mercoledì, novembre 30, 2011

Da Ikea l'area per mariti allergici allo shopping

Questi svedesi (australiani) sono dei fottuti geni!!!


Australia
Fai shopping, Ikea ti tiene il marito
«Mi tiene d’occhio il marito mentre vado a far compere?»

C’è già chi la definisce un’idea sessista, non gli uomini che si sono accomodati nella créche per adulti di Ikea, a Sydney, in Australia. Loro, felici, a smanettare con videogiochi, flipper e calciobalilla, e le mogli, poco più in là, a soffermarsi per lunghi minuti (che spesso ai loro compagni sembrano ore) davanti a eserciti di comodini, divani, tende, lampadari. Magari prendere appunti con le minimatite con logo che tutti almeno una volta nella vita abbiamo usato e poi rubacchiato guadagnando l’uscita. Non prima di litigare con quei nomi nordici, esotici quanto incomprensibili: Kvarnvik, Byholma, Stenstorp, Förhöja...

Ebbene, al posto dell’impronunciabile Kvarnvik (che poi, a chi rimanesse il dubbio, è un contenitore), gli uomini australiani parcheggiati dalle loro compagne hanno letto scritte ben più amichevoli, come Space Invaders: uno dei videogiochi più semplici e intramontabili della storia del computer. Una manopola per spostarsi e un tasto per sparare ad alieni, esteticamente molto grezzi, che si avvicinano. Un mito per chi era adolescente nei primissimi anni Ottanta e oggi si ritrova con moglie o fidanzata a metter su (o semplicemente a posto) casa.

Da YouTube, il video con la Nursery for Men dell’Ikea:

Gli altri svaghi messi a disposizione dei mariti lasciati in custodia da Ikea sono il flipper, la XBox, il biliardino, e una tv che sputa immagini di sport vari. Un condensato del meglio e del peggio della giornata di relax al maschile, in cui non potevano mancare bibite e snack assortiti, dalle patatine ai mini hot-dog. Tutto gratis ovviamente, tanto la dolce metà con la testa tra gli scaffali e la mano nel portafoglio saprà come bilanciare la spesa una volta arrivata alla casse.

Quel che per ora è solo un esperimento, nato in concomitanza con la Giornata del Papà, potrebbe anche prendere piede. In Europa non è ancora previsto l’allestimento di questa area per mariti allergici allo shopping. Ma su Internet, dalle parti di San Francisco, c’è già chi sta chiedendo a gran voce lo sbarco di Manland. “Terra degli uomini”, così si chiama questa bislacca idea metà australiana e metà svedese, che riprende il nome dell’area bambini “Smaland”, rivelatasi un vero successo planetario.

Questa è l’Ikea, almeno a Sydney. Dove i piccoli scorrazzano felici tra scivoli, pupazzi e maxicuscini colorati. E i grandi ciondolano perfettamente a loro agio tra tv al plasma e alieni al computer che sembrano disegnati da un occupante di “Smaland”. D’altronde date a un uomo di qualsiasi età o latitudine un biliardino e vedrete che farà lo stesso largo sorriso del figlio lasciato a nuotare in una vasca di palle colorate qualche metro più in là. O di qualche moglie che usa la carta di credito con la stessa abilità e disinvoltura con cui i mariti pigiano i tasti del caro vecchio flipper.

Poi tutti a casa. Ricreazione finita. Tanto c’è Ikea che pensa a tutto. Ma proprio a tutto: c’è pure una voce che ricorda a mogli e fidanzate di andare a riprendersi i rispettivi consorti. Anche perché, una volta a casa, non è male avere qualcuno che ti dà una mano a montare quei comodini nuovi con quel nome strano.

10 novembre 2011
da ilsecoloxix.it

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