mercoledì, gennaio 18, 2012

Finchè non si attacca l'evasione....


Reddito annuo da 12 a 14 mila euro
per tassisti, baristi, orafi e bagnini

E' quanto risulta dalle ultime statistiche fiscali pubblicate dal ministero dell'Economia. La diminuzione dei redditi è più forte nel settore manifatturiero, del commercio e dei servizi

MILANO
- Giri d'affari molto limitati e alla fine guadagni inferiori anche a quelli medi degli operai. Questo almeno è quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese. Così possiamo leggere nelle tabelle che i tassisti hanno un reddito medio annuo di 14.200 euro, gli esercenti degli stabilimenti balneari di 13.600 euro, i baristi di 15.800, gli orafi di 12.300. A puntare un faro sui guadagni legati alle attività degli studi di settore è il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia che pubblicato le ultime statistiche fiscali (quelle relative all'anno di imposta 2009) di tutte le attività d'impresa.

Le aziende che pagano le tasse attraverso gli studi di settore sono state toccate nel 2009, come tutte le attività di impresa, dalla crisi economica. Ma colpiscono gli incassi annui, in alcuni casi non si arriva neanche a 1.000 euro al mese, di alcune categorie. Nel lungo elenco figurano molte delle categorie interessate in questi giorni dall'atteso provvedimento del governo sulle liberalizzazioni.

Dai dati emerge una lunga schiera di autonomi e professionisti che dichiara dunque meno di operai e impiegati.
Tra coloro che vendono le barche, per esempio, il reddito medio di impresa o di lavoro autonomo è di 14.400 euro l'anno. I pasticceri se la passano meglio con 19.000 euro di reddito. Per gli istituti di bellezza il reddito medio è di appena 5.300 euro l'anno.

Accanto alla casella degli esercizi alberghieri e affittacamere
appare un reddito di soli 11.900 euro, mentre tintorie lavanderie avrebbero - almeno secondo quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi - un giro d'affari mediamente pari a 8.800 euro.
Ricavi sotto i 18.000 euro anche per i giocattolai (11.900 euro l'anno), gli autosaloni (12.000 euro), i giornalai, appunto a 18.000. I fiorai hanno un reddito di impresa poco superiore ai 12.000 euro l'anno e non cambia molto se hanno il negozio (12.600 euro) e se vendono fiori e piante sulla bancarella (12.300 euro).

Tra i professionisti - anche loro al centro del provvedimento sulle liberalizzazioni - si registrano redditi di impresa mediamente più alti: per gli avvocati 58.200 euro l'anno, per gli architetti 30.500, per gli studi medici 68.300, solo per citare alcune categorie.

16 gennaio 2012
da repubblica.it

3 commenti:

lu ha detto...

Voi credete davvero che un barista titolare di esercizio guadagni 1/4 di un avvocato? O un gioielliere meno di un operaio?
Che presa per il culo... e io ho scoperto di essere escluso da bandi di edilizia perchè il mio reddito si conta tutto mentre quello di un dipendente si abbatte del 40%... ma che cacchio di ragionamento è????

No comment...

paolangela ha detto...

stesso dicasi x le liste di collocamento, le graduatorie x gli asili, e via che si va avanti

Marcello ha detto...

Solo una precisazione: sono orafi, non gioiellieri (più o meno è la differenza tra odontotecnici e dentisti)