lunedì, aprile 02, 2012

Lezione base di dialetto bresciano

Su segnalazione di FrancyG...
IL DIALETTO BRESCIANO - lezione bas
La costruzione della frase del bresciano è :
POTA+Soggetto+Insulto+Verbo+Complemento+Bestemmia
Questa è la regola fondamentale per poter parlare correttamente in Bresciano.
A piacere, si può sostituire la parole "POTA" con la parola "CASSO" o la parola "FIGA".
Anche l'abbinamento "POTA CASSO" o "POTA FIGA" è accettato.È accettata anche l'imprecazione in sostituzione di "CASSO" o "FIGA".
Per i più esperti, è possibile aggiungerla in modo da formare l'incipit "POTA CASSO N'CÜLET" o "POTA FIGA N'CÜLET".
Addirittura, nei casi limite, si può esordire con "POTA CASSO FIGA N'CÜLET".
Per aumentare la potenza dell' "N'CÜLET", lo si può far precedere dalla parola "STRA": "STRAN'CÜLET".
È buona norma apostrofare il soggetto con un qualsiasi insulto.
I più utilizzati sono : ENCÜLÀT, SAGAÌT, STÜPET, SEMO, PETOLÀS, RENCOIONIT DALA DROGA, MONGOL, BAIOC, BABAO e TRÈANGOL.
I più esperti utilizzano anche offese più pittoresche, quali: SPACIÜGA PETOI, SGAGNA BRÖT, CICIULA PREDE e, il classicissimo, MAIA MERDA.
Attenzione, l'offesa non è assolutamente necessaria.
Si può sostituire, ad esempio, con gli appellativi BÈLO o VECIO.
È comunque fortemente consigliato mantenere la bestemmia finale, che dà alla frase un tono più autoritario.
Si ricorda che in bresciano, è buona cosa utilizzare la parola "FESS" (in italiano "MOLTO") per dare più importanza al concetto.
ES.: L'È ME AMICO FESS; TA SET SEMO FESS; MA PIAS FESS; GO MAIAT FESS.
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Per stare in tema....

Su segnalazione di Marghe...


«Ti amo fessissimo»
Dichiarazione d'amore
ad ogni rotonda

C'è ancora qualcuno che perde la testa per amore. Fino a tempestare di biglietti amorosi chilometri di strada tra Orzinuovi e Roncadelle, lungo la sp 235.
«Ti amo fessissimo», si leggeva sulle insegne stradali ad ogni rotonda giovedì mattina. La più classica delle dichiarazioni d'amore (ti amo) abbinata ad un aggettivo dialettal-slang che tradisce la giovane età dell'innamorato/a.
Con l'utilizzo di un doppio superlativo discutibile («fes», vuol già dire tantissimo) che potrebbe anche essere equivocato («fessissimo»). Dichiarazione che certamente sarà arrivata al destinatario, che probabilmente percorre questa strada quotidianamente per studio... o lavoro.

22 marzo 2012
da brescia.corriere.it

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