di Alessandra Daniele
Che idea originale festeggiare i centocinquant'anni dell'unità d'Italia con un'altra guerra alla Libia!
- Non fermiamoci qui però, continuiamo col revival. Rifacciamo da capo tutte le peggiori cazzate della nostra Storia!
L'altro annuisce.
- Rimettiamo i fascisti al governo.
- Quello l'abbiamo già rifatto.
- Promulghiamo delle nuove leggi razziali.
- Già rifatto anche quello, contro Rom e immigrati.
Riflette.
- Allora svendiamo altri pezzi di sovranità nazionale agli USA e al Vaticano.
- Questo lo rifacciamo continuamente.
Sbuffa.
- Un'altra ondata di speculazione edilizia selvaggia?...
- Idem.
- Con scempio del territorio?
- Sempre.
- E collusioni mafiose?
- Ovvio.
Riflette.
- Costruiamo anche delle centrali nucleari.
- E già in programma.
- Affidiamo l'economia a una banda di truffatori sanguisughe...
- Già fatto, e non ce l'hanno mai più restituita.
- Rifacciamo Craxi presidente del Consiglio!
- E' morto.
- Allora il suo peggiore complice.
- Già fatto. Quattro volte. Ed è ancora in carica.
Sbuffa.
- Ma è possibile che nella nostra Storia non ci sia una cazzata che non abbiamo già rifatto un sacco di volte?
S'illumina.
- La campagna di Russia! Non abbiamo ancora riprovato a invadere la steppa marciando nella neve! Dai, avvolgiamoci i piedi negli stracci bagnati, e partiamo!
- Sì! L'amico Putin si prepari, dopo l'amico Gheddafi tocca a lui!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
tanto per star in tema...
La Marghe mi ha segnalato questa canzone di 20anni fa che... sembra scritta oggi
Franco Battiato
Povera Patria (1991)
Povera patria!
Schiacciata dagli abusi del poter di gente infame,
che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
http://www.youtube.com/watch?v=XXqYkQj1QC4
Posta un commento