domenica, novembre 28, 2010

Giorgia's thoughts


Lo sa che io venivo a cantare qua quando lei non era ancora nato? Io ho sempre voluto cantare. Mi ricordo che da bambino mio padre si incazzava, e io cantavo ancora di più. Mi picchiava, e io cantavo ancora di più. Io me li ricordo i microfoni a giraffa. Mi ricordo Mina, Walter Chiari, Alberto Lupo... Alberto? Alberto si schiattava di risate con me. Mi ricordo tutti i teatri dove mi sono esibito, tutte le canzoni che ho cantato, tutti i camerini, tutti i flash dei fotografi, le dediche sui dischi, gli autografi, le tournée, i ristoranti, le risate, le lacrime degli spettatori. Io sono nato a Vico Speranzella. Mi ricordo Napoli durante la guerra, avevo solo otto anni, mi ricordo il rifugio a piazzetta Augusteo. E poi mi ricordo che avevo sei smoking, centocinquanta camicie, novanta paia di scarpe. Mi ricordo quando mi hanno messo le manette la prima volta, tutte le lacrime che ho pianto. Ma come piangevo quando mi trasferivano da un carcere all'altro, quando le guardie carcerarie mi facevano l'ispezione anale. Io mi ricordo tutti i compagni di cella. Io mi ricordo tutte le volte che avevo la voce bassa, e avevo paura di salire sul palcoscenico. Mi ricordo i fiori dentro i camerini, le donne fuori dei camerini che dicevano che volevano conoscermi, mi trovavano interessante, ma poi si finiva sempre a letto. Dicevano che ero bello. Ma io non mi sono sentito mai bello: io mi sentivo potente. Non me n'è fregato mai un cazzo di nessuno. Io mi ricordo tutto. È 'na strunzata che la cocaina ti scassa la memoria, so trent'anni che la tiro e non mi sono dimenticato niente. Io me la ricordo tutta la cocaina che mi sono tirato. Del resto tutti hanno tirato in questi anni di merda, chi è che non l'ha fatto? Soltanto i poveri non hanno pippato, e non sanno quello che si sono persi. Io mi ricordo quando cantai a New York e Frank Sinatra dovette venirlo a sentire, stu fenomeno di Tony. Mi ricordo mia mamma, quando era giovane. Che vi devo dì... per me rimane comunque la donna più bella che ho conosciuto nella mia vita. Poi mi ricordo un amico, si chiamava Antonio Pisapia. Era un grande calciatore. Voleva fare l'allenatore e non gliel'hanno fatto fare. E si è suicidato. Ma io non mi suiciderò mai, perché un'altra cosa mi ricordo io: io ho sempre amato la libertà. E voi non sapete manco che cazzo significa. Io ho sempre amato la libertà. Io sono un uomo libero.
da L'UOMO IN PIU'

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