/UE e dettato la propria normativa rispettando i vincoli derivanti dall’ordinamento europeo e i principii fondamentali desumibili dal d.lgs. n. 192/’05 come modificato.
Anche dopo la nuova Circolare del Ministero dello sviluppo economico (estraibile, come la precedente, dal sito confederale) la Confedilizia – per i motivi anzidetti – ritiene di dover confermare le già date disposizioni in ordine alla sospensione della stipula di nuovi contratti di locazione.

26 agosto 2013

domenica, settembre 08, 2013

Foto della settimana

 
Nadelhorn
9 luglio2010


Lo stesso giorno, l'unico modo per scendere dalla Lenzspitze e tornare alla Mischabelhutte è percorrere l'interminabile Cresta che la collega al Nadelhorn (4327 mt) di qualche metro più alto; è un infinito susseguirsi di torrioni da salire e scendere, con la qualità della roccia che spesso lascia a desiderare, il che richiede una dose massiccia di concentrazione e adrenalina; alla fine è una scalata che ti prosciuga tutto, sia fisicamente che psicologicamente (in vetta al Nadelhorn alle 16:00, partiti alle 3:00 dal rifugio, questa la dice lunga...) ma che ti regala davvero grandi emozioni; percorrere itinerari di questo tipo permette di assaporare un alpinismo d'altri tempi, dove il tempo sembra si sia fermato, dove le nuove tecniche e tecnologie quasi non contano, dove ti trovi nelle mani del compagno e viceversa, a lottare per ore su grandi montagne, sospesi sull'infinito...
Alessio