lunedì, maggio 24, 2010

Il mito dell'eterno ritorno afferma, per negazione, che la vita che scompare una volta per sempre, che non ritorna, è simile a un'ombra, è priva di peso, è morta già in precedenza, e che, sia stata essa terribile, bella o splendida, quel terrore, quello splendore, quella bellezza non significano nulla. M. KUNDERA, L'insostenibile leggerezza dell'essere

2 commenti:

Giangi ha detto...

Gigì o Van Gogh?

gigì ha detto...

Ah ah... Gigì per tuuutta la settimana! Basta, le foto degli altri non le metto più, è troppo triste quando dopo una serie di venti mi dite "cavoli gi, questa è proprio bella!" e non è mia!!