Broletto In commissione il bilancio dei primi sei mesi del 2013: oltre 72mila sanzioni
Autovelox, 400 multe al giorno
E a settembre il tutor in tangenziale
Ma con la crisi il numero di chi non paga ha superato il 50%
Quattrocento multe al giorno, 12mila al mese. I 12 autovelox che il Broletto ha sparpagliato per il territorio provinciale, nei primi sei mesi dell'anno hanno fatto gli straordinari. I verbali staccati da gennaio a giugno dagli agenti della Polizia provinciale sono stati 72.230. Di questo passo il 2013 si dovrebbe chiudere con oltre 140mila sanzioni, un 25% in più dello scorso anno, quando il Broletto, a consuntivo, aveva incassato 14,9 milioni di euro. A fine settembre («al massimo a ottobre») dovrebbe poi sbarcare sulla tangenziale sud il tutor ora installato nelle gallerie lungo il Sebino: il sistema che monitora la velocità media coprirà i tre chilometri di strada che vanno da Brescia centro verso Rezzato, fino allo svincolo di Sant'Eufemia. L'impianto sarebbe già dovuto essere operativo sulla Sud, ma alcuni passaggi burocratici hanno rallentato le operazioni. In autunno converrà però tenere sott'occhio il contachilometri se non si vuole gonfiare il già nutrito pacchetto di verbali del Broletto.
Verbali che, va detto, vengono pagati con sempre maggiore difficoltà. La crisi incide anche su questo e così un 40% di multe che fisiologicamente finiva a ruolo, ora è arrivato a superare la metà; metà sanzioni che non vengono saldate ma che devono passare attraverso Equitalia. E così, nonostante i verbali siano in aumento, l'incasso stimato per fine anno è inferiore ai 15 milioni del 2012. Questo è lo scenario che è stato illustrato ieri pomeriggio, dall'assessore provinciale Mario Maisetti e dal funzionario Giovanni Tocchella, durante la commissione sesta di palazzo Broletto. I dati mostrano un incremento dei verbali, ma la cifra media per sanzione si è abbassata rispetto ai 180-200 euro dello scorso anno. Alcuni autovelox sono stati spostati in zone più «pericolose» perché nella vecchia posizione «avevano esaurito il loro effetto deterrente»: per esempio l'impianto di Leno è stato spostato ad Acquafredda.
Il dibattito politico è ruotato attorno a uno schema già noto: l'opposizione ha accusato giunta di voler «fare cassa» con le contravvenzioni, la maggioranza ha replicato spiegando che quello degli autovelox è un intervento per la sicurezza stradale. Uno dei nodi polemici della discussione è poi stato dedicato alla Trentapassi, la galleria tra Pisogne e Marone. Con una lettera alcuni cittadini avevano chiesto di spegnere l'autovelox e di annullare le multe. Il consigliere del Pd Pier Luigi Mottinelli ha invece ricordato come è dal 2004 che lui e il suo partito chiedono la riqualificazione della galleria e che l'amministrazione provinciale aveva annunciato che solo dopo i lavori sarebbe stato attivato l'autovelox. Invece, dopo un anno e mezzo di monitoraggio, il vigile elettronico è stato attivato, nei mesi scorsi, «quasi di nascosto».
Maisetti ha spiegato che i lavori per l'illuminazione della galleria partiranno nei prossimi giorni ma che nel frattempo l'autovelox è servito come deterrente. Resta, ha incalzato Diego Peli (Pd), che se davvero il tema della sicurezza è così importante per la Provincia, «allora non solo il 50%, come prevede la legge, ma almeno il 60% dei proventi delle multe dovrebbe essere destinato alla sicurezza stradale». Questo sarà «il mio impegno», ha assicurato Maisetti.
24 luglio 2013
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