lunedì, maggio 16, 2011

Giappone, nucleare e...

Su segnalazione di manu...

Nucleare, il Giappone volta pagina

Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, ha annunciato oggi che rinuncerà al suo stipendio da premier fino alla conclusione della crisi nucleare di Fukushima.
“La responsabilità di non aver evitato l’incidente è della Tepco quanto del governo che ha puntato sull’energia nucleare come strategia nazionale, e per questo voglio porgere le mie scuse alla gente”, ha dichiarato oggi Kan in una conferenza stampa a Tokyo.

Oltre alla tragedia dello scorso marzo, a rendere ancor più complicata per il governo Kan la possibilità di insistere sull’energia atomica come se nulla fosse, è arrivata ieri la notizia che la Chubu Electric Power Company ha accettato di chiudere temporaneamente l’impianto di Hamaoka dopo che l’agenzia nazionale giapponese per la sicurezza atomica (Nisa) ne ha stabilito l’incapacità a resistere ad un eventuale terremoto di magnitudo 8.

Il primo ministro Kan ha inoltre ribadito la necessità per il Giappone di “fermarsi un momento e rivedere da capo” le politiche energetiche previste in materia di nucleare, riferendosi in particolare al progetto di portare al 50% (dall’attuale 30%) entro il 2030 la quota di energia elettrica prodotta dagli impianti atomici nazionali e soltanto il 20% da fonti pulite. “Dopo l’incidente l’essenza di questo piano va rivista”, ha aggiunto il premier precisando che atomo e fonti fossili sono state sino ad oggi fondamentali, ma è giunto il momento di dare più spazio alle rinnovabili.

Oltre al potenziamento della sicurezza nelle centrali nucleari, Kan ha promesso quindi che il Giappone promuoverà la realizzazione di una società basata sul risparmio energetico e l’utilizzo di solare ed eolico.

Ad anticipare le linee che il governo giapponese pensa di seguire per raggiungere questi obiettivi è stato il ministro dell’Ambiente Ryu Matsumoto. “Poiché la costa del Pacifico del nord-est del Giappone è particolarmente adatta per la produzione di energia solare ed eolica, il governo spera di integrare tali sistemi nelle abitazioni per i sopravvissuti dello Tsunami”, ha spiegato.

Secondo il ministro, “la quantità massima di energia elettrica possibile dalla produzione di energia eolica nel nord-est del Giappone supererebbe l’energia attualmente prodotta dalle centrali nucleari nazionali”.

Discorso assolutamente condivisibile.
Come già detto, ad oggi è impossibile dire "rinunciamo completamente al nucleare": al di la dei discorsi "ideologici" giustissimi, per lo stile di vita occidentale sarà impossibile nel breve periodo basarsi solo sulle fonti rinnovabili.
Bisogna prima di tutto diminuire gli sprechi, ovviamente investire sulle fonti pulite ma allo stesso tempo esser "pratici" e capir che una parte di energia dovrà comunque essere prodotta col nucleare quindi l'unica cosa sensata da fare è migliorare la sicurezza delle centrali e trovar una soluzione al problema dello smaltimento delle scorie!!!
Poi magari domani si scopre un nuovo modo x produrre energie pulite in grandi quantità, ma ad oggi ci si deve ingegnare con le conoscenze che si hanno.

26 commenti:

Ugo Balestrieri ha detto...

La grande differenza tra noi e loro è che loro hanno un piano... E LO METTERANNO IN ATTO!
Noi chiacchieriamo... e basta...
E la gente crede come gli allocchi alle chiacchiere... e vota...

Vex ha detto...

D'accordo con marco. Il problema è che siamo un popolo di ipocondriaci. Cazzarola, le centrali nucleari le hanno i finlandesi, gli olandesi, i belgi , i tedeschi, i francesi, i giapponesi, gli americani, gli inglesi... solo elencando i popoli civili, perchè il pensiero che le abbiano anche i pachistani e gli indiani, mi crea qualche mal di stomaco. Come dici tu ugo ci perdiamo in chiacchere, e votiamo, abbiam spentole nostre centrali negli anni '80, siam sempre troppo felici di ripetere i nostri errori. Forse oltre che ipocondriaci siamo anche orgogliosi e ottusi, o più sinteticamente e meno eufemisticamente arroganti.

lu ha detto...

Discutevo di questo aspetto ieri sera e ho fatto questo esempio: se il tu stipendio è di 1000 euro al mese e il costo della vita aumenta, come risolvi la cosa?
O trovi un lavoro dove guadagni di più o diminuisci le spese.
Non esiste pianificazione energetica che non comprenda una riduzione dei consumi. Questo alle aziende elettriche non piace, ma non possiamo pensare di mantenere questo trend di spreco (non ho detto crescita, ho detto spreco) e pensare di affrancarci dal nucleare e dagli idrocarburi.

Ps: per me la centrale nucleare è un pericolo sia che l'abbiano in mano francesi, croati o pakistani... la fonte del rischio è la centrale, chi la gestisce agisce sulla propabilità che accada qualcosa. Se elimino la fonte del rischio elimino dunque il pericolo!

Vex ha detto...

Le auotmobili son molto più pericolose,dannose e inquinanti. Son morte molte più persone per incidenti aerei che per incidenti nucleari. Rischi molto di più a prendere l'auto tutti i giorni che a vivere 50 anni a fianco di una centrale nucleare. Rischi molto di più vivendo in una zona sismica 1 o 2, o vicino a un vulcano, o a un fiume che ogni 50 anni provoca un alluvione immensa (come il Po per esempio, o guarda l'adige a soave). Però non rinunci a queste cose. Perchè è un rischio che sei stato abituato a ritenere accettabile, per quanto molto un incidente automobilistico o aereo, o un alluvione o un terremoto, siano molto più probabili di un incidente a una centrale nucleare.

lu ha detto...

Vex mi spiace ma questo ragionamento non tiene.
Le considerazioni sul vulcano e sul sisma hanno una base statistica di secoli... quasi millenni.
Le centrali nucleari no. E posso proiettare che il problema saranno anche le scorie, che dovranno essere infilate da qualche parte?
Il terremoto e il vulcano possono uccidere migliaia di persone. Un danno ad una centrale può ucciderne migliaia e danneggiarne milioni e per i decenni a venire.
Se è per quello allora ogni giorno muiono 3.5 persone sul lavoro: che facciamo smettiamo di lavorare?
Al Vajont sono morti per colpa di una diga (generatore elettrico), ma i loro nipoti stanno bene. A Cernobyl ancora adesso hanno tutti l'ansia perchè se il reattore tombalizzato fa casini sono cazzi acidi.
Riesci a capire la differenza?
Riesci a capire che c'è una sostanziale differenza tra accettare un rischio basso (uscire con l'auto) e non accettare un rischio altissimo (disastro nucleare)?
Se seguiamo il tuo ragionamento, visto che la maggior parte degli omicidi avviene in famiglia o per mano di parenti, che facciamo non ci sposiamo più e viviamo lontano da casa?
C'è differenza tra essere guerra fondai e accettare una guerra. Come c'è differenza tra essere nuclearisti tout court e essere possibilisti.

lu ha detto...

Le conseguenze delle radiazioni dovute all’esplosione del reattore nucleare a Chernobyl hanno riguardato non solo l’Ucraina, ma anche la Russia e la Bielorussia. Le autorità ucraine hanno stimato che un totale di 5 milioni di persone abbiano sofferto per la castastrofe nucleare. Una buona parte di questi vive ancora nelle regioni contaminate. Secondo Greenpeace la conseguenza della contaminazione radioattiva sono state malattie al sistema immunitario, malattie cardiache, cancro che potrebbero causare ancora tra i 100mila e i 400mila morti nelle tre ex repubbliche sovietiche.

http://www.ecoblog.it/post/12475/quanti-morti-ha-fatto-davvero-il-disastro-nucleare-di-chernobyl

Vex ha detto...

Non metto in dubbio l'alto rischio, che comporta la centrale nucleare, ma è gestibile. Ma non bisogna fermarsi terrorizzati davanti al problema, ignorare che è stato superato con successo, che viene azzerato dal punto di vista della probabilità che si verifichi prendendo le giuste precauzioni, rendendo così le centrali nucleari sicure. Un sacco di gente fuma. Ha la certezza di avvelenarsi, di aumentare la probabilità di incorrere in un tumore ai polmoni o a infarto. In sostanza hanno maggior probabilità di non invecchiare o di invecchiare male. Per cosa? per togliersi un piacere. Il problema della auto viene scaricato sull'ambiente tramite le polveri sottili, che inquinano le nostre città, nonchè, se è vera la faccenda dell'effetto serra, attraveso l'emissione di co2. SOn danni ambientali di facile soluzione? Tentendo buona la cifra di 120.000 morti all'anno per incidenti d'auto, fornita dall'oms nel 2004, e di un milione di persone in tutto il mondo ogni anno, facendo il conto sui 50 anni passati son 50 milioni di persone, o 6 milioni nella sola europa. Ed è una sottostima perchè tiene conto di un dato statistico redatto in anni in cui (almeno in occidente)la sicurezza delle strade è all'apice rispetto a quelli precedenti. Ciononostante nessuno propone di andare a cavallo, o se questo avviene nessuno lo prende sul serio. E nemmeno sostiene che tutte le auto dovrebbero essere sostituite da mezzi pubblici o treni. Perchè è palese che sia una soluzione irrealizzabile e utopistica.

Ugo Balestrieri ha detto...

D'accordissimo con Lucio... Penso le stesse cose e ho letto gli stessi dati...
Inoltre ci terrei a sottolineare che, Francia a parte, le altre nazioni che hai menzionato, Vex, hanno piani energetici che porteranno alla drastica riduzione dell'approvvigionamento di energia elettrica tramite centrali nucleari e all'incremento dello sfruttamento delle energie rinnovabili: il tutto, ovviamente, unito ad una riduzione generale dei consumi. In generale, comunque, non si pensa ad un incremento del numero di centrali nucleari ed in certi casi, come la Germania, si pensa anzi alla dismissione delle centrali in funzionamento a favore di quelle che producono energia rinnovabile.
Questa è la direzione che il primo mondo sta prendendo.

PS: Mi spiace molto che sia stata cancellata la discussione sull'acqua... Non mi sembrava ci fosse nulla da censurare... Ma non c'è problema :-)

lu ha detto...

Tu puoi decidere se fumare o no, se andare con una che ha l'AIDS o no, se buttarti dal ponte o no.
Io non faccio nessuna di queste tre cose e avere attaccato al culo (o qualche centinaia di km come in Francia e Germania) centrali nucleari mi da fastidio, e mi cagherei addosso appena sentissi notizie di problemi.
Che ti devo dire?
In macchina ci vado stando attento, ho un'auto sicura, e se sono stanco non guido e mi fermo: e se anche dovessi fare un incidente mio figlio e mio nipote non avrebbero problemi di cancro.
Se invece succede un casino ad una centrale sì... e la cosa non mi va.
La strada per l'inquinamento delle auto è stata già intrapresa: meno emissioni, meno consumi. Magari si potesse anche usarle meno, ma questo è un altro aspetto.

A me il nucleare mi sta sulle palle perchè mi fa paura, come mi fa paura un'ascensore da cantiere e come mi fa paura camminare da solo in vicoli stretti e buoi di città che non conosco. E se mi dicono che tanto in quel vicolo ne ammazzano solo la metà che in quello parallelo non è che mi senta proprio più sicuro...

Ps: capisco il piacere di fumare una sigaretta o di andare con una sconosciuta, ma ad abitare vicino ad una centrale io piacere non ne vedo :-)

Vex ha detto...

E il piacere di pescare pesci a tre occhi dove lo metti??
Sul discorso della riduzione dei consumi di cercare soluzioni più equlibrate, etc etc, son d'accordo.Questa è la direzione da prendere. Purtroppo nell'immediato per poter prendere questa direzione è utile, anzi fondamentale, poter accedere a una fonte d'energia a basso livello di emissioni di co2 e costo di produzione, in modo da poter finanziare con i risparmi ottenuti gli investimenti e la ricerca in altre forme di energia. Qesta è la strada che ha seguito la Germania, e che vuole seguire il Giappone. Vogliamo rinunciare all'energia nucleare perchè ci fa puara? Bene,l'alternativa per l'Italia son le centrali a petrolio o a carbone non le eoliche o le solari perchè costano troppo e non producono abbastanza energia e non abbiamo abbastanza margini economici per poterci permettere un ulteriore aumento dei costi energetici. E non parlo della luce di casa, ma delle industrie. Altri paesi che hanno già le centrali nucleari possono fare scelte diverse. Hanno comunque il culo parato come si suol dire. Non apprezzo la paura. Non quando si tratta di compiere delle scelte razionali, o economiche o sulla salute. Ben diversa è la prudenza. Ma non stiamo parlando di una tecnologia nuova o poco sperimentata.
L'esempio delle auto è molto calzante: se tu muori arrechi comunque dei danni ai tuoi discendenti, la tua famiglia dovrebbe fare a meno di te, sia dal punto di vista economico che affettivo etc etc etc... , l'inquinamento delle auto porta malattie polmonari e altre ancora, come ti dicevo, fa male, ma lo riteniamo un prezzo accettabile da pagare, perchè ci siamo abituati, perchè le alternative (che esistono) limiterebbero troppo il nostro stile di vita. Vogliamo le batterie ricaricabili? Così riduciamo gli sperchi! L'aria condizionata? Come si fà d'estate a lavorare in ufficio senza, o a dormire??? le auto elettriche?? silenziose, pulite,emissioni 0, fantastiche... Peccato che questo voglia dire aumentare i consumi di elettricità. Come la produciamo?
Quello che dico è non vogliamo le nucleari. Bon allora accettiamo di investire sulle centrali a carbone e simili. Non vogliamo nemmeno queste? bè allora spegnete l'aria condizionata d'estate, non guardate la tv la sera, evitate di usare cellulari con poca autonomia di batteria, buttate via i lettori di libri digitali. Accettate di spendere di più di energia elettrica. Questo per iniziare.

P.S. spiace anche a me che sia saltata la conversazione sull'acqua, ma se riesco questo weekend riposto i link agli artcoli, e anche il podcast di una trasmissione su radio 24.

ceco ha detto...

VISTO CHE SI STRAPARLA MI ALLINEO CON LA SACCENZA CHE MI CONTRADDISTINGUE...
energia immediata?
minimo 5-6 anni per progettazione+acquisizione permessi e aree + minimo 5 anni per costruzione...totale 12 anni, sperando che vada tutto bene.
mhm...decisamente immediata.

costo stimato :2500/3000euro/kW... circa come il fotovoltaico...

vita: 25-30 anni...i pannelli sono garantiti dai produttori minimo vent'anni (con 80% di rendimento)

corregetemi se sbaglio: una centrale come quella prevista dal governo produce 1500MW, con un rendimento elettrico del 35%, che vuol dire che il resto viene perso in calore da "buttare" nei fiumi.(sfido chiunque a fare la centrale vicino ad una città per fare il teleriscaldamento)
il gse dichiara che la potenza fotovoltaica installata attualmente è pari a 5273MW, solo nel 2010 sono stati installati 1850MW...

vex commenta i dati da inge, non da filosofo sofista.:)

vex ha detto...

"il costo di realizzazione, chiavi in mano, di un impianto fotovoltaico connesso alla
rete può essere stimato nell’ordine dei 7.000€/kWp , dove il valore superiore si riferisce ad
impianti di piccola taglia e quello inferiore a quelli di taglia elevata."
"
Quanto costa costruire una centrale nucleare?

Il costo medio attuale di una centrale nucleare è di circa 2500-3000 Euro/kW elettrico installato, ovvero il costo in conto capitale di una centrale da 1000 MWe elettrico è di circa 3 miliardi di Euro. Il costo dell’EPR da 1600 MW elettrico (il reattore europeo di III Generazione fornito dalla franco-tedesca Areva) viene valutato attualmente, nei paesi occidentali, da 4 a 4,5 miliardi di euro."
entrambi i dati fonte ENEA.
P.S. un impianto da 1500MW produce più di 1500, quella quantità è l'energia netta che viene immessa in rete. Il costo di produzione energetica tiene già conto dell'energia "bruciata" dal basso rendimento.

Dài dati che ti ho esposto e che ho ottenuto dal sito dell'ENEA, il costo del fotovoltaico è il doppio del nucleare. Questo per fare gli ing.

Vex ha detto...

http://www.enea.it/produzione_scientifica/pdf_op_svil_sost/Op22.pdf

http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=127

Vex ha detto...

P.S. pubblicami i link alle fonti dei tuoi dati.
P.P.S. 12 anni per installare la stessa quantità di energia prodotta dal nucleare quanta superficie bisogna coprire col solare? Quanto tempo richiede costruire una nuova centrale elettrica?
P.P.P.S Nessuno sostiene che debba essere la "sola" fonte di energia. Bisogna differenziarle il più possibile, anche perchè le fonti rinnovabili hanno picchi e cali notevoli, fornendo energia in modo discontinuo (oltre a essere costose).

lu ha detto...

Inseriamo nel costo del nucleare anche
1) smaltimento delle scorie
2) costo di dismissione e inertizzazione delle centrali a fine vita
3) deprezzamento e svalorizzazione dei terreni
4) +25% nel costo di costruzione per "imprevisti" (ho conosciuto uno che ha lavorato ai tempi come geom di cantiere a Caorso e mi ha raccontato di ogni)
5) assicurazione per coprire eventuali danni.

Purtroppo non ho tempo per cercare questi dati.

Trovato il costo €/kw per nucleare e rinnovabili (metto nel pacchetto idroelettrico/fotovoltaico e eolico) diciamo:
visti i rischi sociali del nucleare per essere conveniente deve costare almeno il 30-40% in meno. Altrimenti il gioco non vale la candela! Chi rapinerebbe a mano armata un blindato per 10 euro all'ora? Per quella paga va a fare i mestieri a casa di altri, non vi sembra ovvio?

ps: il 10 giugno alle 20.30 si terrà a Desenzano un convegno dal titolo "Energia nucleare e fonti rinnovabili. Scegliere oggi per sostenere il domani." Se vi interessa è gratis e si sentono un po' tutte le campane.

ceco ha detto...

MAMMA MIA QUANTO MI SENTO FASTIDIOSO OGGI...GIAN!!!...dovresti leggere bene quello che scrivono gli altri e e non limitarti al primo link che trovi in google...fatti fare un preventivo da qualsiasi azienda che vende e installa pannelli...se i tuoi dati sono riferiti al 2006-2007...beh i 7000 euro si sono dimezzati.
se ti chiedono 4000 euro kw per il tetto di casa tua, così ad intutito quanto vorranno per qualche MW?
parlavo con un assessore provinciale e mi diceva che la provincia di BS si sta orientando in tal senso e credo uscirà a breve un bando per le imprese del settore per installare 15000 tetti fotovoltaici,non male vero? qualche tetto secondo me rimarrà nella provincia...
il dato che mi premeva farti notare è che nel solo 2010 in Italia è stata installate una potenza di picco fotovoltaica maggiore di quella prodotta da un centrale nucleare. La gabola sta nel fatto che l'energia prodotta e molto minore in termini di KW/h, ripeto...molto minore (e questa era la vera obbiezione che dovevi farmi). Infatti non dico sia la soluzione finale, ma penso che come stia affrontando il problema energetico il Nano malefico non sia lungimirante e forse le tanto bistrattate fonti rinnovabili, non sono così malaccio...
bacetto

Vex ha detto...

Hai argione, ma sai si lavora, e ci si concentra su quanto è più facile reperire. Per questo ti ho lasciato i collegamenti e ti ho chiesto di fornirmi le tue fonti, così con calma uno si documenta. Ma vedi questo è il motivo per cui non ha senso il referendum. Non si vota un sì o un no sulla base di conoscenze tecniche o scientifiche ma solo sulla base di pregiudizi ideologici o simpatie. Ben venga per il dibattito. Ma permettetemi di dubitare sulla capacità dei cittadini di rispondere a un quesito diretto su una questione etremamente tecnica. E' una responsabilità politica, non civica.

Vex ha detto...

I 7000 euro son senza incentivi statali. Le aziende penso ti propongano un prezzo vantaggioso perchè hanno anche loro delle agevolazioni, ma non conoscendo la normativa sugli incentivi potrei sbagliarmi.
Se, caro Ceco, esponi i dati volutamente in modo ambiguo, non puoi farmi la maestrina, ritenevo che tu almeno avessi fornito l'energia prodotta che entra nella rete, non quella di picco in condizioni ottimali, che viene per lo più sprecata. ;) Deprecabile questo tua malafede, a meno che tu non venda impianti fotovoltaici, in tal caso è scusabile :D.
@Lu
gli unici costi che non sono conteggiati son lo smaltimento dell'impianto e lo stoccaggio dei rifiuti, perchè son difficilmente quantificabili, come stime. D'altrocanto l'incremento dei costi degli impianti nucleari è dovuto ai tempi di costruzione, che purtroppo dipendono da variabili esterne, come anche le proteste della popolazione.
IL problema delle scorie è una fuffa. La maggior parte dei prodotti di scarto è facilmente stoccabile, e viene resa inerte. Quello che rimane è merda pura, ma credo che in questi 50 anni USA Francia, Germania e Giappone abbian trovato delle soluzioni, accettabili, almeno nel lungo periodo, per il lunghissimo periodo bisognerà lavorare. Ma al più li spediamo sulla Luna!:D
Certo è curioso che per il nucleare si contino tutti i costi, smaltimento, stoccaggio dei rifiuti, e così via.Costi che non vengono conteggiati nel confronto con le altre fonti energetiche. Quanto costa lo smaltimento di un impianto fotovoltaico? che tipo di rifiuto è? che volume occupa? come viene smaltito? dove?

Vex ha detto...

Tanto per capire, un impianto che produce 1 Kw di picco, in quanti kWh si traduce? Perchè non ha senso confrontare unità di misura diverse.

lu ha detto...

Due note e vado a letto.
1) Non ci sono incentivi sul fotovoltaico alla fonte, sono sulla produzione. Un impianto costa sempre e comunque come ha detto il Ceco. Poi nella vita tu ottieni un rimborso dal GSE (che non è incentivo statale, è un discorso diverso che faremo un'altra volta) cheti paga l'impianto. Ma il costo è indipendente dagli incentivi.
2) Non è vero che hanno trovato un modo efficiente di smaltirli. Li hanno lì in mezzo alle palle sperando che si inventi un sistema e intanto li sorvegliano da attacchi terroristici e monitorano i contenitori per evitare che si danneggino
3) per costi di smaltimento non intendevo il cemento... ovvio che anche i pannelli sono da smaltire (ma anche no, se restano sul tetto mica danno fastidio!) ma c'è una sottile differenza tra smaltire degli inerti (cemento, silicio, vetro, plastica, minchia a cavallo) che al massimo scavi una buca e li reinterri o li butti in fondo al mare e smaltire della merda radioattiva per i prossimi 500 anni. Insomma se vicino a casa mia stoccassero vecchi pannelli mi girerebbero le palle solo perchè mi rovinano il panorama. Ma se mi stoccano silos di materiale fissile... bhe il discorso è diverso o la penso solo io così?
4) il kwp diventa kw a seconda della latitudine, dell'inclinazione della falda, dell'irraggiamento ecc... in pratica serve per dare uniformità ad unità di misura che varierebbe tra catania e bolzano.
Ti do due dati di un impianto che ho seguito a desenzano:
1 kwp da simulatore sono 1139 kwh/anno
costo impianto da 2,86 kwp (3389 kwh/anno)=11.200 euro ovvero 3916 euro/kwp funzionamento garantito all'80% (ma sarà di più) per 20 anni.
Costo di manutenzione (salvo uragano)= 0
Costo di gestione=0
Impatto ambientale=0
5) i costi per la costruzione delle centrali si dilatano non perchè i tempi aumentano ma perchè ci mangiano primo secondo e contorno sopra... raccontano che i camion entravano, lasciavano la bolla, uscivano e rientravano e lasciavano altra bolla e scaricavano... questo 25 anni fa...

Che noia leggere un blog popolato da inge però..!!! :-)

lu ha detto...

Ah questo prezzo che ho messo è per il cliente compreso di oneri, installazione, inverter, ponteggi, pratica enel e gse, pratica comunale e autorizzazioni varie ecc...
E' un impiantino domestico sfigato da 20 mq.
Se fai un impianto da 0,5 MW di sicuro il prezzo scende ben sotto i 3000 euro/kwp

ceco ha detto...

GIAN...io mi sono adeguato al tono della tua discussione e mi sono permesso di fare la maestrina perchè ,perdonami, ma i tuoi commenti sono abbastanza decisi , a volte saccenti ma a volte anche imprecisi...
da quando non ti rompo più le balle sei hai preso troppo la mano...:)
vedila così...ho una missione da compiere...devo riportarti sul lato buono della forza...
precisazione: potenza si misura i KW, l'energia in KW/h...non comosco bene i dati ma presumo che una centrale nucleare produca sempre, giorno e notte...

Ugo Balestrieri ha detto...

Come energia alternativa introdurrei il pilu... 'Tira di più un pilu... '!
Chiaro, no?

Vex ha detto...

Ho finalmente trovato qualcuno che confronta grandezze e unità di misura dello stesso tipo, e non a capocchia!

http://www.imille.org/2011/05/i-numeri-dellenergia-senza-propaganda/

Questo articolo è molto interessante.

P.S.
@Lu tieni conto che nell'impianto fotovoltaico non c'è solo silicio. in quelli a microfilm c'è il cadmio (che è tossico) e i diodi a quanto ne so son composti dalle terre rare (tellurio, gallio, indio in sali a base di arsenico). Quindi non è proprio materiale inerte.
P.P.S. A chi ha letto l'articolo farei notare come anche in questa stima dei costi non viene tenuto conto dei costi di smantellamento e gestione dei rifiuti per le altre fonti energetiche. costo che viene preso in considerazione per il nucleare.

lu ha detto...

Interessante, grazie Vex.
Non mi torna il capacity factor che è troppo basso rispetto ai dati che si usano da noi (e al sud sarebbero ancora più alti). Come osservano altri utenti il costo dell'uranio aumenterà (il nucleare NON è una rinnovabile).
Nessuno ha mai messo in dubbio che il nucleare costasse meno "al servito". Dico che però non costa così poco in proporzione, è pericoloso, deprezza il valore delle aree vicine e lascia la grande incognita che non è rinnovabile e di come gestiremo il fine impianto.

Detto ciò abbiamo comunque tempi di consegna al 2020 ormai (2 anni di moratoria del governo più i tempi di realizzazione e avvio).

Vex ha detto...

Credo che il discorso dei prezzi dell'uranio sia poco rilevante, viene dal canada e dall'australia, e non ne viene consumato così tanto. Invece le celle fotovoltaiche su microfibre (mi sembra si chiamino così quel tipo) utilizzano le terre rare che son prodotte solo dalla Cina, e stanno già aumentando di prezzi. Inoltre la Cina se le terrà per sè se quel tipo di tecnologia dovesse diventare competitiva. Questo giusto per poter avere un quadro il più possibile chiaro, della situazione. Così facciam delle scelte consapevoli trovandoci la bolletta più salata, (trovandosela anche le nostre aziende siderurgiche, con quello che comporta) possiamo non incazzarci se il motivo è l'abbandono del nucleare.