Nomi originali: in Cina chiamano il figlio @
Il simbolo, usato dagli utenti di Internet, è un'abbreviazione del termine inglese «at the rate of» («at») che suona simile a «ai ta» PECHINO - Quando si tratta di dare il nome al proprio figlio l'umanità si divide in due: quelli che optano per la tradizione, magari ricorrendo al santo del giorno o agli avi, e quelli che cercano di essere più originali degli altri. Appartiene decisamente alla seconda categoria la giovane coppia cinese che ha chiamato il proprio figlio @. Proprio così, il simbolino che contraddistingue gli indirizzi di posta elettronica. La singolare vicenda è stata raccontata in una conferenza stampa da Li Yuming, un membro della commissione statale per il linguaggio. Il simbolo, usato ampiamente dagli utenti di Internet, è un'abbreviazione del termine inglese «at the rate of» o più brevemente «at». A causa del modo di pronunciare dei cinesi, in mandarino «at» suona non molto diversamente da «ai ta», che significa letteralmente «amate lui».
INTERNET - «Nel mondo tutti mandano le email e tutti usano questo simbolo» ha detto il padre del bambino per giustificare l'originale scelta. Si tratta di un esempio di come i cinesi si sbizzariscano a rompere le convenzioni nell'assegnare dei nomi ai loro figli. La globalizzazione e Internet - i cui utenti in Cina aumentano ogni giorno - accentuano il fenomeno. Il funzionario non ha chiarito se il piccolo sia stato registrato col nome di @ e sia questo quello che compare sui suoi documenti o se la strana richiesta dei genitori sia stata respinta.
CARATTERI - Secondo Li Yuming i nomi di circa 60 milioni di persone sono composti da caratteri così antichi e talmente oscuri da renderne impossibile il riconoscimento da parte dei computer. Il caso più celebre è quello dell'ex primo ministro Zhu Rongji, il cui nome è difficile da digitare a causa della presenza del carattere «rong».
16 agosto 2007
da corriere.it
MADRID (SPAGNA) - L’ufficiale dell’anagrafe di Huerta del Rey, paesino del nord della Spagna, vicino a Burgos (Castiglia e Leon), deve essere persona dai nervi saldi. Quando si presenta al suo sportello un felice neo papà per registrare il suo bebè, sa che non dovrà stupirsi di nulla, non dovrà perdere la calma nel chiedere all’emozionato genitore il favore di declinare il nome prescelto lettera per lettera: O-n-e-s-i-f-o-r-o. Se ha fortuna, gli basterà un’occhiata al calendario, perché potrebbe essere il santo del giorno (6 settembre, Sant’Onesiforo martire).
"..."
7 settembre 2007
da ANSA.it
da corriere.it
Nel 2008 sarà sede del "Primo raduno internazionale dei nomi rari"
Huerta del Rey, il paese dei nomi strani
Il piccolo borgo del nord della Spagna spicca per avere degli abitanti che si chiamano Onesiforo o Filogonio, Acislo o Edeltrudis
NOMI FANTASIOSI - Ma è più probabile che il fantasioso padre abbia condotto approfondite ricerche tra dimenticate divinità greche, condottieri romani, re visigoti, leggende celtiche, prima di portare il suo piccolo contributo all’obiettivo del villaggio: entrare nel Guinness dei primati come la comunità dai nomi più rari. «Battezzamolo strano» è un proposito che ha già portato i suoi frutti tra i 900 residenti di Huerta del Rey: uno su tre ha un nome di difficile pronunziazione, non sempre musicale, ma quasi introvabile negli elenchi telefonici del resto della Spagna, straripanti di Antonio, Paco, Maria del Pilar e Carmen. Qui no. Qui l’appello in classe, per ogni maestro, è un esercizio di dizione: Acislo, Basilides, Baraquisio, Burgondofora, Edeltrudis, Filogonio, Fredesvinda, Mainario, Rudesindo, Ursicinio…
Vero, non tutti hanno un suono armonioso, ma quasi tutti hanno un significato elegante o un intento di buon augurio. Indicano fierezza, lealtà, bellicosità, nobiltà, floridezza. E soprattutto garantiscono al rispettivo titolare il privilegio, quasi certo, di non dover condividere quel nome con altri, che non siano vissuti secoli o millenni prima. Lo svantaggio di non poter sempre festeggiare un onomastico è compensato dall’avere pronto un argomento di conversazione al momento delle presentazioni: «Mi chiamo Etelvina. No, non Adelina. Etelvina. È un nome germanico, non lo conosce? Significa regina madre…». Ottimo per rompere il ghiaccio, come Sindulgo («sentiero del lupo»). O Acisco (latino, «piccola mannaia»).
Non è ben chiaro come sia cominciata, a Huerta del Rey, questa incontenibile voglia di originalità alla fonte battesimale: «I nomi risalgono alle culture e alle divinità dei nostri antenati, ma anche dei greci, dei romani, dei celti», ha studiato il fenomeno il filologo locale Hermogenes Perdiguero, alla cui nascita evidentemente la moda era già iniziata . «Non sono ricerche facili, perché le origini a volte sono in lingue scomparse» Comunque, con 300 cittadini dalle generalità quasi impronunciabili, il paese lancia la sua sfida e ha convocato per l’agosto dell’anno prossimo il "Primo Raduno Internazionale dei Nomi Rari."
Vero, non tutti hanno un suono armonioso, ma quasi tutti hanno un significato elegante o un intento di buon augurio. Indicano fierezza, lealtà, bellicosità, nobiltà, floridezza. E soprattutto garantiscono al rispettivo titolare il privilegio, quasi certo, di non dover condividere quel nome con altri, che non siano vissuti secoli o millenni prima. Lo svantaggio di non poter sempre festeggiare un onomastico è compensato dall’avere pronto un argomento di conversazione al momento delle presentazioni: «Mi chiamo Etelvina. No, non Adelina. Etelvina. È un nome germanico, non lo conosce? Significa regina madre…». Ottimo per rompere il ghiaccio, come Sindulgo («sentiero del lupo»). O Acisco (latino, «piccola mannaia»).
Non è ben chiaro come sia cominciata, a Huerta del Rey, questa incontenibile voglia di originalità alla fonte battesimale: «I nomi risalgono alle culture e alle divinità dei nostri antenati, ma anche dei greci, dei romani, dei celti», ha studiato il fenomeno il filologo locale Hermogenes Perdiguero, alla cui nascita evidentemente la moda era già iniziata . «Non sono ricerche facili, perché le origini a volte sono in lingue scomparse» Comunque, con 300 cittadini dalle generalità quasi impronunciabili, il paese lancia la sua sfida e ha convocato per l’agosto dell’anno prossimo il "Primo Raduno Internazionale dei Nomi Rari."
TROPPI NOMI STRANI IN VENEZUELA,
CHAVEZ LIMITA LA SCELTA
CARACAS - Max Donald, Superman, Kennedy, Maolenin, Hitler, Yurbiladyberth, Chapulin o Hiroshima non potranno più essere scelti come nomi per i neonati del Venezuela se sarà approvato un progetto di legge promosso dal governo del presidente Hugo Chavez che sarà inviato al Parlamento e che proibisce la registrazione di "nomi che espongano al ridicolo, stravaganti o di difficile pronuncia". Avere un nome strampalato non è raro in Venezuela, in particolare nello Stato di Zulia e a Maracaibo, dove i genitori optano per la creazione di un nome inedito componendolo con sillabe prese dai nomi di diversi familiari. Così nasce ad esempio Mayulibel, composto dalle iniziali di Mario, Yulieta, Lisandro e Beatriz, i quattro nonni di una neonata. C'é poi chi, innamorato di una serie televisiva o di un film, sceglie un nome in onore a protagonisti quali Batman o Jamesbond, o chi, invece, mostrando familiarità con la cultura o la storia, confeziona nomi come Erwin Rommel (in allusione al generale nazista), Guaicaipuro (eroe indigeno che lottò contro la conquista spagnola), o Socrates (il filosofo greco).CHAVEZ LIMITA LA SCELTA
"..."
da ANSA.it
Gli americani sono maestri nel partorire nomi improponibili... ma quello cinese li batte tutti!
Comunque i genitori bast... ehm "fantasiosi" non mancano in nessuna parte del mondo... poveri figli!
PS: per stare in tema di "originalità", dalle mie parti c'è un ragazzo dell'81 che si chiama ALIEN di nome proprio...
Comunque i genitori bast... ehm "fantasiosi" non mancano in nessuna parte del mondo... poveri figli!
PS: per stare in tema di "originalità", dalle mie parti c'è un ragazzo dell'81 che si chiama ALIEN di nome proprio...
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