martedì, giugno 05, 2012

La macchina x far il Pirlo

Su segnalazione di manu...

Spritz, ecco la macchina
che sostituisce il barman
Gianluca Marcassa e Marco Segatto hanno ideato e brevettato lo «Sprizzer». Primi test nei locali. «Funziona, è agile, si ricarica subito: vogliamo lanciarlo»


«Ma ci sarà pure un modo per fare lo spritz come la birra alla spina....». Gianluca e Marco, che si conoscono da una vita, stanno prendendo l’aperitivo in un locale del centro. Un’idea che diventa un piccolo tarlo. Marco Segatto, 48 anni, perito meccanico con azienda a Visnadello, ama le sfide. Gianluca Marcassa, 45, è impiegato in una ditta di logistica: non si tira certo indietro. Otto mesi (e molti bicchieri e tanti esperimenti dopo), l’idea è diventata una macchina che ricorda vagamente un «abat jour». Cinque chili di peso (erano 15, nel prototipo), colori neutri, trasparenze. Ma al posto della lampada, diciamo così, ci sono i tre «serbatoi» di Aperol, Prosecco e acqua gasata. I fili sono i tubicini dove scorrono gli ingredienti del cocktail più popolare. E al posto dell’interruttore ecco un cilindro miscelatore, collegato alla «spina», a due posizioni. Una per servirlo liscio, l’altro per la versione classica, almeno qui.

I test nei locali trendy di Jesolo e di Treviso hanno avuto successo: si muove il passaparola nel settore. Curiosità, attenzione, plausi. Ma anche le resistenze di chi ama la manualità e la gestualità del barman. I due soci hanno pensato bene di blindare la macchina con il brevetto e un nome accattivante, immediato: «Sprizzer». E pensano già in grande. «Ci piacerebbe poter entrare in contatto con i grandi marchi del settore», spiega Gianluca, «questa macchina potrebbe avere davvero una dimensione internazionale, visto il successo dello spritz». Difficile dar loro torto: sono finiti gli anni in cui la bevanda era confinata nel limbo, si fa per dire, del Veneto centrale. Ora ha sfondato in mezza Europa.«In alternativa pensiamo a un distributore che ci garantisca almeno una rete nazionale - continua Marcassa – crediamo nella nostra creazione, magari ci aiuterà la rete: c’è il logo un gruppo facebook, e presto il sito www.spritz-zone.com

Ma il popolo della movida è pronto per l’evoluzione, o preferisce ancora la preparazione a mano? «Lo sprizzer ha una serie di vantaggi - continua Gianluca – il primo è la velocità del servizio, tanto più richiesta in situazioni affollate. La qualità è garantita, resta sempre la stessa. E il ricambio è immediato perché dopo 25 bicchieri si ricaricano i contenitori. Poi la facilità d’uso: lo Sprizzer è “easy”, leggero, si può mettere ovunque, può essere comprato da tutti e messo in un angolo a feste, banchetti, ricevimenti, spazi congressi, happy hour».

Curiosità: ma il vostro spritz com’è? «Robusto, ma senza esagerare. Dove l’abbiamo servito non abbiamo sentito lamentele». Le parti? Segrete, come il meccanismo del miscelatore. E le varianti con Campari o Select? Nel Veneto ogni provincia ha i suoi gusti. «Nessun problema, la macchina è eclettica, basta cambiareprodotto nel serbatoio». Prossima degustazione (e ci perdonino i sommelier)? Giovedì, a S.Maria del Rovere. Debutto ufficiale sulle mura da fine luglio a metà agosto, nella rassegna Suoni di Marca. E c’è chi, in queste prime uscite, ha già coniato lo slogan: più spritz, meno spread. È l’aperitivo ai tempi di Monti. (a.p.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ecco un altro passo per eliminare l'uomo...
Francy B.