la scelta nella carta d'identità
ROMA - Si indicherà sulla carta d’identità se si vuole essere o meno donatori di organi. Il documento di riconoscimento «deve contenere l’indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare i propri organi in caso di morte », prevede un comma del maxiemendamento al decreto milleproroghe sul quale il governo ieri ha posto la fiducia. Se approvata, la novità potrebbe dare una spinta alle donazione in un Paese, l’Italia, che già si colloca tra i prima in Europa nel settore dei trapianti, con 21 donatori per milione di abitanti. L’iniziativa del governo è l’ultimo capitolo di un dibattito cominciato nel 1988, quando il tema fu discusso per la prima volta in Parlamento. Nel 1999 fu varata la legge 91 che introduce il silenzio-assenso informato. Un provvedimento che però non ha avuto completa applicazione per la mancata creazione del registro informatico dei potenziali donatori. «Grazie all’art. 23 della legge, sulla base del quale il cittadino può esprimere la volontà di donare—spiega il direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa — un milione di persone hanno comunque espresso la loro volontà».
Ad esempio, con una dichiarazione scritta accompagnata da data e firma, oppure con una tessera di un’associazione donatori, o ancora con il tesserino blu introdotto dal ministero della salute nell’aprile 2000. «Tutte queste possibilità sono ugualmente valide» sottolinea Nanni Costa. La legge prevede che se una persona ha espresso la propria volontà, al momento della morte se ne prende atto; se non lo ha fatto, i familiari hanno diritto ad opporsi all’espianto degli organi. La 91 prevede che possa farlo il coniuge, in assenza di questo i figli e, in assenza dei figli, i genitori.
Oggi, intanto, alle 11 si riunirà la conferenza dei capigruppo del Senato per decidere i tempi del voto di fiducia mentre la commissione Bilancio è al lavoro per il parere. C’è infatti un problema riguardante la copertura per la proroga della sospensione dei pagamenti dei tributi per le popolazioni abruzzesi. Ma ieri sera il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, ha assicurato che la questione sarà risolta con la relazione tecnica del governo. Numerose le novità del maxiemendamento. I visti per gli immigrati per lavoro saranno rilasciati «entro il 30 novembre, nel limite delle quote stabilite nell’ultimo decreto emanato. La fiera di Milano potrà entrare nella gestione di Expo 2015. C’è la conferma della proroga degli sfratti al 31 dicembre 2010.
da corriere.it
Donazione organi:
su carta identita'
indicazione facoltativa
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