giovedì, febbraio 23, 2012

Un'altra "scoperta" degna di nota....

Per la rubrica "Anche l'Ovvio Va Dimostrato" che piace tanto al Vex


Su segnalazione di Giangi...

LO STUDIO
Passare 11 ore o più in ufficio raddoppia
il rischio di cadere in depressione
I più colpiti dal mood negativo sono i giovani e le donne
Immuni gli stakanovisti maschi con stipendi elevati

MILANO - Workaholic niente affatto pentiti, meglio che prendiate nota: uno studio anglofinlandese condotto su più di 2mila impiegati governativi inglesi fra i 35 e i 55 anni e pubblicato su PLoS ONE ha infatti scoperto che passare oltre 11 ore al giorno – ovvero più di 55 alla settimana – fra le scartoffie dell’ufficio aumenta di due volte e mezzo il rischio di cadere in depressione, mentre chi segue ritmi di lavoro più regolari (in altre parole, sta alla scrivania le 7 o 8 ore contrattuali) vive senz’altro meglio, a tutto vantaggio dell’umore. E i più colpiti dal mood negativo sono risultati i giovani (spinti a lavorare di più per soddisfare le esigenze familiari e finanziarie), le donne (da sempre colpite dalla sindrome del “come faccio a fare tutto?”) e chi guadagna poco (perché vuole comprensibilmente aumentare le entrate). Fanno eccezione, invece, gli stakanovisti maschi con stipendi elevati e lavori impegnativi, che sembrano essere immuni dal pericolo, visto il numero relativamente basso di episodi depressivi registrati nello studio, che ha avuto un follow-up di sei anni.
LAVORO E UMORE -
Va rilevato che all’inizio della ricerca tutti coloro che vi hanno preso parte erano sani e non presentavano particolari fattori di rischio legati alla depressione: ragion per cui la correlazione fra sovraccarico di lavoro e umore pessimo, tendente alla depressione, è stata lampante. E proprio la durata standardizzata del super lavoro ha reso questa ricerca assai più accurata ed affidabile rispetto alle precedenti, lasciando così pochi dubbi sulle conclusioni. «Sebbene lavorare di più possa aver occasionalmente apportato a dei benefici individuali e sociali – ha commentato la dottoressa Marianna Virtanen del “Finnish Institute of Occupational Health” di Helsinki – è altrettanto importante riconoscere che lavorare per troppe ore al giorno espone ad un rischio maggiore di depressione». Una tesi condivisa anche dal co-autore dello studio, il professor Stephen Stansfeld della “Queen Mary University of London”, che al “Daily Mail” ha sottolineato come «fare spesso gli straordinari possa rendere le persone meno efficienti, con ripercussioni negative in termini di stress e preoccupazioni sulla loro stessa vita al di fuori dell’ufficio»

26 gennaio 2012
da corriere.it

5 commenti:

Vex ha detto...

Sembra anche che uno studio di Harvard abbia dimostrato che nelle giornate primaverili di sole, le persone siano più allegre. Inoltre una ricerca italiana finanziata dall'U.E.(stranamente abbiam battuto Harvard) studia il processo evolutivo "Dalla pecora alla pecorina: il contributo del pastore sardo ne'evoluzione delle tecniche di accoppiamento".

Anonimo ha detto...

Alla fine c'entra sempre il sesso?!!!
Francy

Vex ha detto...

E io che pensavo che sarei stato criticato per aver parlato di un argomento banale come il tempo e le stagioni! :D d'altrocanto è un argomento che è sempre piacevole approfondire, ad ogni modo ho colto il destro per tornare sul tormentone che c'era sui giornali l'altro giorno:
avevano tradotto "Dalla pecora al pecorino: la tracciabilità della catena casearia in toscana" con "From sheep to Doggy-Style: the traciability of the milk chain in Tuscany"
mi son permesso di rendere coerente il sottotitolo con il titolo inglese. Senza intenzione di offendere i pastori sardi, che stimo, o le pecore, o le pecorine, o qualsiasi forma di lanosità fino alla maglietta della salute.

manu ha detto...

vex, sei unico, il finale è da 10+

Anonimo ha detto...

Nessuno ha intenzione di offendere nessuno :))
Francy