mercoledì, marzo 09, 2011

Il vostro amato Severgnini

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dice cosi'.

Io sottoscrivo questa risposta.


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43 commenti:

Marco ha detto...

Non vedo dove sia il problema.
Severgnini non è il possessore supremo della verità, come non esiste nessuno uomo che lo possa essere.
Conosco un sacco di persone che ritengo colte&intelligenti che hanno posizioni diverse dalle mie su certi argomenti eppure non mi crea il minimo problema.
Torniamo al solito discorso: il punto dolente non è che Severgnini la pensi in modo diverso da me&te, ma il fatto che quasi certamente c'è chi si farà influenzare (magari anche solo in minima parte) da come la pensa Severgnini in quanto lui è persona colta & illuminata "e quindi se lo dice lui!".
Lui la vede nel suo modo ed ha pure cercato di spiegar il perchè la vede così (cosa che un sacco di gente non fa). Ne prendo atto, ci rifletto e se nn mi ha convinto rimango della mia idea. E questo vale quando parla Severgnini come quando parlo con uno che ha appena la terza elementare.

lu ha detto...

Concordo con Marco, se parla Severgnini, il Papa o Borghezio io prendo atto del loro pensiero e, dopo averlo valutato criticamente, decido se tenerlo, se tenerne un pezzo o se buttarlo tutto nel cesso (e con Borghezio questo accade quasi sempre...).
Le sue argomentazioni sono sensate, sono ragionevoli e non sono autoritarie o autoritaristiche. Per questo, e non perchè la pensiamo uguale sulle adozioni gay e perchè siamo entrambi lombardi e interisti, io lo stimo come persone e apprezzo i suoi scritti.
Ho detto più volte, a voce e qui sul blog, che BSev stava diventando il cantore di se stesso. Se ne deve essere accorto (non per merito mio ovvio!) perchè è tornato un po' alle origini e non crede più di avere la verità in tasca, ma crede come tutti di avere pensieri e opinioni da condividere.
A parte questo, ci sono idee di Beppe che non condivido e altre su cui sono scettico. Ma credo che nel panorama dei media è facile fare il servizio di critica ad un altro e giudicarlo fondamentalista. Anzi è un lavoro abbastanza semplice, al critica è innata, e remunerativo per l'autore che sfrutta l'effetto volano dato dalla notorietà del criticato.

Ps: avreste letto le stesse argomentazioni anche se l'articolo lo avesse scritto Sgarbi o Belpietro...

Vex ha detto...

Io entro nel merito della questione... Certe posizioni mi ricordano molto queste: http://www.youtube.com/watch?v=1Y7Se_MjpZs&feature=related
Comunque, le adozioni son una questione complessa è delicata..
Crudemente e ignorantemente parlando di stomaco potrei obbiettare che già uno cresce complessato perchè orfano, se poi è stato anche adottato da una coppia gay sòm a post.
Un bambino ha senza dubbio bisogno di figure stabili di riferimento che gli insegnino e lo guidino. Il dubbio che ho è se una coppia omosessuale o, perchè no?, un single (voglio dire se un bambino può crescere con due padri o due madri perchè non può crescere con un padre solo o una madre sola?) possano essere in grado di accudire o crescere un figlio adottivo in maniera positiva(il nocciolo e il problema è tutto lì). La differenza tra un figlio naturale e uno adottivo è immensa. Le difficoltà che si incontrano nella sua educazione son molto più complesse è difficili. Perchè mentre in un rapporto genitore figlio non verrà mai messo in discussione il legame (nel bene o nel male, e quando succede è per traumi gravissimi), in un rapporto adottivo questo non è mai scontato. Io son assolutamente convinto che non si può procedere per scelte ideologiche a favore o contro. Non esiste un diritto alla paternità o alla maternità. Esiste la possibilità di procreare -stop. Se non ce l'hai peggio per te. Ma un bambino non è un cane e nemmeno un giocattolo. Credo che gli omosessuali e i single debbano accettare soluzioni che li discriminino, in questa specifica materia che mette in gioco il diritto di terzi, se è dimostrabile che una famiglia non convenzionale sia peggio di nessuna famiglia. Viceversa qualsiasi scelta ideologica opposta deve cadere laddove sia dimostrabile che una famiglia non convenzionale sia meglio di nessuna famiglia.
Resta da capire se siano dimostrabili senza inquinamenti ideologici le due posizioni, o se piuttosto non lo sia nessuna delle due perchè impossibile trovare una legge generale ma si hanno infiniti casi specifici.
P.S.ovvio che le eccezioni esistono. Ovvio che comqunque sia la conditio sine qua non è che esistano dei servizi sociali efficienti e capaci e valutino singolarmente ogni caso.

Vex ha detto...

Giusto per far capire quanto sia stupido parlare di diritto sulla questione delle adozioni, nemmeno le coppie eterosessuali hanno il diritto all'adozione. Ne hanno la possibilità, ma correggetemi se sbaglio, vengono valutate in base alla loro capacità di essere dei genitori adottivi non dei genitori e basta. E se non vengono giudicati idonei l'adozione non viene fatta. Quello che avviene adesso è giudicare inidonee coppie omosessuali o singole persone, per la loro stessa natura. Il quesito è non se sia giusto o sbagliato me se sia vero o falso.

CECO IL CONSERVATORE ha detto...

sono favorevole alle unioni gay, e sono arrabbiato per il fatto che nessun gay ci abbia mai provato con me...detto questo.. la risposta di scalfarotto non mi convince per niente...il mondo cambia, cambiano le abitudini e il concetto di "normalità", ma le fasi che un bambino attraversa nella crescita non cambiano, tutti quei piccoli passetti che quotidianamente lo portano ad avere una propria identità, anche sessuale penso siano sempre gli stessi. Da piccoli il nostro mondo sono i nostri genitori e ci plasmiamo molto "a loro immagine". non sto dicendo che un figlio cresciuto da due gay diventerà gay, ma perchè far confusione? mamma e mamma...papà e papà...boh!
mi rendo conto che il mio ragionamento parte dal concetto che la normalità non sia l'omosessualità...ma questo non significa associare all'onosessualità un concetto negativo...

ceco ha detto...

DIO SE SEI INCASINTO VEX...mi fai voglia di cambiare idea..:)
devi per forza far casino?che centrano le adozioni a coppie eterosessuali? e che vuol dire la differenza tra un figlio naturale e uno adottivo è immensa?
a volte ti mangerei le orecchie...

grazie gi per il post...tutti sti post sulla poesia mi scazzano...:)

lu ha detto...

Il commento mio e di Marco e sull'accettare o meno un parere di uno che stimi, e il titolo della Gi era, credo, provocatorio in tal senso.
Se entriamo nel merito dell'argomento il legislatore in questo caso deve decidere per la tutela del piccolo e non per il soddisfacimento di un desiderio di qualcuno.
Coppie etero, gay o lesbo o trans, quello che volete, non devono adottare secondo me perchè vogliono un figlio ma per non lasciare un piccolo senza genitori.
E' fondamentalmente diverso, sempre secondo me, da che parte si guarda il problema e concordo col Vex, un bimbo non è un cane o criceto.
L'adozione è a tutela del piccolo senza genitori e non a soddisfacimento di un desiderio di 2 adulti.
Se poi si ottengono entrambe le cose, ben venga, ma al primo posto deve esserci la parte debole, ovvero il piccolo.

Ora esco un attimo da politically correct per dire questo: a me questa storia delle adozioni ai gay mi sa tanto di un modo per dare la patente di "normale" ad una coppia che, per ora e nella nostra cultura, normale non è.

E "sacrificare" potenzialmente una giovane vita sull'altare della soddisfazione personale di due adulti non mi sembra una gran cosa...

Vex ha detto...

Ceco, non metto in dubbio che l'affetto che si generi in una famiglia adottiva sia profondo etc. etc etc... MA essere genitore adottivo è molto più difficile che essere genitore e basta. Negarlo è ipocrita, sbagliato, ingenuo e stupido. Non tanto nella crescita del bambino, ma soprattuto nelle crisi adolescenziali, a cui si somma oltre alla normale messa in discusssione dell'autorità dei propri genitori, il fatto che questi non ti hanno messo al mondo ma ti hanno adottato. Il che comporta che l'unica cosa che gli devi è il loro affetto e i soldi e il tempo che han speso per crescerti, non l'esistenza. E anche so non è un pensiero conscio è lì nell'incoscio ben radicato. A questo sommaci la crisi d'identità che si scatena prima o poi in un orfano. Non è per nulla facile crescere un bambino e farlo diventare un uomo. E' molto più difficile per chi lo adotta. Nasconderlo svilisce le fatiche e i meriti di chi lo fa e di chi è adottato.

PIZ ha detto...

Ho smesso di leggere il (troppo) lungo commento di lucio quando ha detto che lui prende atto delle parole di Borghezio (e del Papa, fai te!!!)...

Citando mio fratello Giovanni, il matrimonio dovrebbe unire l'amore di 2 persone, non un pene e una vagina!
Parlo del matrimonio in comune ovviamente, la chiesuccia bella di Ratzi puo' fare quello che vuole, sono regole sue!

Ma di fronte allo Stato (di diritto?) perche' ci devono essere differenze tra persone con diverse attitudini sessuali?

Se una coppia etero fa solo sesso anale perche' il sesso fringuello-in-farfalla non li soddisfa piu', alla fine sono come una coppia gay!
E ci sono tante donne coi baffi e tanti uomini piu' checche di Elton John...

PIZ ha detto...

E comunque...
Mi sento di essere d'accordo sul Ceco (soprattutto sui post della poesia! :-)), ma non son sicuro che i bambini crescano a immagine e somiglianza dei genitori.

Io sono stato cresciuto da 2 ottime persone, iper credenti e fondamentalmente perbeniste.
Adesso sono un anticristo e mezzo erotomane... Per non parlare dei miei fratelli!

I genitori ci indirazzano, ma poi la strada la facciamo noi.

PIZ ha detto...

Sono d'accordo "col Ceco", non "SUL Ceco"!

Piu' freudiano di cosi si muore!

Ti lamenti che i gay non ci provano con te, e arrivo io!
Comunque le docce che abbiamo condiviso, almeno un po' bisex lo erano!

E la famiglai Vecchio non fa testo...
Loro clonano i propri figli!!!!

lu ha detto...

Ho fatto un commento lungo Piz perchè la cosa da spiegare chiedeva tante righe...

Infatti posso essere d'accordo con te e con Giovanni (non l'apostolo) sul matrimonio gay, lesbo, trans, etero.

Qui si parla di adozione ed è un'altra cosa. Si parla che lo Stato debba non decidere se due se lo vogliono mettere dietro e odavanti, ma debba decidere dove far crescere un piccolo orfano e/o abbandonato.

Se due vogliono inchiappettarsi e fare i trenini buon per loro, sono liberi. Ma che chiedano allo Stato di dare loro un diritto su una terza persona solo perchè per loro è giusto che sia così senza tener conto del parere degli altri a me non va.

Ps: Borghezio e Papa erano due figure provocatorie. Se mettevo Zichichi e Fini sarei stato accusato di essere di parte :-)

gigì ha detto...

Intendevo il contenuto, si. Poi basta, ho gia' detto. Mi esercito alla sintesi. Vex, prova anche tu che fa benissimo!

Vex ha detto...

e COMUNQUE. Il significato del matrimonio sta nella procreazione di due persone, che scelgono di vivere assieme e si assumono la responsabilitià di prendersi cura l'uno dell'altra e della propria prole. Chiamare matrimonio una rispettabilissima e onorabilissima unione di due persone ma basata su un amore sterile e fine a se stesso, è come chiamare asino un mulo. guardate il link dei monty python.

Vex ha detto...

difficile esercitarsi nella sintesi se non se ne ha il dono non si vuole fare il copia incolla di opinioni altrui e si vuole proporre un ragionamento più che uno slogan o una battuta. :P

gigì ha detto...

Preghiamo tutti per te il signore iddio nostro che i tuoi spermatozoini siano per sempre belli vispi e felici e intraprendenti. E che ti capiti di innamorarti solo di donne giovani e sane e fertili e benedette. Amen. Che disdetta senno'. Tutta questa sacralita' sprecata.

gigì ha detto...

(Si ma anche ricopiare ferrara ma piu' incasinato, non vale).
Pace a voi, vado a prendermi l'ultimo sole.

Vex ha detto...

Grazie per le preghiere Gi. Ma rimango un onanista felice, e soddisfo il mio desiderio di paternità grazie a mia nipote. Hai visto il video dei monty python? http://www.youtube.com/watch?v=1Y7Se_MjpZs&feature=related

Vedi lo so son un pessimo scrittore. Tanta fatica a cercare una metafora in cui i due termini di paragone avessero pari dignità (Asino e Mulo). Usare onorabile e rispettabile, per definire l'unione omosessuale per trovarmi una critica relativa al dare diversa dignità ai due legami. Se almeno avessi usato i termini leccaciuffi, finocchio, o avessi scritto che il giorno in cui un cazzo in culo produrrà qualcosa di diverso da uno stronzo potremo parlare di matrimonio tra finocchi, mi sarei divertito un sacco, sarei stato felicemente volgare e avrei ricevuto critiche dello stesso tenore. Pur non avendo espresso lo stesso concetto. Comunque pace e bene. P.S. Non leggo Ferrara e non credo in Dio.

lu ha detto...

Ho discusso di questo argomento col vez nel viaggio post olanda da Bs a Dese.
Il matrimonio come unione mi va bene sia di due uomini, due donne, un uomo e una donna, una donna e un cavallo.
Ho fatto la stessa obiezione della Gi al Vex: allora una coppia che si sposa sapendo di essere sterile, quello non è matrimonio?

Però qui si sta parlando di adozione, cioè di dare il figlio di due persone ad altre due.

E' una responsabilità dello Stato verso un suo cittadino incapace di decidere perchè piccolo.

Siamo d'accordo che non è proprio la stessa cosa del pene e della vagina?

Ps: sapete perche Pene non fa mai la spese? Perchè va Gina!

Vex ha detto...

la risposta è no non è un matrimonio. E' un unione di interessi, affetti e un assunzione di reciproche responsabilità ma manca l'elemento fondante che è la capacità di generare una famiglia e assumersi la responsabilità di crescere la prole. Che piaccia o meno. Poi ognuno dia alla cosa il giudizio positivo o negativo che preferisce. Senza la prole il matrimonio non ha senso, anche dal punto di vista legale e pure dal punto di vita della Sacra Rota. Fin. Ma non è solo col matrimonio che si può esprimere l'amore. PERO' gli omosessuali parlano di matrimonio APPUNTO per il suo significato intrinseco, perchè se passa il concetto che il loro è un matrimonio e NON un unione civile diversa, ALLORA possono avere le adozioni. Distinguere l'uso dei due termini invece serve per distinguere i due problemi, quello del diritto civile a poter creare un unione affettiva attraverso un contratto legale che sancisce le reciproche responsabilità, e il diritto a poter usufruire di un adozione. Comunque sia il Matrimonio come termine definisce un unione eterosessuale monogama finalizzata alla procreazione. Altri tipi di unione cerchino altri termini. Capisco che dal punto di vista commerciale il brand matrimonio sia evocativo ma è solo marketing.

lu ha detto...

Mi spiace Vex, ma sbagli...

C.C. Art.143: Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti ed assumono i medesimi doveri; dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia ed alla coabitazione.

Il codice civile non parla di figli... è la tua opinione lo scopo della procreazione ma non è prevista dall'ordinamento giuridico.

Vale l'esempio di cui sopra: ad una coppia sterile allora non dovrebbe essere consentito sposarsi!

Vex ha detto...

collaborazione nell0'interesse della famiglia. :D leggi qui http://www.dirittoprivatoinrete.it/cinque_ipotesi_tassative.htm
http://www.dirittoprivatoinrete.it/casi_in_cui_viene_meno_la_comuni.htm
é ovvio che il matrimonio non prescriva l'obbligo a generare figli. Però può essere invalidato laddove uno dei due coniugi non è in grado di procreare.

lu ha detto...

A parte che non sono articoli di legge ma frutti della giurisprudenza, viene detto:

"1) l'esistenza di una malattia fisica o psichica o di una anomalia o deviazione sessuale, tali da impedire lo svolgimento della vita coniugale;"

Si parla di trombare non di procreare.
Vex... mi spiace non ci siamo, il matrimonio è un'unione e stop, con o senza figli reali o presunti... :-)

Vex ha detto...

una coppia sterile può sposarsi perchè il matrimonio le permette di accedere all'adozione. Inoltre la sterilità può essere curata in molti casi, in più non esistono altre forme di contratto civile di convivenza per cui sarebbe una crudeltà negarlo. Ma rimane il fatto che la sterilità di uno dei due coniugi, se se ne viene a conoscenza dopo il matrimonio, può essere motivo di invalidazione del contratto matrimoniale, entro certi limiti.

Vex ha detto...

Bè facciam così porterò la questione agli esperti di diritto di famiglia e ti darò una risposta!

gigi' ha detto...

"in più non esistono altre forme di contratto civile di convivenza per cui sarebbe una crudeltà negarlo"

Vex ha detto...

infatti son favorevole all'esisetnza di altri contratti di unione distinti da quello matrimoniale, hce ha una definizione e una dignità specifica. :D

gigi' ha detto...

quindi fai solo confusione fra il significato civile e quello "religioso". va bene dai, lavoro tranquilla adesso. buon weekend a tutti!

lu ha detto...

Non è questione di esperti o meno del diritto di famiglia, il diritto lo fanno gli uomini e si può cambiare col tempo.

Anche la convivenza una volta non era prevista, mentre ora si sta valutando di inserirla.

E non è vero che per la sterilità c'è sempre la cura, e non è nemmeno vero che si può paragonare l'adozione ad avere figli propri.

Il concetto di matrimonio coinvolge due persone che possono o meno poi avere figli, cani o gatti.

Ma l'averli o meno non inficia e non discrimina il matrimonio in quanto istituzione. In termini laici ovviamente, per la chiesa è diverso ovviamente. Per loro già l'atto sessuale dovrebbe essere finalizzato alla procreazione: ci vorrebbero peggio dei conigli insomma!

Vex ha detto...

Mmmmh no. Anche in senso laico e civile il matrimonio ha un significato e una finalità ben precisa. Essendo un contratto Lu, quello che dice il diritto è fondamentale. Se fosse un Sacramento sarebbe irrilevante, se si parlasse solo di amore o legame affettivo pure. Si parla di contratto matrimoniale, assunzione di reciproche responsabilità tra due persone di fronte alla comunità in cui la prospettiva di creare una famiglia è punto fondamentale, tanto (ma come ti dico questo punto lo verifichiamo) da poter essere in certi limiti invalidato laddove uno dei due coniugi non sia in grado di adempiere ai propri doveri coniugali, che non son rappresenti solo dalla trombata settimanale, ma anche dalla capacità di procreare. Quindi se non c'è legge che lo stabilisca, e lo definisce, il matrimonio non esiste. Esiste lo stare assieme, o il convivere, ma che son son rapporti privati. Quello che dico è che è giusto valutare l'esistenza di distinti contratti di unione, meno stringenti nella loro definizione per le coppie omosessuali.

lu ha detto...

Quindi facendo un esempio un'impresa che non fa profitto non è un'impresa?

Invece lo è, è un'impresa che non fa profitto. Stop.

Vex ha detto...

http://www.cortecostituzionale.it/documenti/convegni_seminari/relazione_criscuolo.pdf Leggilo quando hai tempo. Anche tu Gi.
P.S.Esempio sbagliato. Dico che la procreazione è una finalità primaria del matrimonio, non l'unica ma una di quelle fondanti. Se non vuoi una famiglia perchè sposarti? Voglio dire che il matrimonio si esaurisce nel concetto di famiglia, pur non valendo l'opposto.

lu ha detto...

21 pgg, pdf lungo... ci vorrà qualche gg.

Nemmeno fare profitto è scopo dell'impresa, scopo del fare impresa è solo il lavoro...?

Ripeto, se la filiazione è fondante per l'istituto matrimoniale, ad una coppia sterile deve essere impedito di sposarsi.

Se così non è, allora qualcosa nel tuo ragionamento non quadra.

Vex ha detto...

è un elemento fondante, non l'unico. La procreazione non è l'unico modo di avere dei figli, esiste anche l'adozione. Ma l'adozione viene data a coppie sposate, perchè la costituzione italia dà alla famiglia basata sul matrimonio un particolare riconoscimento giuridico. Chi adotta se non, generalmente, chi non ha figli? come può adottare chi non ha figli se è nell'impossibilità di sposarsi perchè non può averne? fila?

lu ha detto...

No, non fila.
Perchè ci sono dei requisiti per l'adozione (status emotivo, psicologico ed economico, burocrazia, ecc...) che non la rendono una soluzione automaticamente perseguibile da tutte le coppie. E ragionando per assurdo, se non ci fossero per un periodo di tempo dei bambini da adottare quelle famiglie sarebbero allora delegittimate?

Mi spiace... ma resto dell'idea che il matrimonio è solo l'unione di due persone e stop. Figli, casa e litigi non sono necessari perchè il matrimonio sia tale... :-)

Vex ha detto...

Non sono necessari perchè una relazione di coppia sia tale. Comunque Lu il mio non è un assunto matematico. L'art. 29 che tu hai citao afferma il riconoscimento giuridico della famiglia naturale solo attraverso il matrimonio, e tutto quello che ne consegue. Ora non ha senso definire il matrimonio se non per definire un particolare tipo di famiglia che è quella cosidetta legittima. Prospettiva di avere filgi non vuol dire che il matrimonio è valido solo se hai dei figli o che devi essere un coniglio. puoi anche non averne mai per milel svariate ragioni, ma col tuo coniuge in quel momento hai messo in conto la concreta possibilità che questa cosa avvenisse. MA mi chiedo perchè diavolo ti devi sposare se non VUOI mettere su famiglia? Non ha senso. Nessuna ragione. E' come volere una barca nel Sahara. Certo originale, ma che te ne fai? tieni a mano e fatti un pozzo.

Vex ha detto...

cmq quando hai tempo leggiti il pdf e ne riparleremo.

lu ha detto...

Quoto: "MA mi chiedo perchè diavolo ti devi sposare se non VUOI mettere su famiglia?"

Perchè se sei innamorato di una persona e le vuoi vivere accanto promettendole che ti impegnerai a farlo, ecco perchè ci si sposa!

E questo vale se sei uomo+donna, uomo+uomo, donna+donna, uomo+cavallo, ecc...

Vex io non demordo... qui non c'è l'elemento politico che ci separa all'origine per cui ho speranza :-D

PIZ ha detto...

Non fate prima a telefonarvi?

ceco ha detto...

...che ridere... parlano due single...
so tutti froci col culo degli altri...e sposateve e poi me sapete dì...er probblema saranno le mogli..

lu ha detto...

Ceco lascia stare i froci, facciamo fatica a discutere di matrimoni etero figurati se ti tiri in ballo i froci... :-)

PIZ ha detto...

http://rivistapaginazero.files.wordpress.com/2007/03/foto1.jpg

Vex ha detto...

Ok, ne riparliamo, dopo che avrai letto il pdf della corte costituzionale. Comunque il problema di fondo sta nel fatto che io chiamo matrimonio l'istituto giuridico e non altro. Tu chiami matrimonio qualsiasi forma di unione. E' concettualmente sbagliato usi una parte per definire il tutto. il matrimonio è un unione specifica con dei vincoli ben precisi.