sabato, ottobre 27, 2012

Grafici 3D online

Grafici in 3D sulle SERP di Google

Da qualche mese su Google è attiva la funzionalità che permette di visualizzare il grafico di una funzione matematica inserendola direttamente nella casella di ricerca.
Ora è stata annunciata la possibilità di visualizzare tali grafici anche in 3D, grazie al supporto della tecnologia WebGL disponibile nei browser Mozilla Firefox e Google Chrome.
Ecco un video che mostra WebGL in azione sulle SERP di Google
oppure prova a visualizzare una funzione in 3D direttamente sulle SERP di Google.

31 marzo 2012
da motoricerca.net

venerdì, ottobre 26, 2012

White List DDL anticorruzione

Su segnalazione di PaolaF...

White-list e stretta sugli arbitrati: il disco verde arriva con la fiducia al Ddl anticorruzione. L'approfondimento

Il provvedimento arriva al giro di boa al Senato con la fiducia al maxi-emendamento presentato dal Governo. White-list obbligatorie, stop ai magistrati-arbitro, nuovi obblighi di trasparenza tra le misure per gli appalti

Votata la fiducia in Parlamento al Ddl anticorruzione che questa ha chiuso il suo percorso in Senato. Il voto (i sì sono risultati 228, i contrari 33, gli astenuti 2) ha riguardato il maxi-emendamento unico del Governo (scarica qui il testo approvato dall'Aula) e non, come sembrava più probabile, su tre diversi articoli spacchettati. La sostanza, comunque, non cambia: le norme sulla repressione della corruzione nella pubblica amministrazione fanno un passo avanti verso la Gazzetta ufficiale. Adesso manca solo il via libera definitivo della Camera, atteso a questo punto in tempi molto brevi.

L'assetto del provvedimento è stato, in larghissima parte, confermato. Le uniche novità sono arrivate in materia di traffico di influenze, corruzione tra privati e collocamento fuori ruolo dei magistrati. Le molte norme dedicate in qualche modo all'edilizia hanno mantenuto inalterata sia la forma che la sostanza.

Diventano così una realtà le white list. Si tratta di elenchi di «fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori» al riparo da qualsiasi sospetto di infiltrazione mafiosa. Le prefetture dovranno curarsi di tenerli e aggiornarli; una volta inserita nella lista, l'impresa non dovrà più presentare la documentazione antimafia prevista dalla legge. L'obbligo di gestire le white list da parte delle Prefetture non scatterà però subito, all'entrata in vigore della legge, ma solo dopo un Dpcm che il Governo - in base al Ddl anticorruzione - dovrà emanare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, con una ulteriore vacatio di 60 giorni dopo il decreto.

Viene rimaneggiata la disciplina degli arbitrati. Le controversie derivanti dai contratti pubblici potranno essere «deferite ad arbitri» solo «previa autorizzazione motivata da parte dell'organo di governo dell'amministrazione». In sostanza, dall'approvazione definitiva del Ddl servirà un provvedimento specifico per portare avanti un arbitrato in tutti i casi nei quali per un appalto sia stato speso denaro pubblico. Addio poi ai magistrati-arbitri. Il ddl stabilisce infatti che comunque, gli arbitri non potranno essere selezionati tra le file dei magistrati «ordinari, amministrativi, contabili e militari».

Scattano nuovi obblighi di trasparenza per le pubbliche amministrazioni. Queste dovranno pubblicare sui propri siti web istituzionali, in caso di gare, una serie di informazioni relative al bando, come l'oggetto, l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte, l'aggiudicatario, i tempi di completamento dell'opera. Sull'obbligo vigilerà l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.

E cambia l'articolo 135 del Codice appalti. Vengono inserite una serie di nuove ipotesi di risoluzione del contratto. Saranno sanzionate in questo modo le sentenze passate in giudicato per reati come l'associazione mafiosa,traffico di droga, contrabbando, traffico di rifiuti. delitti con finalità di terrorismo, oltre ai più classidci reati di corruzione, concussione, peculato e malversazione a danno dello Stato

Infine viene stabilita una nuova incompatibilità per i membri delle commissioni giudicatrici. Non ne potranno fare parte i condannati - con sentenza passata i giudicato - per delitti contro la Pa come peculato, malversazione, corruzione, abuso d'ufficio o interruzione di pubblico servizio.

18 ottobre 2012

 
Paola chiedeva se le WhiteList riguarderanno anche i Liberi Professionisti.
qualcuno ne sa qualcosa?

giovedì, ottobre 25, 2012

Torniamo al tempo di Galileo?

Come sapete son stato a L'Aquila e ho visto&sentito il dramma che ha colpito quella popolazione... quindi di certo non posso esser accusato di mancanza di sensibilità verso chi ha vissuto quel trauma.

Detto ciò, nessuna persona al mondo ad oggi (chi lo sa poi che in futuro si trovi un modo) può prevedere dove e quando accadrà un terremoto.
Quindi quello che stiamo sentendo in questi giorni è assurdo ( http://www.focus.it/scienza/l-aquila-sei-anni-di-carcere-per-gli-scienziati-della-commissione-grandi-rischi_C12.aspx )

L'altra sera si discuteva di questo e la Tizi consigliava di andare a legger la paginetta del verbale della riunione che tenne la Commissione Grandi Rischi il 31 marzo 2009 (una settimana prima del sisma n.d.r.) 
Eccola qui sotto:


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Su segnalazione di Tizi...

RIUNIONE COMMISSIONE GRANDI RISCHI

L’Aquila, 31 marzo 2009

Verbale

Sono presenti, per la commissione grandi rischi,
Prof. Barberi (vicepresidente),
Prof. Boschi (INGV), accompagnato dal Dott. Selvaggi (Responsabile CNT),
Prof. Calvi (EUCENTRE),
Prof. Eva (Università di Genova),
per il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile,
il Prof. De Bernardinis (vicecapo settore tecnicooperativo),
Prof. Dolce (Direttore Ufficio Rischio Sismico),
l’Assessore della Protezione Civile della Regione Abruzzo,
il Sindaco del Comune di L’Aquila,
il Dott. Altero Leone (Responsabile della PC regionale),
altri rappresentanti del DPC e della Regione.

La riunione ha inizio alle ore 18.30.

Apre i lavori il Prof. De Bernardinis che porta i saluti del Capo del Dipartimento della Protezione Civile. La riunione odierna si è resa necessaria per esaminare la fenomenologia sismica in atto da alcuni mesi nel territorio della Provincia Aquilana, che è culminata con la scossa di magnitudo 4.0 del 30.03.09. Alla riunione partecipano le massime autorità scientifiche del settore sismico, in grado di fornire il quadro più aggiornato e affidabile di quanto sta accadendo.

Il Prof. Dolce fornisce un primo inquadramento delle problematiche da affrontare, con riferimento al quadro che emerge dalle registrazioni e valutazioni dell’INGV e della rete RAN del DPC, e dalle notizie fornite dalle Protezione civile regionale sui danneggiamenti subiti dalle costruzioni. Distribuisce un documento preparato dal DPC, nel quale sono riportate, tra l’altro, le registrazioni accelerometriche della RAN ed alcune elaborazioni. Evidenzia come la scossa di ieri sia stata preceduta da una sequenza sismica che dura oramai da quasi sei mesi, con scosse di magnitudo mai superiore al 2.7, e seguita da una serie di scosse, la prima delle quali di magnitudo 3.5 seguita da altre di magnitudo inferiore. Evidenzia inoltre come si siano registrati picchi di accelerazioni piuttosto alti, rispetto alla magnitudo, fino a 0.14g. A queste registrazioni corrispondono però spettri di risposta di forma stretta, con picco per periodi molto bassi, ed una durata di pochi secondi.

Prende poi la parola il Prof. Boschi, per completare il quadro conoscitivo del fenomeno. L’attività sismica a L’Aquila si manifesta in un’area di confine tra due grosse strutture sismogenetiche. I forti terremoti in Abruzzo hanno periodi di ritorno molto lunghi. Improbabile che ci sia a breve una scossa come quella del 1703, pur se non si può escludere in maniera assoluta.

Il dott. Selvaggi riporta come la sequenza in corso sia molto seguita dal Centro Terremoti, che localizza e segnala tutte le scosse di magnitudo almeno 1.4. Procede quindi ad un commento del documento dell’INGV distribuito all’inizio della riunione. L’area appare caratterizzata da un’attività pressochè costante, con terremoti distribuiti su tutte le ore del giorno e della notte, e non prevalentemente in alcune ore.

Al termine dell’esposizione del quadro conoscitivo, prende la parola il Prof. Barberi, per indirizzare e condurre la discussione, specificando, innanzitutto, gli scopi della riunione:

1) fare una valutazione oggettiva degli eventi sismici in atto in relazione a quanto si possa prevedere;

2) discutere e fornire indicazioni sugli allarmi diffusi nella popolazione.

A proposito del primo punto, il Prof. Barberi evidenzia come sia estremamente difficile fare previsione temporali sull’evoluzione dei fenomeni sismici. Si può fare riferimento alla conoscenza storica, da cui emerge l’elevata sismicità del territorio abruzzese. La domanda da porre agli specialisti è se nei terremoti del passato c’è testimonianza di sequenze sismiche che precedono forti terremoti.

Il Prof. Eva spiega cha la casistica è molto limitata, anche perchè terremoti così piccoli non venivano registrati nel passato. In tempi recenti non ci sono stati forti eventi, ma numerosi sciami che, però, non hanno preceduto grossi eventi (esempio in Garfagnana). Ovviamente essendo la zona di L’Aquila sismica, non è possibile affermare che non ci saranno terremoti.

Il Prof. Boschi spiega che, se si guarda una faglia attiva, la sismicità è in un certo modo sempre attiva, manifestandosi attraverso scorrimenti lenti, piccoli terremoti e, talvolta, terremoti forti. Quindi la semplice osservazione di molti piccoli terremoti non costituisce fenomeno precursore. Guardando l’Italia nel suo complesso probabilmente c’è una logica che governa lo sviluppo dei terremoti. E ancor più questa logica può riguardare l’intero pianeta Terra. Ma questa logica non è ancora nota e non è perciò possibile fare previsioni. E’ invece molto noto che il Comune di L’Aquila è classificato in zona 2, e dunque è caratterizzato da una sismicità che richiede una particolare attenzione verso le costruzioni, che vanno rafforzate e rese capaci di resistere ai terremoti.

Il Prof. Calvi fa notare, sulla base del documento distribuito dal DPC, che le registrazioni delle scosse sono caratterizzate da forti picchi di accelerazione, ma con spostamenti spettrali molto contenuti, di pochi millimetri, e perciò difficilmente in grado di produrre danni alle strutture. C’è quindi da attendersi danni alla strutture più sensibili alle accelerazioni, quali quelle a comportamento fragile.

Il Dott. Selvaggi evidenzia come ci siano stati anche alcuni terremoti recenti preceduti da scosse più piccole alcuni giorni o settimane prima, ma è anche vero che molte sequenze in tempi recenti non si sono poi risolte in forti terremoti.

Il Prof. Barberi conclude che non c’è nessun motivo per cui si possa dire che una sequenza di scosse di bassa magnitudo possa essere considerata precursore di un forte evento.

Riguardo al secondo punto, l’Assessore alla PC della regione chiede se si possa affermare con sicurezza che non si debba dare credito a chiunque affermi di poter fare previsioni e proponga strumenti allo scopo.

Il Prof. Barberi, riferendosi a quanto sta accadendo a L’Aquila, spiega come le misurazioni del gas Radon ai fini previsionali dei terremoti sia un problema molto vecchio e oramai a lungo studiato, senza arrivare a soluzioni utili. Sicuramente in preparazione o in concomitanza dei fenomeni sismici ci sono fenomeni geochimici, la cui complessità è, però, tale da non poter essere utilizzati come precursori. Dunque, oggi non ci sono strumenti per fare previsioni e qualunque previsione non ha fondamento scientifico. Il problema va, invece, visto nei termini generali, perché l’unica difesa dai terremoti consiste nei rafforzare le costruzioni e migliorare la loro capacità di resistere al terremoto. Un altro importante aspetto da curare ai fini di protezione civile è migliorare il livello di preparazione a gestire un’emergenza sismica. Tutti i componenti della Commissione concordano con questa valutazione.

Il Prof. De Bernardinis, infine, pone la questione sul tipo e entità del danneggiamento che terremoti di questo tipo possono procurare.

In relazione a quanto detto in precedenza dal Prof. Calvi, il Prof. Dolce evidenzia la vulnerabilità di parti fragili non strutturali e evidenzia come sia importante, nei prossimi rilievi agli edifici scolastici, verificare la presenza di tali elementi, quali controsoffittature, camini, cornicioni in condizioni precarie.

La riunione ha termine alle ore 19.30.

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Ora, molti di noi hanno fatto l'esame di Sismica (e pure la tesi) e leggendo converranno che non mi pare abbiano detto nulla di diverso da quello che si sa: ci sono state tante scosse negli ultimi mesi; al di là della magnitudo sono state importanti le accelerazioni; L'Aquila è zona sismica, ci sono stati in passato terromoti devastanti, i tempi di ritorno sono di centinaia di anni; ecc...
Nessuno ha detto "tranquilli non ci sarà un evento devastante", anche perchè su che basi si poteva far un'affermazione del genere?

L'unica cosa che ad oggi (lo ribadisco x' tutti ci si augura che col progresso scientifico domani in qualche modo si scopra il metodo per prevederli!!) si può fare è la PREVENZIONE, ossia costruire in modo antisismico e cercar di migliorar l'esistente.
Anche le mappe del rischio sismico sono solo indicative e basate sulla storia: caso esemplare l'ultimo terremoto in Emilia, avvenuto in una zona che stando ai casi storici registrati non era particolarmente "rischiosa".

Non ha nessuno senso condannare delle persone, chiunque esse siano, perchè non hanno evacuato la città! e cosa evacuavi, l'Aquila, la provinicia, tutto l'Abruzzo?
e per quanto tempo?
Ribadisco sono morte 300persone ed è stata una tragedia ma non ha senso seguire la consetudine italiana della caccia al caproespiatorio.
Gli unici che si possono condannare son quelli che non hanno costruito con le dovute accortezze in una zona altamente sismica e che lo è da sempre!
Solo che in Italia ci si dimentica velocemente della storia e delle sue tragedie invece di prenderle come esempi da non ripetere (nel 1944 c'è stata eruzione del Vesuvio, ma negli ultimi 60anni non si è fatto altro che costruire li intorno. Ogni anno ci sono esondazioni che distruggono tutto, ma si continua a costruire nel letto dei fiumi. e si potrebbe proseguir per ore con esempi di questo tipo)

Se poi si deve per forza impiccare qualcuno su pubblica piazza così la Massa è accontentata proseguiamo pure su questa strada, ma qui si torna davvero ai tempi del Medioevo e dei roghi!



mercoledì, ottobre 24, 2012

Compleanno del giorno



AUGURI OTTY!!!



martedì, ottobre 23, 2012

Cinelli - i t'à catàt!

Su segnalazione di manu...

I t'a catàt

Ed ecco il testo della canzone in dialetto bresciano:
(lasciando perder accenti&affini)


ahah, adèl chè
l'è chè turnà èl riiiimbàmbìt
i t'a catàt
el sèt chèl che l'è il t'a catàt?
tà piàs fàt catà?
i mà piàs chèi che pènsa de mia fàs catà
tà sèt en bròc!

alla Mandolosa, i t'a catàt
a Sant'Eufemia, i t'a catàt
en camporèla, i t'a catàt
nel furmintù, i t'a catàt
sèt nàt al night, i t'a catàt
nel privè, i t'a catàt
dedrè al boscài, i t'a catàt
con dò rumune, i t'a catàt
tà pensàet de esser fùrbo, i t'a catàt
pensàet de fa festa, i t'a catàt
tà sèt scapàt, i t'a catàt
ùliet 'ndà 'ndoe, i t'a catàt
sòl monovolume, i t'a catàt
con 'na mà sòl cùl, i t'a catàt
e pò con i viados, i t'a catàt
romano e sapienza, i t'a catàt

ah sè? chèi che pensà de mia fàs catà,
mè gà disè: streecà bròc, sìf coiò come me!

la gènt che ciciara e tè blablabla
tà stèt lè a 'scultàì ma tà olèet nà vià
tà tròèt 'na scùsa: "gò el cà che sta màl,
gnari scùsìm, ma me 'ndò a cà"
ala prima rotonda tà ultèt de là
tà pensèt: "Brai surlì 'ndì aanti a balà
chè ma me'ndo a fà bèl sensa fam catà!"

tà sèt en bròc!
alla Mandolosa, i t'a catàt
a Sant'Eufemia, i t'a catàt
en camporèla, i t'a catàt
nel furmintù, i t'a catàt
sèt nàt al night, i t'a catàt
nel privè, i t'a catàt
dedrè al boscài, i t'a catàt
con dò rumune, i t'a catàt
tà pensàet de esser fùrbo, i t'a catàt
pensàet de fa festa, i t'a catàt
tà sèt scapàt, i t'a catàt
ùliet 'ndà 'ndoe, i t'a catàt
sòl monovolume, i t'a catàt
con 'na mà sòl cùl, i t'a catàt
e pò con i viados, i t'a catàt
romano e sapienza, i t'a catàt

tà gèt portàt la mùrusa a cèna
e pò tà gèt dìt "Gò el màl de schèna"
gèt mi 'notra scùsa, l'è mià propè sèma
e frigèt sò el nàs chè ta gèt la candela
sèt mià che là gà pò 'namica rumena
che là laurà fino alle sìch dela matina?
eh gnaro, pensèt che la sabes sèma?
i tà èst tòch con la Duna berlina
l'è l'ùnica che gè restàt en giro
e frigèt sò sto candeeela!
tàcàtà, i t'a catàt

alla Mandolosa, i t'a catàt
a Sant'Eufemia, i t'a catàt
en camporèla, i t'a catàt
nel furmintù, i t'a catàt
sèt nàt al night, i t'a catàt
nel privè, i t'a catàt
dedrè al boscài, i t'a catàt
con dò rumune, i t'a catàt
tà pensàet de esser fùrbo, i t'a catàt
pensàet de fa festa, i t'a catàt
tà sèt scapàt, i t'a catàt
ùliet 'ndà 'ndoe, i t'a catàt
sòl monovolume, i t'a catàt
con 'na mà sòl cùl, i t'a catàt
e pò con i viados, i t'a catàt
romano e sapienza, i t'a catàt
tàcàtà, i t'a catàt
tà sèt en bròc!



lunedì, ottobre 22, 2012

Benvenuta Gioia!

 
Alle 12,30 è nata GIOIA!!!!

Congratulazioni a mamma Francy e papà Marco!

Compleanno del giorno

Biondissimo pure lui?!?!?
ma vi hanno comprati tutti all'Ikea? :D






AUGURI PAOLO!!!



domenica, ottobre 21, 2012

Spiedo a Ospitaletto


28 OTTOBRE 2012
SPIEDO IN CASCINA
alla Cattafame di Ospitaletto
 

Foto della settimana


Monte Disgrazia
14 giugno 2009






Siamo in alta Val Malenco, Alpi Centrali, e questa è la parete nord del Monte Disgrazia vista dal Bivacco Oggioni; a dispetto del nome (che in un antichissimo dialetto locale, pare indichi una zona ricoperta di ghiacci in via di scioglimento, disghiaccia, appunto) è una zona molto bella, isolata, poco frequentata, dove ancora si può respirare l'atmosfera dell'alpinismo d'altri tempi, senza le regole del mordi e fuggi domenicale...
Alessio