“Io domani faccio l’incontro importante…” “Questo professore ha una serie di contatti” “…quindi è uno che monta operazioni” “scusa se ti scoccio…tu come stai messo?” “…un altro po’ e si buttava a terra”.Sono frasi estratte dal mucchio dei verbali delle intercettazioni telefoniche.Frammenti di non-pensiero. A leggerli di fila, senza badare al fitto tessuto di illegalità cui rimandano, colpiscono come un referto clinico: la malattia è la povertà linguistica . Eziologia: la miseria della relazione. Fra questi maschi adulti, ben piazzati a capo di questo e di quello, corre soltanto l’effimero contatto della complicità. Finchè dura, finchè serve. Io porto le donne, tu paghi il vino. Io ti presento il padrone, tu metti i soldi.E’ deprimente. Per “par condicio” propongo di mettere sotto controllo il telefono di un tot di cittadini intelligenti e colti, che conversano per simpatia o seduzione. Non a scopo di lucro. Chi si candida? Diamo una speranza a noi stessi e a chi ci guarda da fuori: non tutti gli Italiani fanno schifo. Intercettateci, ve ne accorgerete! LIDIA RAVERA
http://www.lidiaravera.it/
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