sabato, luglio 24, 2010

Foto della settimana

Tre Cime di Lavaredo
19 marzo 2006


E' la festa del Papà e ci troviamo in Val Pusteria, precisamente in Val Casiès e stiamo salendo una cima dal nome impronunciabile che mi dimentico sempre! In italiano penso sia Cima Giogo del Bosco. Comunque, in una delle tante pause per riprendere fiato, alzo lo sguardo e, sullo sfondo, riconosco, in mezzo a tante cime a me ignote, le pareti nord delle mitiche Tre Cime di Lavaredo; emozionante..
Alessio

venerdì, luglio 23, 2010

Obbligo rettifica blog


Ritenuti inammissibili gli emendamenti
al DDL intercettazioni:
rimane l'obbligo di rettifica
entro 48 ore per siti e blog


Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia della Camera ha dichiarato inammissibili una serie di emendamenti al DDL intercettazioni tra cui quelli presentati dall’On. Roberto Cassinelli (PdL) e dall’On. Roberto Zaccaria (PD) che miravano ad alleggerire gli obblighi di rettifica per siti web e blog.

Gli emendamenti si riferivano al comma 29 dell’art. 1 del DDL intercettazioni, che estende l’obbligo di rettifica ai responsabili dei siti “ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”. Il DDL prevede che tutti i siti e i blog dovranno rettificare entro 48 ore i loro contenuti quando ne ricevano richiesta.

L’emendamento Cassinelli richiedeva di allungare la tempistica a 7 giorni per i siti non registrati presso le cancellerie dei tribunali o presso il registro degli operatori della comunicazione: non si trattava certo della soluzione al problema, ma era perlomeno un piccolo passo in avanti.

Le modifiche dovranno essere effettuate “Con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono” e senza alcun commento.

Coloro che non ottempereranno alla rettifica nei tempi previsti, 48 ore appunto, rischiano una multa che va fino a 12.500 euro.

22 luglio 2010

aooooo, sò de Roma!

Su segnalazione di Fede ( e del Trio Medusa)...


SkyTg24 intervista 2 "contesse" romane a Ostia....



Mi ricordano tanto la "magutta" di inge (ribattezza così da me&ste):
supergnocca dagli occhi verdi, ma la prima volta che ha aperto bocca.... ecco, diciamo che l'accento "spiccatamente della valle" ha fatto scemare quell'attimo la poesia :)
Keep trying no matter how hard it seems. DALAI LAMA

giovedì, luglio 22, 2010

Solita storia all'italiana?


Il 6 maggio 2009, ore 3:32, a un mese esatto dal terremoto de L’Aquila, le radio italiane hanno trasmesso per la prima volta la canzone
Domani 21/04.2009: riadattamento del pezzo (quasi) omonimo scritto nel 2003 da Marco Pagani, figlia dell’impegno di 56 artisti italiani radunati sotto il nome di “Artisti per l’Abruzzo” con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricostruzione della città. La canzone ha incassato oltre un milione di euro, che gli artisti hanno versato al ministero dei beni culturali.
A distanza di oltre sei mesi dal versamento, e nonostante la trasparenza richiesta fin dall’inizio dai promotori del progetto, si è persa traccia della somma, inizialmente destinata alla ricostruzione del Conservatorio «Alfredo Casella» e del Teatro Stabile d’Abruzzo de L’Aquila.
E quindi oggi il supergruppo si riunisce di nuovo, stavolta per firmare una lettera rivolta al ministro Bondi, pubblicata da
La Stampa:


"Dove sono i fondi per l'Aquila?"
I musicisti italiani al ministro Bondi:
usate il denaro che abbiamo raccolto



GLI ARTISTI UNITI PER L'ABRUZZO*
Onorevole Ministro Bondi, pochi giorni dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo nel 2009 ci siamo ritrovati in uno studio di registrazione di Milano e tutti insieme, nello stesso giorno, abbiamo realizzato una canzone, «Domani 21/04/2009».

Abbiamo pubblicato in tempi velocissimi un cd per manifestare la solidarietà del mondo della musica popolare italiana verso le vittime del terremoto e per raccogliere fondi per sostenere la ricostruzione.

Tutti insieme abbiamo deciso di destinare il denaro che avremmo raccolto ad un progetto che avesse anche un valore simbolico, legato in qualche modo al nostro ambito di musicisti e performer: la ricostruzione del Conservatorio «Alfredo Casella» e del Teatro Stabile d'Abruzzo de L'Aquila.

La canzone è diventata un grande successo e il cd è stato il più venduto del 2009 raccogliendo 1.183.377,35 euro. Questi soldi sono stati versati sul conto corrente del ministero dei Beni Culturali con l'impegno preciso di far utilizzare quel denaro per le ricostruzioni, rendendo tracciabile in totale trasparenza il percorso di ogni centesimo. Le alleghiamo il comunicato finale che abbiamo diffuso a proposito.

Questa trasparenza è un dovere che sentiamo nei confronti degli abruzzesi, di coloro che hanno comprato la canzone e di noi artisti che abbiamo aderito all'iniziativa. Abbiamo deciso di devolvere il denaro ad una ente governativo perché crediamo che oggi sia urgente e possibile ristabilire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini. Le ultime notizie da L'Aquila ci raccontano di una popolazione ancora alle prese con enormi problemi, aggravati dalle difficoltà e dalle lentezze con le quali si sta entrando nella fase di ricostruzione dei centri storici. L'Aquila e l'Abruzzo hanno ancora bisogno di molta attenzione e di impegno.

I riflettori dei media si stanno spegnendo e la questione della ricostruzione pare avviata verso un cammino di politicizzazione che mette a rischio la coesione del Paese intero nei confronti di un dramma che ci riguarda tutti. La nostra iniziativa è stata una goccia nel mare del denaro raccolto per far partire la ricostruzione de L'Aquila ma ci rendiamo conto del suo valore simbolico e per questo Le scriviamo, senza nessuna volontà polemica e senza nessun tono inquisitorio, ma con la decisa intenzione di esigere una risposta chiara da Lei o dai funzionari incaricati di gestire il denaro raccolto nel fondo del ministero per la ricostruzioni dei luoghi della cultura a L'Aquila.

Alle nostre ripetute domande sui tempi e i modi relativi all'utilizzo dei soldi raccolti il Suo Ministero non ha mai risposto in modo chiaro. Le scriviamo direttamente per avere il Suo sostegno per quel che riguarda l'utilizzo del denaro da noi raccolto. I ricavati dalle vendite di «Domani 21/04.2009» sono stati dall'inizio riservati ai lavori di ristrutturazione del Conservatorio e del Teatro Stabile d'Abruzzo: il Suo Ministero ci ha comunicato che ad ora l'unica destinazione è il Conservatorio Alfredo Casella che però ci risulta essere nella zona rossa de L'Aquila e dunque a tutti è chiaro che chissà quando e se cominceranno i lavori di ricostruzione. Vista la situazione ancora drammatica in cui versa la popolazione abruzzese crediamo che sarebbe più sensato individuare insieme una destinazione più prossima e tangibile, che consenta ai cittadini d'Abruzzo di utilizzare SUBITO queste risorse che, seppur poche e di certo inadeguate alle dimensioni delle loro grandi difficoltà, potrebbero almeno contribuire a risolvere qualcosa e soprattutto nell'immediato.

Attendiamo una sua risposta perché attraverso la nostra iniziativa ci sentiamo coinvolti direttamente nel destino di quelle terre colpite dalla tragedia del terremoto e vorremmo insieme a Lei e al Ministero da Lei presieduto contribuire a stimolare il più possibile le politiche di ricostruzione e di trasparenza. Aspettiamo una risposta insieme a tutti i cittadini de L'Aquila e a coloro che hanno sostenuto l'iniziativa «Domani» acquistando il disco. Grazie Signor Ministro.

* Jovanotti, Pagani, Sangiorgi, Afterhours, Baglioni, Battiato, Baustelle, Bersani, Bluvertigo, Carboni, Caparezza, Albano, Caselli, Casino Royale, Consoli, Cremonini, Dolcenera, Elio e le storie tese, Elisa, Fabi, Fabri Fibra, Ferreri, Ferro, Finardi, Frankie hi- energy, Giorgia, Grignani, di-ax, Ligabue, Malika, Mango, Maroccolo, Marracash, Morgan, Morandi, Nannini, Negramaro, Negrita, Nek, Agliardi, Pacifico, Palma, Pausini, Paci, Pelú, Pezzali, Ranieri, Renga, Ron, Ruggeri, Ruggiero, Sud sound system, Tricarico, Vecchioni, Venditti, Venuti, Zucchero.

20 luglio 2010
da ilpost.it
Gli uomini che hanno una tempestosa vita interiore e non cercano sfogo o nei discorsi o nella scrittura, sono semplicemente uomini che non hanno una tempestosa vita interiore. CESARE PAVESE

mercoledì, luglio 21, 2010

QUIZ

In cosa si distinguono i pantaloni da uomo da quelli da donna?

Prima centrale idrogeno al mondo

Enel inaugura la prima
centrale a idrogeno del mondo

Costata circa 50 milioni di euro, produrrà elettricità
e calore per 20mila abitazioni a Fusina (Venezia)

Serviranno alcuni decenni per abbassare i costi dell'energia prodotta con l'idrogeno e uscire dalla nicchia dei progetti sperimentali, puntando a una più ampia diffusione di questo combustibile. Intanto Enel ha inaugurato nei giorni scorsi il primo impianto industriale del mondo alimentato con l'idrogeno: è la centrale a ciclo combinato di Fusina (Venezia), che possiede una potenza installata pari a 16 Mw per un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro. L'impianto utilizza ogni ora quasi una tonnellata e mezzo d'idrogeno, proveniente dal petrolchimico di Porto Marghera. Produrrà circa 60 milioni di kWh l'anno, capaci di soddisfare la domanda energetica di 20mila abitazioni e risparmiando 17mila tonnellate di CO2 essendo le emissioni prossime allo zero. L'attuale tecnologia dell'idrogeno, però, è fino a sei volte più costosa rispetto a una centrale termoelettrica tradizionale. Per il momento, come ha spiegato l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, l'esempio di Fusina è destinato a rimanere una perla isolata per parecchio tempo, finché l'approvvigionamento dell'idrogeno costerà meno. Bisognerà proseguire sul terreno della ricerca scientifica e tecnologica, come sta avvenendo con il consorzio Hydrogen Park, nato nel 2003 in Veneto per sviluppare progetti nel campo dei trasporti e della generazione elettrica.




Inaugurata il 12 luglio a Fusina
Presso Venezia la prima centrale elettrica
al mondo alimentata a idrogeno

L'impianto Enel da 16 megawatt si basa su un ciclo combinato per produrre energia e calore

FUSINA (Venezia) - La prima centrale elettrica di dimensioni industriali alimentata a idrogeno al mondo è entrata in funzione lunedì 12 luglio a Fusina, in provincia di Venezia. L'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, il governatore del Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni hanno inaugurato l'impianto. La scelta di Fusina come sede della sperimentazione è dovuta alla presenza della centrale termoelettrica a carbone e del vicino polo petrolchimico di Marghera che ha fornito le materie prime. L'impianto, con una potenza di 16 Mw, si basa su un ciclo combinato in cui un turbogas viene alimentato con idrogeno per produrre energia elettrica e calore. Il turbogas è equipaggiato con un a camera di combustione sviluppata per essere alimentata con idrogeno, senza emissione di CO2 e con bassissime emissioni di ossidi di azoto. L'energia termica liberata dalla combustione viene convertita in energia elettrica nella turbina a gas, sviluppando una potenza di circa 12 Mw, mentre i fumi di scarico sono costruiti esclusivamente da aria calda e vapore acqueo. L'impianto ha richiesto un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro.

IMPIANTO - Il rendimento del ciclo viene aumentato sfruttando il calore presente nei fumi di scarico per produrre vapore ad alta temperatura che, inviato alla centrale a carbone esistente, produce ulteriore energia per una capacità aggiuntiva di circa 4 Mw, con un rendimento elettrico complessivo pari al 41,6%. L' impianto è in grado di produrre 60 milioni di kilowattora all'anno e può soddisfare l'esigenza di 20 mila famiglie, evitando l'emissione di 17 mila tonnellate di anidride carbonica. Dopo un'ampia sperimentazione, concordata con Regione Veneto, Provincia e Comune di Venezia, la centrale è in grado di utilizzare in piena sicurezza 70 mila tonnellate di combustibile derivato dalla raccolta differenziata e dal trattamento dei rifiuti solidi urbani (Cdr). È l'equivalente dei rifiuti prodotti da 300 mila persone: usando al posto del carbone il Cdr per alimentare le caldaie della centrale, ne viene recuperato il contenuto energetico ed evitata la messa in discarica, risparmiando emissioni di CO2 pari a circa 60 mila tonnellate all'anno.

«UNA PERLA» - Si tratta di una «perla ingegneristica unica al mondo. Utilizza idrogeno anche se per il momento questa tecnologia è 5-6 volte più costosa di un impianto normale. Per questo non dobbiamo smettere di investire in Ricerca e sviluppo», ha sottolineato l'ad dell'Enel Fulvio Conti.

12 luglio 2010
da corriere.it

Le regole: italiani all’estero

1 Impara ’O sole mio: prima o poi ti chiederanno di cantarla.
2
Quando cerchi un ristorante italiano, evita quelli che espongono la bandiera ungherese.
3
È inutile tentare di parlare di calcio con un americano o di non parlare di soldi con un cinese.
4
Qualunque fosse il tuo lavoro in Italia, ora sei il miglior cuoco del tuo entourage.
(veeeeeeeero!!)
5
Se la conversazione si sposta sulla politica, fingi di essere svizzero.

internazionale 16 luglio 2010
Nulla si assomma al resto, al passato. Ricominciamo sempre. CESARE PAVESE

martedì, luglio 20, 2010

"Rasa il pratino" (cit)

"Rasa il pratino" è il nuovo video realizzato per il lancio di Wilkinson Quattro for Bikini...


E non venitemi a dire che "la malizia sta in chi guarda"...


Grignani dovrà chieder i diritti d'autore x il testo?? :-)
Non è che accadano a ciascuno cose secondo un destino, ma le cose accadute ciascuno le interpreta, se ne ha la forza, disponendole secondo un senso – vale a dire, un destino.CESARE PAVESE

lunedì, luglio 19, 2010

Unlimited Urban Woods


Foresta infinita dentro
una scatola ad Amsterdam


Forest in a Box

La città è un concerto di cemento e vetro, sormontata da uno strato di nuvole beige di smog. E’ vero ci sono i parchi con i loro silenzi particolari, qualche aiuola colorata, ma ogni tanto verrebbe voglia di isolarsi totalmente.

Ad Amsterdam è possibile, c’è una scatola parcheggiata in mezzo a una piazza con una scaletta e una porta verso il mistero. Si entra e come con lo specchio di Parnassus si accede a un mondo suggestivo: una foresta infinita

Alberi a destra, a sinistra, davanti e dietro. Infinite piante, sottobosco e silenzio. Un’esperienza ultracorporea? No, è l’ultima installazione eco-artistica di DUS Architects chiamata appunto Unlimited Urban Woods.

Unlimited Urban Woods è esposta al pubblico nel suo padiglione a Oosterdokskade, Amsterdam. Pochi metri quadrati che diventano chilometri icnontaminati grazie al trucco più vecchio del mondo, gli specchi.

Basta un solo albero per ricreare un’intera foresta, con gli stessi profumi e la calda illuminazione solare dall’alto. Potrebbero creare mini-Foreste Infinite da ufficio, come ideale alternativa alla pausa caffè, per rigenerarsi un po’ tra un grattacapo e l’altro. Oppure si potrebbe spostare direttamente l’ufficio nel bosco, come qui!

6 Luglio 2010
da tecnocino.it

Qui le foto:
I problemi che agitano una generazione si estinguono per la generazione successiva non perché siano stati risolti ma perché il disinteresse generale li abolisce. CESARE PAVESE

domenica, luglio 18, 2010

Foto della settimana


Isola di Gallinara
10 marzo 2006


Ebbene sì, per la serie non solo montagna! La foto ritrae l'Isola di Gallinara, più o meno di fronte ad Alassio
Alessio