Con l’approssimarsi della ricorrenza più drammatica dell’anno per le relazioni uomo-donna (ma anche uomo-uomo e donna-donna, il che trasforma la sfera relazionale in un campo di battaglia dove non si fanno prigionieri), proviamo a stilare una lista delle scuse più o meno comuni e clamorosamente inefficaci utilizzate dal maschio della specie per sfuggire al tristo rituale di San Valentino. Data in cui ogni spontaneità amorosa viene uccisa dall’obbligo, nonché data in cui se mi fai il regalo siamo fidanzati o ci possiamo fidanzare, oppure vuol dire che non te ne frega niente (pianti, strepiti, telefonate alle amiche, fanculi, musi, fine di relazioni che tutto sommato è meglio così, guarda).
Scuse preventive
“Non ho prenotato il ristorante per il 14 perché è un carnaio, perché non ci andiamo il 15?”
IL 15 è San Faustino, festa dei single. Se la tua compagna è monomaniaca della ricorrenza, questo è un modo molto rapido per avere un motivo di festeggiare, appunto, il 15.
“No, non usciamo a San Valentino, non ce la faccio a stare in mezzo a tutte le altre coppiette.”
Più che una scusa è un grido di dolore che raramente rimane inascoltato, ma se non riesci a sopportare una sera in mezzo alle coppiette scordati di vincere dei punti-Rambo.
“Non festeggio San Valentino perché tutte le volte che l’ho fatto mi hanno mollato.”
Ciao, siamo i fantasmi delle tue ex: volevamo dirti che è carino da parte tua tirarci fuori proprio in occasione della ricorrenza che dovrebbe segnalare la tua fede nell’amore per la donna con cui stai.
“San Valentino è una ricorrenza commerciale. Non ho bisogno di festeggiare il 14 febbraio, io ti festeggio tutto l’anno.”
Vero. Come Natale, l’otto marzo, la festa della mamma, quella del papà e in generale tutte le ricorrenze in cui siamo obbligati/stimolati a fare dei regali. Ma se davvero fossi uno che la “festeggia tutto l’anno”, ‘sta poveracrista che hai davanti, forse non la troveresti a pietire attenzione nell’unico giorno in cui ti serve una scusa per dirle di no.
“Solo le coppie tristi festeggiano San Valentino.”
Non è strettamente vero, ma se lei te lo chiede forse devi domandartelo: saremo mica una coppia triste? E se sì, perché?
“Non posso uscire a cena, parto per Shanghai.”
Se è vero, utilizzare solo con partner di medio periodo che non la scambino con una scusa; se non è vero, aspettarsi una pernacchia.
“Sono a cena da mia madre.”
E l’ormone muore.
“Non ho soldi.”
L’abisso della tristezza.
Scuse a posteriori
“Me ne sono dimenticato. Non ho mai festeggiato San Valentino con nessuna delle mie ex.”
Ciao, siamo i fantasmi delle tue ex. Tu non hai mai festeggiato San Valentino con noi. Siamo le tue ex. Le due cose potrebbero essere correlate?
“Oddio, che giorno è oggi?”
Riesci a ricordarti a memoria tutto il calendario del Campionato di calcio, ma non ti rimane in testa che il 14 è San Valentino? Provane un’altra.
“Ero senza soldi.”
L’abisso della tristezza. Con una vanga in mano.
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