mercoledì, maggio 27, 2009


Alice rise: “È inutile che ci provi”, disse; “non si può credere a una cosa impossibile”.

“Oserei dire che non ti sei allenata molto”, ribattè la Regina. “Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione”.

Lewis Carroll, da “Alice nel paese delle meraviglie”

7 commenti:

CECO E WILSON ha detto...

gi mi piacciono i tuoi post la mattina...mi ricordano che una volta ero una persona interesante che leggeva...una volta...adesso mi colpiscono di più le figure e i colori...soprattutto se accesi...ohhhh......quanto giallo e rosso

ma cosa vedo più giù...
...Germania, pornostar tenta record ma sviene...leggiamo...wiiiilson!!! vieni qui anche tu

Giangi ha detto...

cavolo... anche io una volta leggevo un sacco e invece adesso...

Speriamo di essere rimasto ancora, almeno parzialmente, interessante...

attento Wilson a non perdere la vista sul post più sotto altrimenti poi non leggi più davvero...

ciccio ha detto...

bhe'..
non leggerai..

pero'l'I-phone te li legge al tuo posto!!!

lu ha detto...

Un amico informatico, ex Inter-railista e lettore onnivoro ora è diventato fan degli e-book scaricati sull'iphone. In pratica mentre guida e si sposta in auto ascolta altri che leggono per lui. Di sicuro non è come leggere in proprio, ma mi dice che lo trova più interessante che ascoltare la radio. Io ho sentito Fiorello che leggeva Camilleri: fantastico.
In Sicilia mi porto "Il gioco dell'angelo" di Zafon: almeno per qualche mezz'ora sarete al riparo dalle mie BAT-TUTE! (intese come le divise di Batman)

Vex ha detto...

Ma l'Iphone ti rimbocca anche le coperte? :D

gigì ha detto...

"L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire. Non gli offre alcuna spiegazione definitiva sul suo destino ma intreccia una fitta rete di connivenze tra la vita e lui. Piccolissime, segrete connivenze che dicono la paradossale felicità di vivere, nel momento stesso in cui illuminano la tragica assurdità della vita. Cosicché le nostre ragioni di leggere sono strane quante le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità."

Daniel Pennac

Marco ha detto...

Sapete tutti che in un post in cui si parla di "accaniti lettori" io non ho diritto di parola...
infatti intervengo per dire una stronsada a proposito di "Alice nel paese delle meraviglie": è da una settimana che ho in testa la scena della regina inviperita che, rossa come un peperone, urla "Tagliatele la testa!!!!"... dite che è legato al fatto che vorrei entrare in ufficio brandendo un macete?!?! heehe!

meglio che ora me ne vada a casa. buona serata!


PS: Sicilia -1 !!!!!!