DJ ICE - Ga El Suv
sabato, maggio 29, 2010
El gà el sùvvv
DJ ICE - Ga El Suv
venerdì, maggio 28, 2010
DDL Alfano: conseguenze per i blog
Giangi tieni sempre a portata di mano l'iphone, perchè anche se in ferie in mezzo al nulla avrai 48ore per cancellar eventuali post "sgraditi"... altrimenti son 12.500 eurini di multa...
Se volete approfondir...
La “chiusura della Rete” per rettifica è, ormai, davvero vicina.
La Commissione Giustizia del Senato ha, infatti, all’esito dell’esame del famigerato comma 28 attraverso il quale si è, sin dall’inizio, esteso a tutti i “siti informatici” l’obbligo di rettifica previsto dalla preistorica disciplina sulla stampa, non ha ritenuto di approvare numerosi emendamenti volti a restringere l’ambito di applicazione di tale disciplina alle sole testate telematiche.
I Senatori hanno, invece, optato per l’approvazione di un emendamento a dir poco inutile e certamente inidoneo a risolvere il problema, secondo il quale l’obbligo di rettifica riguarderebbe “tutti i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”.
Questo il testo del comma 28, come destinato ad essere proposto al voto dell’assemblea:28. All’articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il terzo comma è inserito il seguente:
«Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono»;
b) al quarto comma, dopo le parole: «devono essere pubblicate» sono inserite le seguenti: «, senza commento,»;c) dopo il quarto comma è inserito il seguente:
«Per la stampa non periodica l’autore dello scritto, ovvero i soggetti di cui all’articolo 57-bis del codice penale, provvedono, su richiesta della persona offesa, alla pubblicazione, a proprie cura e spese su non più di due quotidiani a tiratura nazionale indicati dalla stessa, delle dichiarazioni o delle rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro reputazione o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto di rilievo penale. La pubblicazione in rettifica deve essere effettuata, entro sette giorni dalla richiesta, con idonea collocazione e caratteristica grafica e deve inoltre fare chiaro riferimento allo scritto che l’ha determinata»;
d) al quinto comma, le parole: «trascorso il termine di cui al secondo e terzo comma» sono sostituite dalle seguenti: «trascorso il termine di cui al secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica e sesto comma» e le parole: «in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo e quarto comma» sono sostituite dalle seguenti: «in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, quinto e sesto comma»
Resta, dunque, l’obbligo di rettifica per i gestori dei blog negli stessi termini ed a rischio delle medesime sanzioni proprie di un editore e si chiarisce (ma chi avrebbe mai potuto dubitarne?) in modo ambiguo ed ipocrita che tale obbligo si riferisce anche ai veri e propri giornali online (ci sarebbe mancato solo che la legge sulla stampa dovesse applicarsi ai blog e non ai giornali online!).
Qui di seguito il testo di un comunicato stampa del Sen. Vita che promette di tornare all’assalto del famigerato emendamento nel corso dell’esame finale in aula:Roma, 20 maggio 2010
INTERCETTAZIONI: VITA (PD), “NORMA SU SANZIONI A BLOG DA RIVEDERE”
“Il provvedimento proposto dal governo sulle intercettazioni telefoniche è
una prova ‘tecnica’ di regime autoritario. Se dovesse mai passare, si porrà
il problema della disobbedienza civile. E’ amaro dirlo, ma la coscienza lo
impone. Carcere e multe per giornalisti ed editori, censura e bavaglio per
l’informazione.
Se ne è parlato di meno, ma il testo contiene anche una improvvida norma sui
siti e sui blog, equiparati impropriamente, per ciò che riguarda le
rettifiche, ai giornali quotidiani con il rischio evidente di aprire la
strada a sanzioni per la maggior parte di loro insostenibili. Già nella
seduta di ieri si è avviato un chiarimento in seno alla commissione
Giustizia, ma sarà necessario tornarci. Infatti, maggioranza e governo hanno
voluto a tutti i costi mantenere la dizione generica di ‘siti informatici’,
che si presta appunto ad essere interpretata come una scure
omnicomprensiva”.
Non credo ci sia altro da aggiungere: l’impatto del DDL intercettazioni sul mondo dell’informazione online e offline si presenta sempre più minaccioso e devastante.
Prezzi del gelato
giovedì, maggio 27, 2010
Nike write the future
C'è dentro di tutto dai Simpson a Kobe Bryant passando x la regina Elisabetta!
La parte su Rooney è fantastica :D
mercoledì, maggio 26, 2010
Nuovo "redditometro" per il Fisco
inserite la capacità di spesa e le mini car
Sotto osservazione anche le iscrizioni ai club esclusivi,
i viaggi all'estero e le polizze. Introdotto il criterio territoriale
ROMA - L'Agenzia delle Entrate aggiorna il Redditometro, con l'obiettivo di adeguarlo ai tempi e alle nuove tipologia di spese delle famiglie, con un occhio alle classi di reddito ma anche alle differenze territoriali. L'ipotesi di studio, presentata agli esperti delle categorie, inserisce tra gli «elementi di capacità di spesa» l'acquisto di mini-car, le iscrizioni a club e scuole esclusive, le spese per i viaggi all'estero, la stipula di polizze assicurative e le spese di ristrutturazione.
Gli «indicatori» saranno molti di più di quelli attuali, saranno basati sulle spese certe, realmente effettuate, e verranno parametrati sulle varie tipologie di famiglia, guardando anche alla distribuzione sul territorio italiano.
Se ci sarà una discrepanza di rilievo tra quanto speso e quanto dichiarato scatta l'avviso del fisco e, ovviamente, il contribuente o si adegua o dovrà dimostrare di avere altre fonti di reddito (come vincite alle lotterie o eredità).
Il fisco, comunque, si aspetta un effetto deterrenza, con un adeguamento spontaneo.
Il nuovo redditometro che è in rampa di lancio è per ora una «ipotesi di studio» al confronto delle categorie. Ma certo, con gli obiettivi di lotta all'evasione, sarà reso funzionante, anche se in via sperimentale, al più presto. Per mettere a punto questo nuovo strumento di accertamento sintetico del reddito l'agenzia delle Entrate è partita da una selezione di un campione di più di 800 mila famiglie che sono state suddivise in gruppi omogenei. Per ora si tratta delle stesse classi Istat (i single sotto i 35 anni, le coppie con un figlio, ecc.). Ma si punta, per il futuro, anche a modificarle per renderle più aderenti alla realtà.
Di certo, viene introdotto anche un criterio territoriale, che non guarda solo alle differenze Nord-Sud ma nella localizzazione rispetto a grandi aree territoriali, comuni, piccoli paesi. Una cosa è vivere e Milano - è stato spiegato - una cosa a Pavia.
L'altra novità riguarda gli «elementi» di spesa che vengono ora considerati. Saranno molti di più del passato e su questi il fisco ha già raccolto informazioni. A differenza degli studi di settore, che sono sempre strumenti statistici, questa volta l'Agenzia delle Entrate guarderà ai dati reali di spesa. Anche le «voci» considerate sono adeguate ai tempi. Si guarderà al possesso di case, alle spese per l'affitto, ai consumi per energia, gas, mutuo ma anche alle spese per la ristrutturazione (tutti dati che il fisco possiede già). Ci sono poi i mezzi di trasporto: alle auto e ai natanti si affiancano anche i motocicli e le mini-car, nonchè gli acquisti in leasing.
Dai primi controlli, ad esempio, è emerso che sono molti a pagare rate di leasing superiori a quanto dichiarato. Nel 2007, è poi risultato, ci sono 97 mila persone fisiche che hanno comprato auto nuove sopra i 2.100 di cilindrata. Il fisco utilizzerà comunque anche altri dati, relativi al tempo libero: le spese di viaggio, l'iscrizione a centri ippici e centri benessere, l'associazione a circoli esclusivi e gli acquisti presso case d'asta. Si guarderà anche all'iscrizione a scuole private, ma solo a quelle particolarmente costose. Ovviamente l'analisi potrà essere suffragata anche da movimenti del capitale. I dati che si utilizzano, poi, saranno basati su spese certe, non su stime. E, nel caso di scostamenti di un certo rilievo, come già accade oggi, arriverà la contestazione del fisco. Ovviamente sarà garantita la possibilità di giustificare gli acquisti con una «prova contraria», ad esempio con fonti di reddito che non emergono da una dichiarazione, come un'eredita o una vincita al lotto. Il fisco si attende molti risultati dall'aggiornamento del Redditometro. E non solo attraverso i controlli che scatteranno, ma anche con la cosiddetta «compliance», cioè con un effetto deterrenza che porterà i contribuenti ad essere un pò più ligi con il pagamento delle tasse.
Tutto ok, ma sull'effetto deterrenza non ci punterei molto
martedì, maggio 25, 2010
Letteralmente infilzato dal toro
Orrore all'arena,
torero ferito ma salvo
Il toro ha trafitto Julio Aparicio alla gola.
Il matador dopo sei ore di intervento è fuori pericolo
lunedì, maggio 24, 2010
Il ponte ballerino
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sembra fatto di carta...
chiuso al traffico
Vi ricordate il Tacoma Bridge?
quello xò era fatto "danzar" dal vento... ed era 60anni fa!!!