sabato, febbraio 04, 2012

Foto della settimana

Monte Spino
27 settembre 2008


Sgambata allenante alle Marmere al Monte Spino, entroterra bresciano del Lago di Garda; questa è la cima del Monte Spino.
Alessio

alternative a Drop Box

Abbiamo già parlato in un paio di post di DropBox e tutti i suoi vantaggi. L'handicap è rappresentato dallo spazio "limitato" per la versione free. Ci sono altri siti con le stesse funzioni che si possono utilizzare parallelamente a DB


Backup online: Dropbox,
Sugarsync e Memopal
[...]
Chi bazzica da tempo nel mondo del web avrà ben chiaro cosa sia un server ftp, diciamo che si tratta di un hard disk online raggiungibile tramite un client ftp in grado di stabilire una connessione, tra il vostro pc e le cartelle online, così da procedere alla trasmissione manuale dei file da voi scelti.
Questi Servizi di bakup online permettono l’archiviazione di file online semplicemente prestabilendo qual saranno le directory del vostro computer. Da lì in poi i vostri dati saranno presenti sia in locale che online, tutto ciò grazie ad un software dedicato che si occuperà di trasmettere i file, via internet ma senza rallentare la vostra navigazione. Verrà infatti sfruttata la banda upload e download nei momenti “morti” quando non la utilizzate per navigare
Tutti questi servizi hanno una versione gratuita ed una versione a pagamento. La versione gratuita potrebbe accontentare molti di noi, in quanto le funzionalità non sono limitate, la differenza risiete nella dimensione dell’hard disk online che può passare di base dai 3,5 giga fino ad un limite di 10 giga per la versione free. Le versioni a pagamento comprendono pacchetti con molti più giga a disposizione ma anche certificati di garanzia di sicurezza, velocità o di uptime. Associato al servizio in locale avete un sito web dove potrete sempre ritrovare i vostri file archiviati online, e potrete vederne addirittura le versioni precedenti creando cos’ì un sistema di versioning.
Tutti hanno in comune la possibilità di aumentare lo spazio gratuito tramite invito, via email, facebook, twitter o semplicemente tramite link (nell’articolo trovate i miei link di tracciamento).
Con pochi inviti potrete arrivare ad ottenere una decina di giga gratis.

Questi servizi riescono a sincronizzare i dati si su PC che si MAC ma anche su mobile, tramite applicazioni dedicate, come per iPhone, iPad, Android.

  • Dropbox Il primo che ho conosciuto e attualmente utilizzo come servizio di backup principale. Grazie a Dropbox la chiavetta USB sta già quasi per diventare obsoleta.
  • MemoPal L’unico che fino localizzato in italiano, anche perchè si tratta di un progetto nostrano creato da una start up europea con sede Roma.
  • SugarSync forse il più completo, ma lascio voi decidere quale fa per voi.

da designmultimedia.com


Poi ci sono anche:
Altri articolati sull'argomento: http://download.html.it/howto/leggi/83/sincronizzare-e-archiviare-file-con-sugarsync/ http://www.delymyth.net/blog/2011/4/15/dropbox-non-basta-piu-ce-sugarsync-non-male.html

venerdì, febbraio 03, 2012

L'albero dei soldi

Su segnalazione di manu...

Monete dai rami: l'albero dei soldi è in Inghilterra

Esiste davvero. L'albero delle favole si trova nello Yorkshire, in Inghilterra, dove da anni gli abitanti della zona infilzano nella corteccia della pianta secolare migliaia di monetine. Il gesto è scaramantico e permette di esprimere un desiderio: diventare più ricchi di quanto si è, oppure avere un numero di figli uguali alla quantità di monete inserite

14 dicembre 2011
da repubblica.it


Chiusi Megaupload e Megavideo


PIRATERIA
L'Fbi chiude Megaupload e Megavideo
offensiva degli hacker contro il governo

Arrestato il fondatore, rischia 50 anni. Si tratta dei più popolari archivi di film e musica online, spesso usati per diffondere materiale protetto da copyright. In manette Kim Schmitz e altre tre persone, gli indagati in totale sono sette. I pirati attaccano il sito della giustizia Usa, dell'Universal, della Riaa e dell'Mpaa

NEW YORK - Pugno di ferro degli Stati Uniti contro la pirateria digitale: l'Fbi, in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia americano, ha chiuso il sito Megaupload.com e Megavideo.com, ottenendo l'arresto del fondatore e di altre tre persone.

Megaupload è uno dei più noti e più imponenti archivi di film, musica e software, spesso pubblicati senza autorizzazione. Secondo l'accusa, l'attività di Megaupload è costata più di 500 milioni di dollari in mancati profitti ai legittimi detentori del copyright.

Il fondatore del sito, Kim Schmitz, e altri tre sono stati arrestati in Nuova Zelanda su richiesta delle autorità statunitensi. Altre due persone sono ricercate e numerose altre due risultano incriminate. L'atto di forza arriva a 24 ore dallo sciopero di internet per protestare contro il Sopa, la legge antipirateria in discussione al Congresso che, secondo molte internet company tra cui Google e Wikipedia, metterebbe a repentaglio la libertà di espressione online.

L'offensiva dei pirati. La risposta degli hacker non si è fatta attendere: anunciando su Twitter l'operazione #OpMegaUpload, l'attacco di alcuni individui legati ad Anonymous ha reso irrangiungibili i siti del dipartimento di Giustizia statunitense, della casa discografica Universal, della Recording Industry Association of America (Riaa) e della Motion Picture Association of America (Mpaa).

Cos'è Megaupload? Tecnicamente il sito si presenta come un "cyberlocker", una sorta di magazzino tramite il quale gli utenti possono archiviare file troppo grandi da spedire via e-mail per condividerli in via riservata con altre persone. Un uso del tutto legittimo nel quale si innesta una zona grigia di illegalità, poiché molti caricano file protetti da copyright e poi diffondono il link per scaricarli su forum e blog, mettendo di fatto in piedi un giro di contenuti pirata. Megaupload guadagna vendendo pubblicità sulle sue pagine e facendosi pagare da gli utenti che vogliano scaricare più di un certo numero di file a velocità più elevata.

In un comunicato pubblicato poco prima della chiusura, Megaupload bollava come ridicole le accuse di violazione del copyright, affermando che "la stragrande maggioranza del traffico generato dal sito è legale. Siamo qui per restare", garantiva Megaupload, aprendo al dialogo con l'industria dell'entertainment che, scrivevano gli autori del messaggio, "vuole avvantaggiarsi della nostra popolarità".

Di tutt'altro avviso il Dipartimento di Giustizia, secondo il quale Megaupload "ha riprodotto e distribuito illegalmente su larga scala copie illegali di materiale protetto da copyright, tra cui film - anche prima dell'arrivo in sala - musica, programmi televisivi, libri elettronici e software. Le accuse nei confronti degli indagati sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata all'estorsione, al riciclaggio e alla violazione del diritto d'autore. Rischiano oltre 50 anni di prigione ciascuno.
19 gennaio 2o12
da repubblica.it


Per la serie "Fatta la legge, trovato l'inganno (cit.)", ecco....

giovedì, febbraio 02, 2012

Messi commercial

Su segnalazione di manu...

Ecco uno dei più forti calciatori del pianeta in uno spot divertente

Scatola nera per l'auto

RC AUTO/Scatola nera e lotta alle frodi
per ridurre i costi della polizza

ROMA - Polizze auto meno care, più controlli e informazioni ai clienti, lotta alle frodi. Nel decreto liberalizzazioni, conferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ci sono misure per «assicurare che il prezzo delle assicurazioni Rc Auto, che sono cresciute in modo esponenziale, possono essere calmierate con sconti e franchigia ad esempio per chi sceglierà di utilizzare una scatola nera». E tra i punti principale c’è proprio la norma che premetterà di avere sconti agli automobilisti che autorizzeranno le imprese assicuratrici ad installare una «scatola nera» sui veicoli (il costo sarà a carico delle compagnie). Un data recorder che registrerà l’attività e che consentirà una riduzione delle tariffe Rc auto. Sconti anche a chi consente alle aziende assicuratrici di fare una ispezione sull’autovettura.

Sparisce poi il contrassegno assicurativo cartaceo per l’Rc auto e contro la sua contraffazione arriva il contrassegno virtuale. Prevista la progressiva dematerializzazione dei contassegni, con la loro sostituzione o integrazione con sistemi elettronici o telematici e l’utilizzo, ai fini dei relativi controlli, dei dispositivi di controllo o rilevamento a distanza delle violazioni delle norme del Codice della strada.
In arrivo poi il carcere fino a cinque anni e la radiazione dall’albo professionale per i periti assicurativi che accettano e stimano falsamente danni a cose conseguenti a sinistri stradali da cui derivi il risarcimento a carico della società assicuratrice». Inoltre, al fine di «ridurre il premio assicurativo per la responsabilità civile obbligatoria, con vantaggi per l’utenza» viene eliminata «la procedura del risarcimento diretto del danno subito dal conducente non responsabile».

Nel Codice delle assicurazioni private sarà introdotto il criterio dell’efficienza produttiva e del controllo dei costi nel sistema di risarcimento diretto. Viene poi ridotto del 30% l’ammontare del risarcimento per equivalente, qualora questo sia accompagnato da idonea garanzia in relazione alle riparazioni fatte di validità non inferiore a due anni.
Stabilito, si legge sempre nel decreto, l’obbligo, a carico delle imprese assicuratrici autorizzate ad esercitare il ramo responsabilità civile, a trasmettere a cadenza annuale una relazione all’Isvap, recante informazioni dettagliate sul numero dei sinistri per i quali si è ritenuto di svolgere approfondimenti in relazione al rischio di frodi, oltre ad altre informazioni che pongano l’organo di controllo in grado di valutare l’adeguatezza dell’organizzazione aziendale e dei sistemi di liquidazione dei sinistri nell’ottica di contrasto alla frode.

Introdotto il principio del confronto fra tariffe diverse: «gli intermediari sono tenuti, prima della sottoscrizione del contratto, a informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi»

21 gennaio 2012
da ilmessaggero.it


Articolo correlato:

mercoledì, febbraio 01, 2012

Compleanno del giorno

Che sguardo furbetto... sei troppo tu!!! :D


AUGURI FABI!!!


PS: no dai, questa è la gemella bionda che hai mantenuto segreta :)

martedì, gennaio 31, 2012

Rebus attuale

Rebus sulla stretta attualità...


Qui c'è la soluzione scritta in nero:
(selezionate la riga per leggerla... però prima provateci!)

ti ho detto di provarci prima! ;-P

ultimo avvertimento, la riga dopo c'è davvero la soluzione

ScheTtino Salga A bordo Cazzo

.

Piccoli accorgimenti per risparmiare Energia!

Su segnalazione di Ciccio...

Ecco piccole&grandi regole per consumare meno: a noi "tecnici" possono sembrar ovvie, ma non per tutti lo sono.

Non sprecare energia !

Smart grids elettrica


Chi realizza l’internet dell’energia
Da Jeremy Rifkin all’Ue, tutti chiedono smart grids, efficienza energetica e aumento delle fonti verdi. I numeri di Enel che, nel solo 2011, ha integrato nella rete italiana quasi 150.000 impianti rinnovabili.

“Per le rinnovabili l’Italia è quello che l’Arabia è per il petrolio”. Il paragone è di Jeremy Rifkin, economista e ambientalista famoso per le sue tesi visionarie e spesso estreme, per il quale l’Italia “ha più sole, vento ed energia geotermica di tutta l’Ue” quindi “insieme alla Germania potrebbe guidare la rivoluzione mondiale dell’energia”.

Per Rifkin il futuro è inesorabilmente alle porte e lo ha già battezzato “internet dell’energia” per sottolineare che il sistema elettrico di domani non potrà che essere fatto di smart grids, contatori intelligenti e consumatori-produttori – i cosiddetti prosumers protagonisti di una rete energetica multipolare capace di dare sempre più spazio alle rinnovabili.

Usando altri toni, ma battendo gli stessi concetti anche la Commissione europea ha sottolineato gli stessi “obblighi” indicati da Rifkin. E nella sua roadmap energetica al 2050 ha chiesto a operatori e governi scelte strategiche e investimenti infrastrutturali per decarbonizzare il sistema, implementare l’efficienza energetica e aumentare la produzione da fonte rinnovabile.

[...]

da enel.it



Reti intelligenti guidano il futuro

Le Smart Grids sono reti intelligenti che coniugano l’utilizzo di tecnologie tradizionali con soluzioni digitali innovative, rendendo la gestione della rete elettrica maggiormente flessibile grazie a uno scambio di informazioni più efficace.

Una delle applicazione più immediate delle reti intelligenti è l’integrazione in rete delle energie rinnovabili, che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dalla Comunità Europea. La messa a punto di tecnologie digitali innovative permette inoltre il monitoraggio di tutta la rete per intervenire tempestivamente su guasti e garantire una fornitura ottimale di elettricità.

In questo sistema, in continua evoluzione, il cliente diventa protagonista grazie all’utilizzo di supporti elettronici che rendono trasparenti i consumi, incentivano la sua partecipazione attiva nel mercato dell’energia, promuovono un uso razionale dell’energia.

Le Smart Grids migliorano la qualità del servizio. I costi operativi si abbassano, la competitività degli operatori di rete aumenta. Ci sono vantaggi per la sostenibilità ambientale e per l’intero sistema, che risulta più accessibile e affidabile.

Come funzionano:


Una rete elettrica intelligente è in grado di integrare le azioni di tutti gli attori connessi, produttori o consumatori, per distribuire energia in modo efficiente, sostenibile, economicamente vantaggioso e sicuro.
La rete intelligente utilizza prodotti e servizi innovativi uniti a tecnologie evolute di monitoraggio, controllo, comunicazione, al fine di:

  • integrare la generazione distribuita da fonti rinnovabili
  • fornire ai clienti strumenti per ottimizzare i propri consumi e migliorare il funzionamento del sistema globale (domanda attiva)
  • diffondere un’infrastruttura di ricarica per le automobili elettriche
  • ridurre significativamente l’impatto ambientale
  • aumentare il grado di affidabilità.


lunedì, gennaio 30, 2012

Cartelli antiprostituzione

Su segnalazione di Xxxx...

"Ci stava meglio un cartello con la scritta
Gussago: comune deputtanizzato" (cit.)
:D

Stesso cartello c'è in Mandolossa dal 2008: peccato che non lo si applichi

Visto che di Case Chiuse non vogliono manco sentir parlare, che si faccia per lo meno come in Germania

Rapporto Aci - Censis 2011


Rapporto Aci-Censis 2011
Auto: si usa di meno, ci costa di più

Non sono scoperte sconvolgenti quelle contenute nel rapporto Aci-Censis "Automobile 2011", ma perlomeno confermano coi dati quello che già sta nella percezione collettiva: gli italiani usano di meno l'auto, ma per farlo spendono di più.

Mezzo preferito. Secondo lo studio, giunto alla 19ª edizione, un italiano su cinque ha ridotto l'uso del proprio veicolo, che comunque si conferma il mezzo preferito per l'83,9% degli spostamenti. Ad abbandonare le quattro ruote sono soprattutto i giovani, che ricorrono preferibilmente a bus e due ruote, mentre gli over 45 ricorrono maggiormente alla bici o… ai piedi. Le dolenti note riguardano i costi dell'uso dell'auto, in costante crescita: la spesa media è stata, nel 2011, di 3.278 euro per vettura, contro i 3.191 del 2010, con un incremento del 2,7%.

Crescono le spese. A crescere maggiormente sono state le spese di carburante (+2,3%), assicurazione (+2,9%), parcheggi (+5,3%) e, soprattutto, le multe (+18%), frutto di un maggior numero di controlli. Per contro, la crisi ha portato a una contrazione dei costi di manutenzi0ne ordinaria (-15,2%; ma cresce dell'8,5% la manutenzione straordinaria). Il presidente (uscente) dell'Aci Enrico Gelpi ha sottolineato come "i costi a carico degli automobilisti siano ormai al limite della sopportabilità. Avendo superato i 165 miliardi di euro, 58 dei quali di prelievo fiscale". E.D.

14 dicembre 2011
da quattroruote.it


domenica, gennaio 29, 2012

Comunicazioni Avis


Attenzione, AVIS non vende
alcuna card promozionale!

In questi giorni sono arrivate ad AVIS Nazionale comunicazioni di persone che hanno segnalato di aver ricevuto proposte per l'acquisto di una card promozionale emessa dalla stessa AVIS Nazionale, al costo di 90 €, per finanziare l'associazione e con il vantaggio di avere sconti sull'acquisto di diversi prodotti.
AVIS Nazionale comunica che non sta effettuando alcuna vendita di card promozionali e chiunque sta facendo tali proposte lo sta facendo in modo assolutamente abusivo.

Qualora veniate a conoscenza di simili episodi, vi invitiamo a segnalarli ad AVIS Nazionale onde poter procedere con le segnalazioni alle forze dell'ordine.

23 dicembre 2011
da avis.it


Forse non tutti sanno che... "in Italia esiste una normativa in materia trasfusionale chiara e precisa, che dovrebbe invece essere conosciuta dagli operatori, che prevede come unica forma di donazione quella anonima, volontaria, periodica e gratuita".
Se ne parla in questo articolo:



Ad ottobre avevo segnalato questo comunicato sul WNV. Ecco l'aggiornamento....

2 Dicembre 2011

Foto della settimana


Campanile di Val Montanaia

31 agosto 2008

Gita Sociale del CAI Sezione di Bozzolo ai luoghi del Disastro del Vajont e nel Parco delle Dolomiti Friulane: durante il secondo giorno, nel Gruppo dei Monfalconi e degli Spalti di Toro, una volta valicata la Forcella Cimoliana e una volta abbassatici di pochi metri, la vista sul Campanile di Val Montanaia lascia a bocca aperta...
Alessio