sabato, febbraio 19, 2011

Open source

Gartner: sempre più aziende scelgono l'open source


Le aziende che producono software proprietario tendono spesso a gettare discredito sulle soluzioni open source, asserendo che si tratterebbe di programmi poco affidabili e meno ricco di funzioni. Gli imprenditori, però, sono gente abituata a guardare ai fatti, non alle parole, e, secondo un recente rapporto della società di analisi Gartner, la pensano piuttosto diversamente.

Più di un quinto (22%) delle aziende intervistate dai ricercatori britannici, utilizza dei software open source (Oss) in tutti i suoi reparti, quasi la metà, il 46 per cento, se ne serve invece in alcune branche del suo lavoro, nelle quali le soluzioni open si rivelano particolarmente adatte. Il 21 per cento degli interpellati sta ancora valutando i pro e i contro dell'abbandono del software proprietario. La ricerca si è svolta nell’estate dello scorso anno, fra luglio e agosto, e ha riguardato 547 imprese di 11 nazioni.

Uno dei dati più interessanti emersi dalla ricerca è che, come afferma l’analista capo Laurie Wurster, anche se "la ricerca di una riduzione dei costi continua a essere uno dei fattori trainanti della loro adozione, molti dei rispondenti attribuiscono ai software open source un valore molto maggiore del loro essere semplicemente gratuiti”.

In altre parole, i manager di queste imprese credono che questo tipo di programmi possa garantire loro un vantaggio competitivo. Quasi un terzo degli intervistati, il 31 per cento ha riferito che la decisione di usare software open source fa parte della strategia di Information Technology dell’impresa. Uno dei motivi è che trattandosi di programmi di cui è noto il codice sorgente, possono essere facilmente personalizzati per adattarli alle specifiche necessità della loro azienda.

“Dei componenti Oss – spiega un altro esperto Gartner, Bob Igou – vengono usati assieme a software sviluppato internamente per potenziare i sistemi esistenti attraverso l’integrazione e l’automazione, e per migliorare l’efficienza e la sicurezza del business”.

La tendenza degli ultimi anni è quella di un costante aumento della presenza di sistemi Oss fra gli applicativi aziendali; solo cinque anni orsono la percentuale di sistemi open source non arrivava al dieci per cento: entro i prossimi diciotto mesi, secondo Gartner, dovrebbe arrivare al 30 %.

Le principali applicazioni di questo tipo di sistemi sono nell’archiviazione e integrazione dei dati, nello sviluppo di programmi, nella virtualizzazione, nella sicurezza e nella gestione del rischio.

Fra i prodotti più utilizzati figurano SugarCRM, per la gestione della relazione coi clienti, Zimbra, per la gestione delle email, e Open Office, la celebre suite da ufficio che fa concorrenza a quella di Microsoft.

9 febbraio 2011

venerdì, febbraio 18, 2011

3000post!!!

Ridendo e scherzando siam giunti a....


Un bel numerone!


A tempo di record visto le tempistiche dei traguardi precedenti:


National Debt by Country

e dai, lo Zimbabwe stapeggio di noi..............


M'illumino di meno 2011

M’ILLUMINO DI MENO 2011
Uniti nell’energia pulita


Il 18 febbraio 2011 torna M’illumino di meno, la più radiofonica campagna sul risparmio energetico mai escogitata sul globo terracqueo.

La Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edition per i 150 anni dall’unità d’Italia, è fissata per il 18 febbraio 2011. Anche quest’anno Caterpillar invita comuni, associazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili.

Per il 18 febbraio cerchiamo, contestualmente agli spegnimenti simbolici, accensioni originali di luci pulite a tema tricolore. Turbine, lanterne, Led o biciclette, che alimentino tricolori luminosi su tutto il territorio nazionale. Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.

Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per spegnere lo spreco e accendere una scenografia tricolore il 18 febbraio 2011. Segnalateci la vostra intenzione di ideare eventi che riuniscano più persone, privilegiando luoghi aperti e pubblici, particolarmente visibili, trovando modi creativi e poco dispendiosi per accendere luci rosse bianche e verdi nelle piazze spente di tutt’Italia, per testimoniare la necessità di una gestione più “illuminata” del nostro futuro.

Durante la campagna racconteremo per radio le buone pratiche di produzione e di consumo intelligente di energia, e daremo voce alle adesioni più interessanti.

Nella puntata speciale per M’illumino di meno, in onda il 18 febbraio dalle 17 alle 19,30 dall’interno del Castello di Rivoli, prevediamo collegamenti telefonici con le più prestigiose adesioni all’iniziativa di quest’anno; durante la diretta 150 sindaci s’impegneranno ad amministrare le proprie città con oculatezza nel segno della sostenibilità ambientale. L’idea è quella di sottoscrivere una sorta di “giuramento” per ridurre i consumi e sostenere con ogni mezzo le energie alternative. Tutti con fascia tricolore per l’occasione. Parallelamente, il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli organizzerà un grande evento collettivo nell’ambito del progetto Italiae. 150 eventi in piazza per ri-disegnare l’Italia.

Anche all’estero cercheremo esperienze di razionalizzazione dei consumi e di amministrazioni virtuose dal punto di vista della gestione sostenibile delle risorse energetiche.

Su www.caterpillar.rai.it è possibile segnalare la propria adesione e trovare tutti i materiali per diffondere l’iniziativa nei posti di lavoro, a scuola o nella propria città

giovedì, febbraio 17, 2011

Fai il tuo "uhuhuhuhuhhuhuuhuh"

Il giochino per il Vex!

Diminuisce numero politici locali!

Che sia l'inzio?
speròm!


Arrivano i tagli negli enti locali:
7mila politici in meno dopo le elezioni

A meno di ripensamenti (improbabili) dell'ultim'ora, questa volta la scure-Calderoli si dovrebbe abbattere davvero sulla politica locale, in formula piena: il giorno dopo le elezioni amministrative e consiglio dovranno funzionare con quasi di primavera, i comuni e le province chiamate al rinnovo di giunta7mila politici locali in meno rispetto ai 27mila abbondanti su cui potevano contare fino a oggi.

La dieta è il frutto dell'accoppiata di finanziaria e decreto enti locali del 2010, che riducono il numero di posti nei consigli comunali e provinciali, abbatte insieme a loro le dimensioni delle giunte e cancella quasi tutti i consigli di quartiere, che potranno sopravvivere solo nelle metropoli con più di 250mila abitanti e dovranno contare in media almeno 30mila residenti ciascuno. Sull'altare della semplificazione salgono alcune centinaia di direttori generali, perché questa figura di vertice potrà sopravvivere solo nelle città con più di 100mila abitanti mentre le altre dovranno "accontentarsi" del segretario.

I numeri in gioco questa volta sono consistenti perché il primo appuntamento con la versione piena della cura Calderoli incontra un turno amministrativo "pesante", che chiama al voto i cittadini di 1.299 comuni e 11 province; le campagne elettorali sono già partite anche in città di primissimo piano, che sono le più colpite dalle nuove regole sulla formazione di giunte e consigli. A Milano Palazzo Marino perderà con le elezioni 12 posti da consigliere su 60, Napoli e Torino dovranno rinunciare a 10 consiglieri e due assessori ciascuno, e Bologna dovrà dire addio a 9 consiglieri e due assessori.

Ancora più articolata la tagliola destinata a scattare a Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara, le sette città fra 100mila e 250mila abitanti che partecipano al voto di primavera: oltre ai tagli in municipio, che in ciascuno di questi comuni cancellerà otto consiglieri e quattro assessori, chiuderanno i battenti i consigli circoscrizionali, che oggi «occupano» 823 persone impegnate in 43 parlamentini. Solo Salerno, che ha già chiuso in passato le circoscrizioni, non si accorgerà di questa tranche dei tagli, che invece a Novara cancellerà un panorama di plebiscitarismo politico da record. Con poco meno di 105mila abitanti, la città piemontese conta oggi 250 consiglieri di circoscrizione, sparsi in 13 assemblee di quartiere: a Milano, per dare un'idea, le circoscrizioni sono nove.

La stretta imposta dalle nuove regole è più dura con le giunte che con i consigli: alle assemblee la riscrittura del testo unico degli enti locali ha riservato un taglio del 20% (che in realtà diventa 18,1% grazie al gioco degli arrotondamenti) e ha previsto che gli assessori siano un quarto, e non più un terzo, dei consiglieri. Sulle giunte, quindi, interviene una doppia limatura, perché cambia sia il parametro sia la base di calcolo, e l'effetto combinato delle due misure produce un taglio complessivo a regime del 37,3% dei posti. L'alleggerimento più netto arriva nei comuni che contano fra 30mila e 100mila abitanti, dove i posti in giunta passano da 10 a 6, seguiti da quelli fra 10mila e 30mila abitanti che potranno nominare 4 assessori invece dei 7 odierni. Sugli enti più piccoli il sacrificio riguarda un solo posto in giunta, a meno che i sindaci che usciranno dal voto di primavera decideranno di imboccare la via più drastica, ma opzionale, prevista dalle nuove norme, e cancellare tout court la giunta per affidare le deleghe ai consiglieri. All'atto pratico, viste le indennità, cambierà poco.

Più che di soldi, però, il restyling della politica locale è una questione d'immagine, piuttosto appannata per i continui rinvii; l'ultimo era arrivato alla vigilia delle elezioni dell'anno scorso, quando un migliaio di enti locali si salvò dai tagli grazie a un emendamento che rimandava quasi tutto al 2011. Sarà la volta buona?

14 febbraio 2011
da ilsole24ore.com

Luca&Paolo: Ti sputtanerò


Sanremo: Luca e Paolo cantano Fini e Berlusconi




http://tv.repubblica.it/copertina/sanremo-luca-e-paolo-cantano-fini-e-berlusconi/62224?video


"Un omaggio alle grandi coppie che hanno fatto la storia della comicità": sul palco dell'Ariston Luca e Paolo cantano ''Ti sputtanerò'', dedicandola a Berlusconi e Fini.

E' la parodia di 'In amore' cantato proprio a Sanremo da Gianni Morandi e Barbara Cola

mercoledì, febbraio 16, 2011

Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita. Se lei si lascia scappare questa occasione con il tempo sarà il suo cuore che diventerà secco e fragile come il mio scheletro. Perciò si lanci, accidenti a lei!
IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE

Caricabatteria universale x cell

Telefoni cellulari: caricabatteria universale al via
Grazie alla cooperazione tra 14 case costruttrici e la Commissione europea
l'idea è finalmente diventata realtà: www.onechargerforall.eu .
Consegnato a Tajani il primo esemplare.

Il vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'industria e le imprese, Antonio Tajani ha ricevuto dalle mani di Bridget Cosgrave, direttore generale di Digitaleurope, associazione che rappresenta l'industria europea delle tecnologie digitali, un esemplare del caricabatteria universale compatibile.

Ha preso dunque il via la fase finale di un processo che è stato messo in moto dalla Commissione europea. La soluzione del caricabatteria unico è stata dettata dal buon senso e non c'è stato bisogno di nuovi regolamenti.
Ora si tratta di collaborare con l'industria per far sì che i consumatori europei possano approfittare il più presto dei frutti di questa iniziativa.

La pubblicazione degli standard nel dicembre 2010 permette ai costruttori di procedere alle modifiche di progettazione e collaudo necessarie a garantire la sicurezza e l'interoperabilità dei telefoni mobili compatibili.

I cellulari compatibili "data-enabled" delle diverse marche potranno funzionare con un unico caricatore universale, un grande passo in avanti per gli utenti. I quattordici costruttori hanno deciso di immettere sul mercato europeo i nuovi caricabatteria universali nel corso del 2011.

Accogliendo la richiesta della Commissione europea, quattordici case costruttrici di telefoni cellulari hanno sottoscritto un accordo con cui si impegnano a uniformare secondo uno standard comune i caricatori per telefoni cellulari "data-enabled" venduti nell'Ue.

Le società che hanno firmato l'accordo sono Apple, Emblaze Mobile, Huawei Technologies, Lge, Motorola Mobility, Nec, Nokia, Qualcomm, Research In Motion , Samsung, Sony Ericsson, Tct Mobile (Alcatel), Texas Instruments e Atmel.

Su mandato della Commissione europea gli organismi europei di standardizzazione Cen-Cenelec ed Etsi hanno stabilito gli standard armonizzati cui si uniformeranno a partire dal 2011 i telefoni cellulari "data-enabled" compatibili con il nuovo caricatore universale, che utilizza la tecnologia del connettore Micro-Usb.

Per i telefoni che non dispongono di un'interfaccia Micro-Usb l'accordo prevede un adattatore.

10 febbraio 2011
da europarlamento24.eu

Cit.

Le cose migliori dell'amore accadono per caso, si capiscono dopo.


dal libro "Il contrario di uno" di Erri De Luca

Fat boy singing


un misto di schifoooooo e risate....

I Kissed A Girl
http://www.youtube.com/watch?v=8a3Ta9z1K7I

questo è l'ennesimo potenziale serialkiller... ma che sguardo ha?!?!

martedì, febbraio 15, 2011

De Andre' gia' lo cantava nel '67...

E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane?

http://www.youtube.com/watch?v=A6Ti3OeHskQ

Bilanci di giustizia

Consumare meno consumare meglio


Chi siamo

"QUANDO L'ECONOMIA UCCIDE BISOGNA CAMBIARE!". Con questo slogan "Beati i Costruttori di Pace", in occasione del quinto raduno del movimento tenutosi a Verona il 19 settembre 1993, lanciano la campagna "Bilanci di Giustizia" rivolta alle famiglie, intese come soggetto micro-economico. Ad oggi le famiglie impegnate sono più di 1200.

Operazione Bilanci di Giustizia: Cosa si prefigge la campagna?
In sintesi, l’obiettivo delle famiglie è modificare secondo giustizia la struttura dei propri consumi e l’utilizzo dei propri risparmi, cioè l’economia quotidiana.
Parlare di "giustizia" è impegnativo, perché suppone un orizzonte etico condiviso in buona parte ancora da costruire, ma la sfida è proprio quella di combattere l’invadenza e lo strapotere della "razionalità economica" a partire dal carrello del supermercato e dallo sportello di una banca.
Da qui l’adesione convinta al consumo critico e alla finanza alternativa (MAG e Banca Etica) a favore di uno sviluppo che risulti sostenibile per i poveri del pianeta, per il pianeta stesso e - perché no - anche per noi.

Ciò che però contraddistingue Bilanci di Giustizia è l’idea che questi obiettivi si possano realizzare efficacemente solo insieme, in modo organizzato, mediante una comunicazione costante e un’azione comune. Lo strumento ideato sia per "auto-misurare" il proprio impegno che per socializzarlo nel movimento e all’esterno, in funzione politica, è quello del "bilancio familiare": lì si rendono visibili e si quantificano i cambiamenti effettuati nelle scelte economiche.

I bilanci mensili degli aderenti alla Campagna sono inviati alla segreteria nazionale, che ne cura l'elaborazione statistica e redige un Rapporto Annuale. La segreteria pubblica inoltre una Lettera circolare periodica che serve a tenere in collegamento le famiglie impegnate nell'operazione, che si può ricevere per e-mail o in versione cartacea.

Un primo obiettivo è il contenimento dei consumi. Le famiglie che hanno inviato i bilanci nel 2008, per esempio, documentano un consumo mensile individuale medio di euro 863.67 a fronte di un pari dato ISTAT di euro 1042.56 .
Quindi un risparmio medio mensile individuale di euro 178.89.
L'obiettivo principale però è scegliere i consumi tenendo presente anche "la giustizia". Tale atteggiamento è stato documentato nel 2008 con uno “spostamento” di consumi, da parte delle famiglie partecipanti, per una percentuale del 19.1% sulla totalità dei consumi, trasferendo la spesa da acquisti giudicati dannosi per la salute, per l'ambiente, per i popoli del Sud del mondo e per la giustizia sociale a prodotti alternativi, che non danneggiano cicli biologici o che non rappresentano uno sfruttamento ingiusto di persone e di risorse naturali.

Le famiglie impegnate nella campagna hanno dimostrato la possibilità di condurre una vita sobria senza compiere sacrifici eccessivi: prova ne sia che la spesa media mensile risulta inferiore al dato ISTAT dei consumi degli italiani e che, nella sua composizione, è stato rilevato un minore esborso per generi voluttuari, quali l'abbigliamento e i regali.

Comportamenti ormai consolidati sono risultati la raccolta differenziata dei rifiuti e l'acquisto di prodotti il più possibile locali e delle Botteghe del Mondo, insieme alla preferenza per alimenti di stagione e il riuso e scambio di vestiti.

Di fronte ai meccanismi economici dominanti e al miraggio di rendite elevate, i risparmi vengono destinati ad investimenti finanziari nelle MAG, in Banca Etica e nelle cooperative sociali. Tanto la formazione di capitale sociale di cooperative quanto depositi e prestiti, con possibilità di autoriduzione del tasso d'interesse, sono un segnale della crescente domanda di finanza etica.



Cosa facciamo

Obiettivo principale della campagna è sperimentare, con un consistente numero di nuclei familiari, le possibilità di "spostamento" da consumi dannosi per la salute, per l'ambiente e per le popolazioni del Sud del mondo, a prodotti più sani, che non incidono in modo irreparabile sulle risorse naturali e che riducono i meccanismi di sfruttamento nelle regioni sottosviluppate. Non si tratta quindi di affrontare sacrifici e rinunzie in nome di un'etica e di una giustizia concepite in termini astratti, ma di rifiutare in base ad analisi non superficiali e a scelte coscienti e responsabili i consumi che non rispondono più ai bisogni umani reali o che danneggiano in modo spesso irrecuperabile i meccanismi ecologici e le popolazioni da troppo tempo confinate in una povertà incolpevole.

Come suo strumento fondamentale la campagna ha scelto i bilanci mensili nei quali ogni famiglia deve indicare i suoi consumi "normali" e i suoi obiettivi di sostituzione di un prodotto considerato dannoso con un altro meno dannoso o valutato in termini positivi.
Prodotti del commercio equo e solidale, detersivi biologici, uso delle biciclette al posto dell’auto, acquisto di elettrodomestici a basso consumo energetico e che non usano i CFC responsabili del "buco" nell'ozono sono solo alcuni degli esempi di "spostamenti" possibili e che in realtà possono non modificare i nostri livelli dei consumi. In altri casi, peraltro, una attenta analisi dei prodotti può far emergere rapporti tra prezzi e calorie e tra costi e rischi che spingono anche a ridurre i consumi, tenendo presente che siamo tutti sovralimentati (e soffriamo delle malattie causate dal cibo in eccesso) e che è ormai evidente che una diminuzione dell'uso delle auto (e quindi del relativo inquinamento dell'aria) del 20% costituirebbe in realtà un miglioramento della nostra qualità della vita..

Dal 1996 la campagna ha avviato una forte collaborazione con il Wuppertal Institute (Istituto per il clima, l'ambiente e l'energia della Germania), del cui studio ha curato

Sulla base di un'ampia e organica gamma di ricerche sono stati quantificati gli squilibri su scala mondiale nell'uso delle risorse e si è accuratamente valutato il ruolo della Germania nella creazione e nella espansione di tali squilibri. Il Wuppertal ha calcolato un Fattore 10: per riequilibrare i rapporti tra produzioni e consumi l'uso delle principali risorse, finora utilizzate senza limiti e precauzioni, andrebbe ridotto in media del 90%, in periodi di tempo spesso inferiori ai 10-15 anni altrimenti si superano le soglie della sostenibilità.

Le indicazioni fornite dall'Istituto hanno costituito per la campagna una importante conferma della significatività degli obiettivi e delle metodologie adottate e l'hanno spinta a rafforzare la "sperimentazione" di uno stile di vita sobrio.

Non resta che moltiplicare il numero delle famiglie che ritengono essenziale esercitare il "potere del consumatore" a loro disposizione e contribuire ad affrontare i gravi problemi dell'umanità attraverso un impegno quotidiano e duraturo, realizzato in forma organizzata.


Diventare bilancisti

È difficile essere bilancisti? Può sembrare retorico dirlo, ma molti di voi, in realtà, lo sono già! Sono in molti, infatti, a coniugare le proprie scelte quotidiane con uno stile di vita sobrio e sostenibile.

Partecipare all'Operazione Bilanci di Giustizia non significa aderire o iscriversi ad un'Associazione, ma dare il proprio contributo alla campagna attraverso il monitoraggio mensile dei propri consumi. Per dimostrare, dati alla mano, che cambiare l'attuale modello economico accrescendo la qualità della vita è possibile.

Lo strumento è una scheda nella quale vengono considerate le voci di spesa mensile: alimentari, abbigliamento, trasporti, casa, tempo libero, investimenti etici sono solo alcuni dei capitoli che la compongono. Con una particolarità: per ogni voce di spesa ci sono due colonne, una riservata ai "consumi usuali" ed una a quelli "spostati" (cioè seguendo criteri di giustizia, eticità e sostenibilità).

Come iniziare? La scheda si può richiedere alla segreteria dei Bilanci (0415381479) oppure, per chi è provvisto di computer, si può scaricare dal sito, nel quale trovate anche le altre informazioni relative alla campagna.

Le famiglie dei Bilanci si ritrovano in gruppi per confrontarsi, condividere, crescere: contattate quelle a voi più vicine (tranquilli, ce ne sono in tutta Italia!) consultando il sito o richiedendo l'indirizzario alla segreteria.
Dopodiché, armatevi di "matitone" (come il logo della campagna ci ricorda) e di buona volontà... ed infine spedite le schede mensili del vostro gruppo al coordinamento nazionale (c/o MAG Venezia, c.so Trieste 82/c, 30175 VE-Marghera oppure segreteria(at)bilancidigiustizia.it).




Per approfondire:
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-d34b9d93-2ee7-4728-bde2-9e8c1358254a.html?refresh_ce

Interessante..

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0cf500b4-2e6a-46c3-a727-0a6bab56ad36-ctcf.html#p=0

Riscatto anni laurea

Qualcuno va e poi ci aggiorna?


Quando fare il riscatto degli anni
di laurea e la ricongiunzione

Venerdì 25 febbraio 2011- ore 17.30
Sala Eventi dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia
Via Cefalonia, 70 - Crystal Palace 11° piano

InArSind Brescia con la collaborazione di Inarcassa organizza un ciclo di incontri presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia per sensibilizzare l’attenzione degli iscritti alle tematiche della previdenza. Tematiche che nel corso della carriera professionale hanno diversi punti di osservazione che l’iscritto non può trascurare.

Con la collaborazione dell’ufficio studi di Inarcassa e di esperti del settore assicurativo verranno affrontate questi importanti argomenti per l’ingegnere e l’architetto libero professionista.


PROGRAMMA

  • Saluto del Presidente di Inarsind BS - Ing. Roberto Rezzola
  • Saluto del Presidente dell’Ordine - Ing. Marco Belardi
  • Relazione del Presidente di Inarcassa - Arch. Paola Muratorio
  • Dibattito

lunedì, febbraio 14, 2011

Miti del nostro tempo.

Egiziano 19enne fermato con l'eroina
"Lasciatemi, sono il fratello di Ruby"


Bloccato dai carabinieri a Porto Sant'Elpidio (Fermo) con 30 grammi di eroina in tasca e una notevole somma di denaro, irride i militari dicendo "sono il fratello di Ruby". Non è vero, ma dopo l'arresto la battuta costringe comunque gli investigatori a controlli accurati sull'identità dello spacciatore, un egiziano di 19 anni, e su eventuali parentele con la protagonista del caso giudiziario che coinvolge il premier Silvio Berlusconi.

"Por Osmar"


Alejandro Jodorowsky
voce di Filippo Timi
traduzione di Silvano Agosti



domenica, febbraio 13, 2011

Cena benefica

Su segnalazione del Ciot...

Foto della settimana


Monte Baldo
8 aprile 2007

E' il giorno di Pasqua e con un'allegra brigata abbiam fatto una due giorni sul Baldo al Rifugio Chierego; qui stiamo salendo, il sole non si fa vedere direttamente, ma si specchia nel Lago di Garda che si trova sotto.
Alessio