sabato, settembre 28, 2013

"Italia Loro" - 34°


"Italia Loro"
di Stefano Bizzotto
34 - Preben Elkjaer


 
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8aeb862a-cbf4-4f80-9b2f-48a66e9a6371-raisport.html

"Italia Loro":
50 Juary -
49
Skurhavy -
48
Prohaska -
47
Dunga -
46 Julio Cesar -
45 Vòller -
44
Passarella -
43 Mihajlovic -
42 Figo -
41 Briegel -
40 Francescoli -  
39 Brehme -
38 Laudrup -
37 Cafù
36 Deschamps -
35 Bierhoff -



"50 assi di Coppa"

venerdì, settembre 27, 2013

Percorsi Ciclabili Brescia - 46


Col percorso di settimana scorsa siam andati da Riva alla Val di Ledro...

giunti li si può far il giro del Lago.
Tra Molina e Pieve si può fare la strada asfaltata oppure il "Percorso della Salute"


Percorsi Ciclabili in provincia di Brescia - 46
  
Giro del lago di Ledro

Molina di Ledro [TN] - Pieve di Ledro [TN] - Molina di Ledro [TN]

10 km 
tipo di bici: city bike
Note: facile 
LEGENDA

 
scarica in formato .kml

giovedì, settembre 26, 2013

Fotovoltaico nelle infrastrutture

Fotovoltaico: l’energia del futuro viene dalle infrastrutture
Infrastrutture energetiche che si autoalimentano con le nostre attività. E' su questo che la ricerca si concentrerà nei prossimi anni: dall'asfalto fotovoltaico alle vernici senzienti
La rivoluzione energetica potrebbe partire dalle infrastrutture: anziché concentrarsi sulla riduzione delle emissioni nocive o la produzione di biofuels, la mobilità alternativa, in un futuro non troppo lontano, potrebbe concentrare le sue ricerche su elementi come i cartelloni autostradali, le vernici che ricoprono i percorsi, l’asfalto.
Ed è proprio l’asfalto il protagonista di alcuni interessanti esperimenti nel campo della produzione di energia solare. L’ultimo in ordine di tempo viene dagli States: la Power Roadways, infatti, qualche mese fa ha lanciato il primo prototipo di pannelli fotovoltaici per asfalto.
In collaborazione con l’Ente autostradale americano, la Power Roadways ha messo a punto dei pannelli fotovoltaici quadrati che misurano 3,7 metri a lato, standard americano delle corsie stradali: secondo i tecnici della società, calcolando una media di 4 ore di sole pieno quotidiane, ogni pannello potrebbe produrre 7,6 kW/h al giorno, grazie ad un’efficienza di conversione attorno al 15%.
Il progetto americano non è l’unico del genere: anche l’Europa si sta muovendo in questo senso. E’ della società spagnola Tecnalia, in collaborazione con il gruppo Campezo, l’idea della pavimentazione fotovoltaica da impiantare sulle strade della penisola iberica. L’asfalto Pavener dovrebbe sfruttare dei sistemi di accumulo termico e delle pompe di calore per immagazzinare l’energia termicaquotidianamente memorizzata nell’asfalto, attraverso un sistema fluidodinamico.
Infine, il celebre progetto olandese della SolarRoad: una rete di strade, nella provincia dell’Olanda del Nord, interamente alimentate dai pannelli solari, dalla segnaletica, all’illuminazione, alle informazioni sui tabelloni stradali. Grazie a un manto stradale interamente costituito da pannelli fotovoltaici della misura di 1.5, racchiusi in uno strato di vetro protettivo, l’energia prodotta durante l’estate potrebbe essere accumulata per l’inverno, garantendo indipendenza e continuità energetica alla rete.
Infine, un altro esperimento di due aziende olandesi: una segnaletica orizzontale con vernice fotoluminescente che si carica durante il giorno e accumula energia per la notte. Inoltre, grazie ad alcuni sensori, la segnaletica diventerà sensibile: potrà comunicare le situazioni di pericolo, come l’asfalto scivoloso o le temperature estreme.
Resistenza e aderenza sono i problemi principali che tutti questi progetti devono affrontare: oltre all’efficienza di conversione, problema base per chi costruisce pannelli fotovoltaici, c’è da considerare il passaggio costante di automezzi pesanti e tir e la capacità di aderenza della superficie, per garantire sicurezza e affidabilità alle strade.

Fonte: http://www.architetturaecosostenibile.it/materiali/innovativi/strade-solari-asfalti-vernici-276.html


2 settembre 2013

mercoledì, settembre 25, 2013

La patente? non serve!

FRANCESCA, GUIDAVA DA 55 ANNI SENZA PATENTE:
"RISCHIA MULTA DI 9.000 EURO"

TREVISO - Guidava da oltre 55 anni senza patente. La signora Francesca, pensionata ultrasettantacinquenne residente nella Marca, è stata fermata per caso durante un normale controllo dagli agenti della polizia municipale.
È successo nel fine settimana di ferragosto lungo la circonvallazione di Treviso. A suo carico molto più di una sanzione, visto che anche la macchina è finita sotto sequestro.

«L’anziana è stata denunciata all’autorità giudiziaria così come previsto dal Codice della strada. Sarà chiamata a rispondere di guida senza aver mai conseguito la patente. Rischia un’ammenda che va dai duemila ai novemila euro. Pur essendo di fatto una contravvenzione resta pur sempre un reato penale», a spiegarlo è stata Federica Franzoso, comandante della Polizia municipale di Treviso.

È la stessa Franzoso, un po’ divertita, a raccontare quanto accaduto: «Quando gli agenti le hanno chiesto che fine avesse fatto la patente, l’anziana ha risposto cadendo dalle nuvole e chiedendo cosa fosse la patente». A quel punto l’anziana ha esibito agli agenti un pezzetto di carta sgualcito che "dimostrava" come nel lontanissimo 1958 avesse seguito un corso di guida. «Ma non si capiva bene dove e quando. Il foglietto era troppo vecchio e segnato dal tempo. Era praticamente illeggibile».

La pensionata forse non lo sa, ma il suo caso in provincia e nel Veneto è da Guinness. Pari a lei soltanto un 67enne di Schio, nel Vicentino. Circolava da 55 anni senza lo straccio di un documento di guida e senza mai essersi trovato di fronte un controllo stradale. A scoprirlo, l’anno scorso e sempre in agosto, la Polizia locale dopo una multa per divieto di sosta.

Un altro record spetta poi ad Angelo. Vispo 70enne di Castelfranco che per 44 anni è riuscito a schivare ogni controllo, dai posti di blocco alle verifiche sui terminali. Ha guidato senza patente dal 1968 fino all’anno scorso. Quando il 29 agosto è stato scoperto per caso dalla Polizia locale di Castelfranco. Venne denunciato e privato dell’auto, che venne posta sotto sequestro

27 agosto 2013

martedì, settembre 24, 2013

Sistemi antisismi Borbonici

Su segnalazione di Fede... 


Borbone: sistemi antisismici ancora validi


Il palazzo del vescovo di Mileto a Vibo Valentia (Calabria)


L'edificio, attualmente in stato di abbandono, è staticamente ancora indenne dopo numerosi forti terremoti

Nel 1783 la Calabria meridionale fu colpita da un catastrofico terremoto che causò circa 30-50 mila morti. I Borbone delle Due Sicilie imposero nuove regole edilizie antisismiche


Il nuovo codice edilizio raccomandava l’utilizzo di un’intelaiatura lignea all’interno della parete in muratura


Gli scienziati del Cnr-Ivalsa di S.Michele all'Adige (Tn) hanno ricostruito in scala 1:1 una parete di muratura e legno secondo le prescrizioni dei codici antisismici di fine Settecento


 


Risultato: esame ampiamente superato

Le case reggevano grazie all’elasticità del legno

La ricostruzione è stata fedele: uguale la tecnica di costruzione della muratura, e uguale il legno di castagno calabrese utilizzato per creare un’intelaiatura interna


 

La parete è stata quindi sottoposta a test meccanici
 
La parte in legno ha superato la prova rimanendo quasi completamente integra






I danni al resto della parete si sono limitati a qualche piccola espulsione di muratura

 

10 settembre 2013

lunedì, settembre 23, 2013

L'ignoranza in tema energetico

In teoria con tutto il parlare di "risparmio enegertico""riqualificazione energetica", ecc  dovrebbe essere aumentato il livello di conoscenza medio.... invece capita ancora di sentire delle puttanate pazzesche da gente che si definisce addetto ai lavori.

L'anno scorso avevo letto questo aritcolo pensando "dai, sarà stato un caso"...
purtroppo invece a tutt'oggi è ancora pieno di "ciarlatani" che sfruttano l'ignoranza altrui per sparare cazzate pazzesche quindi lo ripropongo: esprime dei concetti base alla portata di tutti.  
Nessuno può essere onniescente ma aver una minima infarinatura ti fa capire se chi cerca di venderti qualcosa ti sta per fregare.




" [....] una partenza sbagliata
per gli edifici a energia quasi zero"

Abbiamo preso parte al convegno [....] organizzato a Reggio Emilia da [....].
L’incontro di ieri fa parte di una serie di oltre 60 incontri in tutta Italia dedicato al tema degli Edifici a Energia Quasi Zero,  che rappresentano il futuro per l’efficienza energetica in edilizia in tutta Europa.

Abbiamo voluto prendere parte all’evento per l’importanza del tema trattato, ma anche per vedere come l’argomento veniva affrontato in evento con una così grande potenza comunicativa. [....]
La natura gratuita dell’evento ha fatto sì che ieri oltre 150 persone abbiano preso parte alla conferenza.
La nostra opinione sull’incontro di ieri oscilla tra il deludente e l’agghiacciante, e vi spieghiamo perché.
Data la rilevanza del tema, e la potenza comunicativa dell’evento, un incontro come quello di ieri ha un impatto importante sui professionisti “medi” del settore edile, ossia quelli che non sono legati ogni giorno al tema del risparmio energetico. Per questo motivo, occorre partire dal presupposto che i temi trattati devono essere “basilari”, perché l’audience non tanto preparato tende a “mandare giù” qualsiasi cosa il relatore presenti. In fondo, se un professionista viene chiamato a fare una presentazione sul tema “edifici a energia quasi zero”, ci si aspetta una persona preparata sull’argomento, giusto? L’incontro di ieri ha dimostrato il contrario.
Il primo intervento di semplice routine [....] per presentare l’evento.
Il secondo intervento, di pura pubblicità, é stato a cura di uno degli sponsor dell’evento: [....]
Il terzo intervento è stato curato da una banca. [....]

Il quarto intervento è stato il suicidio .
[....]
Mi limito a citare le testuali parole:

(1) “Un edificio adiabatico, come sono i modelli importati dal nord Europa, nel nostro clima non ha senso. Occorre isolare senza eccessi in inverno, usare gli apporti passivi nelle mezze stagioni, e le rinnovabili in estate”.

(2) “Il concetto di edificio a energia quasi zero non significa consumare meno: significa consumare come oggi, o magari anche qualcosa di più, purché la parte in più venga recuperata con impianti a energie rinnovabili come solare termico, fotovoltaico o geotermico, a scelta del progettista”.

(3)“Oggi si vede la decuplicazione degli isolamenti: questo è insensato nel nostro Paese. Basterebbe risolvere la cosa che ne so, con un impianto geotermico”.

(4)Occorre lasciare alcuni ponti termici, per evitare soluzioni troppo isolanti“.


L’Ing. [....] ha poi sottolineato come l’unico modo per garantire le prestazioni estive sia la massa, quindi l’inerzia (5). Ha spiegato il concetto di sfasamento e ha confuso la trasmittanza termica periodica (6) con il valore di attenuazione.
In una presentazione incentrata sul tema “CasaClima o Passivhaus in Italia non funzionano”, era da notare la completa assenza a qualsiasi accenno a bioclimatica, ventilazione naturale o concetti come il “free running building”.
Per fortuna non ci sono stati riferimenti (né in positivo, né in negativo) alla tenuta all’aria o alla ventilazione meccanica.
[....]

Commento qui i punti riportati sopra:

(1) In Italia, il 70% dell’energia consumata da una casa è dovuta alla necessità di riscaldamento. Isolare bene gli edifici è una necessità strategica per il nostro Paese;

(2) Per avere il migliore rapporto costi/benefici sull’intera vita utile dell’edificio, si può raggiungere l’obiettivo dell’edificio a energia quasi zero solamente abbattendo il fabbisogno di energia, ossia lavorando sull’involucro e non sugli impianti;

(3) Vedi punto (2);

(4) I ponti termici causano discomfort e muffe: pensare di tenere i ponti termici per dissipare il calore estivo è sintomo di grave ignoranza in materia;

(5) Affidare il comfort estivo alla sola massa dell’edificio è un concetto superato da almeno 10 anni. Secondo il ragionamento di è [...], le case migliori per il nostro clima sarebbero i bunker in cemento armato col fotovoltaico sul tetto?

(6) Confondere il valore di attenuazione con la trasmittanza periodica dimostra, nuovamente, la grave ignoranza in materia.

Conclusioni

Data la potenza comunicativa di questo tipo di incontri gratuiti, [...] può divenire, nei prossimi anni, uno dei principali canali di formazione per quella maggior parte di tecnici “medi” che non intendono investire (pagare) in un percorso di formazione professionale vero e proprio. Questo fatto rende conferenze come [....] molto importanti per lo sviluppo professionale in Italia, e per questo motivo i temi trattati, e le persone chiamate a presentare, dovrebbero essere selezionate con molta cura.
L’incontro di ieri è stato un vero passo falso [....]

20 marzo 2012

domenica, settembre 22, 2013

Foto della settimana


Val Brenta
24 luglio2010


"2010 07 24 (44)": Ridimensionati, a causa del tempo, progetti ben più blasonati, ripieghiamo, per modo di dire, con una bella arrampicata in Brenta al Castelletto Inferiore... La sera ci spostiamo a S. Antonio Mavignola e risaliamo la verdissima Val Brenta fino alla M.ga Brenta Alta, dispersa in mezzo agli alberi, nella piana che sta sotto il Rifugio Brentei... Mentre si sale la vista è spaziale, dai boschi si innalzano le guglie più famose del Brenta, dagli Sfulmini al Crozzon...

Alessio