sabato, dicembre 13, 2008

Hanno "aperto" le frontiere con la Svizzera!

Schengen: dal 12 di dicembre
la Svizzera ne farà parte

BRUXELLES - Dal 12 dicembre saranno ufficialmente soppressi i controlli sistematici delle persone alle frontiere tra Svizzera e Unione europea (UE). I ministri degli interni dell'UE hanno approvato oggi a Buxelles l'associazione della Svizzera allo Spazio di Schengen. Dal canto suo, la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf ha firmato a Bruxelles un accordo di cooperazione con il presidente di Eurojust José Luís Lopes da Mota.

"Siamo molto contenti", ha affermato la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf all'annuncio della decisione sullo Spazio di Schengen/Dublino. Oggi, la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) era a Bruxelles per partecipare alla seduta del Comitato misto di Schengen, che riunisce i ministri della giustizia e degli affari interni dell'UE e degli altri Paesi associati all'accordo.

In particolare Widmer-Schlumpf "ha ringraziato i partner europei per lo straordinario sostegno fornito", precisa una nota del DFGP. In base all'accordo, in dicembre saranno aboliti i controlli sistematici alle frontiere, mentre negli aeroporti saranno aboliti soltanto il 29 marzo 2009 con l'introduzione del nuovo orario di volo. Poiché il Liechtenstein non fa parte per il momento dello spazio di Schengen, nella zona di frontiera con il vicino Principato saranno adesso rafforzati i controlli con pattuglie mobili e ci sarà videosorveglianza 24 ore su 24.

Tra i miglioramenti che ci saranno adesso la consigliera federale ha ricordato la collaborazione di polizia in caso di ricerca di persone e cose. Schengen permetterà di semplificare le procedure di domande d'asilo. I candidati che sono giunti da un paese membro dello Spazio di Dublino potranno essere costretti a tornarvi. I turisti avranno maggiore libertà di movimento perché basta un visto per tutta l'area Schengen.

La consigliera federale è convinta che non vi sarà meno sicurezza. Rispondendo ad una domanda postale dai gioralisti al suo arrivo a Bruxelles, la ministra ha affermato che "l'esperienza fatta dagli altri Paesi mostra che i controlli mobili di polizia sono più efficienti" e possono garantire maggiore sicurezza rispetto ad oggi.

Francia, Austria e Liechtenstein hanno appreso con favore la notizia dell'associazione della Svizzera allo Spazio di Schengen. Il commmissario alla giustizia Jacques Barrot ha comunque messo in guardia contro il "grosso problema" che verrebbe a crearsi qualora la Svizzera respingesse la libera circolazione in votazione popolare l'8 febbraio prossimo. Un no rappresenterebbe "un grosso problema e probabilmente condurrebbe ad una interruzione della partecipazione della Svizzera a Schengen", ha affermato davanti ai media.

Anche la ministra degli interni francese Michèle Alliot-Marie ha rilevato di essere "molto contenta". La collega austriaca Maria Fekter ha sottolineato che una migliore cooperazione di polizia si tradurrà in maggiore sicurezza.

Dal canto suo, il ministro degli interni del Lichtenstein Martin Meyer si è congratulato con la Svizzera e ha parlato di avvenimento storico. Un'"Europa senza frontiere ha fatto un nuovo passo avanti", ha rilevato. Meyer ha informato i 27 Paesi dell'UE sullo stato dei lavori nel Principato in vista dell'associazione a Schengen. Le procedute per la ratifica del protocollo d'associazione sono ultimate e anche gli altri preparativi procedono secondo i piani. Se tutto va come previsto l'associazione a Schengen dovrebbe avvenire alla fine del 2009.

Sempre a Bruxelles Eveline Widmer-Schlumpf e il presidente di Eurojust José Luis Lopes da Mota hanno firmato un accordo di cooperazione per migliorare la lotta comune al crimine organizzato e al terrorismo. L'accordo - precisa oggi la nota del DFGP - disciplina in particolare lo scambio d'informazioni tra la Svizzera ed Eurojust e garantisce un alto livello di protezione dei dati.

Lo scambio d'informazioni avviene attraverso l'Ufficio federale di giustizia, che funge da centro di contatto nazionale. Un'ulteriore disposizione permette il distacco di un agente di collegamento presso Eurojust, nel caso in cui in futuro ciò si rivelasse opportuno.

Eurojust coordina le autorità di giustizia nazionali nella lotta alla criminalità che supera le frontiere statali, ma non conduce direttemente inchieste e non promuove azioni penali. Favorisce inoltre gli scambi d'informazioni, agevola l'assistenza giudiziaria internazionale e l'esecuzione delle richieste di estradizione e organizza incontri di coordinamento per definire strategie investigative comuni.

L'agenzia è competente tra l'altro per il traffico di stupefacenti e di materie radioattive e nucleari, ma anche per la lotta a terrorismo, tratta di esseri umani, reti clandestine d'immigrazione, riciclaggio di denaro sporco e criminalità informatica. La Svizzera coopera già con Europol, l'Ufficio di polizia europeo.

27 novembre 2008
da swissinfo.org


Nel sentire questa notizia, la prima cosa che mi è venuta in mente è la "gag" della Nicchia alla frontiera svizzera
Guardia: "Qualcosa da dicharare?"
Nicchia: "Solo un po' di ciocolata! "(ovviamente con spiccato accento veneto)
Hehe!il vero problema è che non aveva la carta d'identità!!!! inarrivabile Nicchia!!!

venerdì, dicembre 12, 2008

Certo che siamo un popolo di babai

Maiale, è "psicosi diossina"
Zampone e cotechino,

ora la tradizione è a rischio


Secondo Giacomo Franco Carbone, presidente genovese dei macellai Ascom, non si correrebbero rischi: «Carré e braciole - spiega arrivano nei negozi dal Piemonte o dall'Emilia»

MONICA DI CARLO Giacomo Franco Carbone amponi e cotechini, quest'anno, rischiano di rimanere sugli scaffali dei supermercati. In questi giorni, anche a Genova, i consumi si sono praticamente azzerati. I consumatori temono che i "maiali alla diossina" possano finire nel piatto proprio il giorno della festa. Intanto l'Irlanda conferma: la sostanza contenuta nei mangimi avvelenati da oli industriali che ha contaminato i maiali è stata mangiata da alcune mandrie di bovini, finendo nelle loro carni. Ma in braciole e carré venduti in macelleria nella nostra città, assicura Giacomo Franco Carbone, presidente della Libera associazione macellai aderente ad Ascom, diossina non ce n'è. Questo perché i tagli venduti nei negozi della nostra città arrivano dal Piemonte o dall'Emilia e mai dall'estero. «I genovesi, al contrario degli abitanti di altre zone d'Italia - spiega Carbone - non mangiano molto maiale. Il rapporto tra consumo di carne bovina e quello di carne suina è di 10 a 1. Inoltre la razza di maiali usata per il consumo sotto forma di braciole e di carré non è quella contaminata in Irlanda. E' anche bene precisare che nelle nostre macellerie non non arriva nemmeno la carne bovina irlandese». Come ricorda la Cia, Confederazione italiana agricoltori, «per la carne bovina ogni allarmismo appare fuori luogo» perché «sua provenienza è facilmente riconoscibile dall'obbligo dell'indicazione di provenienza in etichetta, e quindi il consumatore è in grado di riconoscere dove è nato ed è stato allevato l'animale e dove è avvenuta la macellazione». Secondo il presidente dei macellai, insomma, i consumatori genovesi che fanno acquisti in macelleria non avrebbero niente da temere. Per cancellare ogni possibile dubbio futuro, le associazioni dei consumatori chiedono che le procedure di tracciabilità già applicate alla carne bovina vengano estese a quella suina. Federconsumatori, in seguito alla vicenda della carne di maiale alla diossina proveniente dall'Irlanda, chiede che «l'origine dei cibi e delle materie prime che li costituiscono venga riportata chiaramente nell'etichetta». L'associazione chiede anche di aumentare «verifiche e controlli su questo tipo di prodotto alimentare e dei suoi derivati» per «toglierli dalla vendita» tutti i prodotti che possano nuocere alla salute. «Ancora una volta -dice Car mela Minniti, presidente ligure di Federconsumatori - chiediamo con grande determinazione una messa in moto effettiva e concreta dell'Agenzia per la sicurezza alimentare italiana e che si decida con celerità all'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine delle materie prime nei prodotti alimentari». Per la Federconsumatori, infine, «non ci devono essere controindicazioni» al «diritto di scelta e quindi di informazione del cittadino consumatore sulla questione fondamentale della propria alimentazione». Cotechino , vendite paralizzate
10 dicembre 2008
da europass.parma.it


Qualche anno fa psicosi mucca pazza.... seguita poi da psicosi aviaria... entrambe dovevano portare allo sterminio della popolazionr mondiale, ma come x magia 1 settimana dopo aver monopolizzato tg e stampa nessuno ne ha più parlato.
In Italia quanti sono stati i veri casi di esseri umani malati x muccapazza ed aviaria??!?!?!
Ed ora sotto col "porcel"!
certo che l'italiano medio si fa influenzar/intortare in maniera imbarazzante...


PS: tutti noi abbiam mangiato piùepiù volte da Pasquale... abbiamo rischiato molto di più li! hehe! (Emilio docet)

giovedì, dicembre 11, 2008

Truffa della "polizia"

Ragazzi... mi ha telefonato sul CELLULARE la polizia, chiedendo se poteva registrare la telefonata...
un tipo arrogante... che me l'ha menata sull'importanza della polizia, della sua immagine, ecc ecc..
insomma... dopo dieci minuti in cui mi tirava matto... ho capito che dava per sottinteso che io avessi accettato di effettuare l'abbonamento annuale alla rivista "Polizia e Istituzioni"...
al che', l'ho mandato a quel paese e messo giu' !!
caz... ho chiamato il 113... mi ha confermato di questa truffa.... adesso non so se con la menata della telefonata, ho accettato "involontariamente" qualcosa o no... cmq ... fate attenzione... il tipo mi diceva che sta chiamando gli ingegneri e ha preso il numero dall'ordine degli inge... okkio !!

Fermate gli immigrati!

Altrimenti si rischia che un giorno questi mangiapane a ufo vincano il Nobel per la Fisica e poi diventino ministri per l’energia, dopo avere dedicato la vita a studiare le possibilità di nuove fonti energetiche pulite per il nostro malconcio pianeta, come il professor Steven Chu, nominato ieri da Barack Obama. E’ figlio di un immigrato cinese e ha sempre studiato in scuole e università statali fino al dottorato a Berkeley, questa sanguisuga d’un immigrato. Povera America, con un presidente mezzo africano, un capo gabinetto alla Casa Bianca mezzo israeliano (Emanuel), un ministro mezzo messicano (Richardson), un ministro laureato con il Nobel mezzo cinese (Chu), un ministro per i Veterani e i Reduci mezzo giapponese (Shinskei) e una ministra per la sicurezza nazionale mezza italiana (Napolitano). Noi siamo più furbi, e ci teniamo stretta la Carfagna, almeno chi se la può tenere stretta. Vittorio Zucconi

mercoledì, dicembre 10, 2008

Il tuo lavoro ideale!

Vuoi Sapere qual'è il tuo lavoro ideale??
vai al seguente link:
http://www.magnaromagna.it/test-personalita/test-lavoro-ideale/
ed inserisci nome e cognome ed il sito in base ad una ricerca approfondita (non oso immaginare come abbiano partorito delle idiozie simili...) ti dirà qual'è il tuo lavoro ideale!!!!
fa troppo ridere...io ho provato con il mio nome!!!
Una volta fatto il test, fate un commento qual'è risultato il vostro lavoro ideale...è troppo divertente!

MARGHE: Corrispondente di guerra

Solo un padre

Lunedì siam andati a veder questo film...... io non avevo idea di cosa mi "aspettasse": devo ammettere che mi è piaciuto.

Film toccante&molto dolce, con un paio di scenette esileranti.
All'inizio è lento e non "promette" niente di che, ma poi vola via davvero bene.


Al di la della trama poi, si possono lustrare gli occhi sia le donzelle (vero marghe)...


... che i maschietti...
mamma mia, quanto mi piace questa Diane Fleri!!!


PS: commento del nostro critico cinematografico Marcandelli:
"Ma sai quante tipe si farà lui dopo un film come questo?!?!" (cit.)

martedì, dicembre 09, 2008

Intervista a Benigni


DOMANI SERA ore 23.50 su RAI2

a "La storia siamo noi"

NON CI RESTA CHE BENIGNI
Faccia a faccia con il volto della risata



Ecco il promo:

lunedì, dicembre 08, 2008

Collana che registra le emozioni

Momenta: una collana per
registrare le nostre emozioni

MomentaDal laboratorio di industrial design di Microsoft è stata “sfornata” una novità al tempo stesso interessante ed inquietante.

Si tratta di Momenta ed è una collana con webcam e sensori biometrici incorporati, della situazione e dche scatta foto e registra video di cio che noi vediamo, a secondael nostro stato.

Momenta è pensato per scattare foto ad intervalli regolari e, data la sua particolare collocazione, di fatto immortala esattamente ciò che noi stavamo vedendo in un dato momento.

Ciò che rende Momenta unico è il fatto che è dotato di sensori biometrici che, rilevando un battito del cuore accelerato, iniziano a scattare foto a raffica o a girare video. In altre parole Momenta capisce che ci stiamo “emozionando” e riprende tutto.

L’idea alla base di questo concept è quella di catturare per sempre i momenti più emozionanti della nostra vita che spesso non riusciamo a “fermare” con una fotocamera digitale vuoi perchè non l’abbiamo sotto mano, vuoi perché si è trattato di un attimo irripetibile.

Ovviamente Momenta, almeno allo stato attuale del progetto, non è in grado di sapere se l’emozione che stiamo vivendo è positiva o meno, quindi può capitare che registri anche momenti emozionanti “negativi”. Da un lato la cosa potrebbe essere utile, basti pensare all’essere vittima di una rapina: Momenta immortalerà, con un pizzico di fortuna, il volto del nostro aggressore.

Si tratta di soluzioni prototipo ancora sperimentali, che danno però un assaggio di ciò che ci aspetta nei prossimi anni. Da un lato sono molto affascinato da queste tecnologie e da quante cose si possano concentrare in pochi grammi di peso. Dall’altro trovo certe possibilità facilmente piegabili ad usi nefasti. La vera sfida del futuro sarà forse proprio quella di regolamentare il buon uso della tecnologia

domenica, dicembre 07, 2008

Semaforo con conto alla rovescia

Avevo sentito in tv questa cosa per il comune di Cittadella (PD), ma in rete ho trovato solo questo articolo... comunque il concetto è lo stesso.


Bergamo, il semaforo è intelligente
A Ponte S.Pietro incrocio con il timer

Il Comune di Ponte San Pietro (Bergamo) ha installato un semaforo "intelligente" per gestire il traffico dei veicoli che attraversano il centro del paese. Un timer, con conto alla rovescia, avverte gli automobilisti di quanto tempo hanno a disposizione per attraversare il pericoloso incrocio nel centro città, canalizzato e in leggera semicurva. Il progetto è stato realizzato dopo le lamentele degli automobilisti presentate all'amministrazione locale.

Il tipo di segnalatore attivo nel paese della Bergamasca è il primo del suo genere in funzione regolarmente. "Non si tratta di un esperimento - dice Umberto Dolci, presidente della Federconsumatori Bergamo -: abbiamo iniziato a contestare il 'rosso stop', cioè il semaforo che scatta la foto a chi attraversa con il rosso, perchè l'incrocio è articolato, in semicurva ed è pericoloso frenare di colpo, quando scatta il giallo, per via dei tamponamenti che si possono verificare tra i veicoli in colonna". Un'ordinanza del Comune di Ponte San Pietro, inoltre, obbliga gli automobilisti in coda al semaforo rosso a spegnere il motore per limitare l'inquinamento.

"Il semaforo rosso è lungo, perchè all'incrocio confluiscono diverse vie secondarie - continua Dolci di Federconsumatori -. Sapere quanti secondi rimango prima del verde serve per regolarsi. Spegnere il motore, per riavviarlo dopo pochi secondi, produce più inquinamento atmosferico che tenerlo acceso". Ma quello che più preme sottolineare all'amministrazione comunale e all'associazione di consumatori di Bergamo è la funzione di prevenzione degli incidenti del semaforo con il timer. "Sapendo quanto tempo c'è a disposizione per attraversare l'incrocio, chi è al volante regola di conseguenza la velocità del veicolo per passare o fermarsi e si prevengono situazioni pericolose, che generano poi incidenti tra veicoli e pedoni in una zona centrale di Ponte San Pietro".

da tgcom.mediaset.it

L'idea non è affatto male: è utile saper quanto manca al giallo e soprattutto quanto dura il giallo. Poi se c'è rosso, sai ad esempio quanti secondi hai a disposizione eventualmente per toglierti il cappotto o scender dall'auto e prender qualcosa dal baule.
Certo il rischio è che i tamarri si mettano a dar di acceleratore appena mancano 2 secondi al verde e poi partano tipo GranPremio di Formula 1...