Io ovviamente non ho un cervello paragonabile a quello del brillante trust di Renzi, e inoltre sono distratto da tutti questi scricchiolii. Però qualche pensierino non banale al proposito del suo programma in 100 punti spero di riuscire a farlo. Intanto un complimento al coraggio, raramente in Italia qualcuno si è presentato col programma in mano, nero su bianco.
Cominciamo da quello che non c'è: mi sembra che lo sintetizzi abbastanza efficacemente. Malvino. Non c'è una sola parolina sulla Chiesa, quella cosa che potrebbe pagare un sacco d'ICI e da un po' di tempo non lo fa. Non una parola pro o contro l'eutanasia, pro o contro il reato di clandestinità. Non si capisce se è favorevole a regolarizzare le unioni gay, ma si capisce abbastanza bene che non è tra le sue cento priorità. Ma soprattutto non si parla di conflitto d'interessi, è come non ci sia mai stato. È come se Berlusconi fosse già stato infarinato, fritto, digerito. Renzi sembra non sapere (qualche suo collaboratore potrebbe ragguagliarlo) che per quanto la persona-Berlusconi possa essere al termine della sua parabola, dietro c'è un partito-azienda che non si arrenderà senza combattere. Anche laddove fosse sconfitto, Berlusconi o un suo eventuale successore potrebbe continuare dall'opposizione ad avvelenare i pozzi del dibattito politico, come già gli è riuscito benissimo tra il '96 e il 2000 e nel biennio 06-08: soprattutto se nel frattempo gli si lascia il controllo di Mediaset. Ora, è comprensibile che Renzi&co. vogliano marcare le distanze tra la loro nuova sinistra e l'antiberlusconismo: però se su 100 punti ti dimentichi proprio di questo, e il tuo programma te l'ha scritto Giorgio Gori, e qualche mese fa sei andato ad Arcore senza avvisare nessuno, insomma, a un certo punto unire i puntini diventa imbarazzante e forse è meglio che cominci a marcare le distanze tra te e Alfano.
Continua qui: http://leonardo.blogspot.com/2011/11/il-piu-grande-b-dopo-il-big-b.html
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10 commenti:
Certo tocca problemi seri... Peccato che quello di cui ha bisogno oggi l'Italia, non è una manicure, nè una dietà perchè è un pò obesa, e nemmeno un pò di educazione perchè volgare e sboccata, tutte cose utili che non fanno male, anzi... Ha biosogno di un'operazione chirurgica per asportare il tumore. E il tumore non è quel neo sul naso che la rende simile alla befana e si chima Mr B. Il tumore è invisibile e interno, e si chiama "Tassazione eccessiva, statalismo e corporativismo". Quello di cui abbiamo bisogno è ridurre la tassazione dal 60% sostanziale per le fasce di reddito più alte a un buon 40%. LAsciare i soldi nelle tasche dei cittadini che quei soldi producono, l'individuo deve essere giudice delle proprie necessità, e se giudica male son cazzacci suoi. Eliminare la maggior parte dei servizi pubblici, lasciandoli a società private e istituire enti di controllo (tipo l'enav) che vigilino con serietà sul rispetto delle condizioni di contratto. Vendere le partecipazioni del tesoro alle società per azioni che si spacciano come private (vedi le FS). Snellire gli organi dello Stato e ridurre il numero di dipendenti pubblici, riformare seriamente il mercato del lavoro in modo da renderlo flessibile, ma allo stesso tempo tutelando le figure più deboli. Questo ci chiede l'UE, qeusto ci chiedono i mercati internazionali, queste son le uniche cose che si possono fare per riacquisire la fiducia degli investitori stranieri. Non gliene fregherebbe un cazzo a chi hainvestito in titoli de stato italiano che Berlusconi sia incompetente o inadatto a governare, se avessero la certezza che il Paese è sano. Il giudizio UE, i sorrisi di Francia e Germania, i malumori dei mercati, son sull'Italia, sul sistema italiano, di Welfare, Giustizia e Stato (oltre che sull'Unione europea e una moneta unica che presenta assurdità e paradossi che permettono certi giochini finanziari, impensabili per altre valute). Per cui finiamola di prenderci per il culo.
P.S. Renzi è il meglio che il centrosinistra può proporre, peccato che alla fine a prevalere sarà il meno peggio.
Dopo dieci o quindici anni in cui si obietta alla sinistra di parlare solo male di Berlusconi e di non fare nulla per proporre qualcosa di nuovo ed ecco che uno si propone, scrive nero su bianco un programma e subito si obietta che quelle righe non parlano di Berlusconi.
Gente strana, gli italiani...
La situazione al momento è talmente grave che sto pensando di fare una cosa che fino a poco tempo fa non avrei mai pensato: accantonare momentaneamente le "questioni morali"... siam talmente alla canna del gas che son disposto a sostenere chiunque proponga un qualcosa di concreto x cambiar a livello economico&politica la merda in cui siamo.
Qui non ce se ne rende bene conto, ma stiamo rischiando veramente di andar per aria quindi son disposto a scender a compromessi: x il momento posso lasciar un attimo da parte biotestamento, unioni di fatto&C. e ben venga chiunque abbia qualche idea per salvarci.
Poi tra 1/2/5 anni quel che servirà per evitar che scoppi la guerra civile, ricomincieremo a riparlar delle questioni "morali".
ma la priorità ora è evitare che la barca coli a picco!
non pensavo che avrei mai fatto un discorso del genere, ma non è ora il momento di far le battaglie sugli ideali... bisogna esser assolutamente pratici!
io Renzi lo voto se si candida...non sono d'accordo con tutto(non mi piace la sua posizione sui professionisti), ma almeno ha delle idee chiare, non ha 70 anni e trasmette entusasmio, voglia di cambiamento...il PD che vorrei...
per arcore...beh non me ne frega niente se è andato da B...anche perchè l''ha fatto alla luce del sole.
Sarei disposto anche a votare Montezemolo se si presentasse con un programma valido...fosse solo che stava con la Fenech!
E' che non possiamo permetterci di arrivare a Marzo e fare le elezioni e formare un nuovo governo.
La manovra di settembre si è già bruciata con l'aumento dei tassi dei BTP (per cui tutto in fumo evvai!) e la lettera di B. e gli emendamenti che oggi porta a Cannes sono vuoti, sono il nulla.
Ci vuole un calcio nel culo a tutti quanti e la richiesta di darsi una mossa. Ovvio che questi passaggi non possono essere fatti da chi poi pensa di essere rieletto. Servono riforme impopolari per tutti, ma per tutti tutti. Sono pessimista lo so, ma non credo ci sia un gruppo sufficientemente corposo capace di assorbire questo onere. Siamo quasi a livello di costituente...
Purtroppo Lu hai ragione. Il problema è che non si capisce che Berlusconi è colpevole della situazione in cui siamo perchè non l'ha risolta... NON perchè ne è la causa. L'Italia e' come il malato di cancro ai polmoni che dà la colpa del suo tumore al medico indeciso e incapace, anzichè alle sigarette che si è fumato. Sicuro il medico non gli sarà di aiuto se perde tempo anzichè toglierli il polmone, e quindi è colpevole di inettitudine, ma la causa è il comportamento dissoluto pregresso. Non è Berlusconi che non ha credibilità è l'Italia. Che non è migliore della sua classe politica esi mostra incapace di accettare la medicina che non può essere che una sola: una patrimoniale da spendere unicamente per abbattere il debito e non per la spesa corrente, l'innalzamenteo dell'età pensionistia, l'abbassamento delle tasse (soprattutto ai redditi più alti) con tutto quello che coporta sulla riduzione della spesa pubblica, e una riforma del mercato del lavoro che abroghi il corporativismo e la contrattazione a livello nazionale. Qualsiasi altra soluzione non ci porterà fuori dalla crisi con le nostre gambe. Certo può sempre arrivare il miracolo, magicamente può succedere che l'economia mondiale torni a crescere e allora ci faremo trainare, come da 40 anni a questa parte.
http://altrimondi.gazzetta.it/2011/11/03112011-italia-condannata-all.html
Berlusconi ne è responsabile non poco, e potremmo discuterne, ma anche se non fosse direttamente responsabile deve portare il peso del comando: è capo del governo che sta affrontando questa crisi, mica ci solo io a dirigere.
Se la classe dirigente é inadeguata purtroppo paga chi è al timone. Come un generale paga per incapacità dei suoi soldati.
Ps senza entrare in dettagli e polemiche cito un solo errore di B. che basta per addossargli una buona fetta di responsabilità (ce ne sarebbero altri ma soprassediamo): avere negli scorsi 2 anni ormai aver sottovalutato la crisi ostinandosi a far passare l'Italia come il parse dei balocchi, come il paese dove tutto era rosa mentre fuori infuriava la tempesta. Errore di valutazione o scelta deliberata? Non lo so, resta il fatto che non era Cosi.
Quello che intendo dire è che ve bene addossare a B. le sue colpe, che ha, non va bene ritenerlo causa della situazione. Perchè la situzione in cui siamo è causata, in primis da un unione monetaria fragile e incompiuta che si presta a facili giochi speculativi sui debiti nazionali. In secondo luogo a delle carenze strtturali dell'Italia, che sono un età di pensionamento troppo bassa, una crescita del pil irrisoria causata da una tassazione eccessiva, una spesa pubblica inefficente e eccessiva, un mercato del lavoro legato a logiche corporative, e un eccessivo potere della politica e dello Stato nelle scelte economiche (finanziamenti, incentivi, società pubbliche o a partecipazione pubblica). Le colpe di B. son di aver fatto poco o niente per sistemare queste cose, il merito indiscusso è quantomeno di aver messo nel programma possibili soluzioni. La colpa dell'opposizione di centro.sinistra (quindi non Fini e Casini, ma Di Pietro e PD) e di non dare nessuna risposta a questi problemi, se non difendeno privilegi e strumenti anacronistici e sbagliati. Che credibilità può avere il Paese Italia, se l'unico partito politico che propone delle riforme strutturali è manifestamente incapace di metterle in atto e gli altri partiti politici fanno melina sperando di poter scaricare su un governo tecnico le scelte necessarie schivando la responsabilità di affrontare problemi e temi su cui hanno opposto solo la difesa dello status quo? Colpe ne ha Berlusconi, e essendo il premier attualmente in carica, son le più gravi, ma colpe ne ha anche il passato governo Prodi che eliminò lo scalone di Maroni, e alzò le tasse deprimendo la leggera ripresa economica, ma facendo cassa. Insomma dobbiamo finirla di illuderci che dalla lotta all'evasione si avranno soldi. Finchè la tassazione per i redditi sopra ai centomila euro sarà più del 50% (e sfiora il 60) ci sarà sempre evasione. Ed è profondamente immorale una tassazione così alta, visto che chi ha il reddito alto si deve pagare il ticket, i farmaci, l'università e le scuole e gli asili per i figli con le tariffe più alte, può scordarsi di alloggi ISU, mense univeersitarie e insomma riceve dallo stato solo calci nel culo.
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