mercoledì, marzo 17, 2010

Una cartolina da Delft a chi indovina la foto cos'è!

Ah smetti sedia di esser cosi sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono, Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch'io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.
PATRIZIA CAVALLI

2 commenti:

Fede ha detto...

Gamberetti, germogli di soia e...stamattina sono in coma e non ho voglia di lavorare...poi si preannunciava uno sciopero così bello (tipo che non mi avrebbero fatto entrare) e invece nulla.

Vex ha detto...

dai io pensavo fossero dei tulipani e una colonna di gigli.... Mmmmh mi sa che a forza di sentirmi chiamare "amichetta" sul treno sto diventando effemminato.. ora vi lascio con una scoreggia e un rutto. E poi andrò a mangiarmi del porco!