giovedì, dicembre 01, 2011

Vitalizi dei parlamentari, protesta bipartisan

L'idea: dimissioni prima che cambino le regole

E c'è l'ipotesi di fare causa allo Stato. Mazzocchi (Pdl): si può vincere, non si cambiano le regole in corsa



ROMA - «A me della pensione non frega niente, ma l'operazione deve iniziare dal 1945, perché chi propone i tagli è in Parlamento da decenni...». Contro il taglio dei vitalizi è rivolta bipartisan e, alla buvette di Montecitorio, Massimo Calearo dà voce alla rabbia dei colleghi. Ma intanto l'onorevole Antonio Borghesi dell'Idv lancia un sasso nelle acque già agitate della polemica: «Più che una mannaia questa riforma è un temperino, che nell'immediato rischia di costare più di prima ai contribuenti». Sì, perché dai calcoli del vice capogruppo dipietrista la quota di contributi a carico della Camera costerà qualcosa come 25 milioni l'anno «a carico del Parlamento».

La sforbiciata non è ancora deliberata, ma la Casta protesta. I più furiosi contro la decisione di Fini e Schifani di alzare l'età pensionabile e passare al sistema contributivo, sono quei parlamentari che hanno digerito a fatica l'arrivo del governo tecnico. E dunque ex An ed ex forzisti della prima ora. Ma anche i democratici sono in subbuglio, tanto che Dario Franceschini stoppa la tentazione di chi medita di dimettersi per non rinviare la pensione: «Se qualcuno pensa di ricorrere a una furbizia del genere, basta che l'Aula gli respinga le dimissioni».

Eppure il tema dell'addio di massa dal Parlamento ha tenuto banco per tutto il giorno, tra Camera e Senato. Renzo Lusetti, ex pd ora nell'Udc: «Non lo farò, ma a me, che ho 53 anni, converrebbe lasciare lo scranno oggi stesso, altrimenti il vitalizio lo prenderò a 60 anni». Molti studiano il modo di presentare ricorso e secondo il questore Antonio Mazzocchi, avvocato e deputato del Pdl, con buone speranze di spuntarla: «Se le regole cambiano in corsa e un deputato fa causa allo Stato, credo che possa vincere». Alle 11,30 la questione verrà discussa in un vertice tra i questori e i rappresentanti dei partiti, deputati esperti di previdenza come Cazzola (Pdl), Gnecchi (Pd) e Galletti (Udc). Sarà battaglia, c'è da giurarci. «Mazzocchi parla a titolo personale - prende le distanze il questore Gabriele Albonetti, del Pd -. Alla riunione con Fini, Schifani e il ministro Fornero, anche lui ha dato il suo assenso. L'innalzamento dell'età e il contributivo sono decisioni prese e indietro non si torna».

Alessandra Mussolini, del Pdl, è pronta ai sacrifici, se prima però i membri del governo Monti «forniscono informazioni sui loro conflitti di interessi». Francesco Boccia, del Pd, si scaglia contro le «discriminazioni» dei più giovani: «Siamo furibondi. Fini e Schifani non pensino di fare questa operazione sulla testa delle nuove generazioni». Sono in ansia i deputati di lungo corso e lo sono soprattutto i nuovi eletti, perché con il contributivo il loro vitalizio è destinato a ridursi. Mario Pepe, ex Popolo e territorio, è fuori di sé: «Ridurre deputati e senatori alla fame vuol dire rendere il Parlamento schiavo dei poteri forti». Alla fame, onorevole? «Sì, perché se a uno come Bertinotti gli togliete il vitalizio, cosa gli resta?». Parole grosse, che però rendono il clima. Al Senato c'è una fronda di irriducibili. Una riunione dei capigruppo che doveva finire a tempo di record è durata due ore e mezzo, perché gli animi erano arroventati per via dei vitalizi. Luigi Lusi, del Pd, è intervenuto contro la «giungla previdenziale» e ha proposto la creazione di un apposito fondo, che riguardi «tutti gli organi costituzionali». Oltre ai parlamentari, quindi, anche i ministri e i sottosegretari.

Monica Guerzoni
http://www.corriere.it/politica/11_dicembre_01/vitalizi-protesta-bipartisan_39e7141a-1be4-11e1-8ed7-30f7808a816f.shtml

4 commenti:

lu ha detto...

E poi fanno questo... http://www.corriere.it/politica/11_dicembre_01/spumante-trolley-senatore-rusconi-passa-comunque_a91e7006-1be6-11e1-8ed7-30f7808a816f.shtml
no comment...

CECO ha detto...

mi fanno semplicemente schifo...

Marco ha detto...

"non si cambiano le regole in corsa"

ai cittadini normali possono spostare di anni il giorno in cui andranno in pensione mentre ai parlamentari non si può fare?

la cosa assurda che son talmente idioti che lo dichiarano pure: se fossero svegli se ne stavano zitti e si facevo la loro "manovrina" x pararsi il culo.
no, si lamentano col mondo così si fanno odiare ancora di più.
sono degli idioti. punto

lu ha detto...

Sono degli idioti ma finchè ci saranno agenti dell'areoporto che non diranno "il suo tesserino se lo infili tra i glutei il suo champagne è sequestrato" loro continueranno a farlo...
Cambiamo la legge elettorale, e poi quando questo genio si candida potremo dire "A tu sventolavi la tesserina? Mo ti sventolo io la mia..."
Con internet e la facilità di accesso alle informazioni di oggi sarebbe una pacchia...